https://youtu.be/_0plLuxiZBQ
L’Europa incapace di capire e fronteggiare questo fenomeno
di fuga di massa dalla morte e dalle atrocità litiga sulle quote di rifugiati
da salvare e trova una vergognosa unità solo nella scelta di bombardare le
coste libiche per affondare i barconi. In testa a tale missione l’ammiraglio Renzi
orgoglioso di rappresentare l’Europa peggiore.
Nessuna analisi sui fiumi di dollari che alimentano
l’offensiva dell’ISIS in Siria e in Irak.
I nomi
dell’Arabia Saudita e del Qatar, fedeli alleati dell’Occidente, presunti erogatori
di finanziamenti all’ISIS vengono fatti sommessamente. Le fabbriche di armi che alimentano i
conflitti si trovano in Italia , in Europa, negli USA e nei paesi del mondo
dove esistono tecnologie per fabbricarle . Nessuna voce si è levata a favore
dell’embargo per bloccare le navi che trasportano il loro carico di morte verso
le rive meridionali e orientali del mediterraneo .
La verità è che la guerra è un grosso affare e è anche la più grande vergogna dell’Occidente e dell’Italia che nascondono la verità sotto un velo di ipocrisia.
La parte più vile della politica espressa nella nostra
Regione, il Veneto, raccolta da molti sindaci chiede che questi rifugiati siano
respinti e rimangano “a casa loro” dove dovrebbero gentilmente attendere che le
bombe americane li polverizzino oppure che i Jadisti dell’ISIS li raggiungano
per ucciderli, sterminarli e vendere al mercato dei bordelli locali le loro
figlie . La verità è che la guerra è un grosso affare e è anche la più grande vergogna dell’Occidente e dell’Italia che nascondono la verità sotto un velo di ipocrisia.
Occorre denunciare l’ipocrisia di chi pensa ancora che sia possibile RESPINGERE.
Ripeto con forza: dove li respingi se non hanno più un posto dove andare? E come pretendi che non ci riprovino, insomma che non trasformino un respingimento in un rimbalzo?
Donne e bambini uomini arrivano su carrette perché siamo di fronte ad un disastro, e qualunque sanzione prometta qui la “civiltà occidentale” è comunque – e di molto– più sopportabile di quel che il migrante si lascia alle spalle. Meglio il rischio del naufragio che la certezza della bomba e della fame in Siria. Fuor di moralismo, la repressione, il respingimento sono inutili, semplicemente perché inefficaci.
Abbiamo il coraggio di dire che dobbiamo soccorrere chi sta scappando e combattiamo per davvero i trafficanti di morte!
Mi professo PACIFISTA e dichiaro guerra alla guerra, una guerra che non si fa con le armi ma individuando e bloccando quel fiume di denaro che la alimenta, chiedendo l’embargo delle armi, aiutando le vittime di uno sporco affare dal quale anche il mondo, cosiddetto civilizzato, trae enormi profitti.
Con siffatta denuncia, non certamente nuova anche se
sottaciuta dalla stampa occidentale, riprendo il discorso di padre Zanotelli e
dei Beati Costruttori di Pace che da sempre denunciano il mercato delle armi.Ripeto con forza: dove li respingi se non hanno più un posto dove andare? E come pretendi che non ci riprovino, insomma che non trasformino un respingimento in un rimbalzo?
Donne e bambini uomini arrivano su carrette perché siamo di fronte ad un disastro, e qualunque sanzione prometta qui la “civiltà occidentale” è comunque – e di molto– più sopportabile di quel che il migrante si lascia alle spalle. Meglio il rischio del naufragio che la certezza della bomba e della fame in Siria. Fuor di moralismo, la repressione, il respingimento sono inutili, semplicemente perché inefficaci.
Abbiamo il coraggio di dire che dobbiamo soccorrere chi sta scappando e combattiamo per davvero i trafficanti di morte!
Mi professo PACIFISTA e dichiaro guerra alla guerra, una guerra che non si fa con le armi ma individuando e bloccando quel fiume di denaro che la alimenta, chiedendo l’embargo delle armi, aiutando le vittime di uno sporco affare dal quale anche il mondo, cosiddetto civilizzato, trae enormi profitti.
Con siffatta denuncia mi ricollego al mio impegno nei confronti dei bambini e ragazzi vittime innocenti, così come ho fatto per anni a scuola, nella militanza nell’Unicef, come sto facendo adesso nel corso della campagna elettorale di scomode verità e come continuerò a fare per il resto dei miei anni, a prescindere dall’esito delle elezioni regionali 2015 in cui sono una candidata a Vicenza per una lista che parla, senza ipocrisie, di accoglienza e solidarietà nei confronti degli immigrati e che ripudia la guerra in nome della Costituzione.
Donata ALBIERO