Expo Milano 2015 è l’Esposizione Universale che l’Italia aprirà dal primo maggio, con il tema “Nutrire il pianeta. Energia per la vita”.
Per
sei mesi Milano diventerà una vetrina mondiale in cui i Paesi mostreranno il
meglio delle proprie tecnologie per dare una risposta concreta a un’esigenza
vitale: riuscire a garantire cibo sano, sicuro e sufficiente per tutti i
popoli, nel rispetto del Pianeta e dei suoi equilibri.
Il tutto nella cornice di uno scandalo planetario: 805 milioni di persone che ancora oggi soffrono la fame nel mondo. Una persona su nove ogni sera va a dormire affamata e tra loro ci sono oltre 160 milioni di bambini con deficit di sviluppo. Bambini che non riusciranno mai a crescere ed imparare come i loro coetanei che sono stati nutriti correttamente nei primi, fondamentali, mille giorni di vita.
Il tutto nella cornice di uno scandalo planetario: 805 milioni di persone che ancora oggi soffrono la fame nel mondo. Una persona su nove ogni sera va a dormire affamata e tra loro ci sono oltre 160 milioni di bambini con deficit di sviluppo. Bambini che non riusciranno mai a crescere ed imparare come i loro coetanei che sono stati nutriti correttamente nei primi, fondamentali, mille giorni di vita.
Ho già approfondito in un precedente post la questione
http://donataalbiero.blogspot.it/2015/01/action-2015-sognando.html
Per la maggior parte dei bambini e degli adolescenti, la scoperta delle corrette abitudini a tavola inizia in classe.
L’obiettivo del Progetto Scuola è lasciare in eredità alle generazioni future un patrimonio di conoscenze, esperienze, valori culturali e tecnologici
(Gli studenti dell’IC 2 di Arzignano sono stati vincitori nazionali di un concorso ad hoc)
Attraverso la mistificazione delle idee di ecologia e di sostenibilità e dell’importanza di un’alimentazione sana, Expo si tinge di verde, con la green economy per “mascherare l’ipocrisia di un approccio al tema tutto interno al modello economico neoliberista, in continuità con esso nel promuovere le politiche legate agli investimenti di multinazionali dell’alimentazione, del biologico a spot e dell’agricoltura intensiva ed industriale” scrive l’organizzazione NOEXPO .
“ Un evento, a sentire la propaganda, così dedito alla natura e all’ecologia che dovrebbe favorire i piccoli contadini ed un rapporto diretto con la terra, che si basi sull’acquisto solidale, la vendita diretta, il chilometro zero, la diffusione del biologico all’intera popolazione, in definitiva l’accesso per tutti al cibo.
Tuttavia, basta un’occhiata a sponsor e aziende partner di Expo per comprendere l’ipocrisia dei discorsi ufficiali.
La partecipazione delle principali multinazionali dell’industria
alimentare (basti pensare a McDonald’s) e della grande distribuzione;
l’investimento sull’evento da parte di colossi dell’agroindustria che detengono
il monopolio sulla mercificazione delle sementi e la gestione di quelle
geneticamente modificate (e che moltiplicano in questo modo rapporti di
dipendenza dei paesi economicamente più indigenti verso quelli più ricchi), il
supporto alle politiche di sfruttamento
intensivo dei terreni e il sostegno ad un’agricoltura di tipo industriale,
che segue le regole del mercato schiacciando l’attività agricola rurale, sono
tutti elementi che raccontano un modello che nulla ha a che fare con il ‘ritorno
alla terra’.”
UN'ALTRA ENERGIA PER LA VITA
http://www.qcodemag.it/2015/05/01/unaltra-energia-per-la-vita/
In fondo, basta intendersi.
Le reali conseguenze di questo grande evento sono: enormi colate cemento sui campi agricoli inglobati dalle aree espositive col contentino di seminare qualche mq in città, decine di chilometri di nuovi percorsi autostradali su aree agricole o parchi, con il taglio di migliaia di piante e la distruzione di habitat, opere tanto edonistiche quanto nocive per l’ambiente e inutili per la società
L'Expo 2015 così non ha senso.
Diventa solo una vetrina dello spreco e della corruzione.
No, non posso starci , me l'impone il mio essere educatrice e sarebbe questo il MESSAGGIO CHE DAREI AI GIOVANI NELLE SCUOLE?
“ Purtroppo … non vedo nei programmi o nei calendari delle iniziative specifici richiami a temi fondamentali: la giustizia e la sovranità alimentare, l'agricoltura familiare, la biodiversità, il dramma dell'erosione genetica (OVVERO la perdita di diversità genetica naturale, dovuta alla distruzione di territori come le foreste tropicali pluviali e all'industrializzazione delle pratiche agricole) e le possibili soluzioni. Questa mancanza di chiarezza nel promuovere temi così essenziali sta producendo un vuoto che gli interessi commerciali e finanziari dell'industria biotecnologica rischiano di riempire con una campagna di spot pubblicitari: l'Expo rischia di trasformarsi in una fiera della colonizzazione finanziaria e industriale dei campi piuttosto che un'occasione di risposta alle vere cause della fame “
Ne sanno qualcosa i
popoli che stanno appunto morendo di fame .
Ma questa è un’altra storia .
Penso ad una scuola che liberi lo spirito critico degli studenti e sappia affrontare il problema della corsa alla terra delle grandi multinazionali, l'esproprio e la privatizzazione dell'acqua, il brevetto su piante e animali, l'uso massiccio di fitofarmaci, ormoni e pesticidi, il controllo della distribuzione nelle mani di pochi , l'adulterazione del cibo, la distruzione delle foreste, l'inquinamento dei mari e della fauna ittica, l'estinzione massiva di molte specie animali e vegetali, come il vero cuore del problema dell'umanità di oggi.
http://www.worldsocialagenda.org/0-cosa-si-mangia/
Riflettendo, è anche questo uno dei motivi che
non mi vedono favorevole alle sponsorizzazioni nella scuola,
introdotte dalla riforma Renzi.
Se a sgocciolare è l'Expo
http://ilmanifesto.info/se-a-sgocciolare-e-lexpo/
Donata Albiero
Per approfondire
I nostri figli ci accuseranno
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiElimina