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giovedì 1 settembre 2016

LA ‘BUONA SCUOLA’ E’ NATA SOTTO UNA STELLA CATTIVA

Per la scuola della costituzione

                                   https://youtu.be/fh3axMhnNU8


La scuola è stata la mia seconda casa per più di 40 anni, la mia vita, la mia occasione di riscatto sociale e culturale.
 Non posso accettare che essa subisca da anni   attacchi nobilitati dalla formula “razionalizzazione e semplificazione” e dalla retorica dell’innovazione.
 Sono del tutto consapevole ma non mi rassegno che la progressiva distruzione della scuola disegnata dalla Costituzione (anche se mai pienamente attuata) vale a dire laica, libera, pluralista e aperta a tutti, faccia parte dell’involuzione liberale della nostra società.  La legge 107 che delinea la cosiddetta buona scuola né è l’esempio lampante.

Concordo perciò con Armando Spataro quando ricorda che Impegnarsi per la scuola pubblica, sotto attacco come la giustizia, significa impegnarsi perché i cittadini del futuro si riconoscano nei principi della nostra Costituzione e nella nostra storia. Grazie agli insegnanti, i veri eroi del nostro tempo

Sottoscrivo la riflessione dell’ex ispettore Trittico che ho conosciuto in passato nel mio ruolo di dirigente: l’ho sempre stimato per la sua professionalità e competenza  .
E' agosto ormai e so che i tanti amici/che DS sono impegnati/e nella cerca dei nuovi docenti dai bacini territoriali. Non li/le invidio: è un'impresa faticosa e rischiosa. … Noi abbiamo una scuola che abbiamo costruito, con anni e con fatica (…) sulla base della Carta costituzionale. Gli anonimi avventurieri della buona scuola
hanno disegnato una scuola altra, o meglio una miriade di "scuole private" che saranno sempre più in competizione tra di loro. Scuole che nulla hanno a che fare con i principi del dpr 275/99. E con la 107 di fatto - non di diritto, ma gli anonimi estensori sono ignoranti in materia di diritto se non troppo scaltri - il 275 viene abrogato. Ma viene spesso citato quando fa comodo! Siamo governati - almeno per quanto riguarda il sistema di istruzione - da gente incompetente, saccente e un po' cialtrona: boria e faccia tosta!!! L'ho detto e l'ho scritto: invece di perder tempo a scrivere i 200 e passa commi della107, potevano limitarsi a scrivere: "le scuole pubbliche italiane non sono più pubbliche, ma private". Cari DS! So che alcuni di voi sono ben felici di avere più poteri! Mah! Attenzione! Se ormai le scuole pubbliche sono diventate private, di fatto, sotto il profilo giuridico, sono ancora pubbliche! E ne vedremo delle belle quando, tra i tanti competitori, scoppieranno grane e ricorsi.
 La buona scuola nasce sotto una stella cattiva.

Rincara la dose la dirigente scolastica Sabina Pirri che in una lettera alla rivista Orizzonte Scuola spiega i motivi della sua pensione anticipata l’1 settembre 2016. 
“La scuola è la mia vita…Tuttavia,  in totale dissenso con la legge 107, ho scelto di andare in pensione il prossimo primo settembre con Opzione Donna e 36 anni di servizio. 
Ci perdo del denaro  -non i pochi spiccioli di cui ciancia il premier-
ma la dignità non ha prezzo … ho fronteggiato alla meglio - grazie all'aiuto di molti docenti - quest'anno horribile... 
Gli ultimi adempimenti sono i più gravosi: in cauda venenum! l'attribuzione del bonus premiale e.la chiamata diretta, rischiosi, .forse anche anticostituzionali..

ll mio ultimo mese di servizio mi amareggia...penso ai docenti in piazza a ferragosto,.agli abilitati  bocciati  in massa al concorso che, cacciati dalla porta della docenza, rientreranno dalla finestra  come supplenti a settembre.dimostrando il fallimento dell'Università e delle abilitazioni che ha rilasciato a caro prezzo...ai 2000 presidi che mancheranno a settembre.alle 2000 scuole date a reggenza...e non mi consola neanche l'affetto da cui mi sento circondata…”.

Siamo in molti a temere,  nel nuovo anno scolastico, una scuola dove vigerà un modello di orga­niz­za­zione ver­ti­ci­stico che dirige un appa­rato tec­nico senza lasciare spa­zio alla dif­fe­renza: gli inse­gnanti diven­te­ranno tec­nici dell’insegnamento che dovranno met­tere in opera ciò che è stato deciso dall’alto e gli stu­denti vivranno in una scuola dove il modello azien­dale sarà appli­cato com­ple­ta­mente, senza alcuno scarto.


Ma la scuola non è morta; la scuola continua a reagire.
Nono­stante tutto, è rima­sta un’enclave dov’è ancora viva l’idea del «pub­blico» anche se è accerchiata dall'arroganza del potere. 
 Continua a combattere, come può, con pochi soldi ed armi spesso vecchie e spuntate. Alle volte, quando non ha i mezzi, sopperisce con l'ingegno e spesso con l'eroismo del singolo o del manipolo di coraggiosi.
Ma c'è. Non molla. Si batte e continuerà a farlo, nei prossimi mesi.
Quando prende una mazzata, resta tramortita per un attimo, ma poi caparbia si rialza e ricomincia. Anche se nessuno se ne accorge. Anche se tutti la danno per morta” 

Ho letto, in questi giorni, il comunicato del Comitato nazionale Legge di iniziativa popolare “per una Buona Scuola per la Repubblica del 5 agosto 2016.
Mi riconosco.

Negli ultimi dodici mesi, dopo la straordinaria mobilitazione contro la legge 107, ho seguito il percorso di partecipazione democratica che ha portato alla presentazione dei quesiti referendari contro la  buona scuola (sic)  di Renzi.


 Ho partecipato al comitato provinciale di VI e contribuito alla costruzione del comitato Ovest Vicentino  impegnandomi totalmente con la presenza ai banchetti per la raccolta delle firme.

Nel mio agire quotidiano in difesa della scuola pubblica sono sempre stata guidata da un fermo ancoraggio ai principi costituzionali. Non posso certo arrendermi
Come cittadina e componente del Comitato LIP-Scuola di VI aderirò convintamente al Comitato per il no nel referendum alle modifiche costituzionali











La a guerra è ancora in corso.
(Buona scuola una beffa al paese e agli insegnanti     https://youtu.be/iVLl3Ck4r7w)


Donata Albiero

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APPROFONDIMENTI

Buona scuola? Un bluf indecoroso 
http://www.tvsvizzera.it/radio-monteceneri/Hypercorsivi/La-Buona-Scuola-Un-bluff-indecoroso-7976051.html



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