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giovedì 20 giugno 2024

ONE HEALTH. L'IMPEGNO DEGLI STUDENTI CONTRO I PFAS IN DIFESA DELLA SALUTE E DELL'AMBIENTE

 

RIBELLARSI E' GIUSTO 


                   ph archivio CiLLSA  - anno 2024  Un momento di riflessione al liceo Cornaro 

                Foto di repertorio  A.S. 2022 2023 -A scuola con il medico ISDE G. Fazio  


“Inquinanti eterni” così sono denominati i Pfas, cancerogeni bioaccumulabili e persistenti, praticamente indistruttibili perché non si degradano nel tempo. Si disperdono in natura e hanno invaso ogni angolo del globo: dalle vette remote più incontaminate fino ai poli, dagli animali marini come i cetacei a ecosistemi lontani dalle attività dell’uomo, dalla pioggia fino all’acqua di rubinetto delle nostre case.


 Milioni di persone sono esposte ai Pfas attraverso gli alimenti, l’acqua potabile, l’aria, una infinità di prodotti di consumo, materiali presenti nelle nostre case e nei luoghi di lavoro, che, grazie ai Pfas, diventano stabili, resistenti alle alte temperature, idrorepellenti, ignifughi.

Sintetizza bene la Rete ambientalista la situazione nefasta: “Nei decenni, hanno trovato impiego in una vasta gamma di applicazioni industriali e prodotti di largo consumo: imballaggi alimentari, padelle antiaderenti, filo interdentale, carta da forno, farmaci, dispositivi medici, cosmetici; capi di abbigliamento, prodotti tessili e di arredamento, capi in pelle; nell’industria galvanica (in particolare cromatura), scioline, cosmetici, gas refrigeranti, nell’industria elettronica e dei semiconduttori, nell’attività estrattiva dei combustibili fossili, in alcune applicazioni dell’industria della gomma e della plastica, nelle cartiere, nei lubrificanti, nei trattamenti anticorrosione, nelle vernici, in prodotti per l’igiene e la pulizia e nelle schiume antincendio.”(Speciale PFAS)  Nel corpo umano queste sostanze sono state trovate nel sangue, nelle urine, nella placenta, nel cordone ombelicale e persino nel latte materno. L’esposizione ai Pfas è stata associata a una serie di effetti tossici e cancerogeni sulla salute.

Un crimine ambientale in atto.                              

L’ Italia è uno dei Paesi più colpiti dalla contaminazione da PFAS, ma non esite una legge che ne vieti la produzione e l’uso. La POLITICA continua a non intervenire nel modo giusto, abbandonando la popolazione agli effetti dell’inquinamento da PFAS, compromettendo la salute della popolazione e quella delle future generazioni.

          

Di questo disastro abbiamo parlato negli ultimi sei anni, come Gruppo Educativo Zero Pfas, raggiungendo quaranta scuole secondarie di primo e secondo grado in Veneto, ottomila cinquecento alunni dagli 11 ai 19 anni. Una straordinaria prova di forza civile, portata avanti da un arcipelago di associazioni, comitati, gruppi, singoli cittadini, tutti uniti nello sforzo collettivo di consegnare un futuro alle nuove generazioni.            


                                                        Esperti per l'a.s. 2024/2025 

 Gli studenti hanno sperimentato un percorso inedito, collaborando con noi per la difesa della salute  e   dell'ambiente. Perché è di questo che, in fin dei conti, parliamo: la violazione di un ecosistema, oltre che grave questione etica, ha inevitabili ricadute sulla qualità della nostra vita e di quella delle generazioni future, dal momento che la terra che abbiamo ricevuto appartiene anche a coloro che verranno.

 

"Il deterioramento dell’ambiente in nome di interessi economici e di logiche di potere, che non pongono al centro il valore della vita umana, non può lasciarci indifferenti e coinvolge soprattutto coloro che hanno il compito di educare alla cura dell’ambiente come bene comune e a stili di vita sobri e coerenti con la sostenibilità ambientale. La scuola è un contesto educativo fondamentale per accompagnare i giovani a conoscere, comprendere e prendere coscienza dell’importanza di farsi soggetti attivi e responsabili nella difesa di quei diritti fondamentali dell’uomo, tra i quali deve e essere incluso anche il diritto ad un ambiente sano (ONE HEALTH)". 


L’impegno degli studenti, realizzatosi in pratiche di cittadinanza attiva e il desiderio di restituire ad altri quanto appreso, per diffondere conoscenza e consapevolezza, ha rappresentato in questi sei anni un importantissimo e significativo esercizio di cittadinanza attiva. Hanno compreso e che l’impegno per cambiare il mondo e renderlo migliore e più umano non è solo possibile, ma restituisce all’uomo e al cittadino la dignità e il senso più autentico della propria vita.

https://drive.google.com/drive/u/2/folders/1Vo_A_Q_P0tUpZKre2ZwY0b4j_E3Qgofr


'Ribellarsi è giusto' perchè ricorda Bilott, l'avvocato statunitense incupo della multinazionale Dupont 'consideriamo che in questa partita per la vita siamo noi a tenere le redini del gioco . Possiamo condizionare e indirzzare il futuro che ci aspetta e, in modo proattivo, cambiare lo stato delle cose anzichè subirle passivamente. Possiamo fare sicuramente la nostra parte perchè siamo noi stessi artefici del nostro destino. E' questo il vero senso dell'attivismo'.


Ce ne faremo portavoce anche nel nuovo anno scolastico 2024 2025 con il percorso educativo.

Basta chiamarci!

 Donata Albiero

 

 


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