PFAS UNA ESPERIENZA DI DONNA IN ... LOTTA PER LA SALUTE
Sono DONATA. Abito ad Arzignano e da 11 anni mastico con rabbia, giorno dopo
giorno, la questione Pfas, composti chimici, veleno invisibile, inquinanti per
sempre CHE HANNO contaminato irrimediabilmente ( SI PARLA DI
ALMENO 100 ANNI) la SECONDA FALDA
acquifera più GRANDE d’ Europa e 350.00 persone del Veneto. Sono indignata del
fatto che si possano inquinare falde nel momento in cui l’acqua bene prezioso è
sempre più scarsa nel mondo (cambiamento climatico), GRAZIE A NORMATIVE
INADEGUATE DA PARTE DELLE ISTITUZIONI.
Ho, dentro di me, nel sangue i pfas (me ne sono accorta, non certo grazie alle istituzioni
che per anni hanno considerato Arzignano zona franca dall’inquinamento, tramite
analisi private che feci anni fa, ripetute poi l’anno scorso, sempre
privatamente, le ultime fuori
dall’Italia). E ho sentito il dovere di COMBATTERE ATTIVAMENTE informando la
gente ignara intorno a me
CONSIDERO,
da
ecologista il sistema capitalistico responsabile del DEGRADO
Ambientale . LO FA IN MILLE MODI, attraverso PFAS, SMOG, PESTICIDI,
DISCARICHE abusive, consumo di SUOLO,
TAV, Pedemontana… Intanto il CAMBIAMENTO climatico non si arresta. Tutto è interconnesso e tutti siamo coinvolti.
Nella
lotta che conduco, non mi identifico come mamma no Pfas (sono madre e nonna ma li considero aspetti privati della mia vita). Io sono una donna e cittadina no pfas, una donna e
cittadina attiva.
Sono
portavoce di una associazione locale
ecologista che nata a fine 2012, lotta contro i Pfas dal 2013, CiLLSA, e mi confronto spesso con il quadro storico
delle mamme no pfas che ho conosciuto dal 2017. C’è un dialogo
aperto , costruttivo e dinamico.
Come
donna ho con esse un comune obiettivo “ il mantenimento della vita”, la
difesa delle nuove generazioni, CONTESTUALE alla difesa dell’AMBIENTE (non si
può vivere bene in un ambiente ammalato).
Ed
è per questo che dal Movimento No Pfas del Veneto, nella assemblea di Bonavigo,
nel 2018 ho accettato l’incarico di coordinare un gruppo educativo, costituito da esperti , medici per l’ambiente
ed esperti del territorio, geologi , e attivisti del Movimento per entrare
nelle scuole del Veneto e portare avanti un
percorso educativo su “ PFAS inquinanti sempre: 8500
ragazzi 1500 adulti abbimao incontrato in sei anni – 40 scuole secondarie
AFFRONTIAMO
I TEMI del disastro , del crimine ambientale e del clima di omertà creato attorno al più
grande inquinamento da PFAS avvenuto in Europa.
I PFAS possono provocano gravi danni per la salute dell’individuo , a distanza di anni, ma non si vedono,
non si sentono; sono inodori, insapori, incolori. Ciò permette alle istituzioni, di tranquillizzare la popolazione, in
un clima di rimozione collettiva dei rischi che da essi derivano.
Ancora oggi a distanza di 10 anni da
quando come cittadini siamo venuti a conoscenza nel 2013 regna la
disinformazione istituzionale, nonostante oggi il problema pfas appaia in
inchieste, in documentari ,nella stampa.
È una violenza, esercitata
sui cittadini inconsapevoli, che consente l’immissione nell’ambiente di nuovi
prodotti e nuovi rifiuti che avvelenano l‘aria, la terra e le acque.
Mi indigna la violenza cinica del
profitto di pochi, subìta e ignorata dalla maggior parte della popolazione. Una violenza, quella delle sostanze chimiche che colpisce le donne, le gravide e i loro
bambini, che provoca aborti e malformazioni, vissuta come un fatto
personale e non come un problema collettivo, frutto dell’avidità e
l’indifferenza di chi ne trae profitto e di chi non esercita i dovuti controlli.
Nessun controllo sui cibi, nessun controllo
sui neonati , nessun controllo sulle gravide. Il silenzio è funzionale al
mercato! Il silenzio è funzionale al sistema che governa il pianeta. È contro questa violenza
silente, che e è nato e continua l’impeto di reagire.
Una speranza c’è. Noi la riponiamo nelle nuove generazioni
La nostra azione nelle scuole
punta a svegliare le coscienze critiche dei ragazzi – CONOSCERE PER
CAPIRE E AGIRE.
L’ipocrisia del sistema va
disvelata.
“La
verità è rivoluzionaria”, scriveva Orwell (1903/1950 SCRITTORE, GIORNALISTA,
ATTIVISTA BRITANNICO) nel libro “1984”. La verità turba l’ordine vigente, turba il
commercio, turba la politica.
Bisogna attivare la capacità
critica, dare gli strumenti perché la cultura diventi azione ( SOLO L’AZIONE GENERA SPERANZA ) . E così
mi reco assieme a esperti e attivisti nelle scuole per
parlare a cuore aperto con ragazze e ragazzi, nostri figli, nostri nipoti,
nuove generazioni. Abbiamo verificato
che, a differenza degli adulti, ormai assuefatti alle droghe del sistema, le
giovani studentesse e i loro compagni si attivano, escogitano iniziative e
progetti per combattere la violenza da Pfas in tutte le sue manifestazioni.
.Il TITOLO del nostro itinerario
educativo dice tutto. ”ONE HEALTH. UN PERCORSO DI CITTADINANZA ATTIVA PER
BANDIRE I PFAS”
ONE Health. Una sola salute da difendere nell’armonia del pianeta e dell’universo. Non esistono alternative.
La nostra sollecitazione è sempre quella
per un cambio di paradigma: da una società che pone al primo posto
il consumo e il profitto (di pochi) alla società che pone al primo posto la
salute (di tutti), il benessere, senza ricatti di sorta. La persona al primo
posto.
A tutti i ragazzi incontrati finora nelle scuole, ripeto loro le parole di Bertrand Russel(1872/1970 FILOSOFO
ATTIVISTA BRITANNICO ):
“Non smettete mai di protestare; non smettete
mai di dissentire, di porvi domande, di mettere in discussione l’autorità, i
luoghi comuni, i dogmi… Non smettete di pensare. Siate voci fuori dal coro…
Siate sempre informati e non chiudetevi alla conoscenza perché anche il sapere
è un’arma”
Facciamo appello alle capacità, ideali,
sogni dei ragazzi per un mondo più vivibile.
Donata Albiero