“Umuntu
Ngumuntu Ngabantu”
Io sono ciò che sono per merito di ciò che siamo tutti".
E' il senso profondo dell'essere umani attraverso l'umanità degli altri perché " se concluderemo qualcosa al mondo sarà grazie al lavoro e alla realizzazione degli altri, ». (Nelson Mandela, novembre 2008).
Ogni anno nuovo che arriva ci auguriamo che si identifichi nel coraggio della speranza, della volontà, dell'impegno, per ognuno di noi.
L'ubuntu esorta a sostenersi e aiutarsi reciprocamente, a prendere coscienza non solo dei propri diritti, ma anche dei propri doveri.
Io sono ciò che sono in virtù di ciò che tutti siamo.
Io sono ciò che sono in virtù di ciò che tutti siamo.
Spiego sempre ai bambini e ai ragazzi il significato di UBUNTU così:
“Un antropologo propose un gioco ad alcuni bambini di una tribù africana.
Mise un cesto di frutta vicino ad un albero e disse ai bambini che chi sarebbe arrivato prima avrebbe vinto tutta la frutta.
Quando gli fu dato il segnale per partire, tutti i bambini si presero per mano e si misero a correre insieme, dopodiche, una volta preso il cesto, si sedettero e si godettero insieme il premio.
Quando fu chiesto ai bambini perché avessero voluto correre insieme, visto che uno solo avrebbe potuto prendersi tutta la frutta, risposero "UBUNTU".
Come potrebbe uno essere felice se tutti gli altri sono tristi?"
I bambini ragazzi capiscono immediatamente.
Ripercorriamo le tappe del percorso educativo attuato
La scuola media Giuriolo di Arzignano, che
ha cessato di esistere il 31 agosto 2012, ha lasciato come eredità culturale un
gesto di solidarietà dei suoi ragazzi verso
altri compagni, colpiti dal terremoto in Emilia Romagna che aveva distrutto la
loro scuola .
Essa, a giugno 2012, iniziava un rapporto di solidarietà con
l’istituto comprensivo di Novi di Modena "Renzo Gasparini" donando diecimila
euro (progetto Adotta una scuola
terremotata).
A Cento
(Ferrara), poi, offriva, ai bambini terremotati raccolti nelle
tendopoli, 50 pigotte adottate dall’UNICEF
(valore mille euro, i cui proventi l’unicef
li ha destinati alla lotta contro la
malnutrizione nel mondo)
Non so se i due istituti comprensivi di
Arzignano, nati a settembre 2012 dal dimensionamento della scuola Giuriolo, abbiano
o meno continuato i contatti con la scuola di Novi di Modena. Sarebbe stato,
è una splendida occasione per confrontarsi concretamente sulla solidarietà attuata. Quale volontaria dell’Unicef abbiamo invece seguito il … destino delle pigotte offerte dalla scuola Giuriolo ai bambini terremotati di Cento, evento avvenuto d'estate, nell’ambito dell’iniziativa "Adotta una Pigotta per far sorridere i bambini delle zone terremotate".
I ragazzi di Arzignano / Montorso hanno completato il loro percorso con la ‘vecchia scuola ‘ media Giuriolo nella manifestazione del 7 ottobre impegnandosi nella raccolta fondi per la mortalità infantile
(campagna Una orchidea per la vita )
ARZIGNANO, I RAGAZZI IN PRIMA LINEA PER L’UNICEF
http://donataalbiero.blogspot.it/2012/10/arzignano-i-ragazzi-in-prima-linea-per.html
L’istituto comprensivo due di Arzignano ha accettato l’eredità culturale
lasciata dalla scuola Giuriolo, SCUOLA AMICA dei bambini/ragazzi , titolo ricevuto dall’UNICEF nell ‘a. s. 2011 /2012,
per aver attuato la Convenzione
sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza quotidianamente nella sua azione educativa e
didattica di accoglienza, interculturalità, solidarietà
partecipazione.
Si è 'aperto' poi, a
dicembre, il 'dialogo' con l' I.C.
Faedo di Chiampo. Con il mandato del Comitato provinciale, siamo intervenuti, su richiesta delle scuole, nelle classi.
Un video a Natale ha sintetizzato lo spirito che ci animava:
Giocavo , per così dire , in casa a Montorso .
I Professori li conoscevo e stimavo. I 35 ragazzi preparati sui "Diritti dei bambini" mi illustravano i cartelloni con competenza e
sensibilità; ascoltavano attenti la campagna che presentavo "IO COME TU" per la non discriminazione degli alunni stranieri in Italia.
Gli stessi, poi, affrontata la tematica della malnutrizione nel mondo e avute le dovute informazioni sulla ‘PIGOTTA SALVAVITA’ hanno voluto preparare una lettera al sindaco per proporgli di adottare la Pigotta in comune , come segno di solidarietà ai bambini lontani
Gli stessi, poi, affrontata la tematica della malnutrizione nel mondo e avute le dovute informazioni sulla ‘PIGOTTA SALVAVITA’ hanno voluto preparare una lettera al sindaco per proporgli di adottare la Pigotta in comune , come segno di solidarietà ai bambini lontani
Ero fuori casa, in trasferta, a Chiampo.
Mi dovevo presentare
a 135 /140 alunni di sei classi diverse
, divisi in due turni e ai loro professori che mi conoscevano solo
indirettamente .
Mi sono sentita bene
tra loro e con loro, accolta dai ragazzi, messa a mio agio dai docenti .Gli alunni di prima A e prima B mi hanno dedicato la poesia di G Rodari “Bambini e bambole” e hanno cantato , aiutati dal loro prof di musica, la canzone di “Fatmata”.
Un aggancio formidabile per affrontare la tematica dei diritti dei bambini del mondo intero, le sperequazioni tra paesi ricchi e poveri, il dramma di milioni di bambini 'invisibili', sfruttati nel pianeta Terra e per lanciare l'appello Unicef "VOGLIAMO ZERO"
Altri ragazzi (ricordo quelli della classe terza presente) mi hanno bombardato di domande interessanti, pertinenti al tema che avevo trattato… tanto da dover sforare il tempo concesso per poter rispondere .
Ecco , sono gli studenti a guidarci ora .
Ci dobbiamo attivare tutti , noi grandi , per un mondo a misura di bambini, capace non solo di accoglierli e di proteggerli, ma anche di ascoltarli, di dimostrare interesse e fiducia per le loro opinioni, capacità e competenze .
Un mondo migliore cioè un mondo letto, ripensato e ricostruito con loro .
Noi siamo e saremo presenti.
Donata Albiero
Legenda :
I valori della scuola Giuriolo
http://donataalbiero.blogspot.it/2014/12/una-scuola-arzignanese-nel-mito-di.html
Laboratori :
MONTORSO
Carta di identità interiore
Carta di identità interiore
* N.B. Le risposte sono riportate in forma aggregata
Mi sento ascoltato quando ... (risposte degli studenti di prima media)
- parlo con le mie amiche, con i miei genitori
- racconto delle barzellette e/o un argomento buffo
- chiaccherando con gli amici essi mi ascoltano
- qualcuno mi capisce
- invento un gioco, accolgono la mia idea
- prestano più attenzione a me, mi guardano quando parlo
- parlo ad un amico di un problema e mi ascolta
- i miei fratelli si interessano a quello che dico
- chiedo delle cose a mia mamma e lei mi risponde
Mi i sento escluso quando ....
- non mi guardano, mi voltano le spalle
- non mi lasciano giocare, non vogliono parlare con me
- i grandi parlano e io provo a interromperli ma non mi ascoltano
- non vengo convocato alle partite
- i miei amici mi mandano via
- gli altri se ne vanno senza salutarmi
- le mie amiche mi lasciano in disparte e mi ignorano
- non mi permettono di praticare unl avoro di gruppo e nopn accolgono le mie invenzioni
- le mie amiche parlano tra loro e non tengono conto che ci sono anch'io
- non vengo invitato dagli amici
- impegnarmi di più a scuola, avere più tempo per stare con i miei amici
- la pace nel mondo, il non inquinamento, che tutti fossero più ricchi
- che i bambini del mondo tutti potessero andare a scuola
- che non esistessero la cattiveria, la violenza, la guerra
- avere degli animali (elenco) , più amici, e incontrare dei famosi cantanti
- più amici e sapere di più del ....computer
- non venire a scuola il sabato
- restare ragazzo per sempre , vorrei sempre che ci fosse l'estate
- vorrei che le persone vivessero in pace
- vivere nel futuro perchè tutto sarebbe più tecnologico
- che non ci fossero guerre, povertà, malattie
- che i bambini non lavorino da piccoli , un gioco per la playstation 2
- che la mia coniglia sapesse parlare
CHIAMPO
Bambini e bambole
La mia bambina ha una bambola,
e la sua bambola ha tutto:
il letto, la carrozzina,
i mobili di cucina,
e chicchere, e posate, e scodelle,
e un armadio con i vestiti
sulle stampelle, in folla,
e un 'automobile a molla
Fatmata,
anni tredici(Sierra
Leone) Nella regione di Kono
sono stata rapita. La mia bambina ha una bambola,
e la sua bambola ha tutto:
il letto, la carrozzina,
i mobili di cucina,
e chicchere, e posate, e scodelle,
e un armadio con i vestiti
sulle stampelle, in folla,
e un 'automobile a molla
con la quale
passeggia per il corridoio
quando le scarpe le fanno male.
La mia bambina ha una bambola,
e la sua bambola ha tutto,
perfino altre bamboline
più piccoline,
anche loro con le loro scodelline,
chiccherine, posatine eccetera.
E questa è una storiella divertente
ma solo un poco, perché
ci sono bambole che hanno tutto
e bambini che non hanno niente
(Gianni Rodari )
Mi hanno inciso sul petto
il marchio della guerra
e addestrata sul campo
all’odio e alla violenza.
A volte sogno
di tornare al villaggio
e correre felice
verso la mia capanna.
Quanto vorrei
cancellare ogni dolore
e ritrovarmi
libera, e bambina.
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