AVVENIRISTICA INIZIATIVA AVVIATA IN VENETO
Riporto, dal post di Giovanni Fazio, un commento a caldo sul corso formativo
per insegnanti che partirà a settembre 2019 in Veneto, avveniristica iniziativa avviata nella Regione in cui entrambi abitiamo che porta avanti, tra l'altro, anche il discorso della Autonomia differenziata che avversiamo .
Non aggiungo commenti: il post dice tutto.
Apprendiamo da un comunicato, sul quale campeggia una accattivante foto
dell’assessora Elena Donazzan, la recente istituzione da parte della Regione di
un nuovo corso formativo per gli insegnanti veneti (delusi dalla mancata
realizzazione dell’autonomia regionale)
“Prof a scuola di impresa e aziende alla scoperta del sistema
educativo regionale:l’incrocio formativo tra scuola e aziende è
l’obiettivo dell’iniziativa sperimentale avviata in Veneto da Regione e Ufficio
Scolastico regionale, nell’ambito del protocollo di intesa sull’alternanza
scuola-lavoro siglato con le parti datoriali e sindacali”
(I sindacati, infatti, anche questa volta, non potevano deludere le
aspettative del mondo della scuola).
Finalmente gli insegnanti delle scuole Arzignanesi potranno andare ad
imparare dai conciari come si preserva il territorio dall’inquinamento.
Sarà molto istruttivo, un vero spasso, per i bravi professori,
aggirarsi tra bottali e sacchi di perfluorati, scoprendo come vengano scaricate
legalmente e quindi impunemente, tonnellate di solfati, cloruri, cromo e altre
fetenzie nel fiume Fratta Gorzone per la gioia delle centinaia di migliaia di
cittadini che vivono a valle del nostro favoloso depuratore consorziale.
Una vera occasione da non perdere.
Sottolinea il comunicato della bella assessora
“L’iniziativa, battezzata “Si-Fa, la Scuola innovativa, si fa spazio in
Azienda” … e punta a potenziare e sviluppare forme sempre più
qualificate di alternanza scuola-lavoro. …Sono certa che questo nuovo
strumento di alternanza, che rinforza il modello veneto dell’educazione,
potrà diventare il modo per superare le reciproche diffidenze e portare quella
giusta contaminazione tra esperienze e storie diverse, quella della scuola e
quella dell’impresa”.
Gli insegnanti in verità erano in trepidante attesa di questa
contaminazione e di conoscere dal di dentro “storie diverse”.
Per esempio, come si costruisce in venti anni, senza mai venirne a
capo, una superstrada pedemontana (a spese dei cittadini veneti) per assicurare
lauti incassi al costruttore.
C’è poi da imparare a Vicenza come si costruisce illegalmente un tribunale
in un terreno alluvionale.
Sono cose difficilissime da portare a termine, ma la nostra imprenditoria è
più in gamba di super man e arriva là dove i comuni mortali non oserebbero mai.
per esempio il modo come siano stati capaci di spendere 5 miliardi per
il MOSE senza che nessuno protesti perché non funzionerà mai.
Sono abilità innegabili che i nostri poveri insegnanti non mancheranno di
apprezzare.
E che dire del turismo!
Bravissimi i nostri imprenditori del divertimento a far sfilare le grandi
navi davanti a San Marco e al Palazzo Ducale. Ma nemmeno in America! Altro che
Disney Land!
Non ci dilungheremo sulle magnifiche opportunità che offre il Trevigiano,
dove non solo si irrorano vigne e territori con sostanze chimiche di
prim’ordine ma si riesce a farlo togliendo posti agli ospedali. Una magia che
sconvolge anche la mente del nostro Governatore.
E' infinita la serie di innovazioni e soluzioni impensabili. Per
quanto riguarda la finanza, per esempio, è tutto da imparare il metodo con cui
far fallire due banche e farla franca; oppure l'assolutamente grandiosa
innovazione nel campo dello smaltimento dei rifiuti, utilizzando i sottofondi
autostradali per i rifiuti di fonderia.
Insomma è proprio vero, l'imprenditoria veneta non ha più niente da
imparare da quella partenopea.
Anche per quanto riguarda l'infiltrazione mafiosa nelle aziende del
territorio non siamo rimasti indietro a nessuno.
Tirando le somme, per gli insegnanti, questa opportunità di apprendere
dalla viva voce degli imprenditori è una vera golosità, un'occasione unica che
solo il Veneto può dare.
Tornando a casa qualcuno mediterà sulla lezione di vita impartita, con
arguta filosofia, dall’ultimo conciario: “Par far schei no ghe
sé bisogno de studiare”
Davanti a tanta atavica saggezza si chiederanno, pensando con tristezza
all’ultimo aumento di stipendio di 20 euro elargito dal governo, che cosa hanno
studiato a fare ma anche che cavolo di lavoro totalmente inutile (per far
schei) hanno intrapreso
Conclude l’assessora:
“Ringrazio l’Ufficio scolastico regionale che ha subito colto la valenza
dell’iniziativa e ha supportato e valorizzato questa significativa
innovazione…A chi si spaventa per una eccessiva autonomia della scuola e nella
scuola, rispondo con il nostro metodo di lavoro, fatto di obiettivi per il miglioramento
della qualità del sistema educativo e di profonda collaborazione tra i diversi
soggetti del territorio, di cui la scuola è parte integrante”.
Link originale