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giovedì 18 settembre 2025

SALUTE E PREVENZIONE IL FUTURO SI COSTRUISCE

 

SCUOLA  QUANDO LA CHIMICA È CONTRO LA VITA

CHE FARE DOPO LA SENTENZA MITENI 

Donata Albiero convegno attivisti veneti 13 settembre 2025 

Atti convegno attivisti Ecofesta in Arzignano 13 settembre 2025  

Porto un breve contributo ai lavori di questo convegno, senza rubare troppo tempo al prezioso dibattito di questa mattina, per mettervi al corrente dell’impegno di un piccolo gruppo di esperti che hanno dedicato ai giovani e agli studenti le proprie risorse intellettuali e il proprio tempo.

 Una lettera aperta scritta agli studenti a luglio 2025, (e recapitata attraverso i loro docenti referenti PFAS) dopo la sentenza Miteni spiega il percorso didattico del “Gruppo educativo zero pfas” nel 2025 2026.

Abbiamo ricordato loro che il processo Miteni si era concluso.

Si era trattato di una sentenza storica, la vittoria dei cittadini contro una potentissima società multinazionale. Un insperato risultato per la comunità e per le vittime dell’inquinamento, dopo anni di lotta e denuncia.

Abbiamo evidenziato il forte messaggio che emana da questa sentenza: quando i cittadini si uniscono, anche le multinazionali possono essere chiamate a rispondere delle loro azioni.

 I ragazzi hanno ben compreso che la partecipazione conta: chi si informa, si attiva, protesta, può davvero ancora incidere sulle scelte politiche e giudiziarie. 

La storia della lotta dei cittadini disarmati contro la multinazionale è espressione dei tempi che stiamo vivendo; della rapida trasformazione della società dove nuovi poteri economici oligopolisti decidono sulla testa di intere comunità. Tocchiamo nel vivo della nostra carne gli effetti della trasformazione della società in senso neoliberistico.  Non stiamo apprendendo ciò leggendo un libro o ascoltando una lezione. Questa storia si tocca con le mani.

 L’ambiente è un bene comune: ma anche un grande intralcio per chi deve realizzare grandi opere i cui effetti ricadranno sull’intera comunità. I ragazzi che hanno deciso  di partecipare attivamente e alla manifestazione davanti al tribunale hanno vissuto, in prima persona, un momento cruciale della storia nuova che avanza in tutto il pianeta. Entrare nella storia attivamente ha consentito loro di comprenderla appieno e capire tutta l’importanza di un nuovo protagonismo, nel momento in cui le decisioni prese dall’alto possono vanificare le regole della democrazia e sconvolgere la vita reale di migliaia di persone.

Avere preso coscienza di ciò che sta accadendo alle loro vite ha consentito di tramutare questa nuova consapevolezza in azione.

Adesso, affermare che l’ambiente è un bene comune è il frutto di una conoscenza esperienziale, che stimola la creatività e vivifica il significato culturale delle nozioni che studiano nella loro quotidianità di studenti.

Difendere l’ambiente non è più uno sloga generico ma un’affermazione dell’anima.

Nasce in tal modo la consapevolezza di essere parte di una Cittadinanza attiva cioè di avere trasposto nella propria esistenza nuovi valori e non generiche nozioni. Nasce la conoscenza come emozione e come vissuto personale.

Un’altra esperienza che raggiunge i ragazzi è la memoria dei fatti da parte di chi li ha preceduti. La scoperta che altri hanno iniziato un processo che adesso coinvolge le loro esistenze. La memoria personale diventa uno strumento reale che lega tra loro le generazioni. La memoria cancellata purtroppo dai nuovi media (strumenti di una tecnologia che minaccia la natura umana)

La memoria è importante: senza chi ha denunciato e raccontato, oggi non ci sarebbe stata alcuna sentenza.

Raccogliamo le voci dei ragazzi

Ci avevano lasciato a fine maggio 2025, con delle considerazioni importanti:

“Prendere consapevolezza della gravità del problema è il primo passo, forse scontato, ma imprescindibile. Avere una visione chiara dei drammatici effetti che possono provocare i Pfas è fondamentale per contrastare ignoranza e disinformazione.

Siamo disarmati davanti alla presa di coscienza della nostra impotenza: “siamo indifesi, non ci sono tutele legislative o giuridiche, non c’è modo di distinguere tra cibi contaminati e cibi genuini, non possiamo fare esami di accertamento…”

Tuttavia, una nuova consapevolezza della nostra umanità ci spinge a impegnarci collettivamente, per cambiare le attuali politiche industriali, che hanno come scopo principale il profitto e il consumo e orientare la nostra azione nella direzione del benessere psico-fisico, della solidarietà e dell’amicizia al posto della concorrenza.

 

Auditorium Zanella  allestito dagli studenti con cartelloni su Pfas  
                              

I ragazzi ci scrivono:

 “Dobbiamo essere coraggiosi, capaci di prendere scelte che possano cambiare la situazione odierna, imporre leggi e norme che regolino l’utilizzo dei PFAS, studiare alternative possibili o cure mediche in grado di debellarli. Noi, giovani di oggi, saremo i politici, gli imprenditori, i medici, i magistrati di domani. Se davvero riusciremo a capire che cambiare è necessario, allora sarà in nostro potere farlo. Se è vero, come si dice, che il futuro è nelle nostre mani, allora esso potrà essere migliore del presente”.

I ragazzi che hanno scritto questa frase esprimono già nuovi valori e quindi nuove speranze e nuovi progetti. Non aspirano a diventare un bravo tecnico bensì un cittadino cosciente, in grado di usare la tecnologia per fin sociali e umani.

 Riprenderemo il cammino da qui, avendo piena contezza dei nostri obiettivi, cioè il bando delle molecole tossiche e cancerogene e una chimica al servizio dell’umanità e non della speculazione e del profitto. Nel frattempo però abbiamo il dovere etico di affrontare i guasti che tali molecole stanno arrecando nel presente e assumerci la responsabilità di contrastarli in tutti i modi possibili.

Stimoleremo i giovani a mettere in atto percorsi individuali e collettivi per ridurre il danno causato dalle sostanze chimiche, attraverso la presa di coscienza e l’azione diretta, utilizzando nei limiti del possibile, una didattica attiva.

Prevenzione” sarà la nostra parola d’ordine.  Prevenire e combattere la diffusione delle molecole nell’ambiente e nei nostri organismi. Pretendere un servizio sanitario all’altezza della situazione e un impegno reale da parte delle istituzioni che, fino ad ora, a dodici anni dallo scandalo Miteni, non hanno remato certamente dalla parte dei cittadini.

Questo, in estrema sintesi, il nostro impegno didattico che da otto anni portiamo avanti nelle scuole e nella società,

Donata

Approfondimenti 

Stampa e percorso educativo 2025 2026 

Vicenza Report  https://donataalbiero.blogspot.com/2025/09/zero-pfas-del-veneto-gruppo-educativo.html 

Terra Nuova   https://donataalbiero.blogspot.com/2025/09/zero-pfas-incontri-nelle-scuole-un.html

Il Fatto Alimentare  https://donataalbiero.blogspot.com/2025/09/pfas-in-veneto-riparte-il-progetto.html

Terra Aqua  https://donataalbiero.blogspot.com/2025/09/tera-e-aqua-settembre-2025-il-futuro.html

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Comunicato stampa   https://donataalbiero.blogspot.com/2025/09/comunicato-stampa-itinerario-educativo.html

lunedì 15 settembre 2025

ZERO PFAS DEL VENETO GRUPPO EDUCATIVO UN ARTICOLO DI VICENZA REPORT

 11 SETTEMBRE 2025  COMUNICATO STAMPA 




ONE HEALTH. Quando la chimica è contro la vita. Cittadinanza attiva per bandire Pfas e Microplastiche” Itinerario educativo nelle scuole secondarie – A.S. 2025/26

Siamo il Gruppo Educativo Zero Pfas del Veneto. Abbiamo incominciato ad operare nel 2018, sempre gratuitamente, incontrando, in quarantasei scuole secondarie, più di diecimila studenti duemila adulti, tra genitori e docenti. Il nostro itinerario per l’a.s. 2025/2026 aggiorna i contenuti del programma finora svolto, dando una visione più generale alla gravissima contaminazione da PFAS che abbiamo subito e continuiamo a subire in Veneto, collegandola alla micidiale questione delle microplastiche.

Partiamo dalla sentenza storica ed esemplare avvenuta il 26 giugno 2025, con condanne pesanti per quanto riguarda gli inquinatori, vittoria epocale delle associazioni e dei comitati, atto di giustizia che ha confermato essere l’acqua un diritto, non un terreno di profitto per pochi.

Zero Pfas del Veneto

Ci guida la consapevolezza, però, che tale sentenza non è il traguardo, ma solo uno dei tanti passi che si devono ancora compiere in funzione della salute dei cittadini.

Colleghiamo, il degrado ambientale e i rischi per la nostra Salute all’uso inappropriato di molte sostanze chimiche, in una visione olistica, abbracciando l’approccio One Health: una percezione della vita in cui natura e società sono integrate e la salute è una sola.

Riflettiamo sul ruolo distruttivo di una chimica usata solo per profitto e degli effetti ancor più tossici di Pfas e microplastiche insieme che ci stanno portando verso conseguenze negative irreversibili.

Stimoliamo i giovani a mettere in atto percorsi individuali e collettivi per ridurre il danno causato dalle sostanze chimiche, utilizzando il metodo attivo: ascolto, dialogo, confronto da parte nostra e protagonismo, responsabilità, azione da parte degli studenti

Prevenzione

Sarà la nostra parola d’ordine.

Ci avvalliamo, in tema di Prevenzione, delle idee e delle proposte che scaturiscono dal convegno degli ecologisti veneti nell’Ecofesta in Arzignano, il giorno 13 settembre 2025.

Diffondiamo, come ulteriore difesa individuale e collettiva, tra gli studenti, il “Manuale di sopravvivenza scolastico” sui Pfas, pubblicato dalla coordinatrice e aggiornato, in PROGRESS, dalle osservazioni degli studenti che si impegnano nel compito: “A caccia di Pfas”. Hanno, già, iniziato il loro ‘reportage’ studenti della scuola media Muttoni di Vicenza.

Ringraziamo le associazioni, i comitati e i gruppi che ci hanno dato il loro logo come sostegno al percorso educativo 2025/2026.

Siamo pronti: esperti (di Isde e del territorio) e attivisti (del Movimento No Pfas). “Contro il muro dell’indifferenza, ci vuole il coraggio di costruire”(don Luigi Ciotti) Donata Albiero, coordinatrice del gruppo educativo Zero Pfas del Veneto

Arzignano, 11 settembre 2025

Fonte Donata Albiero Zero Pfas del Veneto

 


ZERO PFAS INCONTRI NELLE SCUOLE UN ARTICOLO DI TERRA NUOVA

 

 

Ambiente   “Zero Pfas”: incontri nelle scuole

15 SETTEMBRE  TERRANUOVA 

“Zero Pfas”: incontri nelle scuole

https://www.terranuova.it/news/ambiente/zero-pfas-incontri-nelle-scuole

 Anche quest'anno in Veneto il gruppo Zero Pfas porta nelle scuole gratuitamente incontri per informare e sensibilizzare ragazzi e famiglie sul problema dell'inquinamento da Pfas. 

 Come ci spiega Donata Albiero, attivista da tempo sul tema.

«Abbiamo incominciato a operare nel 2018, sempre gratuitamente, incontrando, in quarantasei scuole secondarie, più di diecimila studenti e duemila adulti, tra genitori e docenti» spiega Donata.

La proposta di incontri per l’anno scolastico 2025/2026 «aggiorna i contenuti del programma finora svolto, dando una visione più generale alla gravissima contaminazione da Pfas che abbiamo subito e continuiamo a subire in Veneto, collegandola alla micidiale questione delle microplastiche – prosegue Donata – Partiamo dalla sentenza storica ed esemplare dello scorso 26 giugno, con condanne pesanti per gli inquinatori, vittoria epocale delle associazioni e dei comitati, atto di giustizia che ha confermato l’acqua come diritto, non come profitto per pochi. Ci guida la consapevolezza, però, che tale sentenza non è il traguardo, ma solo uno dei tanti passi che si devono ancora compiere in funzione della salute dei cittadini. Colleghiamo il degrado ambientale e i rischi per la nostra salute all’uso inappropriato di molte sostanze chimiche, in una visione olistica, abbracciando una percezione della vita in cui natura e società sono integrate e la salute è una
sola».

«Stimoliamo i giovani a mettere in atto percorsi individuali e collettivi per ridurre il danno causato dalle sostanze chimiche, utilizzando il metodo attivo: ascolto, dialogo, confronto da parte nostra e protagonismo, responsabilità, azione da parte degli studenti – spiega ancora Donata – Prevenzione sarà la nostra parola d’ordine».

QUI il progetto integrale e i contatti utilizzabili

https://donataalbiero.blogspot.com/2025/09/one-health-quando-la-chimica-e-contro.html


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giovedì 11 settembre 2025

COMUNICATO STAMPA ITINERARIO EDUCATIVO SU PFAS E MICROPLASTICHE

 



 


Arzignano,  11 settembre 2025

 ONE HEALTH. Quando la chimica è contro la vita. Cittadinanza attiva per bandire Pfas e Microplastiche” Itinerario educativo nelle scuole secondarie – A.S. 2025/26

 Siamo il Gruppo Educativo Zero Pfas del Veneto. Abbiamo incominciato ad operare nel 2018, sempre gratuitamente, incontrando, in quarantasei scuole secondarie, più di diecimila studenti e duemila adulti, tra genitori e docenti. Il nostro itinerario per l’a.s. 2025/2026  aggiorna i contenuti del programma finora svolto, dando una visione più generale alla gravissima contaminazione da PFAS che abbiamo subito e continuiamo a subire in Veneto, collegandola alla micidiale questione delle microplastiche. 

Partiamo dalla sentenza storica ed esemplare avvenuta il 26 giugno 2025, con condanne pesanti per quanto riguarda gli inquinatori, vittoria epocale delle associazioni e dei comitati, atto di giustizia che ha confermato essere l’acqua un diritto, non un terreno di profitto per pochi.

Ci guida la consapevolezza, però, che tale sentenza non è il traguardo, ma solo uno dei tanti passi che si devono ancora compiere in funzione della salute dei cittadini. 

Colleghiamo, il degrado ambientale e i rischi per la nostra Salute all’uso inappropriato di molte sostanze chimiche, in una visione olistica, abbracciando l’approccio One Health: una percezione della vita in cui natura e società sono integrate e la salute è una sola.         

Riflettiamo sul ruolo distruttivo di una chimica usata solo per profitto e degli effetti ancor più tossici di Pfas e microplastiche insieme che ci stanno portando verso conseguenze negative irreversibili.

Stimoliamo i giovani a mettere in atto percorsi individuali e collettivi per ridurre il danno causato dalle sostanze chimiche, utilizzando il metodo attivo: ascolto, dialogo, confronto da parte nostra e protagonismo, responsabilità, azione da parte degli studenti

Prevenzione sarà la nostra parola d’ordine.  

Ci avvalliamo, in tema di Prevenzione, delle idee e delle proposte che scaturiscono dal convegno degli ecologisti veneti nell’Ecofesta in Arzignano, il giorno 13 settembre 2025. 

Diffondiamo, come ulteriore difesa individuale e collettiva, tra gli studenti, il “Manuale di sopravvivenza scolastico” sui Pfas, pubblicato dalla coordinatrice e aggiornato, in PROGRESS, dalle osservazioni degli studenti che si impegnano nel compito:  “A caccia di Pfas”.  Hanno, già, iniziato il loro 'reportage' studenti della scuola media Muttoni di Vicenza. 

Ringraziamo le associazioni, i comitati e i gruppi che ci hanno dato il loro logo come sostegno al percorso educativo 2025/2026.   

 Siamo pronti: esperti (di Isde e del territorio) e attivisti (del Movimento No Pfas).     "Contro il muro dell'indifferenza, ci vuole il coraggio di costruire"(don Luigi Ciotti )  

 Donata Albiero,  coordinatrice del gruppo educativo Zero Pfas del Veneto                                                          

Allegato 

Il percorso educativo 

mercoledì 10 settembre 2025

PFAS, IN VENETO RIPARTE IL PROGETTO NELLE SCUOLE . LO RICORDA IL FATTO ALIMENTARE

 

https://ilfattoalimentare.it/pfas-veneto-progetto-scuole.html

9 settembre 2025 Sara Rossi


 Con l’avvio dell’anno scolastico 2025/26, riparte nelle scuole del Veneto l’attività del Gruppo Educativo Zero PFAS, espressione del Movimento No PFAS. L’iniziativa, avviata nel 2018, ha già raggiunto più di 10mila studenti e 2mila adulti tra docenti e genitori in 46 istituti scolastici delle province maggiormente colpite dalla contaminazione: Vicenza, Verona, Padova. Proprio qui, infatti, si è verificato uno dei più gravi casi in Europa di inquinamento ambientale da sostanze perfluoroalchiliche, composti altamente persistenti nell’ambiente e negli organismi, tanto che hanno ricevuto l’appellativo di forever chemicals (sostanze chimiche eterne).

Il percorso è nato per fornire conoscenze scientifiche e strumenti di cittadinanza attiva alle giovani generazioni, rendendole protagoniste nella difesa del territorio e della salute pubblica. “Coltivate il senso di responsabilità, è l’unico che rende cittadini attivi” è l’appello che conclude ogni incontro.

“Partigiani del territorio” contro PFAS e microplastiche

Il nuovo itinerario didattico, che parte a settembre, ha un titolo esplicito: “One Health. Quando la chimica è contro la vita. Cittadinanza attiva per bandire PFAS e microplastiche”. La prospettiva è quella di ‘One Health’, che integra salute umana, ambiente ed ecosistemi.

L’approccio del Gruppo – formato da medici, educatori, esperti del territorio e attivisti – si basa sull’apprendimento attivo e sulla cittadinanza responsabile. L’obiettivo è aiutare i ragazzi a diventare ‘sentinelle di democrazia’, consapevoli dei rischi per la salute e per l’ambiente legati a PFAS e microplastiche. I temi vengono affrontati in modo scientifico ma accessibile, stimolando nei ragazzi un cambio di paradigma culturale, che mette la salute al primo posto rispetto al profitto economico.

Sit in 7 febbraio 2025 studenti media Zanella presenti con cartelloni ph di Federico Bevilacqua

Sit in 07/02/2025 degli studenti della scuola media Zanella, presenti con cartelloni (Ph di Federico Bevilacqua, cortesia di Donata Albiero)

La spinta del processo Miteni

Il percorso educativo si intreccia con la vicenda giudiziaria che ha visto protagonista lo stabilimento Miteni di Trissino (Vicenza), riconosciuto responsabile della contaminazione da PFAS delle falde acquifere di un’area di 180 km2, che comprende 30 comuni tra le province di Vicenza, Verona e Padova e che interessa circa 350mila cittadini. La recente sentenza di primo grado (ne abbiamo parlato in questo articolo), che ha individuato i responsabili, è stata definita una “vittoria legale, sociale, politica e morale”.

Per molti studenti che hanno seguito il processo fin dal 2021, il verdetto ha rappresentato un momento di svolta: il riconoscimento formale che i danni ambientali e sanitari non sono una fatalità, ma il risultato di scelte industriali e di mancate vigilanze istituzionali.

Un progetto libero e gratuito

L’iniziativa del Gruppo Educativo Zero PFAS si distingue perché è autonoma, gratuita e nata dal basso, frutto dell’impegno di cittadini liberi che hanno deciso di offrire un contributo civico alla formazione dei giovani. “Il nostro è un progetto organico, dal valore sociale – sottolinea la coordinatrice Donata Albiero, già dirigente scolastica. – Vogliamo rendere gli studenti protagonisti nel territorio, capaci di prevenire e contrastare i danni delle sostanze chimiche”.

La partecipazione conta, la giustizia è un diritto di tutti, l’ambiente è un bene comune, la memoria è importante” è il messaggio che il gruppo ribadirà anche nel nuovo anno scolastico. Perché, come ricorda lo slogan scelto dal movimento: “Da soli non si vince”.

© Riproduzione riservata Foto: Depositphotos, Donata Albiero

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Altro 

https://donataalbiero.blogspot.com/2025/09/tera-e-aqua-settembre-2025-il-futuro.html


lunedì 8 settembre 2025

TERA E AQUA SETTEMBRE 2025 IL FUTURO NON SI SUBISCE SI COSTRUISCE

                      SETT. 2025 




QUANDO LA CHIMICA È CONTRO LA VITA

LETTERA APERTA ALLE STUDENTESSE E AGLI STUDENTI DELLE SCUOLE

 Care ragazze e cari ragazzi, vi scrivo questa lettera, tramite i vostri professori "Zero Pfas". Mi conoscete. Sono la coordinatrice del gruppo educativo Zero Pfas del Veneto e vi ho incontrato - più di diecimila - in questi sette anni, da quando, nel 2018, abbiamo deciso di entrare nelle scuole per allertarvi sul pericolo PFAS. Il 26 giugno 2025, come sicuramente sapete, il processo Miteni si è concluso. Lo avevamo seguito insieme fin dal 2021, ricordate?

Una sentenza storica, la vittoria dei cittadini contro le multinazionali. La condanna di undici ex manager dell'azienda per l'inquinamento da PFAS può essere vista come una vittoria di Davide contro Golia. Un importante risultato per la comunità e le vittime dell'inquinamento, dopo anni di lotta e denuncia. La sentenza, riconosce non solo le responsabilità penali, ma apre anche la strada a futuri risarcimenti per i danni ambientali e sanitari causati. Dietro questa sentenza c’è un forte messaggio: quando i cittadini si uniscono, anche le multinazionali possono essere chiamate a rispondere delle loro responsabilità.

È stato un lungo percorso, fatto di indagini, mobilitazioni, testimonianze, che ci insegna almeno quattro ‘verità’. La partecipazione conta: chi si informa, si attiva, protesta, può davvero influenzare le scelte politiche e giudiziarie. La giustizia è un diritto di tutti: non è solo un fatto legale, è uno strumento per difendere la dignità, la salute e l’ambiente. L’ambiente è un bene comune: difenderlo è un atto di cittadinanza, non un'opzione. La memoria è importante: senza chi ha denunciato e raccontato, oggi non ci sarebbe stata alcuna sentenza.

Ecco perché, adesso, mi rivolgo ancora a voi, carissimi. Crediamo nella vostra forza, nella limpidezza delle vostre coscienze. Ci avevate te lasciato, a fine maggio 2025, con riflessioni importanti. Ve le restituisco; “Prendere consapevolezza della gravità del problema è il primo passo, forse scontato, ma imprescindibile. Avere una visione chiara dei drammatici effetti che possono provocare i Pfas è fondamentale per contrastare ignoranza e disinformazione. Non possiamo che constatare la nostra impotenza: siamo indifesi, non ci sono tutele legislative o giuridiche, non c’è modo di distinguere tra cibi contaminati e cibi genuini, non possiamo fare esami di accertamento… Tuttavia, dobbiamo impegnarci per cambiare le attuali politiche industriali, basate più sul profitto e sul guadagno sconsiderato che sul benessere psico-fisico dei cittadini.” Dobbiamo essere coraggiosi, capaci di prendere scelte che possano cambiare la situazione odierna, imporre leggi e norme che regolino l’utilizzo dei PFAS, studiare alternative possibili o cure mediche in grado di debellarli. Noi, giovani di oggi, saremo i politici, gli imprenditori, i medici, i magistrati di domani. Se davvero riusciremo a capire che cambiare è necessario, allora sarà in nostro potere farlo. Se è vero, come si dice, che il futuro è nelle nostre mani, allora esso potrà essere migliore del presente”.

Andate oltre, abbiate fiducia sulle vostre possibilità di cittadini attivi. Informatevi, partecipate, pretendete trasparenza e rispetto. La cittadinanza non si esprime solo col voto, ma anche con l’azione, con l’ascolto, con la responsabilità quotidiana. Il caso Miteni dimostra che non siamo impotenti. Possiamo cambiare il corso delle cose. E, come cittadini, questo è il nostro compito. A noi e a voi, cari ragazzi, spetta, ancor più, la responsabilità e la funzione, a processo concluso, di continuare a premere sugli Enti pubblici preposti e sulla Politica per misure decisive relative al bando dei pfas e di quelle sostanze chimiche dannose per la vita e per l’Ambiente, alla bonifica dei territori per gli inquinatori, al monitoraggio alimenti, alla vera prevenzione nei confronti della popolazione. La mobilitazione deve continuare … Perché il futuro non si subisce: si costruisce.

Insieme, nell’anno scolastico 2025 2026, con l’itinerario educativo: “ONE HEALTH. Quando la chimica è contro la vita. Cittadinanza attiva per bandire Pfas e Microplastiche”.

A presto. Donata dr. Albiero*

(*coordinatrice dell'itinerario scolastico e del gruppo educativo Zero Pfas del Veneto)

martedì 2 settembre 2025

ONE HEALTH QUANDO LA CHIMICA E' CONTRO LA VITA. CITTADINANZA ATTIVA PER BANDIRE PFAS E MICROPLASTICHE

        Itinerario educativo per scuole secondarie del Veneto – A.S. 2025 2026


Non ci sono passeggeri sul “Battello Terra”.

Siamo tutti membri dello stesso equipaggio

(Marshall McLuhan)

Arzignano 1 settembre 2025                                                                 Al dirigente scolastico

  Egr. dirigente,

                        per l’ottavo anno, il Gruppo Educativo Zero Pfas del Veneto, di cui sono coordinatrice, affronta, negli istituti scolastici della Regione, un itinerario educativo sul grande inquinamento da PFAS in Veneto, scoperto nel 2013, culminato con il processo penale Miteni a Vicenza. Quarantasei sono le scuole secondarie venete che ci hanno accolto finora, di cui tredici per più anni scolastici; più di diecimila sono gli studenti incontrati, a cui si aggiungono, tra educatori e genitori, altri duemila, circa dodicimila unità).

 Il nostro itinerario, ONE HEALTH. Quando la chimica è contro la vita. Cittadinanza attiva per bandire pfas e microplastiche”, aggiorna i contenuti del programma finora svolto, dando una visione più generale alla gravissima contaminazione da PFAS che abbiamo subito e continuiamo a subire in Veneto, collegandola alla micidiale questione delle microplastiche.   

Partiamo dalla sentenza storica ed esemplare, relativa al processo penale Miteni, avvenuta il 26 giugno 2025, con condanne pesanti per quanto riguarda gli inquinatori, vittoria epocale delle associazioni e dei comitati, atto di giustizia che ha confermato essere l’acqua un diritto, non un terreno di profitto per pochi. È la prima volta che un tribunale italiano riconosce responsabilità penale per l'inquinamento da sostanze perfluoroalchiliche (PFAS), aprendo un precedente importante per futuri casi ambientali.

Ci guida la consapevolezza, però, che tale sentenza non è il traguardo, ma solo uno dei tanti passi che si devono ancora compiere in funzione della salute dei cittadini.  

Colleghiamo, il degrado ambientale e i rischi per la nostra Salute all’uso inappropriato di molte sostanze chimiche, in una visione olistica, abbracciando l’approccio One Health: una percezione della vita in cui natura e società sono integrate e la salute è una sola.  

Riflettiamo sul ruolo distruttivo di una chimica usata solo per profitto e degli effetti ancor più tossici di Pfas e microplastiche insieme che ci stanno portando verso conseguenze negative irreversibili.

Parliamo, anche, di sicurezza nei luoghi di lavoro (scuole serali CPIA), cosiddetti a rischio per l’esposizione degli addetti alle sostanze PERFLUOROALCHILICHE.

Consegniamo delle schede preliminari di studio, dando i link di riferimento su storia inquinamento Pfas in Veneto e puntando sul da farsi (prevenzione).

 Cerchiamo, con una forte azione civica, di innescare negli studenti un processo di autocoscienza e di consapevolezza, necessario alla crescita della loro ’autonomia intellettuale’.

Ricorriamo al dialogo, al confronto con gli studenti, puntando a realizzare un cambio di paradigma culturale che ponga, come irrinunciabili, il diritto alla salute, quale diritto fondamentale dell'individuo (art 32 Costituzione Italiana), all’interno della “tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi” determinante “anche nell’interesse delle future generazioni” (modifiche art 9 e 41 Costituzione)

Utilizziamo l’apprendimento attivo, per stimolare e rendere protagonisti i ragazzi (con buone pratiche di cittadinanza).

Proponiamo, per le classi, diverse opzioni di incontro/confronto, tenendo conto delle esigenze espresse dalle singole scuole e dei tempi a disposizione.

All’interno del percorso, in aggiunta, su richieste specifiche e motivate delle scuole, offriamo approfondimenti: presentazione di libri di attivisti sulla tematica PFAS; uscite didattiche, da noi gestite, intese come ‘geografia concreta’; studi sulle microplastiche e progetti con università.

 Confidiamo, infine, di poter attuare nell’istituto, se mai ci ha incontrato, una sessione informativa rivolta agli adulti (genitori, docenti), per far loro conoscere le modalità di svolgimento del nostro percorso ma soprattutto per stimolare un confronto generazionale su una questione che riguarda la vita e la salute di tutti.

A disposizione per qualsiasi chiarimento, porgiamo cordiali saluti

dott.ssa Donata Albiero   già dirigente scolastica, coordinatrice del gruppo educativo Zero Pfas                                                        del Veneto,  promotrice dell’itinerario educativo .

 

P.S. Per maggiori delucidazioni sul nostro operato, indichiamo:

* la relazione finale a.s. 2024/2025  Prima parte: i dati generali                                                        https://donataalbiero.blogspot.com/2025/05/pfas-scuole-report-finale-as-2024-2025.html?fbclid=

  la relazione finale a.d. 2024/2025 Seconda parte: le pratiche di cittadinanza attuate   https://donataalbiero.blogspot.com/2025/06/pfas-studenti-pratiche-di-cittadinanza.html?fbclid=

*Sito di CiLLSA  https://sites.google.com/view/cillsacom/home-page

 Vi si possono consultare   

    la pagina sui PFAS con il Manuale di sopravvivenza quotidiana (possibile scaricarlo),

    la pagina del GRUPPO Educativo Zero Pfas con il lavoro- scuola per scuola- attuato nell’a. s. 2024   

    2025, e dove inseriamo anche quello relativo all’anno scolastico 2025/2026  

                                                                                          ]]]


Allegato: ITINERARIO EDUCATIVO a.s. 2025/2026

 “ONE HEALTH. Quando la chimica è contro la vita. Cittadinanza attiva per bandire Pfas e Microplastiche”.


PREMESSA

Partiamo da un concetto basilare che ispira i nostri interventi: “One health”. Trattasi di una visione integrata per affrontare quella che definiamo una “pandemia” silenziosa, causata dalla quantità immensa di molecole artificiali prodotte e immesse nella biosfera.

In attesa che le sfide ambientali trovino soluzioni ecologiche da parte dell’umanità, non stiamo con e mani in mano; studiamo e adottiamo misure di prevenzione per far fronte ai molteplici danni che queste sostanze arrecano al nostro organismo e in generale al pianeta. 

La chimica, pervasiva all’interno di grandi processi produttivi, è divenuta un gigante dell’economia mondiale.  Gli interessi finanziari delle lobby, spesso, entrano in contrasto con le analisi e le raccomandazioni degli scienziati di tutto il mondo ma anche e soprattutto con i diritti e i bisogni fondamentali degli esseri umani. In tale contesto, la politica trova grandi difficoltà ad agire. Cosicché, non solo la salute e la stessa sopravvivenza umana vengono compromesse ma anche i costi generali, prodotti da inquinamenti delle acque, dei territori, dell’atmosfera e degli alimenti, ricadono sulle comunità.

 È necessario, pertanto, sottoporre queste sostanze e le lobby che da esse traggono immensi profitti ad un controllo sociale.

Il potere dell’oligopolio della chimica non si limita al settore produttivo ma investe anche quello dei mezzi di comunicazione di massa attraverso i quali mette in discussione gli avvertimenti degli scienziati e promuove azioni politiche finalizzate al controllo sociale. Ciò avviene attraverso vere e proprie campagne di disinformazione scientifica. 

Da ciò nasce la necessità di promuovere percorsi di informazione e consapevolezza tra i cittadini. La scelta per cui ci rivolgiamo ai giovani nasce dalla constatazione che essi rappresentano la parte più ricettiva e più interessata della popolazione, sia a per la loro attitudine allo studio, alla confidenza che hanno con le materie scientifiche e umanistiche, sia per la constatazione che, di fatto, essi sono il target delle nuove molecole e potrebbero essere le prossime vittime.

Individuiamo, insieme a loro, percorsi per prevenire, ridurre e contrastare il danno causato dalle sostanze chimiche.

Cerchiamo di ‘formare’ classi che diventino, a loro volta, ‘formatrici’ di altre.

Ci ispiriamo a specifiche metodologie di apprendimento attivo: l’Insegnamento Capovolto “Flipped classroom” e l’Educazione tra pari, “Peer education”.

Garantiamo la nostra consulenza per l’intero anno scolastico, disponibili, se l’istituto ce lo richiede, ad estendere alle scolaresche la conoscenza diretta del territorio ‘contaminato’ (uscite didattiche), a realizzare incontri con l’Autore, percorsi fotografici, pittorici, progetti sulle microplastiche ecc…

 OPZIONI

A)     PROGETTO EDUCATIVO Scuole Secondarie di PRIMO e SECONDO grado

B)    INCONTRI DI SENSIBILIZZAZIONE Scuole Secondarie di PRIMO e SECONDO grado

C)    RIUNIONI PER ADULTI (genitori e / o collegi dei docenti)

La scuola può aderire al progetto con alcune classi e all’incontro di sensibilizzazione per altre. 

 

A)    PROGETTO EDUCATIVO Scuole Secondarie di SECONDO grado

L’adesione al progetto – da noi preferito- contiene un percorso di cittadinanza attiva gestito dalla scuola

 Obiettivi formativi generali

Riconoscere che l’approccio One Health implica una visione olistica, una percezione della vita in cui natura e società sono integrate e la salute è una sola. Non si può’ vivere bene in un ambiente ammalato.

Avere consapevolezza che la salute degli esseri viventi, diritto umano irrinunciabile, è strettamente legata alla difesa dell’ambiente e che nella cittadinanza attiva si trovano le modalità per in azioni concrete ed efficaci.

Avere responsabilità e capacità di azione critica in merito ai rischi associati a uso di Pfas e microplastiche, al loro impatto sull'ambiente e sulla salute e adottare comportamenti sostenibili e consapevoli. 

Obiettivi intermedi Sapere - saper fare- saper essere

(educazione civica come attività trasversale che può investire più settori: tutela della salute pubblica e del singolo, educazione ambientale e alla sostenibilità, educazione alla costituzione e alla cittadinanza attiva, rispetto e valorizzazione del patrimonio pubblico e del territorio…)

Alla fine del percorso i ragazzi devono essere in grado di SAPERE che la presa di coscienza delle problematiche relative a Pfas e Microplastiche necessita, individualmente e collettivamente di promuovere ed esercitare forme di cittadinanza attiva.

Obiettivi specifici (operativi) e contenuti:

• Chiedere alle autorità preposte la messa al bando dei Pfas, delle Microplastiche negli oggetti quotidiani (nei modi ritenuti più opportuni);

• adottare modalità di difesa contro i Pfas e le microplastiche nei comportamenti quotidiani (acqua, cibo, abbigliamento, erogatori di cibo e bevande …)

• apprendere le iniziative collettive confrontandosi con quelle del Movimento (varie testimonianze di cittadini attivi che operano localmente).

 Ruolo degli studenti.

Partecipanti: 2 classi per ogni Modulo formativo (max 50 alunni)

Durata: alcuni mesi (secondo l’organizzazione che si dà la scuola)

Pianificazione percorso con studenti (caldeggiate attività laboratoriali di supporto gestite dalla scuola)

 

Prima dell’incontro con esperti:

• Adesione della scuola

• Questionari di entrata (Moduli GOOGLE con dati aggregati per ogni gruppo di incontro, non divisi per classi) onde appurare conoscenze aspettative, bisogni degli studenti (tempo: una settimana)

• Materiale di studio per gli studenti

Incontro STUDENTI /ESPERTI)

Dopo incontro con esperti:

• Percorso di cittadinanza attiva delle classi aderenti (alcuni mesi)

• Momento finale di confronto scuola / attivisti Movimento No Pfas

• Questionari di uscita (gradimento) e messaggio studenti da consegnare alla società’ civile.

 

I quattro step per OGNI modulo aderente, dopo il via ufficiale della scuola

 1) COMPITO propedeutico a incontro in presenza (materiale di studio)

Tempo: circa un mese.

 Una lettera della coordinatrice del progetto accompagna alcune schede tecniche, sintetiche predisposte dagli esperti, sugli elementi fondamentali del Tema da trattare.

 I ragazzi le studiano a casa e a scuola (laboratorio), confrontandosi tra loro, nelle modalità ritenute più idonee dai loro professori incaricati, annotando domande, dubbi, richieste di approfondimenti ecc… (classe per classe) e soprattutto riflessioni.     

Preparano l’incontro con gli esperti: esposizione, per ogni classe aderente, tramite un cartellone, o altre formule ritenute fattibili e visibili, contenente le problematiche riscontrate, le riflessioni e ancora le domande collettive da fare)

Almeno cinque giorni prima della riunione fissata con i relatori, la coordinatrice del progetto riceve, tramite e-mail, suddetto report (cartellone, video…) con riflessioni e domande da porre agli esperti concordate in classe (essenziali e non ripetitive)

 2) INCONTRO in presenza (3 h con intervallo)     

 La coordinatrice brevemente introduce la giornata.                                                                                    

 Uno o più ragazzi (delegati)   relazionano, partendo dal materiale icevuto ed evidenziando le  conoscenze apprese, interrogativi rimasti, richieste di approfondimento (Tempo: un quarto d’ora/ venti minuti). Momento di particolare importanza per l’attivismo dei ragazzi .                                          

 Gli esperti presenti (del territorio e della salute) chiariscono e dialogano con le classi avendo come base la relazione esposta dai ragazzi (consegnata già alla coordinatrice). 

Segue il confronto, il dibattito, onde, nella stessa riunione, incominciare ad elaborare in fieri la pratica di cittadinanza attiva da effettuare a scuola autonomamente sul tema Pfas / Microplastiche.

 3) PERCORSO di CITTADINANZA autonomo a scuola: alcuni mesi - a discrezione del singolo istituto

Disponibilità del nostro gruppo operativo per CHIARIMENTI E APPROFONDIMENTI ai docenti e agli studenti della classe aderente, tramite ulteriori collegamenti a distanza.

Per i ragazzi si tratta di un percorso di formazione che tende a farli diventare ‘facilitatori’ di conoscenze per altri compagni della scuola, stimolatori e organizzatori di iniziative finalizzate a salvaguardare il diritto alla salute. In aggiunta, si possono fissare appuntamenti (in presenza o in remoto) per presentazione di libri di attivisti (tra i vari, di Alessandro Tasinato “Funerale di un esperto ambientalista”), o per conoscere progetti specifici su Microplastiche...                                           

Si offrono Uscite didattiche, “Passeggiate di geografia concreta”, per conoscere il territorio contaminato in cui la contaminazione da Pfas è forte: Zona delle Poscole / Miteni - Zona del Retrone / Vicenza - Zona del Fratta Gorzone / Tubone Arica… e altre.  

Tempo di uscita/percorrenza: 3 /4 ore, con nostre GUIDE.

Ancora, si hanno a disposizione, per approfondire, vari documentari RAI o del Movimento No Pfas; nelle scuole serali, nei CPIA, nei percorsi di Orientamento -Alternanza Scuola Lavoro, il video  della  CGIL di VI “PFAS, lavoro avvelenato” (salute e sicurezza) di Gianni Poggi, con le testimonianze di sindacalisti e\o ex lavoratori Miteni

4) INCONTRO finale in presenza (3 h con intervallo)

Democrazia diretta: confronto dei ragazzi con  attivisti del movimento (comitati, associazioni, gruppi), sul percorso effettuato, iniziative attuate nella scuola e fuori di essa. Presente anche un medico ISDE, a disposizione per ulteriori chiarimenti.                                                                                                          

Segue, con la valutazione finale da parte degli studenti del loro itinerario, la consegna di un messaggio alla società civile sul da farsi. L’insieme dei messaggi dalle varie classi sarà raccolto e pubblicato

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• B) PROGETTO EDUCATIVO Scuola Secondaria di primo grado (media)

Valgono gli stessi principi che sorreggono il progetto alle secondarie di secondo grado (Obiettivi, metodologia dell’apprendimento attivo) e la stessa pianificazione.                                                             

Si riducono i tempi incontro a due ore (senza ricreazione), si facilitano i questionari di entrata (anche report del solo prof.re), si consegnano delle linee guida facilitate le prime informazioni sulla tematica trattata

Target: 2 / 3 classi insieme

Prima Fase La coordinatrice consegna le linee guida che illustrano, in forma semplificata la problematica Pfas le microplastiche alle studentesse e agli studenti.

Seconda fase Incontro con esperti

Terza fase Laboratorio creativo autonomo scuola (pratica di cittadinanza attiva)

Quarta Fase Confronto finale Scuola/Attivisti del Movimento No Pfas sul percorso di cittadinanza attiva effettuato

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 C) INCONTRI strutturati di SENSIBILIZZAZIONE

Per tutte le scuole SECONDARIE, primo e secondo grado.

Ogni incontro è rivolto a 2 /3 classi (tre ore con intervallo -secondaria di secondo grado, 2 ore   secondaria di primo grado) in presenza (max 60 alunni).                                                                            

L’approfondimento di una certa tematica inerente all’itinerario è concordato tra scuola e coordinatrice gruppo Zero Pfas. 

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 TEMPISTICA per tutte le scuole coinvolte

Prima dell’incontro 

• i questionari di entrata, per capire bisogni aspettative e conoscenze (moduli google con risultati aggregati, relativi al gruppo presente, non alla singola classe. In caso di difficoltà nella compilazione, per le medie possono essere i docenti a rispondere, evidenziando la situazione di partenza;

• il materiale da analizzare (schede, documentari) onde favorire il dialogo e il confronto con gli esperti;

la raccolta da parte della coordinatrice delle domande, richieste chiarimenti, RIFLESSIONI, da parte delle classi, almeno cinque giorni prima dell’incontro.

Incontro:

i ragazzi delegati delle classi introducono la giornata (vedasi indicazioni date per progetti) esponendo ‘criticamente’ le loro osservazioni, su quanto appreso dal materiale ricevuto e domande scaturite

• gli esperti si confrontano con gli studenti

Il dopo incontro

• La scuola si impegna a verificare il ‘gradimento’ degli alunni (questionario di uscita) e gli studenti a lanciare il loro messaggio alla società civile

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 D) ASSEMBLEA  PER GENITORI E DOCENTI

L’assemblea, rivolta all’intero istituto o a una parte di esso, affronta la questione ambientale della contaminazione da pfas e dei rischi reali per la salute umana, soprattutto per le nuove generazioni.  Spiega le ragioni per cui il Gruppo Educativo Zero pfas si confronta con gli studenti

Presenti la coordinatrice progetto con uno due esperti, intende facilitare il confronto tra genera-zioni diverse (genitori /figli) sul diritto alla salute e alla vita Momento di riflessione per Docenti (corsi di aggiornamento) o Genitori -Docenti (insieme)

Corsi serali per ADULTI/ Orientamento SCUOLA - LAVORO/ CPIA

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LEGENDA:

RELATORI  Esperti di Isde (Medici per l’ambiente) e del Territorio (geologi, prof.ri universitari, consulenti di tribunali, ex funzionari ARPAV) Attivisti del Mov. No pfas del Veneto (portano le loro esperienze)

MATERIALI A portata di mano, all’inizio, durante e o alla fine dell’itinerario

•      Schede tecniche per secondarie di secondo grado e linee guida per secondarie di primo grado

•      Pfas Manuale di sopravvivenza quotidiana di D. Albiero e “La caccia ai pfas”, in progress

        (contributo degli studenti)

·         link sito CiLLSA dove si raccolgono i lavori delle scuole, incluso il Manuale PFAS aggiornato: 

Pagine Pfas https://sites.google.com/view/cillsacom/gruppo-educativo-zero-pfas-del-veneto?authuser=0

Gruppo https://sites.google.com/view/cillsacom/gruppo-educativo-zero-pfas-del-veneto?authuser=0  

          

Per prime informazioni: usare e-mail donataalbiero5@gmail.com)

 Seguirà contatto diretto tra docenti e coordinatrice con scambio del n° di cellulare

dott.ssa Donata Albiero, coordinatrice gruppo educativo Zero Pfas (già dirigente scolastica)


ALLEGATO 

Comunicato stampa 

https://donataalbiero.blogspot.com/2025/09/comunicato-stampa-itinerario-educativo.html 


APPROFONDIMENTI 

Post 

DALLE MACERIE DI MITENI UN ITINERARIO EDUCATIVO PER CAMBIARE IL FUTURO

 https://donataalbiero.blogspot.com/2025/09/dalle-macerie-di-miteni-un-itinerario.html?fbclid=IwY2xjawMk

LETTERA APERTA AGLI STUDENTI 

https://donataalbiero.blogspot.com/2025/08/pressenza-italia-pubblica-la-lettera.html