Un Natale vero
"Finché l'uomo sfrutterà l'uomo, finché l'umanità sarà divisa in padroni e servi, non ci sarà né normalità né pace. La ragione di tutto il male del nostro tempo...è qui" (Pier Paolo Pasolini)
ph Nino Fezza |
Ci sono otto milioni di bambini nel mondo per cui il Natale non esiste. Per loro poter avere cibo, acqua potabile, istruzione e cure adeguate sarebbe un vero regalo. Sono i più indifesi tra gli indifesi. Di loro ci si accorge solo quando vediamo in prima pagina una foto che strappa lacrime. Lacrime di coccodrillo per un bambino siriano, o yemenita, o palestinese morto per fame, sotto le bombe o affogato nel Mediterraneo. In tutto il mondo milioni di bambini costretti a fuggire dalle proprie case e ad attraversare confini a causa di fame, conflitti, violenze, effetto dei cambiamenti climatici.
Succede ogni giorno, succede nella indifferenza del mondo. La parola solidarietà sembra scomparsa dal nostro vocabolario. La solidarietà è un valore che si costruisce giorno per giorno, in grado di unire le persone e colmare le distanze che rendono difficile la costruzione di un mondo più giusto ed equo. Ma quanti tra noi la adottiamo?
Tutti festeggiano il Natale, anch’io, da laica, con la mia famiglia e i miei quattro nipotini. Ho bisogno di calore vero, di affetti sinceri.
Allora auguro, senza false retoriche, buon Natale vero, ispirato a un bambino, dei tanti nel Mondo, nato in una stalla. Lo auguro a tutti gli uomini di buona volontà affinché non la smarriscano per strada.
Donata Albiero 22 /12/ 2021
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