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sabato 27 ottobre 2012

I BAMBINI DEL MONDO CHIAMANO

I DIRITTI SONO DI TUTTI,  L'HA SPIEGATO LA MAESTRA  
   
Laboratorio diritti a  Montorso, plesso  BELTRAME
 http://youtu.be/_HBDyn_0Idw   
              
Ogni bambino ha il  diritto di vivere la sua infanzia sognando il suo futuro

"Dici: è faticoso frequentare i bambini.         
Hai ragione.
Aggiungi: perché bisogna mettersi al loro livello, abbassarsi, scendere, piegarsi, farsi piccoli.
Ti sbagli.
Non è questo l'aspetto più faticoso.
E' piuttosto il fatto di essere costretti ad elevarsi, fino all'altezza dei loro sentimenti.
Di stiracchiarsi, allungarsi, sollevarsi sulle punte dei piedi.
Per non ferirli"       
   di Janusz Korczac

  
LA MARCIA DEI DIRITTI DEI BAMBINI
  http://youtu.be/ypMJ2dG3j2E  

Non è solo questione di un giorno all'anno Tutti sappiamo che il  20 novembre è un giorno storico per i diritti dei bambini , che è  la giornata mondiale dei diritti dei bambini.

È il giorno in cui, nel 1989, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha adottato il trattato sui diritti umani più condiviso e ratificato di tutti i tempi: la Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell'adolescenza

     
      
 Un momento importante, che ha sancito eguali diritti per tutti i bambini, indipendentemente dalla nazionalità o dalla cultura
     Da quella data storica, grazie alla Convenzione  Internazionale dei Diritti dell’Infanzia, tutti coloro che si battono per un mondo in cui ogni bambino e ogni bambina abbiano le medesime opportunità di diventare protagonisti del proprio futuro, hanno a disposizione un importante strumento giuridico.  
                  

 
 E’  una occasione  per riflettere a casa, a scuola, in comune, nella società civile, in Parlamento     

I bambini soffrono di cose orribili in molte parti del mondo: abuso, violenza, traffico, lavoro forzato ... 
Chi dovremmo incolpare? I Governi? La Povertà? Le aziende multinazionali?
C'è una cosa sicura, la globalizzazione non sta aiutando i bambini.
La globalizzazione ruba la terra, l'acqua, le risorse naturali e offre violenza, povertà, abusi di tutti tipi. Mentre si  diffonde, vediamo le violazioni dei diritti dei bambini aumentare... 
Tanti, troppi bambini sono ancora sottoposti a forme di  sfruttamento, considerati come proprietà degli adulti. Molte volte i diritti dei bambini non vengono rispettati o addirittura negati.        
Lo capiamo  dal  numero allarmante di bambini che muoiono per cause evitabili (19.000 al giorno), che   
 non frequentano la scuola oppure frequentano una scuola che non offre loro un’istruzione decente.


Riflettiamo su tutti i bambini ‘violati’ del mondo,  
ricordandoci che ogni bambino ha  il diritto di vivere la sua infanzia sognando il suo futuro.

Prima di tutto la vita  ...
E noi, con l'impegno di tuttiVOGLIAMO  ZERO 
Poi, ad ogni bimbo, che abbiamo accolto nel mondo, va garantito:
1. Il diritto all'eguaglianza senza distinzione o discriminazione di razza, religione, origine o sesso
2. Il diritto ai mezzi che consentono lo sviluppo in modo sano e normale sul piano fisico, intellettuale, morale, spirituale e sociale
3. Il diritto ad un nome e ad una nazionalità
4. Il diritto ad una alimentazione sana, alloggio e cure mediche
5. Il diritto a cure speciali in caso di invalidità
6. Il diritto ad amore, comprensione e protezione
7. Il diritto all'istruzione gratuita, attività ricreative e divertimento
8. Il diritto a soccorso immediato in caso di catastrofi
9. Il diritto alla protezione contro qualsiasi forma di negligenza, crudeltà e sfruttamento
10. Il diritto alla protezione contro qualsiasi tipo di discriminazione e il diritto ad un'istruzione in uno spirito d'amicizia fra i popoli, di pace e di fratellanza

                                     
Lo so, è una  lunga battaglia da portare avanti ma  la causa dei bambini val bene  l' impegno.

Risponderanno all'appello dei bambini del mondo, che chiedono  solidarietà, le  amministrazioni della zona? 







I nostri ragazzi hanno risposto  
http://donataalbiero.blogspot.it/2012/10/arzignano-i-ragazzi-in-prima-linea-per.html

Ogni bambino escluso rappresenta una opportunità  perduta' . 

Donata Albiero                                                                                   













domenica 21 ottobre 2012

STUDENTI IN PIAZZA, IMPARIAMO DA LORO

"E questa maledetta notte dovrà pur finire .... perché la riempiremo noi di musica e di parole" 


   CHIAMAMI ANCORA AMORE
(dedico la canzone agli studenti in piazza )
Quello che cambia il nostro pianeta è la coscienza.  Ciò che crea la coscienza è l' educazione. 
    
Hanno ragione i giovani a indignarsi  per la scuola pubblica che non va.
 
"Le scuole sono le chiese della laicità moderna.  Sono i luoghi sacri del vivere civile.  
E' l'indifferenza con cui le stanno facendo sgretolare , nel silenzio, nella ignoranza dei problemi, nella superficialità distratta dei provvedimenti di emergenza, ... la dice lunga sulla assenza del sacro e del civile a cui vogliono condannare le nuove generazioni
afferma Franco Arminio in un articolo su  Il Manifesto del 12 ottobre 2012

Bravo il giornalista, come non dargli ragione?
La scuola per i governi italiani è una faccenda di spese da ridurre, non è nient’altro che questo.
Quello che i governanti , gli amministratori non capiscono è che l’Italia ha bisogno di più scuola.

Bisognerebbe tenere aperte le aule anche di pomeriggio e di sera
 (ricorrendo, se non è progettualità diretta della scuola,  a personale esterno, comunale, provinciale,  a comitati,  associazioni, cooperative, volontari) . 

E’ stata la battaglia che ho sempre condotto nel territorio, puntando su tempi più lunghi per gli studenti. 
Invece, ora, addirittura, la questione si risolve nella scelta di ridurre i giorni scolastici a cinque settimanali, con la 'risibile' motivazione che i bambini delle  scuole primarie avrebbero il diritto di passare più tempo in famiglia.
Siamo seri, non prendiamoci in giro.
Non c'è nulla di male nella opzione 5 giorni di lezione e il sabato tutti a casa ma diciamolo pubblicamente che si tratta, prioritariamente, per le scuole, di un problema organizzativo  (diminuzione del numero di 'bidelli', sostituzione docenti più facile se effettuata in meno giorni settimanali di scuola), o di risparmio per il comune (riscaldamento, illuminazione, trasporti).
Che ne è, però, del rispetto dei ritmi fisiologici, psicologici di apprendimento  dei minori?  
Come è possibile 'compensare' il sabato libero con giornate scolastiche più pesanti nel monte ore?                                                                 Mettiamo veramente al primo posto la qualità di vita dei bambini? 
Informiamo adeguatamente  i genitori sui processi di attenzione dei loro piccoli  figli?  

 La scuola, io non la vedo come un insieme di uffici; è arte, politica, religione, cultura, è compagnia, è lavoro, è gioia, è futuro.
La scuola dovrebbe essere la meta dell’agenda  di ogni Governo, di ogni Regione, di ogni Provincia, di ogni Comune.




La politica deve curare l’istruzione e i suoi scolari.
 Il giorno in cui caddero le torri il presidente americano era in visita in una scuola elementare. In Italia dentro un’aula è difficile portare anche i sindaci. I politici sono imbarazzati davanti ai bambini, ai ragazzi, ai giovani, anche se esistono le eccezioni (come  dirigente ad Arzignano Montorso  ho avuto due sindaci che hanno fatto lezione in classe .
 A scuola non c’è spazio per sperimentare; non solo mancano le risorse, manca l’attenzione della società.

La scuola è la prima forma della politica, è il primo esercizio di cittadinanza e invece è ridotta a un parcheggio dove chi sta avanti non può andare più avanti e chi sta indietro non viene aiutato a farsi avanti. Un meccanismo bloccato, una macchina senza ruote.

Conclude Arminio il suo articolo:  
“L’Italia ha rottamato la pubblica istruzione e si è affidata alla televisione, fino ad eleggere a capo del governo il padrone dell’etere. Ora è tempo di rottamare la televisione e di rimettere al centro la scuola.  Ci vuole una vera e propria rivoluzione ed è più urgente del risanamento del debito”.

Il   Post "In difesa della scuola pubblica " evidenzia la mia posizione .   
http://donataalbiero.blogspot.it/2012/09/difendo-la-scuola-pubblica.html

Ringrazio quindi gli studenti  perché combattono per i loro diritti, cercando di salvaguardare la scuola pubblica, perché non rassegnandosi, non desistendo, difendendo  le classi, i banchi, le sedie, una buona istruzione, difendono la nostra stessa  identità.        
Questa  maledetta notte dovrà pur finire ... 


Donata Albiero                                              

CILIEGINA SULLA TORTA   
 Nel disegno di legge di Stabilità, approdato tra mille polemiche in Parlamento, ritorna  il finanziamento alle scuole paritarie: ben 223 milioni.          
Tale finanziamento aggiuntivo rappresenterebbe la 'promessa' restituzione del
taglio operato dal governo precedente al finanziamento di 500 milioni previsto per le scuole non statali. Ma che, in questo momento di crisi, dove si taglia su tutto rappresenta anche una beffa per la scuola statale che non si è vista affatto "restituire" neppure un centesimo dei 3 miliardi tagliati  sempre dal precedente  governo.
Impariamo dai  giovani che hanno protestato in piazza e difendiamo la scuola pubblica.       
"Chiediamo che quei 223 milioni SIANO spostati sul fondo per le borse di studio, insufficiente a coprire tutti i capaci e meritevoli", dichiara l'Unione degli studenti.
                                                                               
  RICHESTE LEGITTIME DEGLI STUDENTI IN PIAZZA 
 - "Servizi per gli studenti, investimenti: vogliamo una legge quadro che stabilisca i livelli essenziali che devono essere garantiti in ogni regione, vogliamo che il percorso di ingresso all'università, dopo la scuola superiore, non abbia più le restrizioni che si sono sommate negli anni. Vogliamo un accesso al futuro libero da ogni blocco"
 "Vogliamo l'anagrafe degli edifici scolastici, nuovi fondi per la manutenzione. Vogliamo una politica chiara che programmi gli investimenti e che metta la parola fine"
- "Vogliamo programmi nuovi, sistemi di apprendimento innovativi, vogliamo una Scuola che ci insegni prima di tutto ad essere cittadini. Vogliamo una scuola che non subisca semplicemente i mutamenti che vede intorno a sè, ma che sappia valorizzare tutte le innovazioni per la crescita consapevole e critica degli studenti"
- "Vogliamo un sistema di valutazione che superi la situazione attuale e metta al centro gli studenti"
- "Vogliamo una scuola che ci dia realmente modo di esprimerci per quello che siamo e ci dia modo di scegliere le materie da approfondire. Vogliamo un biennio unitario che dia modo agli studenti di avere due anni, all'ingresso alle superiori, per scegliere al meglio il proprio percorso di formazione".  
- "Vogliamo che tutti abbiano le stesse possibilità di apprendere e di arrivare al successo formativo, solo così si potrà realmente ottenere un merito reale nelle scuole".    
- "Vogliamo che le nostre scuole siano pubbliche, vogliamo che le nostre scuole siano dei luoghi di Democrazia e partecipazione.











































































                                
           
  

domenica 14 ottobre 2012

RAGAZZI SOLIDALI IN PRIMA LINEA AD ARZIGNANO

Una giornata di solidarietà
http://youtu.be/aKv9bpMIbIY
                     

Quando la scuola educa alla solidarietà con passione, i ragazzi rispondono con entusiasmo e serietà
Ne ho  avuto conferma  nella giornata del volontariato ad Arzignano che aveva per slogan  “La città vive se batte anche il tuo cuore “.


“Ogni volta che si entra nella piazza ci si trova in mezzo a un dialogo “   diceva Italo Calvino .

Per i nostri allievi di scuola media  è stato  un chiaro  esempio di  didattica scolastica che fa il salto di qualità e diventa formazione e impegno civile.



Eravamo partiti alle ore 7.45 da casa, domenica 7 ottobre, Titta, Gianfranco, Flavia, Rosa ed io,  infreddoliti (16 gradi), con  le auto stipate di  tavolini, sedie , scatoloni .

Appuntamento: in piazza Libertà , alle ore  8.00, nel  posto  riservato alle Scuole, di fronte alla fontana di Dafne, per montare  il gazebo prestatoci dal comune; era la prima uscita pubblica dell’UNICEF nel nostro comune con la campagna ‘VOGLIAMO ZERO’ (lotta alla mortalità infantile nel mondo).   

 Quale incognite ci erano riservate ?
Sarebbe tutto filato liscio ?
Le scuole avrebbero risposto al nostro appello ? Sarebbero state realmente presenti?

  Eravamo in cinque, affiatati e determinati, a cui si sono aggiunti,  quindici  minuti più tardi, Mirella, Alessandra, Stefania, 3 rappresentanti dell’ex comitato genitori “Scuola Giuriolo”.
In un battibaleno, sotto lo sguardo protettivo dei confinanti di altri stand, abbiamo montato il gazebo, allestito  i pannelli con i cartelloni sui diritti umani realizzati, l’anno scorso, dalle studentesse e dagli studenti dei plessi Zanella, Motterle, Beltrame.
 Alle ore 9.00 è iniziata la manifestazione non stop fino alle ore 18.00, fissando i turni di lavoro  tra  Volontari Unicef e docenti simpatizzanti Angela, Mara, Gilda.

 Allo scoccare dell’ora stabilita,  con la serietà che è tipica dei ragazzi che sanno di fare una cosa importante, si sono presentati puntualmente all'appuntamento in piazza, principalmente gli alunni del plesso Motterle: classi 2A–2B ma anche 2D e 3B  accompagnati dai loro genitori. 
Si sono registrati nella scheda dei volontari per la gestione della giornata :
Kety C.          - Alice S.

Diletta B.      - Ines P.
Emma F.       - Giulia F.
Giulia B.       - Izaz A.
Mim Z.         - Priea S.
Matilde M.    - Silvia C. Francesca C.- Pietro Z.

Francesca A.-Riccardo P. 
Pietro C.      -Mauro V. Caterina D.  -Luca L.     
Sofia S.       -Matteo S.
Marco B.      -Blerina B.
Giovanni Z.   - Genni C.
Alessandra F.- Valon T.
Federico B.   - Andrea P.
Andrea P.     -Martina S. 
Navpreet K.  - Ettore B.  

 Hanno indossato, scambiandosela un po’per ciascuno, la pettorina dell'UNICEF, hanno gonfiato palloncini colorati, hanno distribuito volantini che segnalavano la presenza del gazebo dove si distribuivano piccole  piante di orchidee ai cittadini che facevano offerte per aiutare i bambini del mondo.
Erano coscienti, i piccoli studenti del plesso Motterle, dell'importanza di quelle offerte che potevano salvare la vita di bambini nei paesi del Sud del mondo, afflitti dalla fame.
                            
Altri ragazzi, poi,  si aggiungevano a loro, pur non registrandosi e li aiutavano generosamente nella sponsorizzazione della campagna contro la fame nel mondo : alcuni , autori dei cartelloni esposti - venuti a titolo personale- erano del plesso Zanella.
                                           

   In una piazza gremita di visitatori  - era infatti il giorno in cui le associazioni ONLUS,  di volontariato,  si presentavano alla cittadinanza,  in una ampia area  colorata di gazebi e di cartelloni -   erano gli unici giovani che, con impegno e allegria, muniti di  palloncini colorati, con tante stelline dipinte in viso e stampata in fronte la scritta  UNICEF, intervistavano i visitatori e li invitavano ad avvicinarsi al tavolo  per portare le loro offerte ritirando le orchidee 

Quando i volantini si sono esauriti, hanno improvvisato una simpatica questua tra i passanti, cui veniva spiegato l'importanza del loro contributo per la causa dei bambini del mondo.
  

Sono caparbiamente tornati anche nel pomeriggio, rispettando i turni, orgogliosi dei poster  preparati in classe ed esposti nei cartelloni attorno al Gazebo.
Instancabili, hanno continuato, in piccoli gruppi , la loro opera di proselitismo tra la gente piacevolmente stupita e divertita che non ha lesinato a portare ulteriori piccole offerte che hanno contribuito al superamento dell'obiettivo che l'associazione si era prefissa.
 Un presentatore, sul palco sistemato dal comune vicino alla fontana che, nel pomeriggio, ha illustrato le varie associazioni presenti, faceva notare, nel lodare la manifestazione, unica nota stonata,
l'assenza dei giovani in esse,  fatto salvo proprio i nostri ragazzi che  lì hanno fatto irruzione, con i loro cartelli, accompagnati dalle insegnanti,  esibendosi  con grinta e con passione nel nome dell’unicef.
                                                           
E' stata una grande giornata che ha registrato la generosità del popolo arzignanese (vendute  72 orchidee).




                                                                           
 genitori  presenti hanno espresso  compiacimento con i docenti sul posto  per gli esiti pubblici dell’iniziativa.  Avevano ragione .
Nel  momento in cui si celebrava l’agorà della solidarietà, c'era qualcosa in più: la  presenza attiva, responsabile,  la ricchezza interiore dei ragazzi,  di  una scuola, del resto, che già li aveva educati all'impegno civile ( Un ponte per la solidarietà ' 
http://donataalbiero.blogspot.com/2012/08/un-ponte-per-la-solidarieta-a.html ) 

 Ho sempre creduto nei ragazzi  considerandoli cittadini del mondo; so che, se ben guidati, sanno  essere  generosi, altruisti, solidali.  
La lettura, la scrittura, l’aritmetica non sono importanti se non servono a rendere i nostri figli più umani.
 Anche stavolta i fatti non mi hanno smentito.
Grazie, dunque, cari studenti .
Insieme, con  i nostri cuori, abbracceremo tutti i bambini del mondo in difficoltà e li faremo alzare dalla loro disperazione.                              

 Donata Albiero