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giovedì 18 settembre 2025

SALUTE E PREVENZIONE IL FUTURO SI COSTRUISCE

 

SCUOLA  QUANDO LA CHIMICA È CONTRO LA VITA

CHE FARE DOPO LA SENTENZA MITENI 

Donata Albiero convegno attivisti veneti 13 settembre 2025 

Atti convegno attivisti Ecofesta in Arzignano 13 settembre 2025  

Porto un breve contributo ai lavori di questo convegno, senza rubare troppo tempo al prezioso dibattito di questa mattina, per mettervi al corrente dell’impegno di un piccolo gruppo di esperti che hanno dedicato ai giovani e agli studenti le proprie risorse intellettuali e il proprio tempo.

 Una lettera aperta scritta agli studenti a luglio 2025, (e recapitata attraverso i loro docenti referenti PFAS) dopo la sentenza Miteni spiega il percorso didattico del “Gruppo educativo zero pfas” nel 2025 2026.

Abbiamo ricordato loro che il processo Miteni si era concluso.

Si era trattato di una sentenza storica, la vittoria dei cittadini contro una potentissima società multinazionale. Un insperato risultato per la comunità e per le vittime dell’inquinamento, dopo anni di lotta e denuncia.

Abbiamo evidenziato il forte messaggio che emana da questa sentenza: quando i cittadini si uniscono, anche le multinazionali possono essere chiamate a rispondere delle loro azioni.

 I ragazzi hanno ben compreso che la partecipazione conta: chi si informa, si attiva, protesta, può davvero ancora incidere sulle scelte politiche e giudiziarie. 

La storia della lotta dei cittadini disarmati contro la multinazionale è espressione dei tempi che stiamo vivendo; della rapida trasformazione della società dove nuovi poteri economici oligopolisti decidono sulla testa di intere comunità. Tocchiamo nel vivo della nostra carne gli effetti della trasformazione della società in senso neoliberistico.  Non stiamo apprendendo ciò leggendo un libro o ascoltando una lezione. Questa storia si tocca con le mani.

 L’ambiente è un bene comune: ma anche un grande intralcio per chi deve realizzare grandi opere i cui effetti ricadranno sull’intera comunità. I ragazzi che hanno deciso  di partecipare attivamente e alla manifestazione davanti al tribunale hanno vissuto, in prima persona, un momento cruciale della storia nuova che avanza in tutto il pianeta. Entrare nella storia attivamente ha consentito loro di comprenderla appieno e capire tutta l’importanza di un nuovo protagonismo, nel momento in cui le decisioni prese dall’alto possono vanificare le regole della democrazia e sconvolgere la vita reale di migliaia di persone.

Avere preso coscienza di ciò che sta accadendo alle loro vite ha consentito di tramutare questa nuova consapevolezza in azione.

Adesso, affermare che l’ambiente è un bene comune è il frutto di una conoscenza esperienziale, che stimola la creatività e vivifica il significato culturale delle nozioni che studiano nella loro quotidianità di studenti.

Difendere l’ambiente non è più uno sloga generico ma un’affermazione dell’anima.

Nasce in tal modo la consapevolezza di essere parte di una Cittadinanza attiva cioè di avere trasposto nella propria esistenza nuovi valori e non generiche nozioni. Nasce la conoscenza come emozione e come vissuto personale.

Un’altra esperienza che raggiunge i ragazzi è la memoria dei fatti da parte di chi li ha preceduti. La scoperta che altri hanno iniziato un processo che adesso coinvolge le loro esistenze. La memoria personale diventa uno strumento reale che lega tra loro le generazioni. La memoria cancellata purtroppo dai nuovi media (strumenti di una tecnologia che minaccia la natura umana)

La memoria è importante: senza chi ha denunciato e raccontato, oggi non ci sarebbe stata alcuna sentenza.

Raccogliamo le voci dei ragazzi

Ci avevano lasciato a fine maggio 2025, con delle considerazioni importanti:

“Prendere consapevolezza della gravità del problema è il primo passo, forse scontato, ma imprescindibile. Avere una visione chiara dei drammatici effetti che possono provocare i Pfas è fondamentale per contrastare ignoranza e disinformazione.

Siamo disarmati davanti alla presa di coscienza della nostra impotenza: “siamo indifesi, non ci sono tutele legislative o giuridiche, non c’è modo di distinguere tra cibi contaminati e cibi genuini, non possiamo fare esami di accertamento…”

Tuttavia, una nuova consapevolezza della nostra umanità ci spinge a impegnarci collettivamente, per cambiare le attuali politiche industriali, che hanno come scopo principale il profitto e il consumo e orientare la nostra azione nella direzione del benessere psico-fisico, della solidarietà e dell’amicizia al posto della concorrenza.

 

Auditorium Zanella  allestito dagli studenti con cartelloni su Pfas  
                              

I ragazzi ci scrivono:

 “Dobbiamo essere coraggiosi, capaci di prendere scelte che possano cambiare la situazione odierna, imporre leggi e norme che regolino l’utilizzo dei PFAS, studiare alternative possibili o cure mediche in grado di debellarli. Noi, giovani di oggi, saremo i politici, gli imprenditori, i medici, i magistrati di domani. Se davvero riusciremo a capire che cambiare è necessario, allora sarà in nostro potere farlo. Se è vero, come si dice, che il futuro è nelle nostre mani, allora esso potrà essere migliore del presente”.

I ragazzi che hanno scritto questa frase esprimono già nuovi valori e quindi nuove speranze e nuovi progetti. Non aspirano a diventare un bravo tecnico bensì un cittadino cosciente, in grado di usare la tecnologia per fin sociali e umani.

 Riprenderemo il cammino da qui, avendo piena contezza dei nostri obiettivi, cioè il bando delle molecole tossiche e cancerogene e una chimica al servizio dell’umanità e non della speculazione e del profitto. Nel frattempo però abbiamo il dovere etico di affrontare i guasti che tali molecole stanno arrecando nel presente e assumerci la responsabilità di contrastarli in tutti i modi possibili.

Stimoleremo i giovani a mettere in atto percorsi individuali e collettivi per ridurre il danno causato dalle sostanze chimiche, attraverso la presa di coscienza e l’azione diretta, utilizzando nei limiti del possibile, una didattica attiva.

Prevenzione” sarà la nostra parola d’ordine.  Prevenire e combattere la diffusione delle molecole nell’ambiente e nei nostri organismi. Pretendere un servizio sanitario all’altezza della situazione e un impegno reale da parte delle istituzioni che, fino ad ora, a dodici anni dallo scandalo Miteni, non hanno remato certamente dalla parte dei cittadini.

Questo, in estrema sintesi, il nostro impegno didattico che da otto anni portiamo avanti nelle scuole e nella società,

Donata

Approfondimenti 

Stampa e percorso educativo 2025 2026 

Vicenza Report  https://donataalbiero.blogspot.com/2025/09/zero-pfas-del-veneto-gruppo-educativo.html 

Terra Nuova   https://donataalbiero.blogspot.com/2025/09/zero-pfas-incontri-nelle-scuole-un.html

Il Fatto Alimentare  https://donataalbiero.blogspot.com/2025/09/pfas-in-veneto-riparte-il-progetto.html

Terra Aqua  https://donataalbiero.blogspot.com/2025/09/tera-e-aqua-settembre-2025-il-futuro.html

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Comunicato stampa   https://donataalbiero.blogspot.com/2025/09/comunicato-stampa-itinerario-educativo.html

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