I BAMBINI CHE NASCONO SONO DEGLI INVITATI .
Noi li abbiamo chiamati, noi li dobbiamo accogliere con affetto e tutelare
Di corsi di aggiornamento ne ho fatti tanti in
vita mia; questo seminario a Roma, a cui partecipavo il 14-15-16 settembre 2012,
era uno in più sulla SCUOLA, sia pure da una prospettiva diversa, esterna (in
qualità di volontaria, delegata Unicef per il comitato della provincia di
Vicenza).
Sola
e assonnata, meditavo, in treno nell’andata, sui tre giorni residenziali che mi
attendevano. Vi avevo condensato le mie aspettative per continuare l’impegno
con e per i ragazzi, dopo la mia
dipartita dalla scuola. Sapevo di aver scelto di stare in una organizzazione internazionale, non confessionale, ONLUS (mi considero cittadina del Mondo e penso che la solidarietà non debba e non possa tradursi in interessi privati).
Tuttavia, non mi bastava avere acquisito determinate consapevolezze sull’’UNICEF: unica agenzia delle Nazioni Unite dedita all'infanzia, opera in oltre 150 paesi per garantire la sopravvivenza e lo sviluppo dei bambini e degli adolescenti, è il più grande fornitore al mondo di vaccini per i paesi in via di sviluppo, sostiene la salute e la nutrizione infantile, fornisce acqua e servizi igienico-sanitari, istruzione di base di qualità per tutti ragazze / ragazzi e protezione di bambini da violenza, sfruttamento e AIDS.
Temevo (con se stessi non si bleffa) di scoprire, al termine del viaggio, che la mia adesione era in realtà un riempitivo
delle mie giornate, fino a ieri
intensissime con i ragazzi a scuola. Beninteso,
non ci sarebbe stato nulla di male
prenderne atto, ma mi conosco. Per ‘agire’ con passione e entusiasmo, senza
cedimenti, devo essere convinta della
giustezza della causa per cui mi ‘spendo’ al 100%
La verità stava …, dunque, a Roma , nel seminario , in quel che avrei
sentito sui progetti da portare a scuola e nella comunità. Non osavo nemmeno ipotizzare quel che sarebbe successo se fossi rimasta delusa. Come sarei ritornata a casa ?
E’
stata una folgorazione, pari, mi si perdoni il confronto, a quella ‘religiosa’ di San Paolo sulla via di Damasco quando si convertì al cristianesimo.
popolazioni locali per
ottenere i risultati programmati,
ruolo essenziale della scuola nel favorire il processo di cambiamento della società. Mi sono ritrovata nel mio vissuto di operatore scolastico, nelle battaglie a favore dei bambini e ragazzi protagonisti attivi del loro processo educativo. (testa ben fatta).
Non perdevo la mia identità , la mia professionalità , semplicemente la dilatavo nello spazio e nel tempo oltre la scuola, rinforzando i miei ideali per un modo giusto e sostenibile.
ruolo essenziale della scuola nel favorire il processo di cambiamento della società. Mi sono ritrovata nel mio vissuto di operatore scolastico, nelle battaglie a favore dei bambini e ragazzi protagonisti attivi del loro processo educativo. (testa ben fatta).
Non perdevo la mia identità , la mia professionalità , semplicemente la dilatavo nello spazio e nel tempo oltre la scuola, rinforzando i miei ideali per un modo giusto e sostenibile.
Per inciso, anche l’Italia sta vivendo un momento in cui i temi dell’infanzia stanno assumendo grande rilevanza e si stanno verificando nuove emergenze sociali riguardanti, in particolare, i bambini e i ragazzi stranieri, rispetto alle quali l’UNICEF vuole offrire il proprio contributo.
Come potevo non condividere la politica del
“Vogliamo zero”?
Il rapporto 2012 parla di una
diminuzione nella mortalità infantile.
"L'UNICEF Italia -ha dichiarato il presidente- accoglie
con speranza questi nuovi dati a dimostrazione di quanto importante sia il lavoro che portiamo avanti ogni giorno anche grazie all'impegno di tanti volontari, donatori, aziende, scuole che credono, come noi, che arrivare ad azzerare il numero di morti prevedibili sia possibile. Perché nessun numero è accettabile quando si parla di bambini che muoiono.
Noi vogliamo arrivare a zero.
Siamo sulla strada giusta perché sappiamo come salvare vite, lo abbiamo fatto e possiamo continuare a farlo, con l'impegno di tutti"
La vendita delle orchidee nelle piazze d'Italia il 6 e 7 ottobre (anche ad Arzignano) è finalizzata a tale campagna
Come potevo
non essere d’accordo su una Agenzia che si configura non come Ente assistenziale, di solidarietà ma AGENTE di cambiamento?
"L'UNICEF Italia -ha dichiarato il presidente- accoglie
con speranza questi nuovi dati a dimostrazione di quanto importante sia il lavoro che portiamo avanti ogni giorno anche grazie all'impegno di tanti volontari, donatori, aziende, scuole che credono, come noi, che arrivare ad azzerare il numero di morti prevedibili sia possibile. Perché nessun numero è accettabile quando si parla di bambini che muoiono.
Noi vogliamo arrivare a zero.
Siamo sulla strada giusta perché sappiamo come salvare vite, lo abbiamo fatto e possiamo continuare a farlo, con l'impegno di tutti"
La vendita delle orchidee nelle piazze d'Italia il 6 e 7 ottobre (anche ad Arzignano) è finalizzata a tale campagna
La maniera più efficace per
garantire il benessere dell’infanzia è, infatti, lavorare con un approccio globale al fine di trasformare giorno dopo giorno la vita
di milioni di bambini, delle loro
famiglie e delle loro comunità. Ecco perché, tra l’altro, essa non
utilizza la formula dell’adozione a distanza di un bambino (concettualmente
discriminante) ma l’adozione di un
Ambiente, di un Villaggio, di un Programma.
Migliorare la vita di un bambino (permettergli di andare a scuola, di essere sano, protetto da violenza, sfruttamento e abusi), significa produrre dei cambiamenti strutturali che coinvolgono la sua famiglia, la sua comunità (programmi integrati)
Migliorare la vita di un bambino (permettergli di andare a scuola, di essere sano, protetto da violenza, sfruttamento e abusi), significa produrre dei cambiamenti strutturali che coinvolgono la sua famiglia, la sua comunità (programmi integrati)
Scuola come un interlocutore privilegiato. Di qui l’accordo Unicef con il MIUR (Ministero Istruzione )per il progetto “Verso una scuola amica dei bambini e dei ragazzi”, in cui gli alunni sperimentano i diritti dalla Convenzione Internazionale, quotidianamente.
*‘Un patto di corresponsabilità scuola famiglia’,
*‘Una Barbiana per nuovi Italiani‘(alunni stranieri),
*'Villaggio Adolescenza' (alunni cittadini attivi);
un percorso additato come buona pratica e coronato da premi a livello nazionale (Concorso ‘La memoria genera speranza’), provinciale (Prefetto di Vicenza),
da un primo riconoscimento di "Scuola amica dei bambini e degli adolescenti “ (Progetto pilota MIUR-UNICEF) nell’a s 2011 /2012.
Oggi, la campagna Unicef IO COME TU (contro ogni discriminazione) rispecchia quella che sempre è stata la mia sensibilità sulla pari dignità di tutti, così il progetto di scuole amiche, di città amiche dei minori.
L'importante è di non restare con le mani in tasca
http://donataalbiero.blogspot.it/2012/08/bambini-ragazzi-giovani-soggetti-attivi.html
Donata Albiero
Allegati
Enti, associazioni che si occupano di bambini
https://www.facebook.com/notes/maria-reder/ecco-un-elenco-di-associazioni-che-aiutano-i-bambini/726341970723100/
http://www.informagiovanionline.it/nazionale/documenti/speciale-organizzazioni-internazionali-e-ong#null
Allegati
Enti, associazioni che si occupano di bambini
https://www.facebook.com/notes/maria-reder/ecco-un-elenco-di-associazioni-che-aiutano-i-bambini/726341970723100/
http://www.informagiovanionline.it/nazionale/documenti/speciale-organizzazioni-internazionali-e-ong#null
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