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mercoledì 10 settembre 2025

PFAS, IN VENETO RIPARTE IL PROGETTO NELLE SCUOLE . LO RICORDA IL FATTO ALIMENTARE

 

https://ilfattoalimentare.it/pfas-veneto-progetto-scuole.html

9 settembre 2025 Sara Rossi


 Con l’avvio dell’anno scolastico 2025/26, riparte nelle scuole del Veneto l’attività del Gruppo Educativo Zero PFAS, espressione del Movimento No PFAS. L’iniziativa, avviata nel 2018, ha già raggiunto più di 10mila studenti e 2mila adulti tra docenti e genitori in 46 istituti scolastici delle province maggiormente colpite dalla contaminazione: Vicenza, Verona, Padova. Proprio qui, infatti, si è verificato uno dei più gravi casi in Europa di inquinamento ambientale da sostanze perfluoroalchiliche, composti altamente persistenti nell’ambiente e negli organismi, tanto che hanno ricevuto l’appellativo di forever chemicals (sostanze chimiche eterne).

Il percorso è nato per fornire conoscenze scientifiche e strumenti di cittadinanza attiva alle giovani generazioni, rendendole protagoniste nella difesa del territorio e della salute pubblica. “Coltivate il senso di responsabilità, è l’unico che rende cittadini attivi” è l’appello che conclude ogni incontro.

“Partigiani del territorio” contro PFAS e microplastiche

Il nuovo itinerario didattico, che parte a settembre, ha un titolo esplicito: “One Health. Quando la chimica è contro la vita. Cittadinanza attiva per bandire PFAS e microplastiche”. La prospettiva è quella di ‘One Health’, che integra salute umana, ambiente ed ecosistemi.

L’approccio del Gruppo – formato da medici, educatori, esperti del territorio e attivisti – si basa sull’apprendimento attivo e sulla cittadinanza responsabile. L’obiettivo è aiutare i ragazzi a diventare ‘sentinelle di democrazia’, consapevoli dei rischi per la salute e per l’ambiente legati a PFAS e microplastiche. I temi vengono affrontati in modo scientifico ma accessibile, stimolando nei ragazzi un cambio di paradigma culturale, che mette la salute al primo posto rispetto al profitto economico.

Sit in 7 febbraio 2025 studenti media Zanella presenti con cartelloni ph di Federico Bevilacqua

Sit in 07/02/2025 degli studenti della scuola media Zanella, presenti con cartelloni (Ph di Federico Bevilacqua, cortesia di Donata Albiero)

La spinta del processo Miteni

Il percorso educativo si intreccia con la vicenda giudiziaria che ha visto protagonista lo stabilimento Miteni di Trissino (Vicenza), riconosciuto responsabile della contaminazione da PFAS delle falde acquifere di un’area di 180 km2, che comprende 30 comuni tra le province di Vicenza, Verona e Padova e che interessa circa 350mila cittadini. La recente sentenza di primo grado (ne abbiamo parlato in questo articolo), che ha individuato i responsabili, è stata definita una “vittoria legale, sociale, politica e morale”.

Per molti studenti che hanno seguito il processo fin dal 2021, il verdetto ha rappresentato un momento di svolta: il riconoscimento formale che i danni ambientali e sanitari non sono una fatalità, ma il risultato di scelte industriali e di mancate vigilanze istituzionali.

Un progetto libero e gratuito

L’iniziativa del Gruppo Educativo Zero PFAS si distingue perché è autonoma, gratuita e nata dal basso, frutto dell’impegno di cittadini liberi che hanno deciso di offrire un contributo civico alla formazione dei giovani. “Il nostro è un progetto organico, dal valore sociale – sottolinea la coordinatrice Donata Albiero, già dirigente scolastica. – Vogliamo rendere gli studenti protagonisti nel territorio, capaci di prevenire e contrastare i danni delle sostanze chimiche”.

La partecipazione conta, la giustizia è un diritto di tutti, l’ambiente è un bene comune, la memoria è importante” è il messaggio che il gruppo ribadirà anche nel nuovo anno scolastico. Perché, come ricorda lo slogan scelto dal movimento: “Da soli non si vince”.

© Riproduzione riservata Foto: Depositphotos, Donata Albiero

 

 


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