IL MIO NOME E' " MAI PIU' " http://youtu.be/XlFgkB8jCcY
Non è una novità per me che sono stata alla
dirigenza della scuola pubblica per 31 anni
assistere , soprattutto in periodi elettorali, agli interventi, spesso inopportuni, su
questioni educative, degli assessori della Regione Veneto, ma
sicuramente si sta ora superando ogni
limite.
Una circolare firmata dall'assessore veneto all'Istruzione, Elena Donazzan, auspica che le famiglie degli studenti musulmani condannino apertamente gli attentati terroristici avvenuti a Parigi, a partire dalla strage presso il settimanale "Charlie Hebdo"
Nel suo messaggio Elena Donazzan afferma, riferendosi agli atti criminosi di Parigi "…
Dobbiamo parlarne e dobbiamo
farlo soprattutto nelle nostre scuole, condannando fermamente senza se e senza
ma, senza alibi ideologici o assoluzioni autoconsolatorie quanto accaduto ed
una cultura che predica l'odio verso la nostra di cultura, la nostra mentalità,
il nostro stile di vita fino ad arrivare all'estremo gesto terroristico".Sarebbe interessante conoscere a quali " alibi ideologici o assoluzioni autoconsolatorie" si riferisce l'assessore. Non ci sembra che qualcuno abbia bisogno di alibi o che in questi giorni ci siano state assoluzioni, tanto meno "autoconsolatorie", come testimoniano le oceaniche manifestazioni di condanna del crimine cui hanno partecipato in tutta Europa e in Italia anche i membri delle comunità mussulmane residenti.
In frangenti drammatici come questi le dichiarazioni dei politici, e ancor di più di chi governa la regione, dovrebbero essere estremamente diretti ed espliciti per non confondere l'ideologia del terrorismo integralista con il credo religioso di miliardi di individui (quando condanniamo i delitti di mafia non consideriamo tutti i siciliani mafiosi).Giusto quindi condannare " una cultura che predica l'odio verso la nostra di cultura, la nostra mentalità, il nostro stile di vita fino ad arrivare all'estremo gesto terroristico" ma stiamo attenti a non considerare tale una religione di quasi due miliardi di persone nel pianeta, né, tanto meno, si può assimilare, di fatto, quanto accaduto a Parigi con un generico atto di violenza avvenuto in Veneto (atto esecrabile quanto si voglia ma estraneo alla matrice terroristica) solo perché compiuto da un ragazzo magrebino.
Asserire poi che "tutti i terroristi sono islamici" è inesatto e fuorviante. Anche se in questa fase storica il terrorismo integralista che si rifà all'islam è prevalente , ci sono Naziskin che bruciano le sinagoghe e brigatisti che sparano a giuslavoristi . Ci sono integralisti Indù che massacrano inermi cittadini di religione islamica o sette giapponesi che avvelenano le metropolitane. In Italia abbiamo conosciuto il terrorismo delle brigate rosse e nell'Ulster il terrorismo cattolico si è scontrato in
modo cruento per più di cinquant'anni con quello protestante. Con ciò non abbiamo mai accusato il papa per quello che i cattolici facevano in Irlanda. Infatti, non è corretto fare di ogni erba un fascio ed estendere gli atti di gruppi criminali a chi non ne fa parte e non li condivide.
Non
ci sembra corretto da parte dell'assessore asserire che "abbiamo visto fallire un modello di
integrazione" e , soprattutto, non sappiamo quale modello di
integrazione abbia in testa la signora Donazzan: forse quello attuato a Montecchio Maggiore in questi ultimi anni, o quello da lei tanto esaltato ad Arzignano, di quest'anno scolastico, dove i figli di immigrati, in entrambi i casi, sono stati confinati
in classi (ghetto!?) per soli
stranieri ?
Modelli
certamente non rispecchianti il lavoro di decenni delle scuole di zona che
ho, per esperienza diretta, meticolosamente illustrato nel post
APARTHEID AD ARZIGNANO? http://donataalbiero.blogspot.it/2014/11/apartheid-ad-arzignano.html
Ci spieghi l'assessore in qual modo e quando questi
bambini ‘separati’ a scuola (
ricordiamoci che stiamo parlando di bambini) incontreranno i loro coetanei figli di residenti italiani per convivere pacificamente .Per fortuna non la pensano come lei la Rete degli studenti medi del Veneto (in facebook le loro dichiarazioni che condivido) né tutti quegli insegnanti che per anni si sono spesi per una cultura dell'inclusione, per la ricchezza di patrimoni culturali specifici di cui i ragazzi sono portatori.
Il Veneto non è l'Alabama e lo hanno dimostrato le nostre scuole pubbliche , luoghi laici di confronto, di educazione multiculturale ed interculturale, educazione collettiva capace
di rispondere con la valorizzazione positiva della diversità all’odio xenofobo e al razzismo.
Assessore Donazzan , sia chiaro, "...ad avere una cultura dannosa per la convivenza civile non sono solo i terroristi islamici, ma anche quella destra legata ancora a degli schemi inaccettabili, quella destra che si scandalizza se si smette di fare la messa di fine anno in una scuola a Udine oppure si lascia da parte un presepe in un’altra a Bergamo, ma rifiuta senza discussioni le moschee nelle proprie città….. Quella destra che, dunque, subordina qualsiasi altra cultura a quella propria, rientrando nello stesso ordine di idee di un qualsiasi fondamentalista"(l'Unione degli Studenti )“
Ciò detto, respingendo ogni suggestione lepenista, riaffermiamo, come educatori, i diritti della nostra carta costituzionale che non discrimina i cittadini e sancisce, tra le altre, la libertà di opinione e di religione.
Anche noi, come i milioni di persone che manifestano in tutto il mondo, affermiamo "Ie suis Charlie" e ci impegniamo contro ogni forma di violenza, compresa quella militare, contro ogni razzismo e contro ogni integralismo per una società libera e giusta che, grazie alla rivoluzione francese e al pensiero illuminista, si è liberata dalle scorie medioevali della intolleranza religiosa.
Mi
auguro che i responsabili delle
Istituzioni scolastiche abbiano respinto e respingano la circolare
dell’assessore Donazzan; colgano l’occasione di farsi, invece, portatori di una richiesta alla Regione Veneto affinché metta in atto
politiche educative e culturali che superino steccati ideologici e
fondamentalismi di ogni genere.
Siamo contro l'apartheid .
http://donataalbiero.blogspot.it/2014/11/apartheid-ad-arzignano.html
L'integralismo
si combatte con la cooperazione, diffondendo politiche di pace,
convivenza e difesa dei diritti.
Donata Albiero
Approfondimento
NELLA SCUOLA BISOGNA RECUPERARE I VALORI DELLA DEMOCRAZIA