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sabato 16 settembre 2017

PER UNA SCUOLA LABORATORIO DI DEMOCRAZIA

    Contro la deriva della scuola pubblica 

                      https://youtu.be/7LWQbQNycU4


 Torno a scrivere sulla scuola, dopo la pausa estiva, ad inizio del nuovo anno scolastico, nel momento in cui ho appreso che il testo della LIP ( Legge di Iniziativa Popolare) è stato depositato in Cassazione l’8 settembre 2017  

Certo, non è immune da critiche e obiezioni. 
Io stessa avrei modificato qualche punto e l’ho anche proposto, senza successo, nelle sedi preposte (riforma cicli scolastici ad esempio).       
 Tuttavia, concordo con Antonia Guerra:“… sarebbe deleterio un approccio critico che, soffermandosi su singoli aspetti, non tenesse conto della portata complessiva della legge: ribaltare il paradigma corrente, privatistico e classista, disinfestare lo spazio culturale dal dominio del mercato, ricostruire l’equilibrio di diritti e poteri, restituire il sistema scolastico alla funzione di promozione del pensiero critico e della cittadinanza consapevole”.
Dunque andiamo avanti:  La barchetta  (la LIP) è pronta a navigare

Da sempre, ho sostenuto, per la scuola pubblica, i principi / valori della laicità, accoglienza, solidarietà, cooperazione, integrazione, inclusione.  E’ stato pertanto inevitabile per me lottare contro la legge 107/2015 perché ritengo che essa violi oggi i principi fondamentali della Costituzione, diventando una scuola selettiva, classista, meritocratica.                                                          
L’istruzione non è una merce, la scuola non è una azienda”.

Faccio parte del comitato   LIP di Vicenza per la difesa della scuola pubblica e come cittadina attiva mi interessano non tanto gli aspetti sindacali dei lavoratori della scuola pur riconoscendone la legittimità, quanto piuttosto gli articoli costituzionali e la loro salvaguardia,  su cui si fonda la scuola repubblicana e che la cosiddetta ”Buona Scuola" sta calpestando.  


Non accetto la sostanziale parità tra scuole statali e private, chiamate tutte paritarie o paritetiche ormai. In effetti si inviano i capitali privati a finanziare in modo generoso la scuola mentre nello stesso tempo si aumentano i finanziamenti pubblici alle scuole private e si danno loro privilegi mai avuti.

Non accetto, in altre parole, la privatizzazione della scuola pubblica e la pubblicizzazione delle scuole private.

Non accetto la trasformazione della scuola da “servizio “ a azienda, con perdita della libertà di insegnamento e del diritto allo studio di ogni studente.  

Non accetto la scuola fast and furious, che non garantisce il diritto all’istruzione per tutti, che non fornisce, pari opportunità per tutti, che non rispetta i tempi di tutti.
                                                     
Non accetto l’addestramento dei giovani invece che lo sviluppo del pensiero critico e la scuola china ai voleri deli mercati.
La Costituzione è stata da tempo violata per quanto riguarda i diritti fondamentali della Scuola (come del lavoro, della sanità).  E’ bene ricordarlo a quanti rimangono spettatori impassibili.   E’ bene ricordare loro che le vittime sono i nostri figli e nipoti, i nostri allievi se non si cambia rotta.

  “L’istruzione è l’arma più potente che abbiamo per cambiare il mondo”
lo ha detto N. Mandela.

 L'appello dei docenti per il  NO alle modifiche   istituzionali lanciato nell’ottobre 2016, vale ancora e spiega la ragione del mio sostegno al nuovo testo  della LIP, presentato in  Cassazione  nonché, se necessario,  il mio impegno per la raccolta delle firme:                                  “Crediamo in una scuola come laboratorio di democrazia. Per questo ci opponiamo a tutte le operazioni che ne stravolgono il ruolo, svilendola e deformandola a mero strumento di esercizio del potere e di omologazione, compatibile con una società basata sulla competizione e sull’individualismo, gerarchizzata e subordinata al mito del mercato e del profitto”.

 
AVANTI CON LA LIP, per la scuola della costituzione

 Donata Albiero           16 settembre 2017


Approfondimenti

  La barchetta è pronta a navigare

Scuola pubblica laica e gratuita: i comitati LIP ci riprovano con la legge di iniziativa popolare