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mercoledì 27 dicembre 2023

QUALI AUGURI PER IL 2024

 BUON ANNO?  

 Guerra: una parola che non vorrei mai sentire pronunciare.

Invece sono 59 i conflitti in corso nel mondo: dalla Palestina all' Ucraina, all’ Afganistan, conflitti aperti. E le vittime sono prima di tutto i bambini.Sono oltre un milione i bambini in fuga dalle bombe russe in Ucraina. Migliaia sono i  bambini morti dall'inizio del conflitto a Gaza nell’ ottobre 2023 (fonte Ansa: 'Circa 8.000 bambini e 6.200 donne si contano tra le vittime'-Striscia di Gaza, 20 dicembre 2023). Ma sono 200 milioni quelli che vivono nelle zone dove si svolgono le guerre del mondo, molti dei quali affrontano già livelli di fame senza precedenti . Un numero che continua vertiginosamente ad aumentare.


Non è andata meglio con la questione del
 cambiamento climatico.

“Siamo su un’autostrada verso l’inferno climatico con il piede ancora sull’acceleratore” dichiarava a fine 2022 il  Segretario generale Onu, Guterres.


E con la guerra…
  nel 2023  il problema non ha avuto posto nella politica tesa solo a trovare soluzioni per armamenti e utilizzo fonti energetiche  inquinanti.

Le differenze sociali, poi, si stanno acuendo non solo nel mondo ma all’interno del nostro stesso Paese, mostrando una tara di sistema della nostra società e delle istituzioni che la governano, l’incapacità di mettere al centro la “cura”, intesa come sistema integrato di politiche imperniate sui diritti individuali, collettivi, ambientali (cambio di paradigma): i cittadini e il loro diritto alla salute al primo posto.

Viviamo in un’epoca caratterizzata dalla paura, dalla divisione e dalla demonizzazione, dallo sconforto, dalla rassegnazione. Dobbiamo reagire se vogliamo salvarci, dobbiamo cambiare lo status quo in cui ci troviamo a vivere. E per cambiare dobbiamo avere speranza.                             Avere speranza è un atto politico, “un tratto di sopravvivenza”, per dirla con le parole di Jane Goodall.                                                                          

 Lo ripeto spesso agli studenti che incontro a scuola parlando di degrado ambientale e del ruolo attivo che essi possono avere. Dall’Età della pietra in poi l’essere umano si è sempre affidato alla speranza per superare le prove più dure. Perché perdere la speranza di fronte al male significa arrendersi.

  E io non voglio arrendermi.

 Continuerò il mio impegno in CiLLSA, associazione ambientalista dell’’ovest vicentino,  nel movimento No Pfas,  nel percorso educativo portato avanti a scuola , nel condividere ogni azione per la Pace .

Auguro un 2024 di rinnovata energia positivaper tutti noi  attivisti che ci battiamo  contro le ingiustizie sociali, culturali e ambientalii diritti umani negati, per i giovani impegnati per il clima, i Fridays for future”, per i ‘difensori’ della scuola pubblica inclusiva e solidale, per quanti promuovono l'integrazione dei rifugiati e migranti in Europa, per quanti si adoperano per la Pace... 


Ogni lacrima o goccia di sudore versato, ogni singolo bambino aiutato, ogni nostro giorno vissuto nell’impegno civile e sociale significa cambiare le cose, comunque vada. 

Insieme possiamo fare la differenza

 Donata Albiero 

\\\

QUESTIONE  PFAS     

https://donataalbiero.blogspot.com/2023/12/pfas-un-percorso-educativo-tra-le-mille.html       

https://donataalbiero.blogspot.com/2023/12/pfas-il-2023-nelle-scuole.html     


martedì 26 dicembre 2023

PFAS UN PERCORSO EDUCATIVO TRA LE MILLE BATTAGLIE DA NORD A SUD CONTRO L’INQUINAMENTO

"MAMME RIBELLI " di Linda Maggiori  


Il sottotitolo chiarisce l'argomento trattato: le mille battaglie da nord a sud contro l'inquinamento e per la salute di tutti (Terra nuova edizioni:anteprima  https://shorturl.at/ikFPS).                                                         L’autrice ha incontrato le donne che in Italia, da nord a sud, lottano per difendere l'ambiente e la salute, sostenute e aiutate dalle loro famiglie e ha dato loro voce con toccanti testimonianze.  .  

 Ha intervistato anche me ( Capitolo 4 pag 44)

Io non sono propriamente del gruppo “mamme no Pfas”. Preferisco definirmi una cittadina attiva. Sono componente di una associazione locale ecologista che lotta contro i Pfas dal 2013, CiLLSA e mi confronto spesso con il quadro storico delle mamme no pfas che ho conosciuto nel 2017.   Come donna ho con esse un comune obiettivo “ il mantenimento della vita”, la difesa delle nuove generazioni. Ed è quest’ultimo la ragione del percorso educativo su “ PFAS inquinanti per sempre“, portato avanti da un team di esperti e attivisti che coordino.  

Scrive Linda Maggiori , nel libro Mamme ribelli,  pag 44

(…)  Donata Albiero è professoressa  in pensione e già dirigente scolastica. Nonna di quattro nipotini, vive in un paesino nella zona arancione, ad Arzignano, nel cuore del distretto conciario. Insieme a suo marito medico Isde ha creato la CiLLSA (Cittadini per il Lavoro, Legalità, Salute e Ambiente) dal 2013 lottano contro i Pfas. Si è sottoposta alle analisi a sue spese nel 2017 (in quanto allora Arzignano non era considerata come zona a rischio Pfas) e trovato che nel suo sangue ci sono 30 ng/mm di Pfas. “La realtà è che la contaminazione ci sta colpendo tutti” sottolinea. Poi racconta: “ Nel 2018 insieme a medici, prof.ri e altri esperti abbiamo  creato il gruppo educativo Zero PFAS di cui sono coordinatrice. Entriamo nelle scuole per sopperire al diritto che ci è stato negato, quello di conoscere le cause, le modalità, le responsabilità del disastro, gli effetti sulla salute e la possibilità di soluzioni. I bambini, i ragazzi, i giovani sono i primi ad essere colpiti dalla contaminazione sulla salute. Sono anche quelli che non hanno avuto l’opportunità di sapere come difendersi. Giriamo le scuole per affermare il diritto alla trasparenza e all’informazione, per colmare il vuoto delle Istituzioni, per contrastare la narrativa edulcorata e falsata. Crediamo nel ruolo attivo dei giovani, ne stimoliamo la coscienza critica. “Conoscere per capire e agire” è lo slogan che ci accompagna sempre (…)

 Rompere il silenzio ‘assordante’ su inquinamento ambientale  e lottare per la difesa della salute di tutti  va sempre bene. Il libro contribuisce a divulgare il nostro operato educativo, è anche e soprattutto una testimonianza di lotta che porterò alle studentesse e agli studenti.

 In che cosa mi riconosco con le mamme del Veneto?   

  Nella lotta che conducono contro le sostanze Pfas e le loro conseguenze.

Donata Albiero 

  Approfondimento 

Pfas 2023 nelle scuole   https://donataalbiero.blogspot.com/2023/12/pfas-il-2023-nelle-scuole.html                                                                             

sabato 23 dicembre 2023

NATALE IN TEMPO DI GUERRA

 I BAMBINI LE VITTIME PRINCIPALI 

    


Stiamo vivendo, per dirla con le parole di papa Francesco, la terza guerra mondiale a pezzetti.

È una pazzia la guerra, distrugge sempre....  Sono cinquantanove  i conflitti in corso nel mondo, conflitti aperti di cui nessuno parla. E le vittime sono prima di tutto i bambini.L’ Unicef ha denunciato: oltre 400 milioni in aree di conflitto

Il rapporto Stop the war on children, pubblicato  da Save the Children elenca una  terribile la lista degli abusi di cui sono vittime i più innocenti tra i civili innocenti: uccisioni e mutilazioni, rapimenti, stupri e violenze sessuali, reclutamento ed utilizzo in forze e gruppi armati, attacchi a scuole e ospedali e diniego di accesso umanitario.

Ed io?

 Impotente, assisto a tale dramma globale e alle mie piccole battaglie sociali e civili per tenere sta l’attenzione dei cittadini. Una battaglia persa in partenza.   

Ma, come ripeto nelle scuole dove vado, ogni giorno che noi viviamo nell’impegno sociale significa cambiare le cose; significa dare un contributo, mostrare che esiste un'altra possibilità, segnare la differenza rispetto all'inerzia, sperare che possa cambiare qualcosa, dare un segno di vita. 

 Passano gli anni…E mi sento sempre più impotente e fragile.

Ma so che “Chi lotta per qualcosa non sarà mai perso, è una regola che cambia tutto l’universo…e in questa lacrima infinita c’è tutto il senso della mia vita.”

E allora auguro, senza false retoriche, un Natale vero, ispirato a un bambino, uno dei tanti nel Mondo, nato in una ‘stalla’, in un rifugio, in un accampamento...       

               


 Lo auguro a tutti gli uomini di buona volontà affinché non lo smarriscano per strada.

Donata Albiero 

giovedì 21 dicembre 2023

PFAS IL 2023 NELLE SCUOLE

 

DUE RIVISTE ECOLOGISTE, A DICEMBRE, DANNO UN RESOCONTO DEL LAVORO SVOLTO DAL GRUPPO EDUCATIVO ZERO PFAS DEL VENETO 

TERRA NUOVA EDIZIONI                                                                                                                      

nel suo articolo del 18 dicembre 2023 “Donata Albiero. Andiamo nelle scuole per sensibilizzare sul problema PFAS”,  dà VOCE  alle mie considerazioni sul perché entriamo nelle scuole Venete.

«Quando abbiamo avuto l’idea di entrare nelle scuole cercavamo un modo per informare la cittadinanza sui rischi alla salute causati dai PFAS – spiega Donata – Siamo partiti dal presupposto che la scuola, struttura educante per eccellenza, poteva aiutarci con le nuove generazioni, dando loro gli strumenti culturali e morali per far fronte alle grandi problematiche del territorio inquinato. Il mandato era preciso. Avendo io una lunga esperienza lavorativa nella scuola, ho avuto il ruolo di coordinatrice del gruppo, che è composto da sei-otto persone, principalmente esperti, a cui si aggiungono, di volta in volta, alcuni attivisti del Movimento che chiamiamo a seconda delle esigenze espresse dalle singole scuole. A tale percorso educativo, nel Movimento no Pfas, aderiscono, undici sigle di gruppi, associazioni, comitati: CiLLSA, Medicina Democratica, Isde, Libera, Gruppo mamme No PFas, Acqua bene comune di VI , Rete Gas vicentina, Zero Pfas PD, Comitato Agno Chiampo, Cittadini Zero Pfas, Pfas.land. Si aggiunge poi l’Osservatorio nazionale  Pfas».

«Ci confrontiamo sul disastro ambientale derivante dalla contaminazione delle falde acquifere superficiali e profonde del territorio veneto, sulla minaccia per la  salute di  oltre 350.000 cittadini, principalmente per le nuove generazioni, sulle legittime richieste del popolo inquinato, sulle proposte e soluzioni – prosegue Donata - Ciò che ci interessa  è contribuire  a sviluppare nei giovani  maggiore consapevolezza degli eventi che riguardano la comunità in cui vivono affinché  divengano una risorsa per il territorio. Vogliamo rendere protagonisti i ragazzi. Offriamo una serie di sollecitazioni, talvolta provocatorie, atte a stimolare curiosità, coinvolgimento. Ci mettiamo a disposizione delle scuole attraverso le conoscenze e il tam tam di attivisti, docenti, genitori, cittadini sensibili alla questione».

Sono trentadue gli istituti scolastici veneti (secondarie di primo e secondo grado) «che ci hanno accolto, undici per più anni scolastici – spiega ancora Donata - cinque sono le province attraversate, settemila gli studenti mille i genitori incontrati. Il criterio formativo utilizzato è l’apprendimento attivo. Coltiviamo negli allievi il senso di responsabilità, anima e motore per essere cittadini attivi. Interloquiamo con una generazione tradita che scopre un modo diverso di confrontarsi con la realtà. Costruiamo con essa nuovi percorsi esistenziali in cui la linfa della ribellione emerge dal sopravvenire della conoscenza e della consapevolezza. Puntiamo al cambio di paradigma culturale: dare un senso compiuto alla società in cui viviamo creando una connessione tra noi, gli altri e l’ambiente di cui tutti facciamo parte. Ricordiamo ai ragazzi che nessuno si salva da solo. La condivisione moltiplica le possibilità, dando speranza di risultati. Le esperienze più significative sono le pratiche attuate nei percorsi autonomi di cittadinanza attiva delle scuole, previste nel progetto, su cui ci confrontiamo alla fine dell’anno scolastico: dalla creazione di video ironici a interviste ai cittadini, a mostre, giochi, locandine, canzoni rap, laboratori creativi, petizioni, lettere a candidati sindaci, slide esplicative ai compagni, a giornalini di istituto, a riunioni tenute dagli studenti per i loro genitori».

«Siamo convinti che soltanto attraverso la creazione di una coscienza critica delle persone, in particolare delle giovani generazioni, si possa contribuire alla costruzione di una nuova società civile più attiva, capace di incoraggiare quei cambiamenti politici, economici e sociali coerenti con uno sviluppo umano sostenibile – prosegue Donata - Perciò continuiamo nel nostro percorso che per l’anno scolastico 2023/24 si sviluppa in tre opzioni: Progetto educativo “One Health. Salute e pratiche di cittadinanza attiva nella Terra dei Pfas” (alcuni mesi con uscite didattiche di  “geografia concreta” nei luoghi particolarmente contaminati, presentazione di libri di attivisti e attivazione pratiche di cittadinanza attiva); incontro strutturato di sensibilizzazione “One Health. Ruolo attivo dei giovani contro il degrado ambientale” (con materiali di riflessione, incontri con esperti, analisi generali); serata per adulti “One Health. Pfas: confronto tra generazioni nella cittadinanza attiva”».

 

 GREEN ME                                                                                                                                                  nell’ articolo del 19 dicembre, dal titolo significativo La lotta all’inquinamento da PFAS (ri)parte dai ragazzi delle scuole del Veneto”, completa le mie riflessioni Gruppo educativo Zero PFAS del Veneto

Solo attraverso la creazione di una coscienza critica delle persone, in particolare dei giovani, si può contribuire alla costruzione di una nuova società civile più attiva capace di incoraggiare quei cambiamenti coerenti con uno sviluppo umano sostenibile.

È partendo da questo assunto che ogni anno, ogni singolo anno, il Gruppo educativo Zero PFAS del Veneto – costola del grande Movimento No PFAS – va a parlare ai giovani, entrando letteralmente nelle scuole, per offrire un vero e proprio percorso pedagogico sul più grande inquinamento da PFAS d’Europa.   (…)

“Parliamo di salute e di PFAS per collegare le due questioni all’epoca in cui viviamo – ci racconta Donata Albiero, coordinatrice del gruppo educativo Zero PFAS del Veneto – caratterizzata da cambiamenti di proporzioni enormi e senza precedenti. Ci confrontiamo con i ragazzi su grandi questioni ambientali ed esistenziali che riguardano tutti: l’aggressione alla salute, la violenza contro la natura, il cambiamento climatico, la violazione dei diritti umani, tra cui quello del diritto all’acqua non inquinata, ai cibi non contaminati, alla platea di inquinati Pfas coinvolgente almeno 350 mila persone nel Veneto occidentale.

Si riparte dalle scuole, quindi, da quelle giovani menti nelle quali è necessario accendere la miccia dell’autocoscienza e della consapevolezza, perché gli errori che abbiamo fatto oggi non si ripetano più.

Interloquiamo, infatti, con una generazione tradita che scopre un modo diverso di confrontarsi con la realtà. Costruiamo con i ragazzi nuovi percorsi esistenziali in cui la linfa della ribellione emerge dal sopravvenire della conoscenza e della consapevolezza.

Puntiamo al cambio di paradigma culturale, dare un senso compiuto alla società in cui viviamo creando una connessione tra noi, gli altri e l’ambiente di cui tutti facciamo parte, dare in altre parole un senso ecologico alla nostra esistenza, “one health” appunto.

“ONE HEALTH- SALUTE E PRATICHE DI CITTADINANZA ATTIVA NELLA TERRA DEI PFAS” è il sesto progetto educativo rivolto alle scuole secondarie di primo e secondo grado del Veneto tuttora in corso. Il primo fu “Salvaguardare la salute minacciata dalla contaminazione Pfas nelle falde e nelle acque superficiali del Sud Ovest Veneto”.

Un cammino lungo e articolato, non facile, ma necessario. Soltanto con la scuola, sviluppando nei giovani una maggiore consapevolezza degli eventi che coinvolgono la comunità in cui vivono e facendo di loro dei cittadini attivi, è possibile cambiare in qualche modo le cose.

                                                                 \\\

 A me non rimane che ringraziare . Più se ne parla, più si scuote la cittadinanza…

 Donata Albiero                                       

 

 Link articoli

 https://www.terranuova.it/News/Ambiente/Donata-Albiero-Andiamo-nelle-scuole-per-sensibilizzare-sul-problema-PFAS?fbclid=Iw

 https://www.greenme.it/ambiente/la-lotta-allinquinamento-da-pfas-ri-parte-dai-ragazzi-delle-scuole-del-veneto/?fbclid=

 

sabato 25 novembre 2023

VIOLENZA CHIMICA CONTRO LE DONNE

 

Pfas, una violenza chimica silenziosa e ancora non conosciuta  


Non c’è solo la violenza di genere che ci indigna, che mi indigna tanto da scendere in piazza  il 25 novembre per  urlare la lunga scia di donne vittime di femminicidio n
el corso del 2023 (dati del Viminale  aggiornati allo scorso 12 novembre, in Italia 285 omicidi).

C’ è un’altra violenza, silenziosa, invisibile,  sconosciuta alla massa e  dalle stesse donne: si esercita  attraverso le sostanze chimiche che colpiscono le donne, le gravide e i loro bambini. Una violenza, generata dal profitto delle  lobby che producono PFAS e non prevenuta da chi avrebbe il dovere di difendere le ignare vittime.

Le Pfas sono state troppo a lungo ignorate e ancora oggi i loro effetti non vengono affrontati, forse perché non causano morti improvvise, ma entrando nell’organismo determinano una degradazione silenziosa e ineliminabile.

Le donne esposte a diverse sostanze perfluoroalchiliche (PFAS) hanno un rischio maggiore di sviluppare vari tipi di cancro, tra i quali quello alle ovaie, all’utero, alla pelle e al seno. A lanciare l’allarme è un nuovo studio finanziato dal governo degli Stati Uniti, pubblicato sul Journal of Exposure Science and Environmental Epidemiology (Lo studio fa parte di una ricerca in corso  per «comprendere meglio» come le sostanze chimiche PFAS influenzano la salute umana. Esistono migliaia di tipi diversi di PFAS e la ricerca sui loro effetti sulla salute è ancora in evoluzione, sebbene alcune tipologie siano già state collegate, attraverso precedenti ricerche scientifiche, a molteplici problemi di salute tra cui il cancro, un calo della fertilitàmalattie renali) .

Le pfas, come se non bastasse,  provocano la preeclampsia (studio equipe di Carlo Foresta )  male che  porta molte gravide all’aborto e alla poliabortività. Eppure, cinicamente, la società non riconosce le cause di questo rischio.   

Non si ricercano le pfas nel sangue delle gravide. Non si esercita alcuna prevenzione in merito. Il bambino, se arriverà a nascere, porterà le stigmate del veleno inoculato nel suo corpicino sin dalla fase embrionale. Violenza alo stato puro! Ai manager delle multinazionali, ben consapevoli di questo, non importa quanto succede.  

Ragazzine diciassettenni, nate da mamme contaminate da PFAS, in una recente ricerca inglese (Maine Medical Center Reasearch Institute di Portland 2022), presentano gravissima osteoporosi e fratture multiple  a causa dell’azione degli interferenti endocrini sulla vitamina D. 

Una ricerca ulteriore, tra le tante,  coordinata dall’Università di Parma, scopre la presenza di micro inquinanti nel latte materno: microplastiche, ftalati, numerosi contaminanti chimici , presenti anche nelle urine dei neonati, bisfenolo A ecc… ( in siffatto  studio, denominato “Life Milch”, i ricercatori sono ancora al lavoro per valutare le conseguenze degli interferenti endocrini sul neuro sviluppo e la crescita infantile mentre i risultati preliminari sono stati presentati al congresso della Società Italiana di Endocrinologia e Diabetologia pediatrica -SIEDP-).

Non è finita. Attraverso i cibi,  penetrano nei nostri corpi e in quelli dei nostri figli le sostanze Pfas, presenti nelle tonnellate di pesticidi che irrorano i campi di tutta l’Europa col beneplacito della Commissione Europea (ha addirittura prorogato di dieci anni l’uso del glifosato). 

Quel che mi angustia però è che , normalmente, se non sono coinvolte in prima persona, le donne ignorano questa violenza permanente da parte di microinquinanti i quali , insieme al danneggiamento degli  organi riproduttivi, si insinuano nell’embrione e nel latte delle mammelle, simbolo atavico del genere umano che troviamo già negli scavi di Ebla ( 3.000 anni prima di Cristo l’umanità si riconosceva nelle rappresentazioni scultoree di una mamma che allatta un bimbo).  È tale  sacralità naturale che oggi viene violata nel ripudio, da parte della specie umana, della propria origine.


È contro questa violenza silente, che mi offende e mi fa disperare più di ogni altra perché ‘impalpabile’  e propiziata dagli ipocriti messaggi pubblicitari, è contro l’ipocrisia di istituzioni criminali che proteggono lobby e inquinatori ma quasi mai i cittadini, contro leggi che servono solo a garantire il profitto, che mi  reco assieme a esperti e attivisti  nelle scuole per parlare con le ragazze e con i ragazzi. A differenza degli adulti, ormai assuefatti alle droghe del sistema, le giovani studentesse e i loro compagni si attivano, escogitano  iniziative per combattere la violenza da Pfas disvelata dai nostri incontri.

Lancio un appello perciò alle donne:  dovremo chiedere maggiori informazioni sui cibi, sulle sostanze inquinanti che fanno parte di ogni azione delle nostre giornate, dovremo attivarci, per noi, per i nostri figli.

Attraverso il latte materno le  MULTINAZIONALI DELLA MORTE avvelenano i nostri bambini . È la più grande profanazione che mai il genere umano abbia subito prima di adesso.

 LA VIOLENZA CONTRO LA MATERNITA’ è il simbolo di una umanità che ha messo all’asta la propria sopravvivenza per “trenta sporchi denari” . 

Essere mamme non basta se non si traduce in politica quotidiana una azione contro la violenza chimica CHE CI DISTRUGGE.

 Donata Albiero            25 novembre 2023 

PS 

Intervento a Schio 

https://cillsa1.blogspot.com/2023/11/schio-25-novembre-2023-contro-la.html

lunedì 9 ottobre 2023

PFAS. STUDENTI INFORMATI PER ESSERE LIBERI, COSCIENZA CRITICA DELLA SOCIETA’

 TRE PUBBLICAZIONI DI ATTIVISTI LO RICORDANO AI LORO LETTORI  



L'informazione e la conoscenza critica da trasferire ai giovani - noi lo facciamo da sei anni  con il percorso educativo che quest’anno porta il titolo “One Health. Pfas inquinanti per sempre”- restano la priorità per il nostro gruppo educativo Zero Pfas. Continuiamo ad attivare i giovani per farli diventare i futuri semi di una «democrazia dei corpi attivi», come ben ha precisato, in una delle sue tante interviste, Alberto Peruffo, coordinatore di Pfas.land, che sola può portarci fuori da casi di contaminazione come quella avvenuta con i PFAS.


 
"Non torneranno i prati" prima edizione pag 275 

Il nostro percorso culturale ed educativo vuole, in effetti, restituire ai cittadini una narrazione CORRETTA di quanto sta avvenendo nel nostro territorio contaminato dalle sostanze pfas, aprendo un dialogo permanente con il mondo della scuola. E in esso inseriamo e viviamo la cittadinanza attiva, la sola ‘arma’ che concepisco per salvare il nostro territorio disarmato e violentato.

"Non torneranno i prati" seconda edizione pag300

Facciamo  quello che le istituzioni non hanno fatto: informiamo, partendo dalle scuole, coinvolgendo i docenti e i rappresentanti degli studenti. L’obiettivo è di scuotere gli studenti rendendoli protagonisti critici, capace di difendersi dal degrado ambientale e di tracciare una strada nuova:  forse, l’occasione per un cambiamento radicale.

"Formula di un disastro invisibile" pag 146


Ce ne danno atto alcune pubblicazioni di attivisti che con noi fanno parte del variegato mondo del movimento No Pfas del Veneto

Non torneranno i prati” di Alberto Peruffo (Prima edizione a. 2019  e seconda a. 2021 )

“Formula di un disastro invisibile” di Federico Bevilacqua (a. 2022)  

“Storie di Volontariato dalla Campania al Veneto” di Domenico Callipo (a. 2023) 

"Storie di Volontariato dalla Campania al Veneto " da pag. 123a pag.129

 
Tutti e tre unite nell’utopia di voler cambiare in meglio la nostra società;  utopia che con i ragazzi, tramite il percorso educativo sui Pfas,  diventa speranza.

Donata 


Approfondimenti 

https://youtu.be/RSYdaT3yWXE

 SCUOLE : RACCONTARE A UNA GENERAZIONE TRADITA I PFAS, KILLER INVISIBILI DI SALUTE E AMBIENTE    24 settembre 2023 convegno