"BAMBINI E ADOLESCENTI AI MARGINI"
Concepisco la sfera pubblica come l'insieme di luoghi in cui si sviluppa il senso della comunità (il primo nucleo è la famiglia, c'è poi la SCUOLA ...) .
Sogno (utopia?) che ci sia la volontà dei politici di aprire una nuova stagione rispondente alle esigenze dei minori, indicando da subito la strada della espansione dell'assistenza all'infanzia di alta qualità, del miglioramento della formazione, di buoni asili nido e di nuovi benefici per i bambini.
Sarebbe la giusta direzione.
Ma … affogo nella tragica realtà.
La crisi morde e sono i più fragili a pagare, in testa a tutti i bambini.
Le leggi che li riguardano restano al palo e quando arrivano al vaglio delle commissioni parlamentari e dell’aula prevale sempre l’interesse di qualche categoria o la necessità. Non si parte mai dall’interesse “superiore” che è quello dei minori e i loro diritti si trasformano in diritti minori.
Nella sentenza emessa dal Tribunale Permanente dei Popoli (organo della sezione internazionale della Fondazione Basso, istituito nel 1979 che ha il compito di identificare e rendere pubblici quei casi che, a livello mondiale, ledono i diritti fondamentali dei popoli) si legge che:
Intanto però altre sono le priorità in Italia: rinvio di altri due anni la chiusura del cantiere, mai aperto, del ponte sullo Stretto di Messina con una spesa di 6.000.000 di euro all'anno da pagare a commissioni, addetti, membri del CDA ecc che non faranno assolutamente nulla;
acquisto
di 131 caccia bombardieri d’attacco
Joint Strike Fighter F35 il cui costo di produzione è valutato intorno ai 40 milioni di dollari per esemplare.
Certo, si tratta di scelte.
Noi CITTADINI non possiamo rimanere inermi.
La mobilitazione nostra svolge un ruolo importantissimo per la prevenzione e la repressione delle violazioni dei diritti umani: nessun governo può rimanere insensibile alle pressioni degli elettori e dell'opinione pubblica.
La verità è che è sempre possibile, da parte di ciascuno, far qualcosa per contrastare le situazioni di iniquità, anche le più lontane e le più gravi, magari semplicemente firmando una petizione.
Un proverbio asiatico dice pressappoco: "Chi vuole fare qualcosa , trova sempre una strada; chi non vuole fare niente, trova sempre un pretesto".
Il supremo interesse è il bambino ?
Cosa si fa politicamente per i trasporti, gli asili, le rette delle mense scolastiche, gli edifici ancora non a norma, i sussidi alle famiglie, i doposcuola per i nostri figli , i nostri ragazzi ?
Donata Albiero
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