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giovedì 3 ottobre 2024

PFAS. A SCUOLA CON UN MANUALE DI SOPRAVVIVENZA QUOTIDIANA

 

 PRESENTAZIONE

Itineario educativo sui Pfs nelle scuole.

 

        INCONTRO CON GREENPEACE ITALIA  PER CAMPAGNA "ACQUE SENZA VELENI" VI 2 OTTOBRE 2024 

 Ringrazio Greenpeace per avermi invitato e saluto tutti voi. 

Ecco, stasera, non parlo tanto in nome dell’associazione ecologista CiLLSA  di cui  sono portavoce e che comunque è stata  ben rappresentata dal dott. Fazio, ma come promotrice di un itinerario educativo sui Pfas partito nel 2018 .  Si fa  carico di esso il gruppo educativo Zero Pfas del Veneto di cui sono coordinatrice.

Parlo, quindi, a nome di TREDICI organismi, tra associazioni (a livello nazionale, regionale e locale), comitati, gruppi, che compongono il variegato mondo del Movimento No Pfas  Veneto, non ultima la sezione provinciale di  Greenpeace. Ci   hanno dato la delega a portare nelle scuole il grido d’allarme sui Pfas relativamente ai danni che portano alla salute umana, in particolare alle nuove generazioni e all’ambiente, per rompere  il silenzio o l’omertà  delle istituzioni, la disinformazione o il disinteresse  che regnano  ancor oggi tra la popolazione. Rappresento, in definitiva, nelle scuole, il popolo inquinato da Pfas del Veneto, quasi 400.000 persone, attraverso  un Itinerario  educativo specifico e “indipendente” che si avvia al settimo anno consecutivo re che ha interessato finora ottomila cinquecento  studenti, mille cinquecento genitori, quaranta scuole del Veneto.  

Ci presentiamo sempre agli studenti con il  motto “CONOSCERE PER CAPIRE E AGIRE” . Vogliamo SVEGLIARE le loro COSCIENZE "CRITICHE". 

Il nostro percorso culturale e educativo, fondato sul metodo attivo,  vuole  FAR CONOSCERE agli studenti , attraverso una narrazione CORRETTA e senza censure (controinformazione), quanto sta avvenendo nel nostro territorio contaminato dalle sostanze pfas e nel MONDO       

CONOSCERE PER CAPIRE le cause di una tragedia collettiva in Veneto, le responsabilità, le corresponsabilità’, le richieste del movimento, riflettendo, condividendo,  possibili soluzioni per un futuro migliore’     

 CAPIRE PER AGIRE, attraverso  la cittadinanza attiva, la sola ‘risposta ’ che concepiamo, per salvare il nostro territorio disarmato e garantirci la salute.   

 La cittadinanza attiva spinge a prendere delle iniziative. 

AGIRE  PER SPERARE un futuro migliore e sostenibile.   

E gli studenti rispondono con le loro iniziative.                                                                       Nel percorso educativo  ci ha aiutato  molto come spunto  quanto Greenpeace effettua (PETIZIONI denunce/spot/ campagne). 

Adesso, la  mappatura indipendente sulle acque potabili in Italia per capire lo stato di contaminazioni da Pfas: importantissima,  è un formidabile strumento per la conoscenza del territorio.  


 Il titolo dell'itinerario educativo 2024 2025  parla chiaro: "ONE HEALTH. Un percorso di cittadinanza attiva per bandire i pfas".                                          Bandire i pfas è il fine dei nostri interventi  (122organismi europei hanno firmato, anche CiLLSA), Greenpeace ha lanciato la petizione in Italia e stiamo firmando a livello individuale; stiamo chiedendo la collaborazione dei comuni per premere sul parlamento in tal senso) e informiamo i ragazzi (che sollecitano i comuni locali).        Sì, ma… prevedere quando avverrà è una impresa ardua. Non siamo fidiciosi  (lobby industriali,  politica, interessi remano contro).         

Del resto, non possiamo rimanere fermi. Alla fine di ogni incontro con le scuole gli studenti mi domandano, sempre, anche strumenti di difesa quotidiana. Finora li ho allertati con documenti, dossier, su contaminazione di acqua, cibi, padelle, indumenti, cosmetici, plastiche, contenitori  di uso quotidiano. Non basta, non è sufficiente per le loro esigenze.          

Da questa estate sto lavorando a un  piccolo "MANUALE DI SOPRAVVIVENZA QUOTIDIANA CONTRO I PFAS", un  Prontuario da offrire  ai ragazzi quest’anno.  In esso, stavolta, indico, in positivo, quali marche, quali aziende, quali prodotti siano o sono già pfas free.  Così gli studenti possono scegliere, con cognizione di causa,  un determinato prodotto. Vorrebbe essere, il mio, un prontuario da completare in ogni scuola con altre ricerche virtuose.  Appena pronto, lo metto nel sito di CiLLSA con il link pubblico del prontuario (per iragazzi).                         https://www.cillsa.com/home-page

In ciò ci aiuterebbe quanto, su proposta di CiLLSA, si vorrebbe attuare come ecologisti veneti: esigere le etichette su ogni prodotto indicanti la presenza di PFAS.  


Avere una a  ETICHETTA in cui sia scritto che quel  particolare prodotto “CONTIENE PFAS O DERIVATI oppure NO,   aiuterebbe gli STUDENTI nella loro difesa personale ma anche nell'essere portavoce con i compagni, le famiglie, la comunità, testimoni attivi dell’importanza di poter scegliere.

Ho fiducia e speranza. 

Donata

   

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