UN BELL'ARTICOLO DEL GIORNALE DI VICENZA IN DATA 29 OTTOBRE 2025
L'associazione
«Pfas, la vita è una e va difesa» Lezioni per 10 mila studenti
Un lavoro di sensibilizzazione ma anche di coinvolgimento e di partecipazione attiva per bandire Pfas, i composti poli e perfluoroalchilici e le microplastiche che stanno avvelenando i territori. Lo sta portando avanti da 8 anni il Gruppo educativo zero Pfas del Veneto girando per gli istituti scolastici della nostra regione.
«Abbiamo incominciato ad operare nel 2018, sempre gratuitamente - spiega la coordinatrice delgruppo, la vicentina Donata Albiero che è anche portavoce del Cillsa, ovvero Cittadini per il lavoro, la legalità, la salute e l'ambiente - incontrando, in 46 scuole secondarie, più di 10 mila studenti e 2 mila adulti, tra genitori e docenti. Il nostro itinerario per l'anno scolastico 2025/2026 aggiorna i contenuti del programma finora svolto, dando una visione più generale alla gravissima contaminazione da Pfas che abbiamo subito e continuiamo a subire in Veneto, collegandola alla micidiale questione delle microplastiche.
Partiamo dalla sentenza storica ed esemplare del 26 giugno scorso a conclusione del processo denominato "Miteni", con condanne pesanti per quanto riguarda gli inquinatori, vittoria epocale delle associazioni e dei comitati, atto di giustizia che ha confermato essere l'acqua un diritto, non un terreno di profitto per pochi.
Ci guida la consapevolezza, però, che questa sentenza non è il traguardo, ma solo uno dei tanti passi che si devono ancora compiere in funzione della salute dei cittadini».Il Gruppo educativo zero Pfas del Veneto, che parla nelle scuole anche di sicurezza nei luoghi di lavoro con esposizione ai Pfas, collega il degrado ambientale e i rischi per la salute all'uso inappropriato di molte sostanze chimiche, in una visione olistica.
«Abbracciamo l'approccio "One health", una percezione della vita in cui natura e società sono integrate e la salute è una sola.
Riflettiamo sul ruolo distruttivo di una chimica usata solo per profitto e degli effetti ancor più tossici di Pfas e microplastiche insieme che ci stanno portando verso conseguenze negative irreversibili».
Gli incontri nelle scuole sono finalizzati a stimolare i giovani a mettere in atto percorsi individuali e collettivi per ridurre il danno causato dalle sostanze chimiche.
«Utilizziamo ascolto, dialogo,confronto da parte nostra e protagonismo, responsabilità, azione da parte degli studenti. Prevenzione - conclude Donata Albiero - sarà la nostra parola d'ordine.
Ci avvaliamo, in tema proprio di prevenzione, delle idee e delle proposte che sono emerse nel convegno degli ecologisti veneti durante l'Ecofesta in Arzignano, svoltasi lo scorso 13 settembre. Diffondiamo tra gli studenti, come ulteriore difesa individuale e collettiva, il "Manuale di sopravvivenza scolastico" sui Pfas, pubblicato dalla coordinatrice e aggiornato, in progress, dalle osservazioni proprio degli studenti che si impegnano nel compito "A caccia di Pfas". Hanno, già, iniziato il loro reportage quelli della media "Muttoni" di Vicenza».
Albiero ringrazia le associazioni, i comitati e i gruppi «che ci hanno dato il loro logo come sostegno al percorso educativo 2025/2026. Siamo pronti: esperti di Isde e del territorio e attivisti del Movimento No Pfas. "Contro il muro dell'indifferenza, ci vuole il coraggio di costruire", citando don Luigi Ciotti».
Mercoledì 29 Ottobre 2025 GIORGIO ZORDAN

