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lunedì 19 agosto 2013

L’ ACQUA E’ IL SANGUE DELLA TERRA

Diritto alla salute
La salute è nostra e quella dei  figli è nelle nostre mani   
                                                                              
Acqua:  un bene di tutti, un diritto dei bambini  

http://youtu.be/UO3__Dibx7Q   
ACQUA BENE COMUNE        trailer

















Luca Matteazzi, il 12 luglio 2013, ha scritto nelle pagine di LA NUOVA VICENZA  un commento  che sinteticamente riporto:
 Acqua contaminata nel Vicentino: cause industriali, non naturali
Per la nostra provincia sta diventando un’abitudine di cui si farebbe volentieri a meno.  Il caso dell’acqua con livelli molto elevati di sostanze perfluoro-alchiliche, caso che sta facendo molto discutere e sta sollevando comprensibili preoccupazioni in questi giorni, è solo l’ennesimo di una lunga serie.

Le cronache degli ultimi giorni   raccontano  di livelli di derivati del fluoro che oscillavano attorno ai 1000 nanogrammi per litro, con punte di 2000, rilevati soprattutto nei pozzi dell’ovest vicentino, tra Arzignano, Trissino, Valdagno, Montecchio, Brendola, Sarego e Lonigo. Dalle autorità sanitarie, per il momento,   giungono  indicazioni rassicuranti, ma la vicenda ha aspetti paradossali. come il fatto che in Italia non esista un limite di legge per queste sostanze.

  Prosegue l’autore dell’articolo:    
E come il fatto che, nonostante tutto, la procura abbia avviato un’inchiesta, segno che qualcosa da chiarire c’è.  
Un punto, in particolare, è finora rimasto in secondo piano.

Come ci è arrivato, il fluoro, nei pozzi che alimentano gli acquedotti?                               
Nelle notizie di stampa si è parlato di origine industriale ….. Sarà un caso, ma l’ovest vicentino è una delle zone della provincia a maggior concentrazione di industrie, e nello specifico di aziende che utilizzano abitualmente prodotti chimici (concia). E, sarà sempre un caso, in quella zona, nonostante le richieste di associazioni come Medici per l’Ambiente, non si riesce ad avere un panorama completo dell’incidenza di certe malattie che possono essere ricondotte all’inquinamento di origine industriale

Io cittadina   mi chiedo:  
Mi devo fidare delle istituzioni che vigilano per legge sulla salute dei cittadini?

Non è casuale il mio interrogativo se  poi la   'innocuità delle acque bevute dai veneti’, che fonti istituzionali  garantiscono, mi pare smentita  da uno studio scientifico  sui danni alla fertilità delle donne

 “Il bisfenolo e i composti perfluoroalchilici interferiscono con l’espressione di recettori nucleari nei leucociti di una popolazione di donne infertili…. In conclusione, i risultati di questo studio dimostrano l’importanza di considerare l’esposizione umana contemporaneamente alle numerose sostanze chimiche contaminanti l’ambiente e largamente presenti nel prodotto di consumo e di applicare il principio di precauzione nella valutazione degli effetti degli interferenti endocrini  Antologia Medica 

Il dott Vincenzo Cordiano  , presidente provinciale (VI) della Associazione Medici per l’ambiente è preoccupato.  Quanti dei bambini veneti -si chiede- svilupperanno malattie della tiroide e dovranno ringraziare chi ha avvelenato impunemente l'acqua che hanno bevuto fin da piccoli?
 La fonte è ancora l'Antologia Medica " I composti perfluoroalchilici causano IPOTIROIDISMO subclinico nei bambini .."
Il dott Cordiano intitola nel  suo blog Enziucciu  del  22 luglio 2013:  
" Le sostanze perfluoroalchiliche sono cancerogene in America ma in Veneto sono innocue "
http://enzucciu.blogspot.it/2013/07/le-sostanze-perfluoroalchiliche-sono.html?spref=fb


Che faccio io semplice cittadina?
Chi mi garantisce?   
 Devo  battermi per  avere la garanzia che l’acqua che bevo al rubinetto sia pulita ? 
Perché devo comprare l’acqua in bottiglia quando  essa è un bene di tutti  come l’aria che respiro?    
Perché aria e acqua  sembrano essere oggetto di business di pochi a danno di noi tutti?  
Sono solo io a indignarmi?

L'associazione  CiLLSA (Cittadini per il Lavoro, la Legalità, la Salute e l'Ambiente),  altre associazioni locali ambientaliste, medici sensibilisi fanno portavoce di interrogativi  preoccupanti, utilizzando i pochi mezzi a loro disposizione, nel silenzio 'assordante' delle autorità competenti.

 Una lettera della CiLLSA al sindaco di Arzignano
, datata 19 agosto 2013, chiede di conoscere lo stato di 'salute' dell'acqua che beviamo nei rubinetti di casa 

  
Perché tutto tace
Questione di ferie? Le malattie, le morti non vanno mai in vacanza. 

Intanto … Fiumi e falde freatiche (sacche d'acqua sotterranee che alimentano sorgenti e pozzi) son sempre più inquinati da sostanze chimiche dall'agricoltura e industria. La Commissione mondiale stima che metà dei grandi fiumi sia gravemente inquinata, avvelenando ecosistemi e minacci la salute.
Il bisogno di regole e limiti è  URGENTE.


 Tutti parlano dell'oro nero (petrolio) e sanno i  conflitti che causa, ma pochi sono a conoscenza  che sarà l’oro blu (acqua) il maggior problema politico-ambientale del nostro secolo.

In memoria del prof Boscardin

“L’acqua è sempre stata al centro del benessere materiale e culturale delle società di tutto il mondo. Oggi, purtroppo, questa preziosa risorsa è in pericolo. […]
La crisi dell’acqua è la dimensione più pervasiva, più grave e meno visibile della devastazione ecologica”, scrive la fisica indiana Vandana Shiva in Le guerre dell’acqua (Feltrinelli, Milano 2004).
L'ho letto questa estate: saggio valido che propongo di analizzare. 
 



Riflettiamo, almeno  nelle scuole . Rendiamo, per davvero  i ragazzi cittadini responsabili e illustriamo, nelle varie programmazioni,  quello che può e deve essere lo  sviluppo equo sostenibile incominciando dal  nostro territorio.     


Sulla Terra vivono oggi 7 miliardi di persone che si prevede arriveranno a 9 miliardi nel 2050. Un miliardo di persone però non ha tuttora accesso all’acqua potabile ed è per questo che è necessario attuare una seria politica di risparmi evitando lo spreco che, nei Paesi ricchi, arriva fino al 30% delle risorse idriche disponibili (a sostenerlo è l'associazione UNWATER).
 
Evitiamo di inquinare l’acqua che fortunatamente nei Paesi ricchi ancora abbondiamo. 
Per le conseguenze della mancanza di acqua pulita, ogni 17 secondi nel mondo muore un bambino. Sono ancora 783 milioni le persone a non avere accesso all'acqua potabile e miliardi di persone non hanno accesso ai servizi igienico-sanitari.
Tutti  i bambini, tutti gli esseri umani hanno il diritto di poter vivere. Non possiamo fermarci finché sulla terra anche solo una persona non avrà accesso all'acqua pulita e sana.
Vale anche per la nostra zona, vale anche per i nostri bambini.

Propongo di far vedere  in biblioteca  comunale, in un dibattito pubblico, in una associazione culturale ,  a scuola , magari insieme come reti di scuole al Teatro Mattarello, o come consulte degli studenti, il  film documentario americano del 2008  “Flow  Per amore dell’acqua”
 La regista Irena Salina spiega che il film tratta il problema idrico “da varie angolazioni: l’inquinamento e la commercializzazione dell’acqua, l’accessibilità dell’acqua per le popolazioni povere all’estero, le conseguenti questioni legate ai diritti umani e i ben noti aspetti spirituali dell’acqua”.

Il film mostra gli innumerevoli problemi legati all’acqua.
Parla ad esempio della sua crescente privatizzazione presentando le due maggiori multinazionali dell’acqua: Suez Environnement e Véolia Environnement, attiva nei cinque  continenti e responsabile per la gestione di acqua, rifiuti, energia e trasporti.   
Il film descrive anche l’inquinamento dell’acqua e la chimica in agricoltura.

Parla inoltre dell’acqua piovana e di quella in bottiglia, gestita per lo più da Nestlé, che possiede oltre 70 compagnie d’acqua tra cui Perrier e S. Pellegrino.
Infine il documentario illustra i problemi legati ai cambiamenti climatici, alle dighe e il diritto  all’acqua: se gli esseri umani ne hanno bisogno per vivere, l’acqua è un diritto, non un privilegio. 

Il film informa che nel 2020 la metà della popolazione mondiale non avrà accesso a sufficiente acqua pulita.                                                            
Per frenare questo processo presenta l’ Articolo 31 da inserire nella Dichiarazione dei Diritti Umani:  
"Ognuno ha diritto ad avere acqua  pulita e accessibile sufficiente per la salute, il benessere dell’individuo e della famiglia, e nessuno deve essere privato di tale accesso o qualità dell' acqua in nome di interessi economici individuali”. 
Non possiamo più permetterci di dare ancora per scontata l’acqua.

Ben venga, tra l'altro, l'iniziativa della provincia di Vicenza, per sensibilizzare gli studenti della scuola dell'obbligo, nel nuovo anno scolastico 2013/2014,
insegnando le regole del risparmio idrico attraverso il progetto "AQUOR" (un diario contenente due fumetti con i personaggi GOCCIOLO e PUZZOLO, maestri di 'risparmio idrico'.

Il  futuro dei nostri figli e di tutte le specie del pianeta dipende da questa nostra consapevolezza.


Donata Albiero                                                 20 agosto 2013


APPENDICE

1) In memoria di Antonio Boscardin 
  Dagli anni ’60 agli anni ’80 una rapida industrializzazione ha portato la Valle del Chiampo e in particolare alcuni comuni (Arzignano, Chiampo, Montebello) ad essere il centro di un distretto conciario leader a livello nazionale ed internazionale.
Questa crescita, non sempre rispettosa delle risorse ambientali, ha causato situazioni di inquinamento e di disagio ambientale che sono state documentate dal Gruppo Ecologico della Valle del Chiampo.
Si trattava di un gruppo di insegnanti e studenti delle scuole medie locali, capitanato dal docente  Antonio Boscardin, che dal 1973 al 1980 ha esplorato le rive del torrente Chiampo raccogliendo osservazioni, scatti fotografici ed alcune riprese video con lo scopo di denunciare alle autorità il degrado ambientale al quale si era arrivati.Tutti i materiali raccolti sono stati riuniti in sette fascicoli intitolati “Appunti sull’inquinamento della vallata del Chiampo” e in una mostra fotografica dal titolo “Quando l’acqua cambiava colore”.
 La  ex scuola  Giuriolo  di Arzignano  ha conservato , appesi ai muri  dei corridoi  dei plessi Motterle e Zanella,  in bianco e nero (curatrice la docente Erica Bailo ) preziose foto di Boscardin con i suoi studenti lungo il fiume del Chiampo ,
Nell’anno scolastico 2009/2010 sulle orme di quei ragazzi degli anni ’70, insieme ad altre  scuole medie della val del Chiampo   (in tutto 17 classi )  ha effettuato   alcuni itinerari, già percorsi dagli alunni del prof. Boscardin,  lungo il fiume Chiampo, aderendo al Progetto STORIE DAL FIUME. Un viaggio tra la memoria e le avventure del Chiampo
Il lavoro del prof. Boscardin funziona come una macchina del tempo capace di portare i ragazzi di oggi alla realtà ambientale del passato e alle emozioni di chi ha visto nascere e svilupparsi il distretto conciario. Il recupero della memoria individuale e collettiva stabilisce un legame consapevole col passato e crea le basi per immaginare un futuro strettamente legato alle caratteristiche e alle risorse locali. Anche il fiume, come ogni singolo luogo, è denso di informazioni e di vissuti da scoprire.
Se ne potrebbe far tesoro per la programmazione scolastica nell’anno scolastico 2013 /2014


Tra i documenti pubblicati  in FACEBOOK  riportiamo 
Stefania Mesiano
Io c'ero........posso dire questo, anch'io con il professor Boscardin assieme ai miei compagni delle medie andavamo in cerca di testimonianze dell'inquinamento di allora. Insieme si cercava di ripulire gli argini............, Io c'ero, mentre il professor si arrabbiava per le molte immondizie che si arenavano.......Io c'ero.......e con profondo affetto ricordo il nostro prof.....che ci ha insegnato in qualche modo a combattere anche contro i mulini a vento se necessario, ma con le sue battaglie non tutto è stato inutile.......ora il "Chiampo" non cambia più colore.....!
Grazie per quello che ci hai insegnato prof.

 Michele Anselmi
Cortesi ex concittadini ! Dal lontano Brasile , posso solo ricordare di quando abitavo nel palazzo Sociale della ex biblioteca civica , e , dalla finestra della sala a quei tempi , dopo che erano iniziati i lavori della strada dietro la stazione delle corriere , si potevano riconoscere attraverso colori e puzze , quali operazioni erano state scaricate a monte ... sono tecnico conciario e quindi posso parlare con competenza . Mantenete la cittadina e la vallata pulita e , pulita in senso generale/totale che , con i tempi che tirano , solo il ritorno alle vecchie abitudini lavorative venete potremo pensare di risollevarci .
Salute a tutti

Chiara Nieddu,  riferisce in una lettera aperta
 Era un ottimo educatore, e non solo scolastico ma anche di vita!  Ma per molti era solo un personaggio scomodo, additato all'odio dei suoi concittadini, perché dicevano che la sua denuncia avrebbe fatto chiudere le concerie.  Le concerie invece non furono chiuse e il Chiampo ritornò ad essere un torrente vivo, dove nidificano i germani reali e si dissetano gli aironi bianchi.     

2)  FILM DOCUMENTARIO   FLOW  PER AMORE  DELL'ACQUA  ...  IN  PILLOLE  
 http://youtu.be/dFtezxkSXc0           parte 1 

http://youtu.be/FF-FrRQ63uE           parte 2 
http://youtu.be/ZXuaWSGNVYY        parte 3 
 
http://youtu.be/4R_7l3-h-c4           parte 4
http://youtu.be/M61VLQU6Abw        parte 5
 
http://youtu.be/Rk23O8uv9OM       parte 6 
 
http://youtu.be/TXE9MbUb4fo        parte 7
 
http://youtu.be/msdA6Xg1SF0       parte 8
 
3) Un bel lavoro effettuato dai ragazzi di scuola media nel 2005 , ancora attualissimo
http://ospitiweb.indire.it/~ltee0001/dall%27acqua1.htm

2 commenti:

  1. Complimenti Dnata, sottoscrivo tutto
    Naturalemnte io personalmente e l'associazione da me presieduta sono disponibili gratuitamente per incontri pubblici e nelle scuole di ogni ordine e grado

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  2. Da molti il problema della insufficienza dell'acqua potabile viene recepito come un problema "esotico". Si pensa all'Africa, ai deserti asiatici e, tutto sommato, si affronta il problema come un impegno doveroso e caritatevole verso gli abitanti del terzo mondo. Non è così: la recente scoperta dei perfluorati alchilici nelle acque dei nostri acquedotti è messaggera della nostra sete prossima ventura. Una falda acquifera impiega più di cento anni per rigenerarsi . Andremo alla ricerca di falde sempre più profonde e sempre più vicine alle montagne nell'illusione di una fonte perpetua che sazi la nostra sete. Purtroppo la situazione è drammatica, malgrado le autorità cerchino di diffondere messaggi rassicuranti. In Italia non abbiamo leggi adeguate che ci proteggano dal genocidio vero e proprio che viene perpetrato da mascalzoni in doppio petto. E' necessario che i cittadini prendano coscienza del processo di inquinamento inarrestabile e chiedano la difesa dell'acqua bene comune anche con strumenti legislativi che puniscano veramente chi danneggia noi tutti. Se pensate di salvarvi con le bottiglie di plastica sappiate che l'acqua che esse contengono viene inquinata proprio dal contenitore. Una cultura ecologica potrà salvare il mondo e i nostri figli. Non esistono scappatoie individuali ricordiamocelo . Leggete Vandana Sciva, diffondete cultura ,informatevi, diventate dotti. Solo così potrete smascherare i vostri avvelenatori.

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