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sabato 18 marzo 2023

SCUOLA LUOGO DI PACE E ACCOGLIENZA. STOP ALL’IDEOLOGIA BELLICISTA.

 


OSSERVATORIO CONTRO LA MILITARIZZAZIONE NELLE AULE

 Fuori le forze armate dalla scuola”. Si tratta dell’appello lanciato dall’Osservatorio contro la militarizzazione delle aule che lo scorso 9 marzo 2023 ha presentato a Roma il primo report.

 Le scuole stanno sempre più diventando terreno di conquista di una ideologia bellicista e di un controllo securitario che si fa spazio attraverso l’intervento diretto delle forze armate declinato in una miriade di iniziative tese a promuovere la carriera militare in Italia e all’estero, e a presentare le forze armate e le forze di sicurezza come risolutive di problematiche che appartengono alla società civile”.

Rappresentanti delle forze militari addirittura in qualità di ‘docenti’ tengono lezioni su vari argomenti, arrivando a coinvolgere persino i percorsi di alternanza scuola-lavoro (PCTO) attraverso l’organizzazione di visite a basi militari o caserme”E così si moltiplicano protocolli di intesa firmati da rappresentanti dell’Esercito con il ministero dell’Istruzione e del Merito, gli Uffici scolastici regionali e provinciali e i singoli istituti.

 Che aggiungere ancora?   

 La scuola era ed è diventata un immenso appetibile mercato. Negli ultimi tempi la presenza, peraltro non nuova, delle forze armate nelle scuole si è fatta più pesante ed invasiva. Si moltiplicano le esperienze di alternanza scuola lavoro presso le caserme; in molte scuole vediamo comparire polizia e carabinieri nell’improbabile ruolo di formatori a cui vengono “esternalizzati” interventi didattici che spaziano dall’educazione civica all’ambientalismo, al bullismo, fino addirittura alla questione della violenza di genere.

Come punto di snodo importante di questa crescente campagna di militarizzazione delle scuole, emerge lo spazio aperto dalla legge 107 del 2015 meglio conosciuta come “la Buona Scuola”, varata da Renzi. La compiuta formalizzazione dell’alternanza scuola lavoro all’interno di questa legge-riforma apriva infatti uno spazio in cui il Ministero della Difesa veniva riconosciuto come soggetto abilitato a tutti gli effetti a svolgere funzione formativa, cosa che emerge chiaramente da alcune successive disposizioni attuative.

 Avevo già denunciato nel 2016 tale pericolo che la BUONA SCUOLA di Renzi, da me sempre combattuta, portava in sé.     

 Non mi dilungo sulla vergognosa, insopportabile e diffusa campagna militarista indirizzata alle giovani generazioni, caratterizzata da aggressività, machismo, culto della gerarchia, dell’obbedienza, della disciplina. Un insieme di ordinarie mostruosità decorate con gradi e stellette…

 
Certo è che la presenza militare nelle scuole, via via sempre più massiccia “… è tanto più insopportabile in un periodo di guerra come quello che stiamo vivendo, in cui la propaganda bellicista è altamente pervasiva e funzionale al mantenimento di una soluzione armata ai problemi dell’esistente, all’imposizione della povertà, della miseria, del ricatto. La situazione che abbiamo delineato non può che aggravarsi” (giornalista Patrizia Nesti)

 Di questo dobbiamo essere consapevoli per organizzare le nostre risposte

 È bene, dunque, che nelle scuole, da parte soprattutto di chi ci studia e ci lavora, ma pure da settori più larghi, si denunci l’offensiva della campagna militarista e si mettano in atto azioni di protesta.

Va assunto come impegno. Contrastare la diffusione della propaganda militarista nelle scuole significa opporsi significativamente alla militarizzazione del territorio, una volta di più, nel nostro agire quotidiano.

 Ben venga dunque l’obiettivo postosi dall’ Osservatorio: 

"Smilitarizzare le scuole e l'educazione vuol dire rendere gli spazi scolastici veri luoghi di pace e di accoglienza, opporsi al razzismo e al sessismo di cui sono portatori i linguaggi e le pratiche belliche, allontanare dai processi educativi le derive nazionaliste, i modelli di forza e di violenza, l'irrazionale paura di un "nemico" (interno ed esterno ai confini nazionali) creato ad hoc come capro espiatorio. Smilitarizzare la scuola vuol dire restituirle il ruolo sociale previsto dalla Costituzione italiana”



Vigiliamo! 

Per quel che posso fare come cittadina attiva, io ci sono.

 Donata Albiero

 

Approfondimento

ELMETTI E MOSCHETTI IN CLASSE? GRAZIE, PREFERISCO DI NO

12 settembre 2016

https://donataalbiero.blogspot.com/2016/09/elmetti-e-moschetti-in-classe-grazie.html

 

 

 

 

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