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martedì 30 gennaio 2024

PFAS TOUR ANNO SCOLASTICO 2023 2024

 

PFAStour  GEOGRAFIA CONCRETA

 PASSEGGIANDO CON  STUDENTI LUNGO IL RETRONE  E LA POSCOLA



 Sessantotto alunni di terza e seconda media  -IC Barbarano Mossano, il 31 gennaio 2024, passeggiano per tre ore lungo il Retrone (guida Pierangelo Miola) .    

Cinquantadue studenti del liceo Cornaro di Padova si avventurano, il 20 febbraio 2024, per tre    ore nella zona del Poscola (guida Alberto Peruffo)

 Tali  uscite  sono all’interno del percorso educativo "PFAS INQUINANTI PER SEMPRE"  che comprende oltre il progetto o la  sensibilizzazione,  la geografia concreta, la conoscenza cioè dei territori nella loro bellezza ma anche nello scempio che se n'è fatto.  .

 Mi rifaccio alle parole di don Albino Bizzotto con il quale da anni, condivido come laica l’Epifania della terra, ogni  6 gennaio.

 " TERRA SOGGETTO DI DIRITTI

Partiamo da una realtà devastata, che penetra nella nostra vita quotidiana con l'aria che respiriamo, l' acqua che beviamo e il cibo che assumiamo.

Abbiamo bisogno tutti di comprendere che quando parliamo della Terra e di come la trattiamo, parliamo delle nostre persone, della nostra vita, in particolare di quella dei bambini e del loro futuro.

E di cammino, a piedi, toccando terra, ne abbiamo tanto da fare assieme per passare dalla Terra oggetto, alla Terra soggetto con diritti; da proprietà privata assoluta, a bene comune di tutti e per tutti;  da miniera inesauribile di risorse per le nostre produzioni e trasformazioni, a placenta universale per la generazione e rigenerazione della vita di tutti gli esseri, in tutte le sue forme ed espressioni; da discarica di tutti i nostri rifiuti, a organismo resiliente di reintegro degli elementi vitali; da attività di sfruttamento sia industriale, che agricolo per speculazioni economico finanziarie con continuo consumo di suolo, a recupero di terreno coltivabile e restituzione della bellezza del paesaggio. 

Partiamo dall'acqua inquinata dai PFAS e dal territorio ferito e avvelenato non per esaurire il nostro impegno e la nostra attività sull'acqua e sull'Autostrada Pedemontana veneta, quanto per prendere coscienza della situazione drammatica e dell'urgenza del nostro impegno condiviso su tutto il territorio.

Sapendo che la Terra non comprende né i nostri dibattiti, né le nostre prediche, ma solo i nostri comportamenti; sapendo che alla Terra, in questo momento va data precedenza assoluta su tutte le attività antropiche, per quanto belle e importanti.

Invitiamo tutte le persone, nella forma più pressante e universale possibile, chiedendo a tutti di andare oltre alle proprie identità politiche, sociali e religiose. Non si tratta di vincere, ma semplicemente di vivere; ci riguarda tutti indistintamente" (Epifania 2024).

 Ai ragazzi cercheremo di far capire che  il nostro territorio va difeso, coltivato e amato facendo la  buona politica per tutti e non per pochi. La salute, il lavoro,  lo sviluppo della cultura, la tutela del paesaggio non sono parole, sono i valori della  nostra Costituzione.           

A tutti quindi il dovere di contribuire  perché l'indifferenza è il peggiore dei mali

 Dai ragazzi  speriamo in un  “SUSSULTO MORALE” per la sorte che stiamo riservando al suolo.

 Il nostro amico ecologista Dante Schiavon  ci introduce al pensiero di  Paolo Pileri che insegna Pianificazione e progettazione urbanistica al Politecnico di Milano :

 Scrive Pilieri :

“Il suolo non ha voce. Subisce in silenzio. Muore senza rantolii. Soffre senza gemere. La sua unica possibilità di dire qualcosa è affidata a noi, alle nostre parole, alla nostra denuncia, al nostro sguardo compassionevole, al nostro attivismo ecologico, al nostro lavoro di restituzione dei significati giusti a quei concetti che altri manomettono per propria avidità e comodità. Rompiamo noi il mutismo della terra dolente dandole voce, per dire che il suolo è un ecosistema vivente e non solo una merce utile a un qualche bisogno; che il suolo è uno spessore e non una squallida estensione; che è vivo e non è cosa morta; che non è rinnovabile né resiliente; che non ha bisogno del nostro avido concetto di valorizzazione perché è valore generoso già di per sè. Ognuno di noi ha una voce per dare voce al suolo salvandolo: usiamola.”

 E ancora

“Non si dà ragione. Lui, così generoso verso noi tutti, e noi, così scellerati verso di lui. Attonito tanto delle affermazioni di una classe politica governante che non sa quel che fa non facendo nulla per fermare il consumo e i degradi del suolo, quanto delle opposizioni che stando più zitte del dovuto finiscono per compiacere l’aggressore.”)

 Ci accompagna la descrizione di  un libro  “L'intelligenza del suolo. Piccolo atlante per salvare dal cemento l'ecosistema più fragile”   Altreconomia 2022

 “Il suolo è la pelle del Pianeta, pochi centimetri brulicanti di vita senza i quali non sarebbe possibile produrre il cibo necessario per l'uomo e gli animali. Il suolo è generoso: dona questi e altri benefici gratis. E noi lo distruggiamo. Questo libro spiega perché è indispensabile proteggerlo. Il suolo è bello e vivo: è un ecosistema straordinario, un consesso di miliardi di esseri viventi in pochi centimetri, un laboratorio che trattiene e cede l'acqua, sequestra la CO2 più di qualsiasi pianta, crea l'humus che rende fertile la terra e che permette la nostra vita e quella degli animali ed è una vera farmacia a cielo  distrutti due metri quadrati di suolo e la politica ignora il pensiero ecologico. Non è un caso che aperto. Come scrive Henry David Thoreau il suolo è "poesia vivente". Il suolo - insomma - non è una superficie, ma uno "spessore". Il suolo non è solo intelligente ma soprattutto generoso, perché ci dà tutto questo gratuitamente. Ma purtroppo è anche molto fragile, ed è inerme di fronte alla stupidità e all'avidità di chi lo considera una "risorsa" da sfruttare. Non è rinnovabile né resiliente: quando viene cementificato, impermeabilizzato, eroso o inquinato è perso per sempre. Un libro che lancia un vigoroso appello, per riflettere su quello che abbiamo sotto i piedi e mobilitarci per proteggerlo. Perché non basta inserire la parola ambiente in Costituzione se ogni secondo che passa in Italia vengono distrutti due metri quadrati di suolo e la politica ignora il pensiero ecologico. Non è un caso che manchi ancora una giusta legge nazionale sul consumo di suolo.”

 Avanti!

Donata Albiero


ALLEGATI schede 

FIUME RETRONE 31 gennaio 2024 .    Uscita didattica con il gruppo OPERATIVO Zero Pfas del VENETO   e “Vaghe Stelle”   GUIDA P. MIOLA 

  L’uscita si inserisce nelle azioni didattiche e divulgative poste in essere dal GRUPPO educativo Zero Pfas  del Veneto , nei confronti dell’utenza scolastica, per sensibilizzare sulla gravità e sulla diffusione dell’inquinamento da Pfas nella pianura veneta occidentale e promuovere percorsi di cittadinanza attiva e responsabile.

 Il Fiume Retrone, nei pressi di Vicenza, è tra i corsi d’acqua fortemente interessati e presenta, oltre alla presenza rilevante di Pfas, diverse altre problematiche e minacce a suo carico:

        ·        dal punto di vista della qualità delle acque, altri inquinanti (ad es. eccessivo carico di colibatteri);

·        dal punto di vista paesaggistico-ambientale (attraversa aree fortemente urbanizzate, infrastrutturate ed industrializzate;  è stato ampiamente oggetto di lavori idraulici che lo hanno rettificato, scarificando parte delle caratteristiche morfologiche originarie);

·        dal punto di vista dell’accessibilità e percorribilità pubblica (parte degli argini sono preclusi al passaggio per presenza di strutture o per occupazioni e funzioni di vario tipo).

 Il Retrone, tuttavia, è un corso d’acqua che presenta numerosi valori, originari e attuali. 

        ·        è un importante esempio di fiume di risorgiva;

·        esistono ancora – sebbene abbiano perso l’originaria integralità – relitti e segmenti delle rogge di risorgiva, un tempo sfruttate a scopo irriguo;

·        presentava in passato una certa importanza economica locale grazie all’utilizzo della forza motrice (numerosi mulini soprattutto nell’area di Creazzo);

·        percorre (o interessa nell’ambito del bacino complessivo Retrone-Valdiezza-Dioma) pregevoli spazi rurali periurbani costituendo un importante corridoio ecologico, lambendo anche ambiti ricchi di siepi agrarie e boschi di rilevanza naturalistica e ambientale (es. la Valdiezza, la Garzaia di Altavilla, boschi e boschetti nella zona di Creazzo, argini vegetati di Colombaretta, area del Biron e Bosco Carpaneda, Boschi del Quarelo, Parco Retrone, area Gogna).

·        in alcuni tratti arginali sono state ricavate delle frequentate vie di fruizione ricreativa e un importante Parco Urbano (“Parco Retrone”);

·        attraversa infine il centro storico di Vicenza rivestendo un significativo ruolo nel paesaggio urbano, nella memoria storica, letteraria, popolare e – in sintesi – identitaria per i vicentini.

 Scopo dell’escursione è, quindi, far cogliere il contrasto tra i valori del Retrone come risorsa socio-ambientale (sia posseduti “in origine”, sia esprimibili nell’attualità, sia potenzialmente valorizzabili) e i fattori di minaccia e degrado che su di esso gravano.

 Con il suo principale affluente, la Dioma, il Retrone potrebbe rappresentare un ottimo elemento di integrazione tra Natura e Urbanità, inserendosi come ecosistema di spicco nell’interfaccia Città-Campagna e rivelando molti possibili spunti di interesse storico e documentale nei riguardi della sua  regimazione, della gestione idraulica, dell’utilizzo antropico.

 La presenza di numerosi e gravi motivi di alterazione e compromissione a carico di questo corso d’acqua ne penalizza pesantemente anche i valori, rendendolo in vari tratti del suo corso un fiume non frequentato, “dimenticato” e talvolta inaccessibile o evitato.

 Attraverso la lettura dei contrasti, che evidenzia le dinamiche negative e le responsabilità ad esse legate, ma che non trascura le valenze positive e quelle potenzialmente sviluppabili, si vorrebbe dare un quadro ecologico/culturale complessivo sul sistema Retrone-Dioma rappresentando “cosa potrebbe essere” il fiume se potesse esprimere le sue potenzialità di interesse collettivo (sociale ed ambientale) e cosa purtroppo “può essere” a causa delle limitazioni che ha subito e subisce sul profilo ambientale e sanitario.

  

FIUME POSCOLA 20 febbraio 2024 . Uscita didattica con il gruppo OPERATIVO Zero Pfas del VENETO e  la GUIDA A. PERUFFO ( coordinatore di Pfas.land) 

Punto di arrivo  Pullman: Piazzale Miteni ore 9 (Partenza escursione) 

Programma

 (Valle dell’Agno, Vicenza) è un luogo di risorgive riconosciuto dall’Europa come SIC cioè sito di interesse comunitario proprio per questa ricca presenza di acqua. In questo luogo il torrente Poscola prende forza e dopo alcuni chilometri, a Montecchio Maggiore, confluisce nel torrente Agno che però da qui si chiama fiume Guà. La superstrada a pagamento Pedemontana Veneta, prima di entrare nel colle e dopo 6 Km sbucare in Val Leogra, passa sopra le risorgive delle Poscole Punto di arrivo Pullman: Piazzale Miteni ore 9

Tragitto: Partenza per visitare la Poscola dietro l'azienda, quindi attraversare i cantieri della SPV nell'antica

Contrada di Valbona - semidistrutta, di Montecchio, dove esce la galleria della Ghisa - per salire ai Bernuffi per il Sentiero/Strada degli Asini, prendere L'Alta Via dei Montecchiani, toccare il Monte Spiado sopra la Miteni e la SPV, percorrere la cresta dei Costi Alti Monte Schiavi Sentiero Zaia e arrivare al Capitello della Cocca. 

Punto di ritrovo Pullman: Capitello della Coca - Monte Schiavi Castelgomberto, ore 12

POSCOLA

 Nasce a Priabona di Monte di Malo, da una piccola grotta. Scorre inoltre a Castelgomberto, Trissino sfociando a Montecchio Maggiore nel fiume Guà. 

LE POSCOLE 

Le Poscole (VI) Le Poscole poste a Nord del territorio del Comune di Castelgomberto

Questo è potuto avvenire poiché, rientrando la Pedemontana nella legge obiettivo (21 dicembre 2001 n. 443) la valutazione d’impatto ambientale o VIA fu fatta sul progetto preliminare e non su quello definitivo. Ma non basta, il 15 agosto 2009 il Governo su richiesta dell’allora presidente della Regione Giancarlo Galan e sulla base di una presunta emergenza traffico, nominò il commissario straordinario per la Pedemontana nella persona di Silvano Vernizzi espressamente indicato dallo stesso Galan. Silvano Vernizzi era (e tale rimase per alcuni anni anche con la nuova nomina) massimo dirigente regionale del settore infrastrutture, amministratore delegato di Veneto Strade, presidente delle commissioni regionali VIA e valutazione impatto strategico o VAS, commissario per il passante di Mestre e al di fuori di questi compiti forniva consulenze. La Corte dei Conti recentemente ha accusato il Governo e la Regione di non aver mai esercitato il controllo sull’operato del commissario (deliberazione 18/2015/G. del 30 dicembre 2015). Nel giugno 2014 alle Poscole iniziarono i lavori della superstrada. Essi per un anno consistettero nell’estrarre fango e poi nel conficcare pali di cemento con il sistema della bentonite per indurire il terreno molle. Di fatto questo luogo era già stato degradato dalla scelta dell’amministrazione comunale di autorizzare una nuova zona industriale proprio su parte dell’area delle risorgive. Molti capannoni poi sono rimasti vuoti, vari quelli abusivi (reato nel frattempo prescritto: procuratore capo del tribunale di Vicenza Antonino Cappelleri). Nel 2014 l’Europa ha stanziato 700.000 euro per le risorgive del Nord Vicentino tra le più importanti d’Europa. Ma delle risorgive delle Poscole non ci si interessa più e passando oggi per Castelgomberto è difficile riconoscere la località Poscole mentre compare un itinerario Poscole cioè un sentiero, un ricordo Daniela Muraro Montecchio Maggiore Fonte: https://disastropedemontanaveneta.wordpress.com/

2.       IL DEGRADO  AMBIENTALE OGGI

https://pfas.land/2023/10/18/18-ottobre-2023-poscole-passato-e-presente-testimonianze-di-una-violenza-ambientale-senza-precedenti-tra-speculazione-e-pfba-i-nuovi-dati-arpav/?fbclid=I

 

LE | POSCOLE, PASSATO E PRESENTE. TESTIMONIANZE DI UNA VIOLENZA AMBIENTALE SENZA PRECEDENTI. TRA SPECULAZIONE E PFBA. I NUOVI DATI ARPAV

 

 3.  UNA ESPERIENZA SCOLASTICA  [https://bit.ly/36d9Oma]

Riporto un testo-esperienza-testimonianza del prof. Dalla Costa Dario impegnato in un primo sperimentale tour scolastico di «geografia concreta» - con gli studenti della superiori - a difesa dei nostri territori, proprio nella zona, oggetto del nostro giro   .


https://casacibernetica.cloud/2022/02/14/homo-caminans-spunti-di-geografia-concreta-tra-le-spurghe-e-la-valbona-di-montecchio-maggiore-i-popoli-passano-i-territori-restano-devastati-come-le-poscole/?fbclid=IwAR3le7HynaFmfW_zKPCCDMoO_1J9q3nMBCKW1hzBGDmWB-X5-1vembNLrvs



    

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