SCUOLA QUANDO LA
CHIMICA È CONTRO LA VITA
CHE FARE DOPO LA SENTENZA MITENI
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Donata Albiero convegno attivisti veneti 13 settembre 2025 |
Atti convegno attivisti Ecofesta in Arzignano 13 settembre 2025
Porto un
breve contributo ai lavori di questo convegno, senza rubare troppo tempo al
prezioso dibattito di questa mattina, per mettervi al corrente dell’impegno di
un piccolo gruppo di esperti che hanno dedicato ai giovani e agli studenti le
proprie risorse intellettuali e il proprio tempo.
Abbiamo
ricordato loro che il processo Miteni si era concluso.
Si era
trattato di una sentenza storica, la vittoria dei cittadini contro una potentissima
società multinazionale. Un insperato risultato per la comunità e per le vittime
dell’inquinamento, dopo anni di lotta e denuncia.
Abbiamo
evidenziato il forte messaggio che emana da questa sentenza: quando i cittadini
si uniscono, anche le multinazionali possono essere chiamate a rispondere delle
loro azioni.
I ragazzi hanno ben compreso che la
partecipazione conta: chi si informa, si attiva, protesta, può davvero ancora incidere
sulle scelte politiche e giudiziarie.
La storia
della lotta dei cittadini disarmati contro la multinazionale è espressione dei
tempi che stiamo vivendo; della rapida trasformazione della società dove nuovi
poteri economici oligopolisti decidono sulla testa di intere comunità. Tocchiamo
nel vivo della nostra carne gli effetti della trasformazione della società in
senso neoliberistico. Non stiamo
apprendendo ciò leggendo un libro o ascoltando una lezione. Questa storia si
tocca con le mani.
L’ambiente
è un bene comune: ma anche un grande intralcio per chi deve realizzare
grandi opere i cui effetti ricadranno sull’intera comunità. I ragazzi che hanno
deciso di partecipare attivamente e alla
manifestazione davanti al tribunale hanno vissuto, in prima persona, un momento
cruciale della storia nuova che avanza in tutto il pianeta. Entrare nella
storia attivamente ha consentito loro di comprenderla appieno e capire tutta
l’importanza di un nuovo protagonismo, nel momento in cui le decisioni prese
dall’alto possono vanificare le regole della democrazia e sconvolgere la vita
reale di migliaia di persone.
Avere preso
coscienza di ciò che sta accadendo alle loro vite ha consentito di tramutare
questa nuova consapevolezza in azione.
Adesso,
affermare che l’ambiente è un bene comune è il frutto di una conoscenza esperienziale,
che stimola la creatività e vivifica il significato culturale delle nozioni che
studiano nella loro quotidianità di studenti.
Difendere
l’ambiente non è più uno sloga generico ma un’affermazione dell’anima.
Nasce in tal
modo la consapevolezza di essere parte di una Cittadinanza attiva cioè di avere
trasposto nella propria esistenza nuovi valori e non generiche nozioni. Nasce
la conoscenza come emozione e come vissuto personale.
Un’altra
esperienza che raggiunge i ragazzi è la memoria dei fatti da parte di
chi li ha preceduti. La scoperta che altri hanno iniziato un processo che
adesso coinvolge le loro esistenze. La memoria personale diventa uno strumento
reale che lega tra loro le generazioni. La memoria cancellata purtroppo dai
nuovi media (strumenti di una tecnologia che minaccia la natura umana)
La memoria è
importante: senza chi ha denunciato e raccontato, oggi non ci sarebbe stata
alcuna sentenza.
Raccogliamo
le voci dei ragazzi
Ci avevano
lasciato a fine maggio 2025, con delle considerazioni importanti:
“Prendere consapevolezza della gravità del problema è
il primo passo, forse scontato, ma imprescindibile. Avere una visione chiara
dei drammatici effetti che possono provocare i Pfas è fondamentale per
contrastare ignoranza e disinformazione.
Siamo
disarmati davanti alla presa di coscienza della nostra impotenza: “siamo indifesi,
non ci sono tutele legislative o giuridiche, non c’è modo di distinguere tra
cibi contaminati e cibi genuini, non possiamo fare esami di accertamento…”
Tuttavia,
una nuova consapevolezza della nostra umanità ci spinge a impegnarci
collettivamente, per cambiare le attuali politiche industriali, che hanno come
scopo principale il profitto e il consumo e orientare la nostra azione nella
direzione del benessere psico-fisico, della solidarietà e dell’amicizia al posto
della concorrenza.
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Auditorium Zanella allestito dagli studenti con cartelloni su Pfas |
I ragazzi ci scrivono:
“Dobbiamo essere coraggiosi, capaci di prendere scelte che possano cambiare la situazione odierna, imporre leggi e norme che regolino l’utilizzo dei PFAS, studiare alternative possibili o cure mediche in grado di debellarli. Noi, giovani di oggi, saremo i politici, gli imprenditori, i medici, i magistrati di domani. Se davvero riusciremo a capire che cambiare è necessario, allora sarà in nostro potere farlo. Se è vero, come si dice, che il futuro è nelle nostre mani, allora esso potrà essere migliore del presente”.
I ragazzi che hanno scritto questa frase esprimono già nuovi
valori e quindi nuove speranze e nuovi progetti. Non aspirano a diventare un
bravo tecnico bensì un cittadino cosciente, in grado di usare la tecnologia per
fin sociali e umani.
Stimoleremo
i giovani a mettere in atto percorsi individuali e collettivi per ridurre
il danno causato dalle sostanze chimiche, attraverso la presa di coscienza e
l’azione diretta, utilizzando nei limiti del possibile, una didattica attiva.
Questo, in
estrema sintesi, il nostro impegno didattico che da otto anni portiamo avanti
nelle scuole e nella società,
Donata
Approfondimenti
Stampa e percorso educativo 2025 2026
Vicenza Report https://donataalbiero.blogspot.com/2025/09/zero-pfas-del-veneto-gruppo-educativo.html
Terra Nuova https://donataalbiero.blogspot.com/2025/09/zero-pfas-incontri-nelle-scuole-un.html
Il Fatto Alimentare https://donataalbiero.blogspot.com/2025/09/pfas-in-veneto-riparte-il-progetto.html
Terra Aqua https://donataalbiero.blogspot.com/2025/09/tera-e-aqua-settembre-2025-il-futuro.html
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Comunicato stampa https://donataalbiero.blogspot.com/2025/09/comunicato-stampa-itinerario-educativo.html
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