UNA VERA PIAGA SOCIALE
Le Iene | Slot machine e sale
giochi per bambini |
https://youtu.be/knkTLy5H2SA
Allarme: le slot machine non sono più soltanto un passatempo o
un “azzardo” per gli adulti, ma
Tutto è fatto
ad arte.
Persino
i “tintinnii“ sono gli stessi: imitano
la cascata di soldi delle slot per adulti.La slot per bambini “ non succhia soldi è vero, si vincono 'upgrade', ma induce alla dipendenza e fatte le dovute proporzioni è paragonabile a quella che provano gli adulti, on line o nelle sale giochi di cui sono piene le strade”, scriveva l’anno scorso Alessandra Magliaro
Le app (applicazioni che si scaricano nei dispositivi mobili) di giochi d’azzardo per bambini si moltiplicano e si rendono sempre più seducenti agli occhi dei piccoli giocatori. Fino a pochi mesi fa si contavano sulle dita di una mano, ora sono più di 30 e sono in costante aumento. Si parla delle app che mascherate da giochi innocenti, celano dietro alla loro grafica accattivante e colorata, un vero e proprio embrione di gioco d’azzardo. I premi sono virtuali (come l’accesso ai livelli successivi per esempio) ma l’accanimento e la dipendenza sviluppati nei bambini sono più che reali.
Basta fare una piccola ricerca per averne la riprova e rabbrividire, ci racconta Enzo Santonicola: . “ Il pericolo più grave sta nel fatto che le app in generale, sono spesso motivo di confronto e dialogo tra i bambini e, in alcuni casi, uniscono fasce d’età diverse: i più piccoli, per sentirsi “grandi”, scaricano le app dei loro amici delle medie. E così il tam tam corre veloce e l’app viene scaricata da migliaia di ragazzini. In un’epoca in cui la paghetta può essere versata su una carta di credito ricaricabile che poi il ragazzino connetterà al proprio store, il passo tra giocatore e dipendente dal gioco d’azzardo è veramente troppo breve. Il boom delle scommesse virtuali tra i ragazzi del liceo ne è un triste esempio” .
Esistono dei movimenti contro il gioco
d’azzardo, come il Movimento No Slot,
''Non c'è da fare del proibizionismo o al
contrario 'legalizzare', a monte del tema slot c'è un problema culturale
che è urgente risolvere'',
continua a ripeterci Simone Feder del movimento No-slot, figura tra le
più note della battaglia che tenta di arginare un fenomeno sempre più pericoloso per le conseguenze
devastanti .
Cosa ci salverà?
Simone Feder, psicologo, giudice
onorario presso il Tribunale per i Minorenni di Milano, tra i fondatori del
Movimento, in prima fila contro le ludopatie, conoscitore del mondo
giovanile dalla sua esperienza concreta nella Casa del giovane di Pavia, è
in sintonia con le giovani generazioni e la risposta per lui è una sola: ''I nostri ragazzi. Ogni giorno entro nelle scuole a spiegare e ogni giorno
vedo il loro stupore quando racconto cosa c'è dietro una slot machine, cosa
provoca. Educazione e cultura sono
le nostre uniche armi per far capire far capire che il futuro non è tentare la
fortuna con una slot o un gratta e vinci. La gran parte di loro è
privilegiata, non sa cosa significa soffrire, non sa come ci si può ridurre con
genitori che si giocano lo stipendio o chiedono i soldi agli usurai. Bisogna
dirglielo, farglielo sapere perchè loro non siano indifferenti. E quanto questo
accade il risultato è immediato: scrivono lettere, si impegnano con il
movimento, convocano assemblee, si fanno protagonisti. Sono sicuro: i giovani
ci salveranno''.I ragazzi stessi insomma diventano, una volta capito il pericolo da evitare, gli ambasciatori di una cultura della legalità. Cultura che i genitori dovrebbero trasmettere ai figli fin da piccolissimi perché, in definitiva, il nodo si stringe sempre intorno alla CULTURA della famiglia.
La scuola può fornire un valido aiuto educativo. Nel 2012, per portare un esempio diretto, aderii con il CTP di Arzignano alla campagna nazionale "Mettiamoci in gioco" messa in campo in quell’anno, da 17 organizzazioni di vario genere (tra cui LIBERA, Gruppo ABELE) contro i rischi del gioco d'azzardo nel giovani.
Numerose sono a tutt’ oggi, del resto, le iniziative di comitati , associazioni , volontari, Comuni che hanno a cuore la loro comunità , per contrastare il fenomeno di DIPENDENZA , informando , formando, progettando, coinvolgendo i giovani nella scuola , nelle parrocchie, nelle biblioteche civiche, nei vari luoghi di aggregazione sociale .
Ben vengano le campagna di educazione all’interno delle scuole (splendida anche la mostra , mi pare del 2014, con 60 vignette graffianti di 36 noti vignettisti dal titolo eloquente “Azzardo: non chiamiamolo gioco” a disposizione gratuitamente di Istituti Scolastici e Comuni che vogliano richiederla, contattando gli enti promotori Mail: rischio@exodus.it
Ma lo Stato ?
Gioco d’azzardo.
In Italia c’è una slot machine ogni 143 abitanti. Un record inquietante che
però porta nelle casse dello Stato quasi cinque miliardi l’anno. Il governo deve scegliere da che parte stare
Vienna , ad esempio , ha messo al bando il gioco d’azzardo.
Slot-machine non se ne vedono più in giro. Scomparse da bar e birrerie. La legge è in vigore da gennaio scorso e i risultati sono sotto gli occhi di tutti.
In Italia?
Non oso pensare che il Governo voglia
far cassa sulla disperazione e sull'ignoranza, alimentando le mafie del
gioco d'azzardo e pensando appunto di lucrare con quest'affare miliardario. Se così fosse, (lo è?), ci darebbe la misura del basso livello di etica, di responsabilità e di attenzione al bene comune a cui è pervenuta la classe politica in questo paese.
È urgente una scossa morale capace di liberarsi dal peso delle lobby, del condizionamento delle mafie, delle massonerie e dei potentati economici, che stanno riducendo gli spazi della democrazia....prima che sia troppo tardi!
Donata
Albiero 24 OTTOBRE 2015
Nota a margine
Mi presento
http://donataalbiero.blogspot.it/2012/08/bambini-ragazzi-giovani-soggetti-attivi.html
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