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martedì 23 luglio 2024

SÌ ALL’ITALIA UNITA LIBERA GIUSTA

 

 CONTRO L' AUTONOMIA DIFFERENZIATA

 

     ARZIGNANO 23 luglio 2024 Raccolta firme per referendum abrogativo Autonomia differenziata 

Pensavo che non ci saremmo arrivati mai. 

Eppure, in Veneto c’erano stati segnali inequivocabili: era già incominciato nel 2017 con il l referendum consultivo dove tutti i partiti della mia Regione si sono pronunciati a favore

Il 26 aprile 2024, c’è stato l’appello ai deputati della REPUBBLICA ITALIANA “NO all’Autonomia differenziata che spezza l’Italia e aumenta le Disuguaglianze”,  firmato da autorevoli esponenti del mondo civile. Ignorato

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha promulgato la legge quadro sull’autonomia differenziataapprovata in via definitiva dalla Camera lo scorso 19 giugno.

Sono veramente preoccupata.

L’autonomia regionale differenziata sfascia l’Italia: 23 materie oggi esclusiva dello Stato o concorrenti

Stato – Regioni potranno essere scelte, come un menu à la carte, da ogni Regione, per ottenerne l’esclusiva potestà legislativa e amministrativa.

Materie che comprendono le norme generali sull’istruzione, il paesaggio, il patrimonio storico e artistico della Nazione, l’ambiente, la biodiversità, ma anche la sanità, le autostrade, i porti e gli aeroporti, la protezione civile, la produzione e distribuzione dell’energia e molte altre.

Si trasferiscono così poteri senza responsabilità, impedendo di disporre di quell’angolo visuale nazionale e sovranazionale che oggi è indispensabile per affrontare la complessità. Così si istituzionalizzano le disuguaglianze.

Saremo un Paese Arlecchino ripiegato su sé stesso, incapace di guardare al futuro, che conterà sempre meno nella Unione Europea.

 Non mi rassegno però e non mi arrendo.  


Come cittadina, aderisco alla raccolta firme per il referendum abrogativo, che si deve concludere entro il 30 settembre 2024.

Donata Albiero 








APPROFONDIMENTI  

 Scuola e  pericoli dervianti dalla autonomia differenziata 

+ 23 febbraio 2023 - SCUOLA. UNA SCELTA IRRESPONSABILE L’AUTONOMIA DIFFERENZIATA              https://donataalbiero.blogspot.com/2023/02/scuola-una-scelta-irresponsabile.html

+ 14 febbraio 2020 - POVERA SCUOLA PUBBLICA SE PASSASSE LA SECESSIONE DEI RICCHI                                       https://donataalbiero.blogspot.com/2020/02/povera-scuola-pubblica-se-passasse-la.html

  + 10 luglio 2019 - SCUOLA REGIONALE, DISTRUZIONE NAZIONALE                             https://donataalbiero.blogspot.com/2019/07/scuola-regionale-distruzione-nazionale.html

+ 6 febbraio 2017 - VENETI MINORANZA NAZIONALE                   https://donataalbiero.blogspot.com/2017/02/veneti-minoranza-nazionale.html

 

 

1 commento:

  1. Una frammentazione del tessuto nazionale provocherebbe una situazione di grave svantaggio soprattutto ai lavoratori, sia operai che la vasta area del lavoro dipendente, per quanto riguarda la forza contrattuale. Le Regioni del Nord sono quelle che hanno avuto maggiori danni dalla pandemia a causa della privatizzazione dei servizi sanitari. Ciò dimostra che un'autonomia, come è prevista dal decreto Calderoli, può mettere seriamente a rischio la prevenzione delle malattie e ridurre la capacità di risposta ai grandi eventi climatici che si apparecchiano per i tempi a venire. Anche l'agricoltura avrebbe molto da perdere nel confronto con realtà in cui la natura offre maggiori possibilità di prodotti sani e copiosi. Del resto, il fatto che a dieci anni e passa dal disastro Miteni la Regione non abbia provveduto al risanamento del territorio, abbandonando gli agricoltori al loro destino è il segno che solo una agricoltura integrata a livello nazionale e tutelata da uno stato forte può reggere ad eventi drammatici come quello avvenuto nel Veneto. Amo questa terra che è quella dove è nata e vissuta per anni mia mamma, che era Veneziana e irredentista. Per questo ne difenderò gli interessi culturali, economici e politici che sono quelli di un grande paese e di una identità nazionale conquistata con le lotte del risorgimento, con la lotta contro la dominazione nazista e dei suoi lacchè che sotto le bandiere di Hitler rastrellavano e fucilavano giovani italiani che si rifiutavano di combattere in difesa di interessi che non erano quelli della nostra patria. Considero preziosi gli anni che seguirono al secondo dopoguerra in cui l'Italia cessò di essere un paese essenzialmente agricolo e divenne il secondo paese manufatturiero europeo. Una piccola patria, tra l'altro senza industria pesante diventerebbe una colonia tedesca, come lo sono i paesi dell'ex Jugoslavia. Per fortuna la Regione Veneto non è la Slovenia. Una piccola patria non conta niente in un mondo devastato dalla globalizzazione dove le compagnie multinazionali decidono le politiche internazionali. Sono Italiano e amo la terra Veneta e le persone che vivono in questa città e in questo paese. Sono cresciuto insieme a loro, esercitando la professione di medico di famiglia, totalmente integrato in questo contesto umano, culturale e sociale. Purtroppo i "Dogi" che abbiamo dovuto sorbirci per lunghi anni, non hanno avuto la tempra e la grandezza dei Dogi della Serenissima. Una vera pena se penso al Mose , ai traffici che riducono Venezia a una Gardaland o distruggono Cortina per una pista da bob che non si userà mai. Ci propongono una scelta provinciale e paesana, senza orizzonto ideali e solo promettendo un presunto tornaconto economico che non ci sarà. Sono Italiano e amo la terra veneta , dalle spiagge alle montagne, verde e prospera ma avvelenata dai pesticidi e dagli scarichi industriali. La amo e la difendo. Perciò voto contro la cosiddetta Autonomia differenziata.

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