Pensate, organizzatevi, protestate se occorre, proponete, agite !
https://www.facebook.com/zeropfasmontagnana/videos/301774920453925/
Stamattina avrei dovuto essere tra gli studenti delle superiori a Valdagno, invitata da Legambiente per una breve testimonianza sul tema del risparmio energetico, all’aperto nel Parco, prima che i ragazzi poi in bicicletta o a piedi si recassero a scuola.
L’iniziativa è saltata per ragioni metereologiche ma non il
significato della giornata:
"Quest’anno
Caterpillar e Radio2 dedicano M’illumino di Meno alla bellezza del camminare e
dell’andare a piedi.
Valdagno è una cittadina che a percorrerla tutta,
in lungo ed in largo, non si fanno molte migliaia di metri; ecco che,
opportunamente , questa si presta benissimo alla finalità universale di
riduzione di utilizzo di energia specie se ricavata da fonte fossile.
Abituiamoci ad andare a piedi perché sotto i nostri piedi c’è la Terra e per salvarla bisogna cambiare passo. Entro il 23 febbraio 2018, giorno di M’illumino di Meno quattordicesima edizione, vogliamo simbolicamente raggiungere la luna a piedi
Abituiamoci ad andare a piedi perché sotto i nostri piedi c’è la Terra e per salvarla bisogna cambiare passo. Entro il 23 febbraio 2018, giorno di M’illumino di Meno quattordicesima edizione, vogliamo simbolicamente raggiungere la luna a piedi
e sono 555 milioni di passi : abbiamo dunque bisogno del contributo di tutti.
Avevo
accettato volentieri perché la ritenevo una splendida opportunità di poter ancora
rivolgermi direttamente ai ragazzi (dai 13 ai 19 anni) che tanto hanno
significato nella mia vita professionale. Il tempo non lo ha consentito.
Scrivo qui quello che avrei detto a braccio rivolgendomi con rispetto e fiducia ai miei giovani interlocutori
“ La mia generazione proviene da una epoca che ha avuto il
suo massimo splendore negli anni ’80 del secolo scorso (voi non eravate nati ma
i vostri genitori sì).
ARZIGNANO
In quell’epoca la fede nello sviluppo e nel progresso aveva conquistato TUTTI, compreso noi, allora GIOVANI.
Avevamo 20 - 25 anni, appena usciti dalla scuola e \o dalla Università, un lavoro sicuro a portata di mano; sembrava che ci si aprisse davanti un mondo in cui bastava allungare una mano per cogliere frutti succosi della società del benessere.
Avevamo 20 - 25 anni, appena usciti dalla scuola e \o dalla Università, un lavoro sicuro a portata di mano; sembrava che ci si aprisse davanti un mondo in cui bastava allungare una mano per cogliere frutti succosi della società del benessere.
Purtroppo, invece, il pianeta stava per presentarci il conto amaro di uno sviluppo impetuoso che non aveva tenuto conto della sua stessa sostenibilità, con i danni mostruosi che stava arrecando all’ambiente e a noi stessi, per la nostra sopravvivenza.
Immense isole di plastiche hanno incominciato a galleggiare sull’oceano Pacifico e altrove, la maggior parte dei fiumi è stata invasa dai veleni prodotti da industrie e dall’agricoltura industriale, le stesse falde profonde sono state avvelenate dai pfas (sostanze chimiche) e metalli pesanti, i pesci sono stati contaminati dal mercurio e dalla miniplastica che hanno ingoiato, l’aria si è riempita sempre di più di anidride carbonica e altri gas emessi dalle macchine, dagli inceneritori compromettendo l’equilibrio termico del pianeta e la sopravvivenza delle specie vegetali e animali che conosciamo, compreso l’uomo.
E’
il cosiddetto riscaldamento globale e il conseguente cambiamento climatico.
Si
sciolgono i ghiacciai, le risorse di acqua potabile cominciano a scarseggiare
per milioni di uomini; intere popolazioni scappano dalla loro Terra
disertificata, accrescendo a dismisura il fenomeno delle IMMIGRAZIONI che il
nostro PAESE soltanto ora ha cominciato a conoscere.
ARZIGNANO manifestazione sul clima di CiLLSA 2014
Ho fatto
tale premessa perché sono convinta che tutti noi dobbiamo sempre “Pensare globalmente
e agire localmente”
E mi rifaccio all’interessante opuscolo
di Legambiente, in collaborazione con
MIUR - Ministero dell’Istruzione, dell’Università e
della Ricerca dal
titolo:
Cambio di clima -
Meno consumi, più energia pulita per salvare il clima
pensare
globalmente... - l’effetto serra - i mutamenti climatici - lo sviluppo
sostenibile –
diminuire
i consumi - il futuro: le fonti
d’energia rinnovabili
agire
localmente... - contribuire al risparmio energetico
- guida
all’efficienza energetica (10 schede)
con una aggiunta in
più da parte mia, però, per non rendere banale l’invito
provocatorio di questo giorno “Pensiamo con i piedi."
Solo la presa di coscienza da parte vostra della situazione generale in cui viviamo può far sì che singole giornate come questa del 23 febbraio 2018, “MI ILLUMINO DI MENO” dedicata nello specifico al risparmio energetico e agli stili di vita sostenibile, non vada utilizzata, solo in una bella passeggiata primaverile, in due ore in meno tra le aule scolastiche, in discorsi di maniera, in buoni propositi da dimenticare il giorno dopo.
Questo giorno potrà esservi utile (e lo sa bene la scuola e
lo sanno bene i docenti che ve lo hanno ORGANIZZATO) solo se lo utilizzate per
una riflessione profonda … per cambiare radicalmente, giorno dopo giorno ma
quella che è stata per voi fino ad oggi la prospettiva di VITA offerta dalla
società consumistica.
Vita e ambiente sono un binomio inscindibile: per questo occorre rivedere stili e modalità di comportamento.
L’umanità ha il dovere di ritrovare se stessa, di ricreare rapporti leali, sviluppare sistemi d’ interazione e di solidarietà con l’ambiente. La modernità deve ruotare attorno ai bisogni veri del genere umano, rispettando la vita in tutte le sue forme.
Non è più
sufficiente che ciascuno di voi adotti diligentemente le misure già suggerite
da vari decaloghi per risparmiare l’energia.
Sono precondizioni
da cui partire per impostare in maniera costruttiva la vostra esistenza e il
vostro essere fin d’ora cittadini attivi a casa, a scuola, nella società.
Dovrete essere VOI, già da domani, a dar vita a dei progetti destinati a invertire il processo di degrado globale, partendo dalla realtà in cui vivete, il vostro TERRITORIO e lo scempio che esso subisce.
Dovrete essere VOI, già da domani, a dar vita a dei progetti destinati a invertire il processo di degrado globale, partendo dalla realtà in cui vivete, il vostro TERRITORIO e lo scempio che esso subisce.
Fatevi protagonisti, inventate
progetti, start up sullo sviluppo sostenibile; imparate a coordinarvi, a
elaborare insieme analisi e strategie, a utilizzare le nozioni che avete
appreso e che apprendete a scuola
Smentite
quanti vi dicono di essere solo dei bamboccioni, senza interessi e senza sogni.
Non hanno fiducia in voi.
Prendete coscienza che adesso è la vostra generazione che deve disegnare, qui e ora, non solo nuovi stili di vita, nuovi modelli culturali di esistenza, di relazioni umane (oggi il modello di sviluppo e i consumi energetici imposti dal nostro stile di vita -Paesi del Nord- hanno le ricadute ambientali più catastrofiche proprio nella parte del pianeta più disagiata, quella che ne ha la minore responsabilità-Paesi del Sud-)
Ricordatevi sempre che aria, acqua, suolo, sono beni comuni, di tutti i cittadini, da proteggere e difendere contro la rapacità di chi li vuole utilizzare per profitti privati).
Partecipate attivamente e civilmente alle battaglie portate avanti dai cittadini nel vostro territorio per la salute e l’ambiente (contro le grandi opere deturpanti, per una riconversione industriale che punti all’energia pulita)
Solo così
potrete riciclare in senso ecologico
e positivo l’amara eredità che la mia generazione vi ha consegnato.
Fate appello alle vostre capacità, ai vostri
ideali, ai vostri sogni per un mondo più vivibile.
Pensate, organizzatevi, protestate se occorre, proponete,
agite.
E concludo.
Da alcuni anni, da cittadina attiva, curo un blog per continuare il mio
legame virtuale e ideale con i giovani, parlando di temi ambientali, sociali,
civili.
Sapete come lo ho chiamato? GENERAZIONE
SPERANZA.
Dice tutto, non vi pare?
Voi potete fare la differenza, voi siete la
generazione speranza …per un mondo migliore, per un mondo sostenibile
Grazie “
E grazie anche a voi cari organizzatori, cari docenti
e dirigente scolastico, caro Stefano per
il coinvolgimento attivo degli studenti: sono, lo sapete bene come lo so
io, la sola nostra Speranza per davvero.
Donata Albiero 23 febbraio 2018