PERCHE' SCOMODARE ADDIRITTURA LA DIDATTICA?
A scuola senza il cellulare, in Italia il primo esempio a Piacenza
Mentre la
comunità scientifica, già da anni, si interroga sui potenziali effetti che il
telefonino può avere sulla salute dell’uomo e soprattutto sul cervello; mentre
l’Oms consiglia di evitarne un utilizzo eccessivo fin quando non si avrà un
maggiore livello di sicurezza e indiscutibilità, il dibattito a scuola
imperversa tra i fautori dell’uso del cellulare e i contrari ma per tutt’altre
ragioni. La salute non è nemmeno presa in considerazione.
Intanto, due proposte di legge in commissione cultura, a
firma LEGA e FORZA ITALIA: mai più cellulari in classe per alunni e
docenti
Non ne è convinto il ministro dell’Istruzione che dichiara
essere importante l’utilizzo dei ‘device’, ovvero dei dispositivi elettronici
per quanto riguarda la didattica ed esprime fiducia negli studenti e
nell’utilizzo responsabile di tali strumenti.
A me non interessa qui spendermi su quale siano le forza
politiche a fare determinate proposte e\o controproposte e se esse siano o meno
legate a interessi partitici, di elettorato, che nulla hanno a che vedere con i
bisogni reali della scuola.
La mia posizione, da professionista, non è cambiata e non ne faccio una questione di partiti .
Ripeto quanto sostenni un anno fa in un post intitolato: “SMARTPHONE in classe, la rivoluzione ufficiale è ufficialmente partita”. A ciò si aggiunge ora la maggior consapevolezza sugli effettivi danni per la salute che l’uso improprio e continuo degli stessi può provocare.
Da
dirigente nella scuola media ho sempre fatto una crociata
(perdente) contro i cellulari a scuola, pur credendo nella tecnologia e
nell’importanza del digitale, quindi nelle TIC, nei COMPUTER, nelle LIM
di cui ho provveduto a dotare i plessi Motterle, Zanella di Arzignano e
Beltrame di Montorso, facenti parte della scuola media Giuriolo, prima di
uscire dalla scuola nel 2012: tutte le 36 classi, intendo ogni aula, avevano e hanno oggi le LIM; si aggiungano vari laboratori specifici per la
video scrittura, le lingue straniere, l’informatica con annessi gli
strumenti compensativi per gli allievi in difficoltà. Il tutto
coronato da corsi di
formazione continui per
il personale (non obbligatori). Non mi si accusi, pertanto, non appoggiando la scelta a favore degli
smartphone in classe di
rappresentare il vecchio, il passato, la lezione frontale dei docenti che ho tra
l’altro sempre combattuto, in favore dell’ambiente laboratoriale.
Ho sempre
ritenuto e lo ritengo oggi che l’uso degli smartphone non debba essere mascherato come supporto
didattico in classe. E non mi si dica che utilizzarli vuol dire
prendere atto della realtà e dell’uso che i ragazzi ne fanno…
Poveri ragazzi e povere relazioni umane!
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