PRESENTAZIONE
Itineario educativo sui Pfs nelle scuole.
INCONTRO CON GREENPEACE ITALIA PER CAMPAGNA "ACQUE SENZA VELENI" VI 2 OTTOBRE 2024 Ringrazio Greenpeace
per avermi invitato e saluto tutti voi.
Ecco, stasera, non parlo tanto in nome
dell’associazione ecologista CiLLSA di
cui sono portavoce e che comunque è
stata ben rappresentata dal dott.
Fazio, ma come promotrice di un
itinerario educativo sui Pfas partito nel 2018 . Si fa carico di esso il gruppo educativo Zero
Pfas del Veneto di cui sono coordinatrice.
Parlo, quindi, a nome di TREDICI organismi, tra associazioni (a livello nazionale,
regionale e locale), comitati, gruppi,
che compongono il variegato mondo del Movimento No Pfas Veneto, non ultima la sezione provinciale
di Greenpeace. Ci hanno dato la delega a portare
nelle scuole il grido d’allarme sui Pfas relativamente ai danni che portano
alla salute umana, in particolare alle nuove generazioni e all’ambiente, per rompere
il silenzio o l’omertà delle istituzioni, la disinformazione o il disinteresse
che regnano ancor oggi tra la popolazione. Rappresento, in
definitiva, nelle scuole, il popolo inquinato da Pfas del Veneto, quasi 400.000
persone, attraverso un Itinerario educativo specifico e
“indipendente” che si avvia al settimo anno consecutivo re che ha interessato
finora ottomila cinquecento studenti, mille cinquecento genitori, quaranta scuole del Veneto.
Ci presentiamo sempre agli studenti con il motto “CONOSCERE PER
CAPIRE E AGIRE” . Vogliamo SVEGLIARE le loro COSCIENZE "CRITICHE".
Il nostro percorso culturale e educativo, fondato sul
metodo attivo, vuole FAR
CONOSCERE agli studenti , attraverso una narrazione CORRETTA e senza
censure (controinformazione), quanto sta avvenendo nel nostro
territorio contaminato dalle sostanze pfas e nel MONDO
CONOSCERE PER CAPIRE le cause di
una tragedia collettiva in Veneto, le responsabilità, le
corresponsabilità’, le richieste del movimento, riflettendo,
condividendo, possibili soluzioni per un futuro migliore’
CAPIRE PER AGIRE, attraverso la
cittadinanza attiva, la sola
‘risposta ’ che concepiamo, per salvare il nostro territorio disarmato e
garantirci la salute.
La cittadinanza
attiva spinge a prendere delle iniziative.
AGIRE PER
SPERARE un futuro migliore e sostenibile.
E gli studenti rispondono con le loro iniziative. Nel
percorso educativo ci ha aiutato molto come spunto quanto Greenpeace effettua (PETIZIONI denunce/spot/ campagne).
Adesso, la mappatura
indipendente sulle acque potabili in Italia per capire lo stato di
contaminazioni da Pfas: importantissima, è un formidabile strumento per la conoscenza del territorio.
Il titolo
dell'itinerario educativo 2024
2025 parla chiaro: "ONE
HEALTH. Un percorso di cittadinanza attiva per bandire i pfas". Bandire i pfas è il fine dei nostri interventi (122organismi
europei hanno firmato, anche CiLLSA), Greenpeace ha lanciato la petizione in
Italia e stiamo firmando a livello individuale; stiamo chiedendo la collaborazione dei comuni per
premere sul parlamento in tal senso) e informiamo i ragazzi (che sollecitano i
comuni locali). Sì, ma… prevedere quando avverrà è una impresa
ardua. Non siamo fidiciosi (lobby industriali, politica, interessi remano contro).
Del resto, non possiamo rimanere fermi. Alla fine di ogni incontro con le scuole gli studenti mi domandano, sempre, anche strumenti di
difesa quotidiana. Finora li ho allertati con documenti, dossier, su contaminazione di acqua,
cibi, padelle, indumenti, cosmetici, plastiche,
contenitori di uso quotidiano. Non basta, non è sufficiente per le loro esigenze.
Da questa
estate sto lavorando a un piccolo "MANUALE DI SOPRAVVIVENZA QUOTIDIANA
CONTRO I PFAS", un Prontuario da offrire ai ragazzi
quest’anno. In esso, stavolta, indico, in positivo, quali
marche, quali aziende, quali prodotti siano o sono già pfas free. Così gli
studenti possono scegliere, con
cognizione di causa, un determinato prodotto. Vorrebbe essere, il
mio, un prontuario da completare in ogni
scuola con altre ricerche virtuose. Appena pronto, lo metto nel sito di CiLLSA con il link pubblico del prontuario (per iragazzi). https://www.cillsa.com/home-page
In ciò ci aiuterebbe quanto, su
proposta di CiLLSA, si vorrebbe attuare come ecologisti veneti: esigere le etichette su ogni prodotto indicanti
la presenza di PFAS.
Avere una a
ETICHETTA in cui sia scritto che quel particolare prodotto “CONTIENE PFAS O
DERIVATI” oppure NO, aiuterebbe gli
STUDENTI nella loro difesa personale ma
anche nell'essere portavoce con i compagni, le famiglie, la comunità, testimoni
attivi dell’importanza di poter scegliere.
Ho fiducia e speranza.
Donata