Quale Natale?
Ecco l’augurio che faccio a tutti tramite la piccola associazione ambientalista cui sono iscritta, apartitica ma che fa politica quotidiana nel difendere i diritti del cittadino, la sanità e la scuola pubblica, nel promuovere la cittadinanza attiva, la solidarietà, l’amore per l’Ambiente considerato, a tutti gli effetti, la nostra casa comune.
Un Natale ispirato ai pastori non
italiani, ospitati temporaneamente nei presepi di chi agita quotidianamente le
bandiere contro di loro.
Un Natale per quei bambini e quei ragazzi che, grazie alla defezione dal senato da parte di chi aveva il dovere di votare una legge, restano esclusi dalla cittadinanza della terra dove sono nati e cresciuti.
Un Natale per quelli che dormono nei
cartoni perché sono stati cacciati via dalle loro case senza che nessuno
provvedesse a dare loro un alloggio.
Un Natale dedicato a chi si è visto
rubare tutti i risparmi di una vita da ricchi banchieri che hanno già salvato
il bottino nei paradisi fiscali.
Un Natale per i bambini di
Arzignano, che dai rubinetti di casa contnuano a ricevere acqua inquinata da PFOA senza che nessuno alzi un
dito per impedirlo.
Un Natale dedicato alle mamme che hanno perduto il bambino prima che nascesse perché c’è chi scarica veleni nell’acqua e nelle falde senza che nessuno alzi un dito per fermarlo.
Un Natale dedicato agli operai che ogni giorno stanno a contatto con sostanze tossiche senza che nessuno li avverta delle malattie che potranno contrarre.
Un Natale dedicato alle mamme che hanno perduto il bambino prima che nascesse perché c’è chi scarica veleni nell’acqua e nelle falde senza che nessuno alzi un dito per fermarlo.
Un Natale dedicato agli operai che ogni giorno stanno a contatto con sostanze tossiche senza che nessuno li avverta delle malattie che potranno contrarre.
Un Natale per tutti quelli che sono
costretti a scegliere tra salute e lavoro.
Un Natale per quegli sfortunati che
hanno un lavoro precario e mal pagato.
Un Natale per quelli ancora più
sfortunati, che sono costretti a lavorare in nero.
Un Natale per quelli che il lavoro
proprio non ce l’hanno più e non riusciranno a trovarlo perché sono già avanti
con gli anni.
Un Natale per tutti quelli che mangeranno
dolci paste e altro fabbricati con uova di incerta origine.
Un Natale a tutti gli uomini di buona
volontà affinché non la smarriscano per strada.
A tutti voi,
ai vostri bambini e alle
vostre famiglie, con le braccia aperte, con un affetto vero, come deve essere
quello di chi si riconosce membro della famiglia degli umani e della grande
famiglia di tutti gli esseri viventi,
noi di CiLLSA, che abbiamo lavorato per questo Natale ogni giorno dell’anno, auguriamo un buon Natale vero”.
noi di CiLLSA, che abbiamo lavorato per questo Natale ogni giorno dell’anno, auguriamo un buon Natale vero”.
Mi unisco a questo abbraccio, con
un video che anni fa ho dedicato assieme agli studenti di Arzignano ai
bimbi del mondo, oggi più che mai attuale
Donata Albiero