A Recoaro l’umanità non è
ancora morta
Un Veneto solidale https://youtu.be/V0hCdkub3yU
Ho riassunto nel video qui sopra i momenti culminanti della manifestazione avvenuta il 3 novembre a Recoaro in favore dei profughi
Ho riassunto nel video qui sopra i momenti culminanti della manifestazione avvenuta il 3 novembre a Recoaro in favore dei profughi
A quanti vedono un
pericolo anche in donne e bambini migranti e richiedenti asilo, ai politici
furbi che soffiano sul fuoco, ai politici ipocriti e codardi che tacciono
(quindi acconsentono),
a chi comprende e non condanna le barricate
, a quelli che mi dicono “portateli a casa tua, i profughi” rispondo che l’accoglienza dei richiedenti asilo è un dovere giuridico che discende dalla Costituzione (artt. 2, 3, 10) e dalle Convenzioni internazionali; come poi accogliere lo stabiliscono le leggi; le risorse spese per l’accoglienza dei profughi sono fondi pubblici a destinazione vincolata, di origine europea e non si possono spendere per altre finalità; la lotta alla povertà (di italiani e stranieri regolarmente soggiornanti) si combatte con risorse pubbliche e buone politiche sociali (diritto alla casa, tutela sanitaria, sostegno alle famiglie numerose, reddito minimo garantito, ecc.)
La politica ha il dovere di coltivare la cultura dell’accoglienza e di non fomentare conflitti sociali pericolosi.
A tal proposito , il modello
giusto e virtuoso di accoglienza diffusa e sostenibile esiste già ed è lo SPRAR
gestito da molti Comuni italiani: la buona programmazione crea ricchezza e
sicurezza nei territori, l’emergenza aggrava la marginalità sociale e acuisce
i conflitti;
Tutto il resto è un gioco sporco e pericoloso, che pagheranno solo i più poveri
e indifesi: italiani e stranieri, in questo caso senza discriminazioni a pagare
insieme i danni della cattiva politica.
Donata Albiero
PS A proposito del movimento di RECOARO , Prima Noi:
"Fermare l'invasione è possibile, se siamo uniti e determinati come i cittadini di Gorino" risponde un gruppo di mamme e di educatrici :
" Prima io! Prima io!"': quando i nostri bimbi e le nostre bimbe alzando le braccia e a volte anche la voce intonano questo ritornello, noi genitori, educatori, adulti, come rispondiamo?
In genere invitiamo i piccoli ad avere pazienza, rispettando chi è più piccolo o chi in quel momento ha più bisogno.
Cerchiamo di trasmettere ai nostri figli e alle nostre figlie i valori della CONDIVISIONE, della PAZIENZA e perché no anche dell' UMILTÀ insegnando loro a interagire non solo con le proprie EMOZIONI, ma anche con quelle degli altri e delle altre.
Come docenti e educatori non possiamo quindi accettare che quel PRIMA NOI sia sdoganato nel normale linguaggio dei nostri giorni: vogliamo che RISPETTO, TOLLERANZA, ACCOGLIENZA siano i denominatori comuni che uniscano le persone al di là del loro credo politico e religioso.
Nascere in un luogo di pace o di guerra, di benessere o povertà è solo una questione di FORTUNA.
Vogliamo che i nostri figli e le nostre figlie RINGRAZINO per questa fortuna, e non che imparino a sbattere con arroganza ed egoismo la porta in faccia a chi è stato meno fortunato.
Non dobbiamo mai dimenticare che il nostro benessere è strettamente collegato a situazioni di sfruttamento ambientale e umano sparse in tutto il pianeta.
Dobbiamo insegnare agli adulti e alle adulte di domani a COMBATTERE queste forme di sfruttamento e non a chiudere la porta alle vittime innocenti che porta con sé.
Vogliamo credere che un mondo di CONDIVISIONE E GIUSTIZIA SOCIALE sia POSSIBILE.
E questo mondo inizia proprio dalle nostre case...dalle nostre porte"
PS A proposito del movimento di RECOARO , Prima Noi:
"Fermare l'invasione è possibile, se siamo uniti e determinati come i cittadini di Gorino" risponde un gruppo di mamme e di educatrici :
" Prima io! Prima io!"': quando i nostri bimbi e le nostre bimbe alzando le braccia e a volte anche la voce intonano questo ritornello, noi genitori, educatori, adulti, come rispondiamo?
In genere invitiamo i piccoli ad avere pazienza, rispettando chi è più piccolo o chi in quel momento ha più bisogno.
Cerchiamo di trasmettere ai nostri figli e alle nostre figlie i valori della CONDIVISIONE, della PAZIENZA e perché no anche dell' UMILTÀ insegnando loro a interagire non solo con le proprie EMOZIONI, ma anche con quelle degli altri e delle altre.
Come docenti e educatori non possiamo quindi accettare che quel PRIMA NOI sia sdoganato nel normale linguaggio dei nostri giorni: vogliamo che RISPETTO, TOLLERANZA, ACCOGLIENZA siano i denominatori comuni che uniscano le persone al di là del loro credo politico e religioso.
Nascere in un luogo di pace o di guerra, di benessere o povertà è solo una questione di FORTUNA.
Vogliamo che i nostri figli e le nostre figlie RINGRAZINO per questa fortuna, e non che imparino a sbattere con arroganza ed egoismo la porta in faccia a chi è stato meno fortunato.
Non dobbiamo mai dimenticare che il nostro benessere è strettamente collegato a situazioni di sfruttamento ambientale e umano sparse in tutto il pianeta.
Dobbiamo insegnare agli adulti e alle adulte di domani a COMBATTERE queste forme di sfruttamento e non a chiudere la porta alle vittime innocenti che porta con sé.
Vogliamo credere che un mondo di CONDIVISIONE E GIUSTIZIA SOCIALE sia POSSIBILE.
E questo mondo inizia proprio dalle nostre case...dalle nostre porte"
https://www.facebook.com/GiornaleToday/videos/654188978083628/?pnref=story
RispondiEliminai migranti che si avvalgono dell'asilo politico hanno tutto il diritto di essere integrati, ma integrarsi significa anche avere rispetto delle nostre regole.
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