Per la scuola della costituzione
https://youtu.be/fh3axMhnNU8
https://youtu.be/fh3axMhnNU8
La scuola è stata la mia seconda casa per più di 40 anni, la mia vita, la mia occasione di
riscatto sociale e culturale.
Non posso accettare che essa
subisca da anni attacchi nobilitati
dalla formula “razionalizzazione e semplificazione” e dalla
retorica dell’innovazione.
Sono del tutto
consapevole ma non mi rassegno che la progressiva distruzione della scuola disegnata dalla Costituzione (anche
se mai pienamente attuata) vale a dire laica, libera, pluralista e aperta a
tutti, faccia parte dell’involuzione liberale della nostra società. La legge 107 che delinea la cosiddetta buona
scuola né è l’esempio lampante.
Concordo perciò con
Armando Spataro quando ricorda che “Impegnarsi per la scuola pubblica, sotto attacco come la
giustizia, significa impegnarsi perché i
cittadini del futuro si riconoscano nei principi della nostra Costituzione e nella nostra storia. Grazie agli insegnanti,
i veri eroi del nostro tempo”
“E' agosto ormai e
so che i tanti amici/che DS sono impegnati/e nella cerca dei nuovi docenti dai
bacini territoriali. Non li/le invidio: è un'impresa faticosa e rischiosa. …
Noi abbiamo una scuola che abbiamo costruito, con anni e con fatica (…) sulla
base della Carta costituzionale. Gli anonimi avventurieri della buona scuola
…
hanno disegnato una scuola altra, o meglio una miriade
di "scuole private" che saranno sempre più in competizione tra di
loro. Scuole che nulla
hanno a che fare con i principi del dpr 275/99. E con la 107 di fatto - non di
diritto, ma gli anonimi estensori sono ignoranti in materia di diritto se non
troppo scaltri - il 275 viene abrogato. Ma viene spesso citato quando fa
comodo! Siamo governati - almeno per quanto riguarda il sistema di istruzione -
da gente incompetente, saccente e un po' cialtrona: boria e faccia tosta!!!
L'ho detto e l'ho scritto: invece di perder tempo a scrivere i 200 e passa
commi della107, potevano limitarsi a scrivere: "le scuole pubbliche
italiane non sono più pubbliche, ma private". Cari DS! So che alcuni di
voi sono ben felici di avere più poteri! Mah! Attenzione! Se ormai le scuole
pubbliche sono diventate private, di fatto, sotto il profilo giuridico, sono
ancora pubbliche! E ne vedremo delle belle quando, tra i tanti competitori,
scoppieranno grane e ricorsi.La buona scuola nasce sotto una stella cattiva.
Rincara la dose la dirigente scolastica Sabina Pirri che in una lettera
alla rivista Orizzonte Scuola spiega i motivi della sua pensione anticipata l’1
settembre 2016.
“La scuola è la mia vita…Tuttavia, in totale dissenso con la legge 107, ho scelto
di andare in pensione il prossimo primo settembre con Opzione Donna e 36 anni
di servizio.
Ci perdo del denaro -non i pochi spiccioli di
cui ciancia il premier-
ma la dignità non ha prezzo … ho fronteggiato alla
meglio - grazie all'aiuto di molti docenti - quest'anno horribile...
Gli ultimi
adempimenti sono i più gravosi: in cauda venenum! l'attribuzione del bonus
premiale e.la chiamata diretta, rischiosi,
.forse anche anticostituzionali..
ll mio ultimo mese di servizio mi amareggia...penso ai docenti in piazza a ferragosto,.agli abilitati bocciati in massa al concorso che, cacciati dalla porta della docenza, rientreranno dalla finestra come supplenti a settembre.dimostrando il fallimento dell'Università e delle abilitazioni che ha rilasciato a caro prezzo...ai 2000 presidi che mancheranno a settembre.alle 2000 scuole date a reggenza...e non mi consola neanche l'affetto da cui mi sento circondata…”.
Siamo in molti a temere, nel nuovo anno scolastico, una scuola dove vigerà un modello di organizzazione verticistico che dirige un apparato tecnico senza lasciare spazio alla differenza: gli insegnanti diventeranno tecnici dell’insegnamento che dovranno mettere in opera ciò che è stato deciso dall’alto e gli studenti vivranno in una scuola dove il modello aziendale sarà applicato completamente, senza alcuno scarto.
Ma
la scuola non è morta; la scuola continua a reagire.
Nonostante tutto, è rimasta un’enclave dov’è ancora viva l’idea del
«pubblico» anche se è accerchiata dall'arroganza del potere.
Continua a combattere, come può, con pochi soldi ed armi spesso vecchie e spuntate. Alle volte, quando non ha i mezzi, sopperisce con l'ingegno e spesso con l'eroismo del singolo o del manipolo di coraggiosi.
Continua a combattere, come può, con pochi soldi ed armi spesso vecchie e spuntate. Alle volte, quando non ha i mezzi, sopperisce con l'ingegno e spesso con l'eroismo del singolo o del manipolo di coraggiosi.
Ma c'è. Non molla. Si batte e continuerà a farlo, nei prossimi mesi.
“Quando prende una
mazzata, resta tramortita per un attimo, ma poi caparbia si rialza e
ricomincia. Anche se nessuno se ne accorge. Anche se tutti la danno per morta”
Ho letto, in questi giorni, il comunicato del Comitato nazionale
Legge di iniziativa popolare “per una Buona Scuola per la Repubblica del 5 agosto 2016.
Mi riconosco.
Negli ultimi dodici mesi, dopo la straordinaria mobilitazione contro la legge 107, ho seguito il percorso di partecipazione democratica che ha portato alla presentazione dei quesiti referendari contro la buona scuola (sic) di Renzi.
Ho partecipato al comitato provinciale di VI e contribuito alla costruzione del comitato Ovest Vicentino impegnandomi totalmente con la presenza ai banchetti per la raccolta delle firme.
Nel mio agire quotidiano in difesa della scuola pubblica sono sempre stata guidata da un fermo
ancoraggio ai principi costituzionali. Non posso certo arrendermi
Come cittadina e componente del Comitato LIP-Scuola di VI aderirò convintamente
al Comitato per il no nel referendum alle modifiche costituzionali
La a guerra è ancora in corso.
Donata Albiero
APPROFONDIMENTI
Buona scuola? Un bluf indecoroso
http://www.tvsvizzera.it/radio-monteceneri/Hypercorsivi/La-Buona-Scuola-Un-bluff-indecoroso-7976051.html
Buona scuola? Un bluf indecoroso
http://www.tvsvizzera.it/radio-monteceneri/Hypercorsivi/La-Buona-Scuola-Un-bluff-indecoroso-7976051.html
Buona Scuola ? Una beffa per il Paese
http://donataalbiero.blogspot.it/2015/07/una-beffa-al-paese-e-ai-docenti-la.html
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