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lunedì 1 gennaio 2018

LA SPERANZA DI CAMBIARE IN MEGLIO

 Cittadinanza attiva per responsabilizzarci  

Un altro anno è passato,  un anno da dimenticare... un anno di guerre, orrori, paura, disperazione, violenza, sfruttamento per milioni di bambini, nel mondo e nella nostra ricca (per pochi) Italia, un anno in cui l'Europa ha continuato a perdere la sua umanità, con il razzismo più bieco, l’indifferenza che ha strozzato l’intelligenza. 

È stato un anno atroce.  
Scrive Gustavo Esteva “…Ed è probabile che il peggio debba ancora venire. Inflazione, svalutazione, fuga di capitali, scarsa attività economica, aumento della disuguaglianza, deterioramento delle condizioni di vita della maggior parte della gente, corruzione dilagante, distruzione ambientale sempre più grave.” Tralascio ogni commento sul bilancio politico che ritengo ancor più negativo.
Se ne è andato, il 2017 per fortuna e non mi lascia rimpianti.

Tuttavia, paradossalmente, è un anno che mi ha donato tanto nella mia militanza civile e sociale: l’impegno nel territorio, contro l’inquinamento da PFAS (perfluorati alchilici) che avvelenano la nostra acqua, i nostri cibi, e anche l’aria; il ritrovarmi con altri cittadini che hanno fatto rete, il riconoscermi nelle  associazioni e comitati  che si sono mossi e messi in gioco per la difesa  della nostra salute e quella dei nostri figli pur se soli contro scelte sciagurate di partiti, istituzioni, enti locali, imprese, talvolta guardati a vista anche dagli  stessi che difendevamo; l'impegno per la scuola pubblicaseguendo l'attività del comitato LIP SCUOLA della mia provincia, la Legge di Iniziativa Popolare che ha come riferimento potente e portante la nostra Carta Costituzionale (artt 3, 9, 33, 34), nella consapevolezza che la LIP garantisca una scuola plurale, laica, inclusiva,  , inclusiva, finalizzata alla valorizzazione della persona, alla rimozione degli ostacoli economici, sociali, culturali e di genere che limitano libertà e uguaglianza.
                                
Ho capito, nelle battaglie condotte da  cittadina attiva, che non è sempre facile assumere la piena responsabilità di organizzarci per governarci.  
Riuscirci, pur tra mille difficoltà e contraddizioni, mi ha dato nuova forza per continuare, con la consapevolezza che quando prevalgono la paura e il senso di impotenza si può alimentare una nuova speranza con la propria azione, a partire dalla convinzione che nessuna soluzione alle nostre difficoltà può venire dall’alto, e che in basso possiamo introdurre irrevocabilmente un’altra possibilità.
Ma questo esige la decisione di passare a un’offensiva pacifica e vigorosa, uniti come movimenti, come gruppi di cittadini attivi.

 Buon anno nuovo, dunque, a quanti agiscono e non perdono mai la speranza che il mondo possa cambiare in meglio.

Buon 2018 ai giovani, che devono manifestare per il Futuro, e quindi difendere il Bene comune rappresentato dalla scuola pubblica, la scuola di tutti, la scuola della COSTITUZIONE.

A loro regalo il messaggio di fine anno, correva il 1982, di un grande presidente, Sandro Pertini… 
Preparate il vostro animo a scuola, cercate di corredare la vostra mente di una cultura che vi sarà utile, sarà strumento per voi necessario per farvi camminare domani nella vita come uomini liberi. 
Cercate anche di darvi una fede politica. Respingete però quelle idee politiche che non presuppongono il concetto di libertà, altrimenti andreste verso la vostra rovina. E cercate anche di combattere sì, i vostri avversari, ma combattete tenendo presente quello che ho tenuto presente sempre io, l'ammonimento di un illuminista francese. Cioè io dico sempre questo al mio avversario: io combatto la tua idea che è contraria alla mia, ma sono pronto a battermi fino al prezzo della mia vita perché tu la tua idea la possa esprimere sempre liberamente. Ed allora combattete discutendo liberamente, lottando civilmente. Andate verso la meta alla quale io ho sempre aspirato da quando avevo la vostra età. La meta suprema che è quella della libertà, della giustizia sociale per tutti gli uomini, della scomparsa della fame nel mondo. La meta della pace fra tutte le nazioni, della fratellanza fra tutti i popoli...”  

Unisco l’attenzione di Pertini ai giovani all’invito  di Mario Rigoni Stern per gli stessi: 
Leggete, studiate, e lavorate sempre con etica e con passione; ragionate con la vostra testa e imparate a dire di no; siate ribelli per giusta causa, difendete la natura e i più deboli; non siate conformisti e non accodatevi al carro del vincitore; siate forti e siate liberi, altrimenti quando sarete vecchi e deboli rimpiangerete le montagne che non avete salito e le battaglie che non avete combattuto”.

Buon 2018, a noi cittadini attivi.
Insieme, dobbiamo lavorare per la realizzazione di un'alternativa politica, culturale, sociale ed economica dal basso, di rottura e costruzione.
Movimenti sociali, associazioni, comitati, collettivi, singole personalità, dobbiamo, con unità di intenti, liberare progressivamente territori ed istituzioni dalle occupazioni di un sistema profondamente corrotto, per la   difesa dei beni comuni e contando sulla partecipazione attiva dei cittadini.

Nel mio piccolo,  io mi impegnerò attivamente nella associazione locale ambientalista Ci.L.L.S.A (Cittadini per il lavoro, la Legalità, la Salute e l’Ambiente), perché difende i cittadini e il territorio, perché sono più che mai convinta che amare la propria terra sia il primo passo per creare un mondo migliore; 

mi impegnerò nel comitato Zero PFAS Agno Chiampo  e nella raccolta adesioni ad esso; 

proseguirò il cammino nel comitato provinciale scuola LIP(legge di iniziativa popolare) con la raccolta firme per la Scuola della Costituzione, a primavera; 

sarò attenta alle iniziative di ‘Vicenza si solleva’ soprattutto per quanto riguarda la Pace e il Disarmo, la lotta contro le grandi opere predatrici del territorio,  

condividerò il lavoro del movimento NO PFAS nel suo complesso,  delle altre Associazioni , comitati che gravitano sul territorio e mettono al primo posto salute, legalità, giustizia, lavoro.  
Continuerò a praticare e sostenere la cittadinanza attiva, libera da vincoli partitici e da schieramenti precostituiti. 

Non è un caso che io abbia rifiutato di essere "candidata" per le prossime elezioni politiche. 
Non mi asterrò certo nelle votazioni che ci saranno ma voglio essere cittadina libera. E non mi lascerò certo ingannare da promesse elettorali ad hoc dei vari partiti: non conta ciò che faranno ma quello che hanno fatto, quello che stanno facendo oggi relativamente alla Scuola, allo Ius soli, alla difesa dell'ambiente contro l'inquinamento e la sua distruzione. 

Come donna, madre, educatrice, cittadina sosterrò sempre i diritti dei bambini in qualsiasi parte del mondo si trovino, senza discriminazione alcuna: il diritto alla vita, alla sopravvivenza e allo sviluppo, il diritto a un nome, a una nazionalità, il diritto alla libertà di pensiero, di  coscienza e di religione, il diritto alla protezione da ogni forma di violenza. 


Auguro infine un nuovo anno per tutti di pace e di giustizia.

Un anno che ripeta gli auguri di  "Buon Natale"  per 365 giorni 
http://donataalbiero.blogspot.it/2017/12/buon-natale-vero.html

Un anno soprattutto con l'amore nel cuore. 
Senza amore si può sopravvivere;  con l'amore, invece, si lotta e si vive.


Donata Albiero                               1 gennaio 2018


4 commenti:

  1. grazie Donata, a te e a Titta, per la vostra inesauribile forza, e per i preziosi contenuti che continuamente ci offrite
    alberto peruffo

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    1. A mesi di distanza rileggo il tuo commento Alberto che mi riscalda, in un momento di stanchezza,il cuore ma come Tu ben sai, essendone testimone con il tuo impegno, "Nessun uomo è un’isola ma un pezzo di territorio in cui vive" (Jonh Donne)

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  2. DONATA ALBIERO appartiene a quell'esiguo gruppo di persone, che hanno perduto la loro originaria ANIMALITA', e sono divenute PERSONE UMANE.

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    1. Francesco, a mesi di distanza, vedo questo tuo commento che non puo' ovviamente non farmi piacere. Ogni giorno, pur con immancabili errori, mi sforzo di essere persona e ogni giorno mi chiedo se lo sono stata. In fondo l'impegno civile egoisticamente diventa il mio riscatto

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