“... ATTENZIONE,
nessuno si senta escluso.. siamo noi che abbiamo tutto da vincere o tutto da perdere"
La storia siamo noi http://youtu.be/xMXi9ftO4kI
Il
mondo è cambiato. Eccome.
"Con la
rivoluzione di internet, con le paure ancestrali del diverso, con le crisi
economiche. Spiega Dominique Moisi, in un bellissimo saggio, dal 12.9.2011 (caduta
delle TORRI GEMELLE ) viviamo in un mondo che si fonda sullo scontro tra
emozioni.
La
geopolitica delle emozioni è dominata della cultura della paura incarnata nel
nostro mondo occidentale, dal senso di umiliazione che muove la rabbia del
mondo musulmano e della speranza nel futuro caratteristica, oggi, della parte
asiatica del mondo.
Tre
spinte, tre forze contrapposte che sono troppe per un pianeta solo, che
peraltro si fonda su un altro grande e dirompente principio dinamico: quello,
unidirezionale, del Nord del pianeta che spinge, purtroppo non accompagnando ma
sfruttando e schiacciando, il Sud del mondo".
“La
storia siamo noi, attenzione, nessuno si senta escluso.. siamo noi che abbiamo
tutto da vincere o tutto da perdere” cantava De Gregori.
Bisogna scommettere sull'educazione; essa è il futuro , la speranza di ....un futuro.
Il sindaco di Vicchio, Elettra Lorini , è venuto a Arzignano per la presentazione del libro della scuola "Una Barbiana per nuovi Italiani " dedicato a don Milani.
'I CARE' ( MI IMPORTA )
fu il motto che la scuola Giuriolo ha attuato con i suoi studenti
fu il motto che la scuola Giuriolo ha attuato con i suoi studenti
Non è stato così.
"Il ruolo della famiglia -sostiene Venturella (ed io confermo) - è sempre più indebolito, a causa di una fragilità connessa ai rapporti di coppia e alla difficoltà di essere genitori, dal momento che genitori non si nasce, ma si diventa.
Ma anche le altre agenzie educative attraversano
una crisi alimentata dalla precarietà e da un disagio sociale sempre più
pervasivo.
Da qui la necessità di ricostruire una rete di
rapporti intergenerazionali e tra istituzioni educative.
Intere
generazioni sono state lasciate 'senza padri né maestri', anzi in balia della
televisione 'cattiva maestra' e
dall’esposizione eccessiva ad internet; o alla solitudine di rapporti virtuali
e impersonali, che non costruiscono relazioni vere
e significative.
Tra scuola, famiglia, parrocchia,
associazionismo, realtà sociali vi è l’esigenza di stringere un patto educativo
capace di dispiegare un orizzonte di valori condivisi e modalità di accompagnamento di ragazzi e adolescenti, che
ripiegati sul presente in una difficile navigazione a vista, non riescono a
trovare mappe di orientamento che diano senso e direzione di marcia all’esistenza.
Vi è una grande fatica da parte delle
Istituzioni a mettersi in dialogo: ma vi è la consapevolezza che solo da una efficace
collaborazione è possibile incidere positivamente nell’orientare le scelte.
Oggi, da parte degli educatori si chiede un supplemento d’impegno per riuscire a comprendere il mondo degli adolescenti, sempre più difficile da esplorare: vi è una difficoltà nel decifrarne i linguaggi e gli stili di vita, spesso legati all’onda delle emozioni momentanee.
In fondo, gli adolescenti, attraverso il loro disagio, ci inviano segnali inquietanti di attenzione: vi è la paura di non contare, di non esistere veramente, di non essere amati abbastanza.
Oggi, da parte degli educatori si chiede un supplemento d’impegno per riuscire a comprendere il mondo degli adolescenti, sempre più difficile da esplorare: vi è una difficoltà nel decifrarne i linguaggi e gli stili di vita, spesso legati all’onda delle emozioni momentanee.
In fondo, gli adolescenti, attraverso il loro disagio, ci inviano segnali inquietanti di attenzione: vi è la paura di non contare, di non esistere veramente, di non essere amati abbastanza.
Come
adulti abbiamo rubato il futuro, distruggiamo sadicamente i sogni, li
sovraccarichiamo di oggetti e di beni materiali per coprire il vuoto generato
dalla mancanza di attenzione, di dialogo".
Qui sta la questione, secondo me.
Non c’è tempo per stare insieme, non c’è disponibilità a mettersi in gioco, nella vana rincorsa di un benessere materiale che rende sempre più poveri di relazioni autentiche.
Per
questo, siamo tutti
chiamati, anche dalla nostra cattiva
coscienza, ad assumerci i nostri compiti e le nostre responsabilità, ciascuno
secondo le modalità proprie: la famiglia, la scuola, le istituzioni
educative e le varie forme dell’associazionismo.
Insieme, è possibile ricostruire un tessuto e una
trama di relazioni per rigenerare quell’orizzonte valoriale che
sta a fondamento della crescita individuale e sociale: il rispetto della
persona, l’accoglienza dell’altro, la ricerca del bene comune,
l’attenzione ai più deboli, l’amore per giustizia e la verità, l’edificazione
di una convivenza pacifica e solidale...
Valori presenti nella nostra Costituzione, che tutti dobbiamo contribuire a realizzare nella vita di ogni giorno, ma soprattutto radicare nella coscienza di ogni persona .
Valori presenti nella nostra Costituzione, che tutti dobbiamo contribuire a realizzare nella vita di ogni giorno, ma soprattutto radicare nella coscienza di ogni persona .
Colgo l'occasione, perciò, di ringraziare attraverso questo post di riflessione , tutta la comunità scolastica della scuola Giuriolo di Arzignano che ha saputo muoversi in tal senso promuovendo e incoraggiando nei ragazzi il senso dell'umanità e della solidarietà
http://donataalbiero.blogspot.it/2012/08/un-ponte-per-la-solidarieta-a.html
http://donataalbiero.blogspot.it/2012/10/arzignano-i-ragazzi-in-prima-linea-per.html
Noi ci siamo identificati nella scuola media che abbiamo guidato per dieci intensi anni, fin dall'inizio quando l'abbiamo intitolata a un concittadino illustre (Antonio Giuriolo), recuperando i valori che quel concittadino incarnava, per le nuove generazioni che deducavamo, valori profondi educativi e formativi, appunto: libertà , democrazia da esplicarsi quotidianamente nella pace e solidarietà
Donata Albiero
A MUSO DURO continuerò a sostenere l' importanza di una scuola che sappia ascoltare i suoi alunni
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