Chi governa ignora i bambini perché tanto non votano
«Chi governa ignora i bambini perché tanto non votano »
Parola di Garante per l’infanzia, Vincenzo Spadafora
Come dargli torto?
Di questa
popolazione invisibile elettoralmente, non ci si preoccupa granché, come se i piccoli debbano
aspettare la maggior età per poter contare .
Manca, in effetti, la capacità di investire in una stabile e competente politica per l'infanzia. Se da una parte non ci sono conoscenze effettive sulla condizione dell'infanzia e dell'adolescenza da parte delle diverse istituzioni che dovrebbero occuparsene, dall'altra sono tante le fonti pubbliche che dichiarano che tutto va bene.
In assenza di dati certi e di verifiche precise si continua, nel mondo della politica, a parlare di infanzia in modo confuso, astratto, talvolta demagogico.
Manca, in effetti, la capacità di investire in una stabile e competente politica per l'infanzia. Se da una parte non ci sono conoscenze effettive sulla condizione dell'infanzia e dell'adolescenza da parte delle diverse istituzioni che dovrebbero occuparsene, dall'altra sono tante le fonti pubbliche che dichiarano che tutto va bene.
In assenza di dati certi e di verifiche precise si continua, nel mondo della politica, a parlare di infanzia in modo confuso, astratto, talvolta demagogico.
Le emozioni determinate dalla cronaca,
che sempre più spesso racconta casi drammatici di infanzia violata, portano i rappresentanti delle istituzioni a promettere soluzioni apparentemente immediate che troppo spesso vengono dimenticate quando il tempo cancella temporaneamente il ricordo.
Sulla pedofilia o sul disagio degli adolescenti si è parlato molto, si sono individuate delle soluzioni magiche e però non si è realizzato quasi mai quanto promesso. In fondo, la mancanza di controllo sulle promesse fatte al mondo dei bambini e degli adolescenti da parte della politica nasce dalla mancanza di responsabilità degli adulti nei confronti dei piccoli.
Se i bambini da soli non possono ottenere leggi e strumenti di aiuto e di tutela adeguati e concreti è necessario che i grandi responsabili si impegnino a porre il tema delle future generazioni nell'agenda della politica e chiedano che i bambini siano soggetti a pieno diritto del futuro del Paese.
Ho già avuto modo di esprimere il mio pensiero a proposito delle campagne elettorali che vorremmo fosse fatta in funzione dei bambini innanzitutto
http://donataalbiero.blogspot.it/2013/02/bambini-e-campagna-elettorale.html
Anno 2013- Scuola media di Chiampo
Constato, purtroppo, abbastanza
generalizzato, da parte degli Enti pubblici e privati, al di là degli slogan, una scarsa considerazione
di quel che deve essere il ruolo attivo e partecipato dei bambini ragazzi (art. 12 Convenzione internazionale diritti bambini) assicurando loro la possibilità di esprimersi liberamente in "tutte le questioni che li riguardano" e prendendo le loro opinioni seriamente in considerazione.
Devo, invece, dare atto che le azioni formative di diverse scuole , anche nella provincia vicentina, si basano sull’ascolto, sulla partecipazione costruttiva , sul protagonismo dei ragazzi , nella convinzione di aprire agli allievi la strada alla assunzione di responsabilità, alla capacità di gestire la res publica come valore collettivo, alla democrazia.
Anno 2013- Scuola media di Chiampo
Constato, purtroppo, abbastanza
generalizzato, da parte degli Enti pubblici e privati, al di là degli slogan, una scarsa considerazione
di quel che deve essere il ruolo attivo e partecipato dei bambini ragazzi (art. 12 Convenzione internazionale diritti bambini) assicurando loro la possibilità di esprimersi liberamente in "tutte le questioni che li riguardano" e prendendo le loro opinioni seriamente in considerazione.
Devo, invece, dare atto che le azioni formative di diverse scuole , anche nella provincia vicentina, si basano sull’ascolto, sulla partecipazione costruttiva , sul protagonismo dei ragazzi , nella convinzione di aprire agli allievi la strada alla assunzione di responsabilità, alla capacità di gestire la res publica come valore collettivo, alla democrazia.
E’ un percorso obbligato per chi crede nei piccoli e nei giovani.
http://donataalbiero.blogspot.it/2013/03/una-scuola-amica-dei-ragazzi-media.html
Marcia a Barbiana (frazione di Vicchio) , anno 2007, per ricordare don Milani
Elettra , ospite ad Arzignano alla scuola Giuriolo , anno 2008
Si presentava il libro UNA BARBIANA PER NUOVI ITALIANI
Risale a luglio la corrispondenza con una mia cara amica, ex sindaco di Vicchio (Toscana), Elettra Lorini. Le ho posto una domanda relativa al percorso da Lei attivato in qualità di sindaco , a partire dal 2007, con gli alunni delle scuole per ricevere idee …Sì perché da quelle
idee doveva essere costruita una scuola.
“Il nuovo plesso ( moderno e bio, cioè costruito con tecniche per il risparmio energetico e idrico) sorgerà in un’area vicina alle scuole elementari del viale Beato Angelico, così da creare un polo scolastico unico e consentire una “ricucitura urbanistica” tra la piazza del mercato e l’area degli impianti sportivi”
(31/05/2008 Comune di Borgo S.Lorenzo -Vicchio)
Le ho scritto un mese fa :“Ti ricordi
il convegno in cui mi invitasti a
Vicchio nel 2008 per offrire un personale contributo sul tema dei laboratori scolastici ?
Che fine ha fatto il tuo sogno di nuova scuola media ?
Mi ha risposto:
“
Cara, ti ringrazio....commossa!
Qualcuno
si ricorda quella straordinaria avventura (ahimè, finita nel dimenticatoio)
Non sei però la sola a ricordare: la Fondazione Michelucci, che aveva seguito i lavori, ha curato un bellissimo "quaderno" che in realtà è un libro, edito da Polistampa , adottato come testo per gli esami di architettura.
Il titolo del libro è "La scuola e la città" ed offre davvero tanti spunti di riflessione che vanno ben oltre l'esperienza di Vicchio che però ne è "il cuore".
Allora Prima tappa
In occasione dei 40 anni della Lettera ad una
Professoressa il comune ottenne un primo finanziamento dalla provincia che
utilizzò per promuovere un "Laboratorio di progettazione partecipata"
con i bambini e i ragazzi delle ultime classi elementari e prima media e con un
gruppo di adulti interessati (due laboratori distinti, naturalmente). La scuola
media è infatti molto vecchia e inadeguata alle nuove esigenze.
Io, nella mia veste di sindaco, introdussi
il percorso con il collegio dei docenti e con i ragazzi, sottolineando la
volontà di fare davvero un laboratorio di cittadinanza, impegnandomi, in
particolare, a tener conto delle indicazioni se si fossero
trovate le risorse per costruire davvero la scuola!
Seconda tappa
"I laboratori": la partecipazione dei ragazzi fu
straordinaria
Terza tappa
Nuovo finanziamento
ministeriale e bando per un concorso di idee. Il concorso fu nazionale: parteciparono circa 70 gruppi di
progettazione (che moltiplicati per 3 o 4 professionisti per gruppo significa
un coinvolgimento altissimo!) che avevano come traccia su cui "produrre
idee" le "linee guida" uscite dal laboratorio. I lavori, a
giudizio unanime furono di alto livello
Quarta tappa
Anno 2008 : mostra di tutti gli elaborati pervenuti, premiazione
dei primi cinque qualificati in occasione di un convegno "Gli spazi per
crescere ed apprendere"
cui parteciparono politici locali (impegno della Regione ad assumere e sostenere
economicamente il progetto come "pilota" per la Toscana), nazionali
(Mauro Ceruti, allora senatore), architetti (in particolare Cecchi, che aveva
presieduto la commissione di valutazione dei progetti e successivamente avrebbe
curato tutta la parte di architettura del quaderno-libro della Fondazione) e
gente di scuola (la Preside di Arzignano
… )
Quinta tappa
Con
altri soldini sono riuscita a far trasformare, dallo stesso gruppo vincitore del
concorso, l'idea in progetto preliminare.
Il modellino è stato "in vetrina" nella stanza del
sindaco gli ultimi mesi della mia avventura.... poi è stato messo da qualche
parte e si è solo parlato delle difficoltà economiche di un progetto troppo
ambizioso
N.B. Nelle
elezioni amministrative successive del 2009 Elettra non è stata ricandidata )
P.S. : la mia rabbia non è ancora sbollita: invece che un progetto di
cittadinanza si è trattato di un percorso altamente de-cittadinalizzante e
diseducativo:
quale fiducia avranno
domani quei ragazzi divenuti adulti di fronte alle promesse dei politici?
Un grande abbraccio .
Elettra “
Elettra “
Non servono commenti .
L’ occasione era solenne: giovani e istituzioni regionali del Veneto a confronto, organizzato da PIDIDA Coordinamento Veneto e dall' UFFICIO regionale del Pubblico Tutore dei minori.
I protagonisti, ragazze e ragazzi, dovevano condividere esperienze di partecipazione realizzate in ambito scolastico e associativo nel territorio regionale e istituzioni regionali quali il Pubblico Tutore dei minori, il Direttore
Generale dell'USR, Assessori regionali ecc..
Obiettivo: presentare i primi esiti dell’iniziativa, rilanciando un percorso più approfondito per l’anno successivo.
PIDIDA VENEZIA , Palazzo Regione marzo 2013: incontro per preparare il convegno di Padova
A Padova, si sono presentati 727 ragazzi (tra gli 8 e i 18 anni) dalle varie province del Veneto, a cui si sono aggiunte le consulte studentesche;
Che dire?
Perché?
Io credo che gli amministratori
debbano rispondere ad un imperativo etico prima ancora che politico, tenendo a mente che investire sulle giovani generazioni, occuparsi del loro benessere e sviluppo è il migliore grande progetto da realizzare.
Faccio mia l’affermazione dell’esperto Francesco Tonucci:
“
Mi si contesta spesso che questa (città dei bambini) è una utopia, una
follia; sono d'accordo
ma è molto più utopico e folle procedere nel cammino senza futuro che le nostre
città hanno imboccato. Quella della
città dei bambini è una utopia concreta, una utopia sostenibile” .
Donata Albiero
APPROFONDIMENTI
* La città dei bambini. Un nuovo
modo di pensare la città
Autore Tonucci Francesco Editore Laterza
*La prima scuola energeticamente autosufficiente ideata dagli alunni
Diversamente dalla esperienza di Vicchio, segnalo un progetto che ha visto la cooperazione di un Paese intero.
Firenze - Sarà inaugurata il 7 settembre,
alla presenza del ministro dell’Ambiente Orlando, la scuola “green” dei sogni
di tutti gli studenti. Immerso nel Parco Urbano dell’Ambrogiana, l’edificio
scolastico, costruito in legno, seguendo rigidi criteri dettati dall’edilizia
sostenibile, rappresenta un modello per i confort e le tecnologie
ecosostenibili utilizzate. La scuola, collegata al centro cittadino da una
pista ciclabile, che arriva sino all’ingresso dei cancelli dell’istituto,
grazie all’impiego della geotermia, del fotovoltaico e per l’utilizzo di
materiali isolanti naturali, non ha bisogno di collegarsi alla rete del metano,
risultando energeticamente autosufficiente.
La peculiarità del
progetto è rappresentata indubbiamente anche dall’alto coinvolgimento degli
alunni, 45, che hanno contribuito, con la collaborazione di 73 insegnanti e 27
collaboratori esterni, con le proprie idee e proposte a costruire una scuola “a
misura di bambino”. L’intervento è sostenuto dal Comune di Montelupo Fiorentino.