Visualizzazioni totali

lunedì 9 settembre 2019

IL CASO PFAS RITORNA A SCUOLA


PROGETTO EDUCATIVO A S. 2019 2020 

Una intervista sul progetto 
 https://www.facebook.com/294887041450996/videos/2373092676113256/
Caso Pfas, si ripete la esperienza scolastica dell'anno scorso, condotta dal Movimento No Pfas del Veneto, definito quest’ultimo, dalla testata giornalistica on line ITALIA CHE CAMBIA il motore che ha rotto un sistema di omertà e dolo ma anche di inadeguatezza e immobilismo tra Istituzioni e forti interessi economici”.
Ad agosto 2019, nelle tre province venete contaminate di Verona, Vicenza e Padova, venticinque lettere sono state spedite a scuole considerate sensibili alla problematica: scuole che si trovano in zone ritenute particolarmente contaminate da questi temibili derivati del fluoro.
Sono parecchie le associazioni, i comitati e i gruppi che hanno aderito a questa iniziativa. Nel dettaglio si tratta di Acqua libera dai Pfas, CiLLSA (Cittadini per il lavoro, la Legalità, la Salute e l’Ambiente), Isde (Medici per l'ambiente), Comitato zero Pfas Agno-Chiampo, Comitato zero Pfas Padova, Rete vicentina Gas, Legambiente, Mamme no Pfas, Medicina democratica, Climate defense units, Libera e Pfas land (Organo di informazione).
 Il Movimento si ripresenta ai ragazzi delle SCUOLE, a titolo gratuito, con i suoi esperti, i suoi animatori, le sue attività per dare un quadro scientifico e oggettivo di quanto sta avvenendo nella nostra terra martoriata dai Pfas, per allertare sui gravissimi rischi che tali sostanze perfluoroalchiliche causano alla salute umana e per rendere protagonisti, coltivando il senso di responsabilità (l’unico che rende cittadini attivi), i nostri ragazzi.
  Il tutto nel quadro dell'impoverimento delle risorse idriche non inquinate, dovuto anche ai cambiamenti climatici, e a un sistema che mira solo al profitto.
 Una consapevolezza ci guida come cittadini attivi “Niente cambia se non cambi niente

 Sono chiare le direttrici su cui ci muoviamo.
Un processo di conoscenza scientifica e cittadinanza attiva, attraverso il metodo attivo, per fornire alle giovani generazioni gli strumenti culturali onde poter far fronte all'emergenza PFAS e al degrado ambientale che quotidianamente avanzano anche nella nostra regione.
Un percorso unitario di tutte le voci che compongono il variegato mondo degli attivisti, un segno di maturità del Movimento No pfas, ormai riconosciuto in tutto il mondo grazie alle iniziative delle mamme no pfas, della dottoressa Laura Facciolo che ha portato la nostra voce e la nostra esperienza in un importantissimo convegno scientifico in USA, grazie anche all’ ISDE,  società scientifica internazionale dei Medici per l'Ambiente,  alle associazioni ambientaliste nazionali e locali , ai nostri avvocati impegnati,  ai comitati, grazie al contributo di centinaia di persone che costantemente si impegnano per difendere i cittadini da questa peste del ventesimo secolo.
 Una iniziativa unica, autonoma, di cittadini liberi tesi a confrontarsi e a rapportarsi con una società incline più a dare immagini distorte e rassicuranti del grave fenomeno riguardante almeno 350.000 veneti, che a prendere misure drastiche ed efficaci per colpire all'origine il male comune rappresentato dalla continua contaminazione di corsi d'acqua e di terreni agricoli.
 Un progetto olistico, dal valore civico e sociale, offerto quale contributo alla formazione delle nuove generazioni, dando a queste gli strumenti culturali e morali idonei ad affrontare le grandi sfide che caratterizzano la nuova realtà del pianeta e della società.
Un piano di lavoro coinvolgente i docenti per sollecitarli a trattare le nuove tematiche sui PFAS con gli studenti e al tempo stesso i genitori per renderli consapevoli sulle attuali criticità ambientali da affrontare subito onde non rischiare di compromettere vita e salute dei nostri giovanissimi, di coloro che possiamo considerare tutti nostri figli.
 Pronti i corsi nelle classi, le assemblee di istituto rivolte agli studenti, gli incontri preparatori divulgativi a genitori, eventuali iniziative di aggiornamento per docenti, declinato il programma di interventi con relazioni, attività, cineforum, incontri con l’autore, testimonianze di attivisti, video, esercitazioni, dibattiti.

 Ci muoviamo nell’ottica di un cambio di paradigma culturale, valoriale e pratico: da una società che pone al primo posto il consumo e il profitto (di pochi) alla società che pone al primo posto la salute (di tutti), il benessere. La persona – che significa pure tutto ciò che la circonda, il suo ambiente – al primo posto” (Pfas.land art 9 maggio 2019).
Che si affronti il caso pfas, o la questione pesticidi, o l’inquinamento dell’aria, la distruzione del territorio attraverso la costruzione di grandi opere inutili e costose, o più in generale l’allarme clima, la risoluzione è, infatti, per noi sempre una sola: il cambiamento radicale del modello socioeconomico che metta l’economia nei binari della salvaguardia ecologica e della giustizia umana.
A scuola, dunque, insieme, per la tutela del bene comune, per il cambiamento, attraverso la costruzione partecipata e responsabile della cittadinanza attiva.
Donata Albiero                                            Arzignano 10 settembre 2019