RIBELLARSI E' GIUSTO
Foto di repertorio A.S. 2022 2023 -A scuola con il medico ISDE G. Fazio
Milioni di persone sono esposte ai Pfas attraverso gli alimenti, l’acqua potabile, l’aria, una infinità di prodotti di consumo, materiali presenti nelle nostre case e nei luoghi di lavoro, che, grazie ai Pfas, diventano stabili, resistenti alle alte temperature, idrorepellenti, ignifughi.
Sintetizza bene
la Rete ambientalista la situazione nefasta: “Nei decenni, hanno trovato
impiego in una vasta gamma di applicazioni industriali e prodotti di
largo consumo: imballaggi alimentari, padelle antiaderenti,
filo interdentale, carta da forno, farmaci, dispositivi
medici, cosmetici; capi di abbigliamento, prodotti tessili e di arredamento,
capi in pelle; nell’industria galvanica (in particolare cromatura),
scioline, cosmetici, gas refrigeranti, nell’industria
elettronica e dei semiconduttori, nell’attività estrattiva dei combustibili
fossili, in alcune applicazioni dell’industria della gomma e della
plastica, nelle cartiere, nei lubrificanti, nei trattamenti
anticorrosione, nelle vernici, in prodotti per l’igiene e la pulizia e nelle
schiume antincendio.”(Speciale PFAS)
Nel corpo umano queste sostanze sono state trovate nel sangue,
nelle urine, nella placenta, nel cordone ombelicale e persino nel
latte materno. L’esposizione ai Pfas è stata associata a una serie di effetti
tossici e cancerogeni sulla salute.
Un crimine ambientale in atto.
L’ Italia è uno dei Paesi più colpiti dalla contaminazione
da PFAS, ma non esite una legge che ne vieti la produzione e l’uso. La POLITICA
continua a non intervenire nel modo giusto, abbandonando la popolazione agli
effetti dell’inquinamento da PFAS, compromettendo la salute della popolazione e
quella delle future generazioni.
Gli studenti hanno sperimentato un percorso inedito, collaborando con noi per la difesa della salute e dell'ambiente. Perché è di questo che, in fin dei conti, parliamo: la violazione di un ecosistema, oltre che grave questione etica, ha inevitabili ricadute sulla qualità della nostra vita e di quella delle generazioni future, dal momento che la terra che abbiamo ricevuto appartiene anche a coloro che verranno.
"Il deterioramento dell’ambiente in nome di interessi economici e di logiche di potere, che non pongono al centro il valore della vita umana, non può lasciarci indifferenti e coinvolge soprattutto coloro che hanno il compito di educare alla cura dell’ambiente come bene comune e a stili di vita sobri e coerenti con la sostenibilità ambientale. La scuola è un contesto educativo fondamentale per accompagnare i giovani a conoscere, comprendere e prendere coscienza dell’importanza di farsi soggetti attivi e responsabili nella difesa di quei diritti fondamentali dell’uomo, tra i quali deve e essere incluso anche il diritto ad un ambiente sano (ONE HEALTH)".
L’impegno degli studenti, realizzatosi in
pratiche di cittadinanza attiva e il desiderio di restituire ad altri quanto
appreso, per diffondere conoscenza e consapevolezza, ha rappresentato in questi
sei anni un importantissimo e significativo esercizio di cittadinanza attiva. Hanno
compreso e che l’impegno per cambiare il mondo e renderlo migliore e più umano
non è solo possibile, ma restituisce all’uomo e al cittadino la dignità e il
senso più autentico della propria vita.
https://drive.google.com/drive/u/2/folders/1Vo_A_Q_P0tUpZKre2ZwY0b4j_E3Qgofr
'Ribellarsi è giusto' perchè ricorda Bilott, l'avvocato statunitense incupo della multinazionale Dupont 'consideriamo che in questa partita per la vita siamo noi a tenere le redini del gioco . Possiamo condizionare e indirzzare il futuro che ci aspetta e, in modo proattivo, cambiare lo stato delle cose anzichè subirle passivamente. Possiamo fare sicuramente la nostra parte perchè siamo noi stessi artefici del nostro destino. E' questo il vero senso dell'attivismo'.
Ce ne faremo portavoce anche nel nuovo anno scolastico 2024 2025 con il percorso educativo.
Basta chiamarci!
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