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venerdì 27 dicembre 2024

PFAS SCUOLA - SI RIPARTE A GENNAIO 2025 CON SPERANZA

LA SPERANZA DEGLI STUDENTI SI ESPLICA NELLA CONSAPEVOLEZZA DELLE PROPRIE POTENZIALITA’ E NELL’ATTIVAZIONE DELLE STESSE 






Circa quattrocento alunni di sette scuole secondarie del Veneto, distribuiti in 21 classi,    hanno iniziato, nel mese scorso, l’itinerario educativo “ONE HEALTH. UN PERCORSO DI CITTADINANZA ATTIVA PER BANDIRE I PFAS”. 

Noi lavoriamo, per scelta, con piccoli numeri per volta, onde poter meglio relazionarci e  dialogare con gli studenti. Siamo il gruppo educativo Zero Pfas del Veneto, composto da esperti professionisti (3 medici Isde e 2 del territorio, Francesco Basso, Francesco Bertola,  Giovanni Fazio, Claudio Lupo, Dario Zampieri), supportati da Vincenzo Cordiano, coordinati dalla sottoscritta, da altri relatori ‘tematici’ e da attivisti. Gratuitamente, dal 2018 ad oggi, entriamo nelle scuole denunciando la gravissima contaminazione da Pfas che ha colpito la nostra Regione, le possibili ripercussioni sulla  salute e l’ambiente. Svegliamo le "coscienze critiche“.  

Ci sorreggono, nell’ a.s. 2024/25:  ISDE Italia, Medicina Democratica, Greenpeace (sez Vi), Libera (Veneto), CiLLSA, Rete GAS Vicentina, Mamme no Pfas (Veneto), Comitato Zero Pfas, Agno Chiampo (VI), Cittadini Zero Pfas (VI), Zero Pfas Padova, Acqua libera da Pfas (VI)  Legambiente (Alta Padovana), Osservatorio Pfas (Italia). 

Esponiamo agli studenti quelli che sono, a dodici anni di distanza dalla scoperta della contaminazione, ancora, le criticità, i silenzi, le responsabilità di enti e istituzioni, le disinformazioni della cittadinanza sui rischi dei contaminanti eterni. Il tutto alla luce della costituzione. Lo sguardo è rivolto al processo penale in atto a Vicenza, al suo monitoraggio e alle azioni del movimento No pfas per  rivendicare il diritto alla salute. 

Evidenziamo ai ragazzi la nostra speranza che il procedimento giudiziario si concluda in tempo utile per accertare e sanzionare le eventuali responsabilità, evitando di cadere nel rischio di prescrizione relativo ai diversi reati contestati. 

Manifestiamo le nostre preoccupazioni su  criticità che non hanno avuto ancora risposta (bonifica, alimenti sicuri…). 

Esprimiamo la nostra preoccupazione sulla  situazione della contaminazione ben lontana dall’essere risolta e sul  silenzio che  rischia di avvolgere un disastro ambientale di portata epocale.

Tre istituti hanno già effettuato l’incontro di sensibilizzazione (media Scamozzi - Vicenza, IIS Sanmicheli - VR, CPIA -  Arzignano (VI), quattro (IIS Boscardin - VI; IIS Sartori - Lonigo  VI, IC Thiene -  VI, ITET Pasini - Schio VI) hanno iniziato il vero e proprio progetto che richiede, dopo l’intervento degli esperti, il percorso autonomo di cittadinanza attiva nelle scuole e l’incontro finale nel 2025 con alcuni attivisti, in rappresentanza del variegato mondo No Pfas del Veneto.  

I nostri incontri sono, sempre, momenti strutturati, ben pianificati, non cattedratici, stimolanti il protagonismo dei ragazzi. 

Le esigenze di approfondimento di determinate tematiche, nell’ambito dell’itinerario sui Pfas, tenuto conto degli indirizzi professionali delle scuole secondarie di secondo grado, là dove lo si chiede, sono rispettate: settore moda, sicurezza nel lavoro, diritti e tutela ambientale nella Costituzione, naturalmente il tutto correlato alla visione filosofica di ONE HEALTH.

Il grosso del lavoro ci aspetta, da gennaio a maggio 2025, con altre due scuole che effettuano il progetto (Liceo Fogazzaro VI, De Pretto Schio VI) e molte altre, tra  Padova, Treviso, Verona, Vicenza, per la sensibilizzazione.  

Portiamo le nostre rivendicazioni di cittadini attivi, le richieste di trasparenza che esigiamo dalle istituzioni, del tutto carenti in merito. Spieghiamo  ai ragazzi come sia importante la cittadinanza attiva, per scuotere la POLITICA. 

"Conoscere per capire e agire" continua a essere il nostro motto. Invitiamo gli studenti a conoscere il nostro lavoro attuale, visitando il sito di CiLLSA, nella pagina appositamente creata a settembre 2024, come memoria storica delle scuole (da integrare con Pfas. land, il grande archivio on line). 

C’è un reale interesse tra la maggioranza degli studenti coinvolti nel percorso sui Pfas. Da soli non si vince, ripetiamo. I ragazzi concordano, si sentono chiamati a impegnarsi, responsabilmente, per una visione di futuro che mette al centro il diritto alla Salute e il  rispetto del pianeta. È il cambiamento di paradigma culturale che vogliamo, che abbiamo perseguito dal 2018 al 2024, rivolgendoci a 8500 studenti e 1500 adulti, che perseguiamo nelle scuole, anche in questo nuovo anno scolastico.                                                                   

                                                           

Ci incoraggia il risveglio di una sensibilità collettiva che rifiuta di accettare il degrado:  nuova consapevolezza,  primo passo verso un cambiamento possibile e duraturo.

C’è ancora una speranza che si fa largo, nonostante tutti noi siamo testimoni di una drammatica emergenza climatica mentre i Pfas, “inquinanti eterni” continuano ad avvelenare i nostri fiumi, il suolo e, inevitabilmente, anche noi. C’è ancora speranza, sì, ma essa esige, per affrontare le sfide che ci aspettano, l’impegno di tutti.  Guardiamo, dunque, avanti, sapendo che uniti facciamo la differenza. 

Punteremo, per gli studenti a creare un loro collegamento con il Movimento, per i docenti a fare rete con colleghi, per  i genitori a condividere le pratiche di cittadinanza attuate dai loro  figli. 

È la nostra sfida, unita all’impegno che chiediamo agli studenti nel 2025 affinché possano, a buon diritto, essere non sudditi ma cittadini.  

Donata Albiero * (già dirigente scolastica, promotrice dell’itinerario scolastico e                                                  coordinatrice del gruppo educativo Zero Pfas del Veneto) 

Nota 

 LE SCUOLE INCONTRATE  A NOVEMBRE DICEMBRE 2024 

*Media Scamozzi VI 

https://donataalbiero4.blogspot.com/2024/11/pfas-sensibilizzazione-scuola-media.html

*IIS Sanmicheli VR 

https://donataalbiero4.blogspot.com/2024/12/pfas-sensibilizzazione-iis-sanmicheli-vr.html

*CPIA  Arzignano VI  

https://donataalbiero4.blogspot.com/2024/12/itinerario-educativo-a.html

*IIS Sartori Lonigo VI

https://donataalbiero4.blogspot.com/2024/12/pfas-progetto-iis-sartori-lonigovi.html

*Media  Bassani  IC Thiene  VI 

https://donataalbiero4.blogspot.com/2024/12/pfas-progetto-media-bassani-ic-thiene-vi.html

*ITET Pasini Schio VI 

https://donataalbiero4.blogspot.com/2024/12/pfas-progetto-itet-pasini-di-schio-vi.html

*IIS Boscardin  VI 

https://donataalbiero4.blogspot.com/2024/12/pfas-progetto-iis-boscardin-vicenza.html


Approfondimenti  

Per essere sempre aggiornati sul lavoro educativo del gruppo Zero Pfas nelle SCUOLE  

https://sites.google.com/view/cillsacom/gruppo-educativo-zero-pfas-del-veneto 

 È il Sito dell’associazione CiLLSA  

 https://sites.google.com/view/cillsacom/home-page

Le nostre proposte  

https://www.cillsa.com/2024/12/difendiamoci-dai-pfas.html


domenica 22 dicembre 2024

VORREI UN MONDO SENZA GUERRE

  IL MIO PERSONALE  AUGURIO  DI BUONE FESTE     


“Forse la minaccia maggiore che pesa sul pianeta deriva dall’alleanza fra due barbarie: la prima risale al profondo delle età storiche e provoca la guerra, il massacro, la deportazione, il fanatismo; La seconda, gelida e anonima, deriva dalla nostra civiltà tecnico-industriale: essa conosce solo il calcolo e ignora gli individui, le loro carni, i loro sentimenti, le loro anime”.  Edgar Morin

Ho quattro nipotini, in scala, cinque, sei, otto, dieci anni. Ho seguito le loro recite natalizie, perché ci tenevano. Le hanno vissute con partecipazione e gioia e non li ho delusi nel complimentarmi con loro per i messaggi portati. 

Io, però, ho delle riserve quando l’azione educativa della Scuola tralascia con gli auguri di Buon Natale, l’argomento PACE. Possibile ricevere nelle recite tanti discorsi di amore, gioia, famiglia, solidarietà, integrazione, ma nessun, dico, nessun cenno alla Guerra, alle Guerre nel mondo e ai tanti BAMBINI in pericolo? 

Una bandiera della pace accanto  all’albero di Natale e al presepe, sarebbe stata, politicamente, scorretta?                                                  

Che diamine… Il 2024 ha registrato 56 conflitti nel mondo, il più alto numero dal tempo della Seconda guerra mondiale. Per oltre 470 milioni di bambini che vivono in aree di conflitto, la quotidianità non è fatta di giochi o spensieratezza, ma di violenza e paura. Sono bambini sotto attacco. Alcuni non hanno conosciuto altro che violenze o campi profughi, da quando sono nati e hanno bisogno di essere protetti dalle ferite fisiche ed emotive che inevitabilmente riportano. 

Non mi si ricordi che bisogna tutelare i piccoli, che noi  gli adulti abbiamo  il dovere di proteggere i bambini di fronte a immagini e notizie della guerra trasmesse dai media. Tuttavia, essi vivono con noi questo mondo; non possiamo ignorare il coinvolgimento loro. È dovere di chi li  accompagna nella crescita rispondere ai loro bisogni emotivi e intellettuali e non lasciarli da  soli con le notizie che ricevono anche di seconda mano.   
I bambini sentono parlare di guerra e hanno il diritto di ottenere risposte alle loro domande o preoccupazioni. 



Le spiegazioni devono essere sempre filtrate da noi  adulti ed essere adeguate all’età e alla capacità di elaborazione…

Ho discusso in famiglia su siffatta questione. Io credo che, al di là del giusto e corretto senso di protezione nei confronti dei piccoli,  dobbiamo essere pronti ad affrontare l’argomento quando arrivano da loro domande in merito, fornendo gli strumenti giusti per comprendere i grandi avvenimenti di attualità. Non far vedere loro quello che succede nel mondo può anche sviluppare un senso di passività rispetto a ciò che ci circonda e certamente non è quello che vogliamo. Il nostro compito è spiegare loro che la guerra è una scelta, così come fare la pace e costruire una cultura di pace è una scelta, e lo si può fare attraverso il rispetto delle persone e quindi dei diritti umani, non voltandosi dall’altra parte”. 

Buon Natale allora, con l’augurio di essere, ognuno di noi, il cambiamento che si desidera vedere nella società .


Chi può aiuti gli altri, perché siamo tutti altri per qualcuno. 

Donata Albiero 

Approfondimenti 

Bimbi sotto attacco:                                                                                     https://youtu.be/9NO4eUQpvrQ?si=IfNnhxA-_eulvDsU

Un gioco disarmante:                                                                                        https://www.savethechildren.it/cosa-facciamo/campagne/stop-alla-guerra-sui-bambini





martedì 19 novembre 2024

BAMBINI E CAMBIAMENTO CLIMATICO


RISCHI E SOLUZIONI 


 Marco Talluri, con un suo articolo  del 15 novembre 2024, offre importanti riflessioni su un tema a me caro, riferito ai bambini e agli impatti ambientali che hanno a causa dei cambiamenti climatico   

Lo riporto per intero.  

 L’Agenzia per la protezione ambientale deli Stati Uniti (EPA) ha pubblicato un nuovo strumento chiamato “Kids and Climate Health Zone“.https://www.epa.gov/children/kids-and-climate-health-zone

Si tratta di una raccolta di storie e informazioni su come i pericoli dei fattori di stress climatico stanno influenzando le diverse fasi e regioni della vita infantile negli Stati Uniti e cosa le persone possono fare per proteggere i loro figli e le loro famiglie. Lo strumento utilizza le migliori informazioni scientifiche disponibili dagli Stati Uniti.

“Il cambiamento climatico è la sfida della nostra generazione, e lo dobbiamo alla prossima generazione – i figli della nostra nazione – di agire ora nella lotta per proteggere la nostra salute e il nostro pianeta“, ha detto il vice amministratore dell’EPA Janet McCabe. “Sensibilizzazione sugli impatti dei fattori di stress climatici e ambientali sui bambini ed evidenziare le azioni che tutti possiamo implementare per mitigare gli effetti sono fondamentali per la protezione della salute dei bambini e sono centrali per la nostra missione all’EPA“.

I bambini sono particolarmente vulnerabili ai cambiamenti climatici a causa di una varietà di fattori fisici, cognitivi, comportamentali e sociali. Gli impatti legati al cambiamento climatico nell’infanzia possono avere conseguenze per tutta la vita a causa dei suoi effetti sull’apprendimento, sulla salute fisica, sulle malattie croniche e su altre condizioni. Le mutevoli condizioni climatiche, le emergenze di salute pubblica e i disastri possono aggravare e influenzare la salute e la sicurezza ambientale dei bambini.

È importante che i bambini, i loro genitori e gli adulti che li circondano siano consapevoli di questi impatti consequenziali e abbiano idee su come mitigarli prima che la salute ambientale dei bambini abbia un impatto negativo.

In     https://www.epa.gov/children/kids-and-climate-health-zone (Kids and Climate Health Zone)  è possibile trovare storie su:


 https://www.epa.gov/children/extreme-weather-and-preschool-aged-children

La salute mentale di un bambino è influenzata da condizioni meteorologiche estreme

https://www.epa.gov/children/food-availability-and-toddlers

        Un bambino in una comunità di pescatori di sussistenza si ammala per il cibo

https://www.epa.gov/children/food-safety-and-toddlers

          La sicurezza alimentare di un bambino è influenzata dalle interruzioni di corrente

https://www.epa.gov/children/food-security-and-young-children

           Una famiglia su un’isola lotta con l’insicurezza alimentare

https://www.epa.gov/children/heat-and-pregnancy

           Una donna incinta affronta le alte temperature

https://www.epa.gov/children/heat-and-teenage-athletes

          Un adolescente sperimenta un colpo di calore durante l’allenamento

https://www.epa.gov/children/mold-exposure-and-respiratory-conditions-young-children

          La malattia respiratoria di un bambino è innescata dalla muffa

https://www.epa.gov/children/private-wells-and-drinking-water-safety-and-infants

Un bambino sperimenta la sindrome del bambino blu

https://www.epa.gov/children/sea-level-rise-and-adolescents

Un pre-teenager lotta mentalmente dopo il trasferimento costiero

https://www.epa.gov/children/tick-borne-illness-and-school-aged-children

Un bambino in età scolare si ammala di Lyme

https://www.epa.gov/children/water-contamination-and-young-children

Un bambino ha la diarrea dopo forti piogge

https://www.epa.gov/children/wildfire-smoke-and-pregnancy

       Una donna incinta si preoccupa dell’impatto del fumo degli incendi su di lei e sul bambino


Donata Albiero 

PS .link  articolo 

martedì 8 ottobre 2024

PRONTO IL MANUALE DI SOPRAVVIVENZA QUOTIDIANA CONTRO I PFAS

 

 UN EFFICACE STRUMENTO DI SCELTA CONSAPEVOLE 

AGGIORNATO AL 31 OTTOBRE 2024 



              https://sites.google.com/view/cillsacom/i-pfas?fbclid=IwY2xjawG-

Dedico il lavoro a tutte le studentesse e studenti delle scuole che hanno affrontato e/ o si accingono ad affrontare, con il gruppo educativo Zero Pfas del Veneto, le gravissime problematiche relative alla questione Pfas.  
                       

Trattasi di una raccolta, documentata, di prodotti, con cui abbiamo a che fare quotidianamente, privi di pfas, ovvero delle sostanze chimiche  persistenti, pervasive e pericolose.  

Il destino non è segnato. Il futuro  non è scritto: nessuno può prevederlo. Come diceva Piero Angela, qualsiasi futuro è possibile. Lo costruiamo noi stessi, giorno per giorno, attraverso ogni decisione presa (o non presa), con il nostro comportamento e con le nostre scelte. 

Quello che facciamo conta, sia come individui, ma molto di più come parte di una comunità. 

 INCONTRO CON GREENPEACE ITALIA  PER CAMPAGNA "ACQUE SENZA VELENI" VI - 2 OTTOBRE 2024 

Questo semplice manuale di sopravvivenza può diventare un efficace strumento di scelta, nella lotta contro i Pfas.

E di speranza…

Avere speranza è un atto politico, “un tratto di sopravvivenza”, per dirla con le parole di Jane Goodall. Dall’Età della pietra in poi l’essere umano si è sempre affidato alla speranza per superare le prove più dure. Perché perdere la speranza di fronte al male significa arrendersi.

 Il manuale offre una panoramica generale sull’uso che viene fatto a larga scala dei pfas;  fa un elenco, suggerito soprattutto  da Green Science POLICY Institute ma anche da Pfas.land, da Rete Gas vicentina, di prodotti pfas free in vari settori; distribuisce consigli per evitare i pfas; insegna come diventare un Pfas detector (Greenpeace).

Seguono gli approfondimenti (Moda Detox…) e le riflessioni conclusive: un mondo senza pfas è possibile.

Infine, la domanda: CHE FARE, CHE FATE VOI  RAGAZZI?

 Per quanto riguarda me, parto dalla proposta LIP (legge di iniziativa popolare, intesa a chiedere che  in tutti i prodotti, soprattutto in quelli alimentari, sia inserita in etichetta la presenza o meno dei Pfas per  consentire ad ogni cittadino di poter scegliere), emersa nell’assemblea degli ecologisti veneti  durante l’EcoFesta in Arzignano di CiLLSA  a settembre 2024 e su quanto possono fare i ragazzi.       

 Nel sito di CiLLSA  si può trovare  il manuale di cui sopra e i resoconti  sul lavoro condotto, negli anni, dal gruppo educativo Zero Pfas.


Una miniera di informazioni sulle lotte condotte dal Movimento No Pfas del Veneto la si trova nell’ archivio di PFAS LAND                            

 Quando la politica non si muove e dorme sono i cittadini che devono entrare in azione, concretamente.

 In attesa di una legge che metta al bando i Pfas in Italia, consegno, intanto, il ‘prontuario’  alle  scuole che aderiscono, in quest’anno scolastico, all’itinerario educativo sui Pfas. Le studentesse e gli studenti lo consulteranno, lo  commenteranno, correggeranno, integreranno….            

L’insieme delle osservazioni porterà - auspico- a  un MANUALE collettivo delle scuole (entro l’estate del 2025).   

Si vedrà.

Donata Albiero                              


giovedì 3 ottobre 2024

PFAS. A SCUOLA CON UN MANUALE DI SOPRAVVIVENZA QUOTIDIANA

 

 PRESENTAZIONE

Itineario educativo sui Pfs nelle scuole.

 

        INCONTRO CON GREENPEACE ITALIA  PER CAMPAGNA "ACQUE SENZA VELENI" VI 2 OTTOBRE 2024 

 Ringrazio Greenpeace per avermi invitato e saluto tutti voi. 

Ecco, stasera, non parlo tanto in nome dell’associazione ecologista CiLLSA  di cui  sono portavoce e che comunque è stata  ben rappresentata dal dott. Fazio, ma come promotrice di un itinerario educativo sui Pfas partito nel 2018 .  Si fa  carico di esso il gruppo educativo Zero Pfas del Veneto di cui sono coordinatrice.

Parlo, quindi, a nome di TREDICI organismi, tra associazioni (a livello nazionale, regionale e locale), comitati, gruppi, che compongono il variegato mondo del Movimento No Pfas  Veneto, non ultima la sezione provinciale di  Greenpeace. Ci   hanno dato la delega a portare nelle scuole il grido d’allarme sui Pfas relativamente ai danni che portano alla salute umana, in particolare alle nuove generazioni e all’ambiente, per rompere  il silenzio o l’omertà  delle istituzioni, la disinformazione o il disinteresse  che regnano  ancor oggi tra la popolazione. Rappresento, in definitiva, nelle scuole, il popolo inquinato da Pfas del Veneto, quasi 400.000 persone, attraverso  un Itinerario  educativo specifico e “indipendente” che si avvia al settimo anno consecutivo re che ha interessato finora ottomila cinquecento  studenti, mille cinquecento genitori, quaranta scuole del Veneto.  

Ci presentiamo sempre agli studenti con il  motto “CONOSCERE PER CAPIRE E AGIRE” . Vogliamo SVEGLIARE le loro COSCIENZE "CRITICHE". 

Il nostro percorso culturale e educativo, fondato sul metodo attivo,  vuole  FAR CONOSCERE agli studenti , attraverso una narrazione CORRETTA e senza censure (controinformazione), quanto sta avvenendo nel nostro territorio contaminato dalle sostanze pfas e nel MONDO       

CONOSCERE PER CAPIRE le cause di una tragedia collettiva in Veneto, le responsabilità, le corresponsabilità’, le richieste del movimento, riflettendo, condividendo,  possibili soluzioni per un futuro migliore’     

 CAPIRE PER AGIRE, attraverso  la cittadinanza attiva, la sola ‘risposta ’ che concepiamo, per salvare il nostro territorio disarmato e garantirci la salute.   

 La cittadinanza attiva spinge a prendere delle iniziative. 

AGIRE  PER SPERARE un futuro migliore e sostenibile.   

E gli studenti rispondono con le loro iniziative.                                                                       Nel percorso educativo  ci ha aiutato  molto come spunto  quanto Greenpeace effettua (PETIZIONI denunce/spot/ campagne). 

Adesso, la  mappatura indipendente sulle acque potabili in Italia per capire lo stato di contaminazioni da Pfas: importantissima,  è un formidabile strumento per la conoscenza del territorio.  


 Il titolo dell'itinerario educativo 2024 2025  parla chiaro: "ONE HEALTH. Un percorso di cittadinanza attiva per bandire i pfas".                                          Bandire i pfas è il fine dei nostri interventi  (122organismi europei hanno firmato, anche CiLLSA), Greenpeace ha lanciato la petizione in Italia e stiamo firmando a livello individuale; stiamo chiedendo la collaborazione dei comuni per premere sul parlamento in tal senso) e informiamo i ragazzi (che sollecitano i comuni locali).        Sì, ma… prevedere quando avverrà è una impresa ardua. Non siamo fidiciosi  (lobby industriali,  politica, interessi remano contro).         

Del resto, non possiamo rimanere fermi. Alla fine di ogni incontro con le scuole gli studenti mi domandano, sempre, anche strumenti di difesa quotidiana. Finora li ho allertati con documenti, dossier, su contaminazione di acqua, cibi, padelle, indumenti, cosmetici, plastiche, contenitori  di uso quotidiano. Non basta, non è sufficiente per le loro esigenze.          

Da questa estate sto lavorando a un  piccolo "MANUALE DI SOPRAVVIVENZA QUOTIDIANA CONTRO I PFAS", un  Prontuario da offrire  ai ragazzi quest’anno.  In esso, stavolta, indico, in positivo, quali marche, quali aziende, quali prodotti siano o sono già pfas free.  Così gli studenti possono scegliere, con cognizione di causa,  un determinato prodotto. Vorrebbe essere, il mio, un prontuario da completare in ogni scuola con altre ricerche virtuose.  Appena pronto, lo metto nel sito di CiLLSA con il link pubblico del prontuario (per iragazzi).                         https://www.cillsa.com/home-page

In ciò ci aiuterebbe quanto, su proposta di CiLLSA, si vorrebbe attuare come ecologisti veneti: esigere le etichette su ogni prodotto indicanti la presenza di PFAS.  


Avere una a  ETICHETTA in cui sia scritto che quel  particolare prodotto “CONTIENE PFAS O DERIVATI oppure NO,   aiuterebbe gli STUDENTI nella loro difesa personale ma anche nell'essere portavoce con i compagni, le famiglie, la comunità, testimoni attivi dell’importanza di poter scegliere.

Ho fiducia e speranza. 

Donata

   

mercoledì 25 settembre 2024

PFAS A SCUOLA IL DIRITTO DI SAPERE PER POTER SCEGLIERE.

 

ASSEMBLEA GENERALE DEL  MOVIMENTO NO PFAS DEL VENETO                                         ECOFESTA IN ARZIGNANO 22 settembre 2024 

INTERVENTO   

"Scuola: da sudditi a cittadini. Il diritto di sapere per poter scegliere”

                                                                                                                 

   22 SETTEMBRE 2024 Giovanni Fazio e Michele Boato condicono l'assemblea degli attivisti veneti 

 PREMESSA  

Il popolo inquinato da Pfas del Veneto, quasi 400.000 persone, si confronta con le scuole attraverso  un Itinerario  educativo specifico e “indipendente” che si avvia al settimo anno consecutivo.

 QUALE LA RAGIONE? 

Noi  vogliamo che le nuove generazioni, le più colpite dai disastri ambientali, il cosiddetto futuro della nostra società, non siano invisibili agli occhi dell Politica e  si facciano valere … Ricordiamo loro la necessità di partecipare attivamente e civilmente alle battaglie portate avanti dai cittadini nel territorio per la salute e l’ambiente e di essere  protagonisti della loro vita, capaci responsabilmente di fare delle scelte.     

Questo è voler trasformare gli studenti da sudditi (privi di libertà, cioè oggetti di decisioni altrui) a cittadini (liberi, cioè titolari di diritti e soggetti di doveri). Lo sosteneva Piero Calamandrei, giurista e politico del secolo scorso: “Trasformare i sudditi in cittadini è miracolo che solo la scuola può compiere".

                                                                                                                      

QUALE  APPLICAZIONE ?  

E’  il motto che applichiamo:  “CONOSCERE PER CAPIRE E AGIRE”                            Un motto che dalla  scuola, dagli studenti “Cittadini”  deve estendersi alla società, investendo passando prima di tutto le famiglie.

Il fatto è che noi abbiamo il polso reale della situazione. Attraverso i questionari di entrata che somministriamo sempre per capire quali conoscenze abbiano gli studenti e tarare i nostri interventi ai loro bisogni scopriamo come, nella stragrande maggioranza, non sanno nulla dei rischi per la salute che corrono con i pfas ; le loro famiglie, tolte quelle  che hanno ragazzi con Pfas nel sangue conclamato (zona rossa), NON  considerano i PFAS un problema riguardante la vita dei loro figli e  la propria  e non ne parlano mai.  Il problema o non esiste proprio o se esiste è altrove. 

 

 IL PERCORSO EDUCATIVO

Il nostro percorso culturale e educativo vuole  FAR CONOSCERE agli studenti , attraverso una narrazione CORRETTA e senza censure (controinformazione), quanto sta avvenendo nel nostro territorio contaminato dalle sostanze pfas e nel MONDO .  

 

CONOSCERE PER CAPIRE

per capire le cause di una tragedia collettiva in Veneto, le responsabilità, le corresponsabilità’, le richieste del movimento, riflettendo, condividendo,  possibili soluzioni per un futuro migliore       

  CAPIRE PER AGIRE

Inseriamo nel PERCORSO,  la cittadinanza attiva, la sola ‘risposta ’ che concepiamo, per salvare il nostro territorio disarmato e violentato e garantirci la salute. La cittadinanza attiva spinge a prendere delle iniziative.

 AGIRE  PER SPERARE

Agire l’unico modo per avere e coltivare la SPERANZA di un futuro migliore e sostenibile.    

I nostri ragazzi agiscono , altroché se agiscono. E’  una fucina , la loro, di attività per informare compagni , famiglie, cittadini, per smuovere le coscienze addormentate degli adulti (video, indagini, lezioni, petizioni, resoconti, incontri). Ma, nel frattempo, mi chiedono sempre, alla fine, anche strumenti di difesa quotidiana. E mi pare più che giusto .                                                                                      Fino all’anno scorso, ho  consegnato montagne di documenti per destare la loro attenzione su contaminazione di  acqua, cibi  padelle, indumenti,  cosmetici,  plastiche, contenitori  di uso quotidiano .  INQUINANTI PER SEMPRE 

 


CHE ALTRO FARE CONTRO GLI INQUINANTI PER SEMPRE  

In altre parole, come dare speranza ai ragazzi in un mondo senza speranza? Come orientarli per difendersi dai PFAS?    

 Questa estate ho impostato un piccolo  "MANUALE DI SOPRAVVIVENZA QUOTIDIANA CONTRO I PFAS" , un  Prontuario da offrire  ai ragazzi quest’anno.  In esso, stavolta, indico, in positivo, quali marche, quali aziende, quali prodotti siano o sono già pfas free.  Mi sento così di rispondere meglio alla rivendicazione degli studenti  di poter scegliere con cognizione di causa  un determinato prodotto. 

In tale iniziativa mi ha aiutato la riflessione fatta sul percorso a Schio  l’anno scorso ( prof.ssa Laura Rossi  scuola De Pretto), interessante e a parer mio riproducibile in altre realtà,  un documento di approfondimento datomi da  Dario Zampiva, i colloqui con Francesco Basso su padelle realmente pfas free e mi servirò anche della  supervisione di Claudia Marcolungo.  

Vorrebbe essere, il mio, un prontuario da completare in ogni scuola con altre ricerche virtuose di prodotti pfas free.  



PROPOSTA DELL'ASSEMBLEA POSITIVA PER LA SCUOLA 

Adesso, dopo il convegno Su PFAS / luoghi di lavoro (con l’importanza emersa di rendere visibili I Pfas anche con corsi di formazione per gli operai che non sanno nulla), l’assemblea viene a proposito.

 Il dibattito su PFAS: Produzione, commercializzazione e smaltimenti. Rendiamo visibili le molecole invisibili” ci convince. 

Il Movimento opera concretamente.

 Il titolo dell'itinerario educativo 2024 2025  parla chiaro: "ONE HEALTH. Un percorso di cittadinanza attiva per bandire i pfas".

Bandire i pfas è il fine dei nostri interventi  (120 organismi europei hanno firmato, anche CiLLSA), Greenpeace ha lanciato la petizione in Italia e stiamo firmando; stiamo chiedendo la collaborazione dei comuni per premere sul parlamento in tal senso) e informiamo i ragazzi (che a gruppi , sollecitano i comuni locali).  Sì, ma… prevedere quando avverrà è una impresa ardua. Non siamo fiduciosi  (lobby industriali,  politica, interessi remano contro)

 Rendere visibile la presenza di PFAS nei vari prodotti è fondamentale per attivare la cittadinanza attiva,  far discutere i cittadini .

Avere una a  ETICHETTA per informare i cittadini che quel particolare prodotto “CONTIENE PFAS O DERIVATI oppure che il prodotto “NON CONTIENE PFAS NÉ DERIVATI”,   aiuterebbe gli STUDENTI  nella loro difesa personale ma anche e soprattutto  nell'essere   portavoce con i compagni, le famiglie, la cittadinanzatestimoni attivi dell’importanza di poter scegliere.

"Se la politica , fino ad ora, non è in grado di bandire iPfas, saremo noi a farlo, con semplicità: non acquistandoli più ... " diranno le nostre staffette.   


 Nell'azione di scelta…la speranza di incidere come consumatore, in un cambio di paradigma culturale.  

LA SALUTE PRIMA DEL PROFITTO.

 Donata Albiero