BUON ANNO NUOVO!
Foto d'archivio marcia dei FFF di VI, a. 2022
Il 2022 sicuramente sarà ricordato soprattutto per la guerra in Ucraina e le conseguenze nefaste che essa ha provocato in Europa e in Italia.
Guerra: una parola che non vorrei mai sentire pronunciare. Invece sono 59 i conflitti in corso n4el mondo : dalla Palestina all'Afganistan, conflitti ancora aperti di cui nessuno parla. E le vittime sono prima di tutto i bambini.
Sono oltre un milione i bambini in fuga dalle bombe russe in Ucraina. Ma sono 200 milioni quelli che vivono nelle zone dove si svolgono le guerre del mondo, molti dei quali affrontano già livelli di fame snza precedenti . Un numero che continua vertiginosamente ad aumentare.
Non è andata meglio con la questione del cambiamento climatico.
“Siamo su un’autostrada verso l’inferno climatico con
il piede ancora sull’acceleratore”. L’ultimo rapporto
dell’IPCC (l’Intergovernmental
Panel on Climate Change, il gruppo di esperti e scienziati internazionali che
studia i cambiamenti climatici) l’ha detto in maniera netta
E con la guerra… in quest’ultimo anno il
problema non ha avuto posto nella politica tesa solo a trovare soluzioni
inquinanti al problema del caro bollette e della ricerca di fonti energetiche.
Le differenze sociali, poi, si stanno acuendo non solo nel mondo ma
all’interno del nostro stesso Paese,
mostrando una tara di sistema della nostra società e delle istituzioni che la
governano, l’incapacità di mettere al centro
la “cura”, intesa come sistema integrato di politiche imperniate sui diritti
individuali, collettivi, ambientali (cambio di paradigma): i cittadini e il
loro diritto alla salute al primo posto.
Viviamo in un’epoca caratterizzata dalla
paura, dalla divisione e dalla demonizzazione, dallo sconforto, dalla
rassegnazione.
Dobbiamo reagire se vogliamo salvarci, dobbiamo
cambiare lo status quo in cui ci troviamo a vivere. E per cambiare dobbiamo
avere speranza.
Avere speranza è un atto politico, “un tratto di
sopravvivenza”, per
dirla con le parole di Jane Goodall. Dall’Età della pietra in poi l’essere
umano si è sempre affidato alla speranza per superare le prove più dure. Perché
perdere la speranza di fronte al male
significa arrendersi.
E io non voglio arrendermi.
Così continuerò il mio impegno in CiLLSA , associazione
ambientalista dell’’ovest vicentino, nel
movimento No Pfas, nel
progetto educativo
sui Pfas, che il Gruppo operativo Educativo, continua a portare nella scuola condividendolo con gli studenti , nel diffondere la narrazione di Nino Fezza cine reporter,
che racconta, con le sue struggenti foto nel web e i suoi
report sul campo, di bambini che sono "ultimi nel mondo", delle loro
storie, dei loro sogni, delle speranze e delle loro sofferenze, nel condividere
ogni azione per la Pace .
Auguro un 2023 di rinnovata
energia positiva, per tutti gli attivisti (mi ci metto dentro anch’io) che
si battono contro le ingiustizie sociali, culturali e ambientali, i
diritti umani negati, per i giovani impegnati per il clima, i Fridays
for future”, per i ‘difensori’ della scuola pubblica, inclusiva
e solidale, per quanti promuovono l'integrazione dei rifugiati e migranti
in Europa, per quanti si adoperano per la Pace ...
Ogni
lacrima o goccia di sudore versato, ogni singolo bambino aiutato, ogni nostro
giorno vissuto nell’impegno sociale significa cambiare le cose, comunque vada.
Dobbiamo avere coraggio, coraggio di non
mollare, coraggio di andare avanti. Non mi stancherò mai di ripetere a me
stessa e agli altri “ Insieme possiamo fare la differenza”
Teniamoci per mano e mettiamo la pace al centro
delle nostre parole e delle nostre azioni.
Donata
Albiero
Nessun commento:
Posta un commento