Atlante dell'infanzia (a rischio) 2016
Io Come Tu, UNICEF contro la
povertà minorile https://youtu.be/v5_x0EVjeps
“Bambini e Supereroi”, un libro di fiabe per i vostri
piccoli, da leggere loro, o da regalare? Chiederete voi.
Niente di tutto questo.
E’ un libro verità: parla
di migliaia di bambini e ragazzi in Italia, 3 milioni e mezzo, che
sin dalla nascita conoscono la povertà nella loro vita, crescono in condizioni
di svantaggio e deprivazione rispetto ai loro coetanei e incontrano barriere e
ostacoli che li separano da opportunità educative e formative.
Vi presento il VII Atlante dell’Infanzia (a rischio)
2016 ‘Bambini e Supereroi’ di Save the Children -
l’Organizzazione internazionale dedicata
a salvare i bambini in pericolo e a promuoverne i diritti, pubblicato quest’anno per la prima
volta da Treccani.
E’ un viaggio nell’Italia dei bambini e con i bambini per
portare alla luce la dura realtà dell’infanzia a rischio ma che, allo stesso
tempo, valorizza le risorse e le capacità di resilienza dei minori, veri e
propri “Superpoteri” per resistere a
situazioni di precarietà e superare condizioni di vita difficili.
È la fotografia impietosa di un paese in cui quasi 1 minore su 3 è a rischio povertà ed esclusione sociale…quello dove i bambini/e sono i più
poveri d’Europa: quasi uno su tre (precisamente il 32,1%) è a rischio povertà contro una media Ue del 27,7%.
Non vi sto a snocciolare i dati: li raccontano 48 mappe
comprese tra le 43 tavole e le 280 pagine di analisi e dati geolocalizzati di
cui è composto l’Atlante.
Perché lo acquisto e lo regalo ai miei figli da poco genitori?
Io credo che avere consapevolezza
della realtà aiuti ognuno di noi (adulti) a considerare l’infanzia in Italia
come un vero e proprio tesoro, da difendere e proteggere ad ogni costo, per
esigere come cittadino dalla Politica interventi efficaci, se vogliamo sperare di
dare un futuro
diverso a migliaia di giovani svantaggiati di questo Paese.
Troveranno fotografata e documentata la realtà del nostro Paese,
una Italia non raccontata dalla TV di Stato, con livelli di povertà minorili
superiori alla media europea: quasi 1 minore di 17 anni su
tre (32,1%) è a rischio di povertà ed esclusione sociale in Italia,
ben 4 punti e mezzo sopra la media europea (27,7%).
Troveranno la conferma che gli investimenti effettuati dallo
Stato per l’infanzia sono pochi e inefficaci.
Per affrontare la questione della povertà, l’Italia,
secondo gli ultimi dati Eurostat sulla spesa sociale in Europa per il 2013,
destina una quota di spesa sociale a
infanzia e famiglie pari
alla metà della media europea (4,1% rispetto all’8,5%), mentre i fondi destinati a superare l’esclusione sociale sono pari appena
allo 0,7%, contro una media europea dell’1,9%.
La mappa “Efficacia del welfare” vede l’Italia tra gli
ultimi nel Vecchio Continente, davanti solo a Romania e Grecia.
Non ci sono dubbi anche per noi comuni mortali: manca un
quadro strategico nelle politiche per l’infanzia e adolescenza, manca una reale
attenzione alla valutazione di impatto; tutt’altro dagli interventi spot,
sprechi spesso strumentali a cui ci stanno abituando.
I minori dei quali si parla nell’Atlante sono bambini in carne e ossa , incontrati ogni giorno dai volontari di Save the Children
nei loro interventi : nei Punti Luce o negli Spazi Mamme nei quartieri più
difficili per contrastare la povertà
educativa; nelle scuole, per prevenire la dispersione e favorire un uso
creativo e responsabile delle nuove tecnologie; nei reparti di ostetricia degli
ospedali, per accompagnare i neo genitori nelle fasi più delicate dell’arrivo
di un figlio; nelle tendopoli, quando per una calamità si è costretti ad
abbandonare tutto; nelle aree di sbarco e nelle grandi città, per garantire
protezione e sostegno ai minori migranti che arrivano in Italia da soli e sono
facile preda di circuiti di sfruttamento
I volontari stanno accanto ai bambini
e agli adolescenti nei luoghi che segnano la loro crescita, per ascoltarli, per
comprendere quali sono le reali priorità da affrontare. Come dimostrano i
laboratori sui superpoteri realizzati in giro per l’Italia, dove emerge che se
i ragazzi potessero vestire i panni di veri e propri Supereroi, utilizzerebbero
i loro ‘SuperPoteri’ per dar voce ai propri bisogni inespressi, per risolvere i
problemi e il disagio che affliggono l’infanzia e per rendere il mondo un posto
più giusto e senza discriminazioni.
Che ne dite politici di ripartire da
qui?
Non
vi pare che si debba considerare innanzitutto che questi bambini sono il simbolo
di una sconfitta collettiva e segnalano che stiamo viaggiando sul
binario sbagliato, quello dell’esclusione al posto dell’inclusione?
Domenica 20 novembre è la
giornata mondiale dei diritti dell'infanzia e dell’adolescenza. Mentre il Papa fa "appello alla
coscienza di tutti, istituzioni e famiglie, affinché i bambini siano sempre
protetti e il loro benessere venga tutelato…” aspetto le vostre reazioni
di politici. Ma per carità; risparmiatevi i soliti discorsi
di circostanza, le solite promesse
elettorali. Il 4 dicembre passa…. I bimbi e i loro
bisogni rimangono
Donata Albiero