Sostengo da tempo la strategia ‘Rifiuti Zero’, ritenendola una questione fondamentale per la politica ambientale: incoraggia la riprogettazione della vita ciclica delle risorse in modo tale da riutilizzare tutti i prodotti e rappresenta la nuova frontiera dei Paesi industrializzati.
Mi tengo
aggiornata sulle iniziative portate avanti in Italia dal maestro di scuola
primaria di Capannori (LU) Rossano Ercolini, vincitore per l'Europa
del Goldman Enrivonmental Prize 2013 per il suo impegno ambientale.
Come persona di scuola ho condiviso le motivazioni portate dalla Fondazione Goldman che ha voluto premiare il docente perché “quando sentì parlare di progetti di edificazione dell’inceneritore nel suo comune, ritenne di
avere la responsabilità come educatore di proteggere il benessere degli studenti e di informare la comunità in merito ai rischi dell’inceneritore e alle soluzioni per la gestione sostenibile dei rifiuti”.
E’ quanto, per i cittadini di Arzignano e della zona limitrofa, l’associazione CiLLSA (Cittadini per il Lavoro, la Legalità , la Salute, e l’Ambiente) da un anno e mezzo fa.
Detto per inciso, ritengo che in siffatta opera di informazione si debbano impegnare anche le scuole, i docenti, i capi di istituto con i loro studenti.
Qui non si tratta di questioni partitiche (“Fuori i Partiti dalla scuola “) ma di vita, di salute, di futuro sostenibile.
Come persona di scuola ho condiviso le motivazioni portate dalla Fondazione Goldman che ha voluto premiare il docente perché “quando sentì parlare di progetti di edificazione dell’inceneritore nel suo comune, ritenne di
avere la responsabilità come educatore di proteggere il benessere degli studenti e di informare la comunità in merito ai rischi dell’inceneritore e alle soluzioni per la gestione sostenibile dei rifiuti”.
E’ quanto, per i cittadini di Arzignano e della zona limitrofa, l’associazione CiLLSA (Cittadini per il Lavoro, la Legalità , la Salute, e l’Ambiente) da un anno e mezzo fa.
Detto per inciso, ritengo che in siffatta opera di informazione si debbano impegnare anche le scuole, i docenti, i capi di istituto con i loro studenti.
Qui non si tratta di questioni partitiche (“Fuori i Partiti dalla scuola “) ma di vita, di salute, di futuro sostenibile.
Tutto mi sarei aspettata meno di trovarmi a visionare con interesse un link sconosciuto.
Scoprire che anche i rifiuti hanno un'anima, ascoltare la melodia che proviene da violini, flauti e violoncelli costruiti con barattoli di latta e pezzi di legno gettati via e suonati da un gruppo di giovani di Asuncion, in Paraguay, mi ha ‘spiazzato’, lasciandomi senza parole .
Stavo vedendo "Landfill Harmonic" (Discarica Armonica), il documentario/ lungometraggio "sul coraggio e la creatività" che racconta dell'amore per la musica, dovunque essa provenga , che evidenzia un sogno cresciuto da una montagna di spazzatura.
Ecco CATEURA città
in PARAGUAY, costruita sulla SPAZZATURA, i cui abitanti si guadagnano da vivere con
il riciclo e la vendita di oggetti gettati via. Sembra un viaggio educativo, per la consapevolezza dell’iperspreco.
E
invece appare una ragazza di tredici anni che mostra il proprio violino,
ottenuto da uno strumento buttato via! E dopo di lei altri ragazzi, poi
un’orchestra di strumenti recuperati che suona Mozart! il riciclo e la vendita di oggetti gettati via. Sembra un viaggio educativo, per la consapevolezza dell’iperspreco.
Trattasi della Recycled Orchestra
E’ sufficiente osservare lo sguardo di quei giovanissimi musicisti per capire il valore umano di quegli strumenti e di dare un’opportunità di far musica a chi può solo sognarla.
Ci lascia senza fiato , questa orchestra: illumina l’intraprendenza e l’innovazione che gli esseri umani sono in grado di far emergere per ripensare la nostra cultura usa e getta.
La Recycled
Orchestra serve anche a ricordarci che ogni persona ha qualcosa da offrire
quando le viene data una possibilità.
Sì
perché lì il
miracolo è accaduto … grazie a Favio
Chávez, tecnico ambientale, che ha
pensato di regalare ai bambini del posto un sogno: la musica classica .Durante le sue lezioni proponeva ai bambini di imparare a suonare uno strumento musicale ma ben presto si era reso conto che il numero degli allievi interessati era aumentato e che uno strumento era un bene troppo prezioso che le famiglie di questi ragazzi non potevano permettersi di acquistare.
Così ha dovuto escogitare un modo per assicurare ad ogni bambino il proprio strumento.
Chàvez ha puntato su un progetto di riciclo ad ampio raggio ed è nata The Recycled Orchestra, l’orchestra del riciclo , per insegnare a suonare pezzi del repertorio classico a giovani disagiati di questo angolo di mondo.
“Il mondo ci invia la spazzatura, noi inviamo la
musica“: questo è lo slogan del progetto. Così i giovani preparano a casa gli
strumenti da latte, ferraglie,
piccoli fusti arrugginiti, cartoni, corde, posate, fili elettrici, e altri
oggetti buttati via, sono nati violini e contrabbassi, trombe e tamburi
C’è un senso di orgoglio che trasuda tra
coloro che hanno contribuito a preparare gli strumenti e riprodurre la musica
in una zona dove un violino vale più di una casa, e ha dimostrato di essere
anche uno strumento di trasformazione
per i giovani. Come dice un musicista: «La mia vita senza la musica sarebbe inutile».
http://youtu.be/FnYn46Cir1o
Paraguay, il fiore della musica spunta nella discarica
Dal Paraguay ad … Arzignano; non si soffocano certi ricordi.
E il ruolo della scuola ?
Ho pensato alla fortuna dei ragazzi Arzignanesi che sei anni fa hanno ottenuto l’indirizzo musicale statale nella media Giuriolo.
Il tutto è stato da me perseguito, in qualità di dirigente scolastica, con caparbietà , osteggiata all’inizio persino dalla allora amministrazione comunale ( poi a successo sancito ricredutasi). Oggi tutti, dico tutti, riconoscono il ‘gioiello’ della scuola, ereditato ora dall’ IC 2 di Arzignano .
Parlando di musica, sono convinta che ad essa debba essere assegnato
uno spazio maggiore e migliore proprio nella scuola dell’obbligo, in quella
scuola che accoglie tutti, aiutandoli a crescere e a diventare gli adulti
del futuro.
Non sto pensando ad un incremento della scuola media ad indirizzo musicale, ma ad uno spazio maggiore riservato alla musica nella scuola
media tradizionale, in quella dove, anche chi non ha particolari attitudini o interesse o possibilità, può comunque incontrare, scoprire ed imparare ad usare un linguaggio universale, spesso ritenuto erroneamente accessibile a pochi eletti.
Perché non aiutare i nostri ragazzi, che trascorrono quasi tutta la giornata con musica di sottofondo, a prestare attenzione, a capire, ad apprezzare o rifiutare ciò che ascoltano in modo autonomo e consapevole?
E perché non far loro scoprire che, anche con strumenti semplici come le loro voci o i “vituperati” flauti, ci si può divertire, esprimere e dar vita ad eventi gratificanti, di tutto rispetto ed esteticamente validi?
Non sto pensando ad un incremento della scuola media ad indirizzo musicale, ma ad uno spazio maggiore riservato alla musica nella scuola
media tradizionale, in quella dove, anche chi non ha particolari attitudini o interesse o possibilità, può comunque incontrare, scoprire ed imparare ad usare un linguaggio universale, spesso ritenuto erroneamente accessibile a pochi eletti.
Perché non aiutare i nostri ragazzi, che trascorrono quasi tutta la giornata con musica di sottofondo, a prestare attenzione, a capire, ad apprezzare o rifiutare ciò che ascoltano in modo autonomo e consapevole?
E perché non far loro scoprire che, anche con strumenti semplici come le loro voci o i “vituperati” flauti, ci si può divertire, esprimere e dar vita ad eventi gratificanti, di tutto rispetto ed esteticamente validi?
Ho sempre sostenuto l’importanza di dare ai ragazzi occasioni significative
attraverso l’esperienza orchestrale
della musica d’insieme, dove chi ha più difficoltà trova il
coraggio, chi è più dotato può distinguersi e tutti insieme possono vivere
la gioia di partecipare a qualcosa di importante.
Essa permette di raggiungere, oltre i notevoli obiettivi disciplinari, importanti traguardi educativi, sia a livello individuale che di gruppo, ma soprattutto dà a tutti un gratificante senso di appartenenza.
Certo, nelle nostre scuole, i fondi non permettono l’uso di strumenti di grande qualità, ma anche con un’orchestra di flauti , una tastiera, qualche chitarra, qualche percussione…. si può dare vita ad esperienze gratificanti e da un punto di vista estetico accettabili!!!
Quando si ha chiaro un obiettivo si trovano le soluzioni.
La Recycled Orchestra è un esempio eclatante.Essa permette di raggiungere, oltre i notevoli obiettivi disciplinari, importanti traguardi educativi, sia a livello individuale che di gruppo, ma soprattutto dà a tutti un gratificante senso di appartenenza.
Certo, nelle nostre scuole, i fondi non permettono l’uso di strumenti di grande qualità, ma anche con un’orchestra di flauti , una tastiera, qualche chitarra, qualche percussione…. si può dare vita ad esperienze gratificanti e da un punto di vista estetico accettabili!!!
Quando si ha chiaro un obiettivo si trovano le soluzioni.
Continuo a sognare il giorno in cui si parli con convinzione e rispetto dell’importanza educativa della musica per tutti a scuola e si pongano in atto le strategie e gli strumenti idonei ad attuare ciò che per ora è solo a livello progettuale.
Per chi volesse approfondire riporto un servizio di Superquark del 27 settembre 2013 intitolato “Gli effetti benefici della musica insegnata ai bambini” dove, con splendida semplicità, Piero Angela illustra gli innumerevoli benefici dell'insegnamento della musica fin dai primi anni di vita.
http://youtu.be/CkYTbxqx-8M
Riflessione a margine
Ed ecco la dimostrazione che il degrado può trasformarsi in evoluzione e progresso, se invettiva e volontà umane si danno da fare.
È stato così che Fabio Chavèz, un tecnico ambientale, ha trasformato il rifiuto in musica, arte, speranza, sostenibilità. Chitarre realizzate con manici da scopa, elettrodomestici "trasformati" in strumenti musicali, un violoncello creato attraverso una latta di olio e i manici da cucchiai di legno da cucina. Incredibile, se pensiamo che in questo villaggio un qualsiasi strumento musicale varrebbe più di una casa!
Dopo questa iniziativa sono addirittura nati dei laboratori all'interno delle scuole, nel sud America ma anche in Europa, dove vengono trasmessi ai ragazzi le basi tecniche per la costruzione di prodotti musicali, le tipologie di materiali necessarie per l'emissione di un determinato suono e via dicendo.
Per quanto il progresso produttivo continui ad avere i suoi successi, una grande conquista sta nell’ essere consapevoli che si possono ottenere ottime soddisfazioni attraverso l'auto creazione: siamo noi stessi la più grande risorsa che possediamo!
L'impegno e il lavoro di questi ragazzi lo testimoniano ogni giorno, dimostrando che i migliori risultati possono realmente nascere dalla speranza e dalla forza interiore, anche nelle condizioni peggiori.