SETT. 2025
QUANDO LA CHIMICA È CONTRO LA VITA
LETTERA APERTA
ALLE STUDENTESSE E AGLI STUDENTI DELLE SCUOLE
Una sentenza
storica, la vittoria dei cittadini contro le multinazionali. La condanna di undici ex manager
dell'azienda per l'inquinamento da PFAS può essere vista come una vittoria di
Davide contro Golia. Un importante risultato per la comunità e le vittime
dell'inquinamento, dopo anni di lotta e denuncia. La sentenza, riconosce non solo le
responsabilità penali, ma apre anche la strada a futuri risarcimenti per i
danni ambientali e sanitari causati. Dietro questa sentenza c’è un forte
messaggio: quando i cittadini si uniscono, anche le multinazionali possono
essere chiamate a rispondere delle loro responsabilità.
È stato un lungo percorso,
fatto di indagini, mobilitazioni, testimonianze, che ci insegna almeno quattro ‘verità’. La partecipazione
conta: chi si informa, si attiva, protesta, può davvero influenzare le
scelte politiche e giudiziarie. La giustizia è un diritto di tutti: non
è solo un fatto legale, è uno strumento per difendere la dignità, la salute e
l’ambiente. L’ambiente è un bene comune: difenderlo è un atto di
cittadinanza, non un'opzione. La memoria è importante: senza chi ha
denunciato e raccontato, oggi non ci sarebbe stata alcuna sentenza.
Ecco perché,
adesso, mi rivolgo ancora a voi, carissimi. Crediamo nella vostra forza, nella
limpidezza delle vostre coscienze. Ci avevate te lasciato, a fine maggio 2025,
con riflessioni importanti. Ve le restituisco; “Prendere consapevolezza
della gravità del problema è il primo passo, forse scontato, ma
imprescindibile. Avere una visione chiara dei drammatici effetti che possono
provocare i Pfas è fondamentale per contrastare ignoranza e disinformazione.
Non possiamo che constatare la nostra impotenza: siamo indifesi, non ci sono
tutele legislative o giuridiche, non c’è modo di distinguere tra cibi
contaminati e cibi genuini, non possiamo fare esami di accertamento… Tuttavia,
dobbiamo impegnarci per cambiare le attuali politiche industriali, basate più
sul profitto e sul guadagno sconsiderato che sul benessere psico-fisico dei
cittadini.” “Dobbiamo essere coraggiosi, capaci di prendere scelte che
possano cambiare la situazione odierna, imporre leggi e norme che regolino
l’utilizzo dei PFAS, studiare alternative possibili o cure mediche in grado di
debellarli. Noi, giovani di oggi, saremo i politici, gli imprenditori, i
medici, i magistrati di domani. Se davvero riusciremo a capire che cambiare è
necessario, allora sarà in nostro potere farlo. Se è vero, come si dice, che il
futuro è nelle nostre mani, allora esso potrà essere migliore del presente”.
Andate oltre,
abbiate fiducia sulle vostre possibilità di cittadini attivi. Informatevi, partecipate, pretendete trasparenza
e rispetto. La cittadinanza non si esprime solo col voto, ma anche con
l’azione, con l’ascolto, con la responsabilità quotidiana. Il caso Miteni
dimostra che non siamo impotenti. Possiamo cambiare il corso delle cose. E,
come cittadini, questo è il nostro compito. A noi e a voi, cari ragazzi,
spetta, ancor più, la responsabilità e la funzione, a processo concluso, di
continuare a premere sugli Enti pubblici preposti e sulla Politica per misure
decisive relative al bando dei pfas e di quelle sostanze chimiche dannose
per la vita e per l’Ambiente, alla bonifica dei territori per gli
inquinatori, al monitoraggio alimenti, alla vera prevenzione nei
confronti della popolazione. La
mobilitazione deve continuare … Perché il futuro non si subisce: si costruisce.
Insieme,
nell’anno scolastico 2025 2026, con l’itinerario educativo: “ONE HEALTH.
Quando la chimica è contro la vita. Cittadinanza attiva per bandire Pfas e
Microplastiche”.
A presto. Donata
dr. Albiero*
(*coordinatrice
dell'itinerario scolastico e del gruppo educativo Zero Pfas del Veneto)
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