cadono le bombe sulle scuole e gli
asili.
La notte buia è rischiarata dai
bagliori delle bombe
e risuonano sui selciati divelti
i passi rapidi delle mille milizie
combattenti.
Uomini armati si aggirano nel buio
attorno alla tua casa.
Non sai chi sono ,
non sai come difendere , dove nascondere
i tuoi bambini, tua moglie, le tue sorelle.
Diamo tregua, per un notte alla gente
affamata e disperata.
Uniamoci all’appello di Medici senza frontiere
e del Papa.
Lasciamoli partire: a ottanta chilometri
c’è il mare, l’Isola di Cipro dalle belle scogliere.
Uniamoci all’appello, anche se nessuno
li vorrà ospitare.
Augurare le buone feste in questo fine
2016 significa per me invitarvi a
pensare a quei bambini.
Vi auguro di non dovervi mai trovare
nelle condizioni di quei disperati, di vivere nelle vostre case ben riscaldate
e di trovare il panettone al mattino, vicino al caffè e latte.
Vi auguro di stare bene e che i vostri
figli , i vostri nipoti stiano bene e
che tutte le persone che amate stiano bene.
Ad Aleppo non si combatte più da alcuni giorni, ma Aleppo ha ancora
bisogno di noi : ci sono decine di migliaia di sfollati che hanno bisogno di
dissetarsi, sfamarsi, curarsi, proteggersi dal freddo.
Aleppo e' tra noi .
Il Natale 2016 non sarà un
Natale di pace. E’ successo altre volte nella storia, ma oggi ci siamo noi e
dipende da noi ravvivare la fioca luce di umanità che si sta spegnendo, ed in
alcune parti del mondo si è già spenta. Dipende da noi riaccendere la candela
della memoria e della speranza. Solidarietà ed accoglienza sono i primi
indispensabili passi per tornare a sentirci degni d’essere umani.
Vi mando un piccolo filmato con i miei auguri
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