«Dobbiamo protestare contro coloro che violentano la natura, che deturpano i paesaggi, che speculano sulle bellezze della terra».
Don Tonino Bello
No tap, la protesta in Salento: "Difendiamo la terra" https://youtu.be/vI2iy37uw-g
Non ci risparmiano nulla lor signori:
acqua avvelenata, suolo contaminato, aria inquinata, speculazioni edilizie.
Stiamo proprio in questi mesi , comitati, associazioni , liberi cittadini , movimenti , preparando una grande manifestazionr pubblica coinvolgendo le mamme, i loro figli , i ragazzi delle scuole , contro quello che definiamo
un disastro ambientale : l'acqua avvelenata delle falde, che continuiamo a bere dai rubinetti (PFAS).
La responsabilità “del principio di umanità che rappresentano” non vale sempre?
I genitori che portano i figli anche piccoli a una manifestazione che loro pensano giusta non indottrinano e non caricano di nessuna responsabilità, semplicemente indicano una strada, un atteggiamento, un dovere. Il bambino portato alla manifestazione contro il gasdotto in Puglia, non subisce una strumentalizzazione... Quel bambino da grande sarà libero, e quasi sicuramente sarà un adulto che Le coscienze si formano.
Perciò amo ripetere, in tutte le occasioni di dibattito con gli stessi ragazzi, che la democrazia non si astiene mai e che quando ne va del loro futuro, se esso è in pericolo, “Ribellarsi e’ giusto “
Ben venga, dunque, la manifestazione pacifica dei bambini insieme ai loro genitori, ai loro insegnanti, ai loro sindaci per la difesa del territorio in ogni parte dell'Italia : non si vendono i valori dell'Uomo per gli interessi dei mercati e delle multinazionali o dei soliti affaristi .
Sono una cittadina attiva e lotto quotidianamente per la salvaguardia
della salute dei cittadini nel territorio dove abito, martoriato
dall’inquinamento e dal malaffare .
Informiamo prima di tutto i
nostri bambini (figli, nipoti, scolari) e li mobilitiamo responsabilmente.
La sfida del
territorio è enorme, richiede una risposta
urgente da tutte le generazioni e i bambini, che erediteranno la terra, sono
le ultime persone che dovrebbero essere escluse.
Questa convinzione - il protagonismo
dei bambini e ragazzi - ha dettato sempre le mie azioni a scuola (sono stata per 30 anni dirigente
scolastica). Ho infatti utilizzato dal punto di vista educativo, la pratica del
coinvolgimento attivo dei bambini, ragazzi spingendoli a capire che la democrazia e la salvaguardia dei diritti universali di ogni persona si sviluppano con le azioni quotidiane (Nell’ atrio della scuola era visibile il motto “La
libertà non è star sopra un albero”…) La scuola, per l’impegno profuso in tal
senso ha ottenuto il riconoscimento dall’Unicef e quello del prefetto di
Vicenza
Ovvia la mia adesione alle proteste dei cittadini in Puglia contro il TAP, il gasdotto
trans-adriatico.
Mi ha quindi colpito la polemica sorta per la presenza
di bambini alle manifestazioni.
Eraldo
Affinati, su Repubblica, ha pontificato
“Questa protesta in formato famiglia, prima ancora
degli ulivi espiantati, chiama in causa i bambini più piccoli, coinvolti in
un’impresa che non avrebbe dovuto riguardarli. Essere responsabili del
principio di umanità che rappresentano vuol dire prendersi in carico la loro
coscienza in via di formazione: custodirla, non esporla; proteggerla, non
bruciarla, guidarla, non soffocarla.”
E’ la solita visione a cui mi sono abituata
confrontandomi con la gente, della politica come una cosa sporca, a cui non
bisogna esporre l’innocenza infantile
La replica la lascio alla maestra Rosaria
Gasparro e al suo post “Il potere
educativo “a cui rimando
“Cosa allora riguarda i
bambini e le bambine? Può essere il portare i propri figli con sé nei luoghi in
cui si è nati, dove si è cresciuti, in quei luoghi che riguardano tutti in un
tempo che ci comprende senza differenze di età, un atto irresponsabile di povertà
educativa?
Quando scegliamo di portarli in chiesa, di portarli allo stadio, di educarli ad
essere tifosi, campioni o principesse di qualcosa, quando passiamo le domeniche
nei centri commerciali, quando scegliamo come vestirli, cosa devono mangiare,
che scuola devono frequentare, chi saranno i loro amici, quando gli compriamo
il tablet di ultima generazione; quando li guidiamo nelle religioni che noi
abbiamo scelto, confessionali o di consumo, con le loro liturgie e le loro
parate, mentre indirizziamo non soffochiamo e non ‘bruciamo’ la loro formazione
con la nostra visione della vita, povera o ricca che sia?
Portare i propri figli nella natura, in un bosco, su una spiaggia, in una oasi protetta, su un sentiero di campagna per educarli alla bellezza, al sacro qui e ora, per difendere insieme gli alberi… non rientra nelle libertà educative dei genitori, non costruisce una pratica di comunità, di legami, di educazione all’impegno, un patrimonio condiviso di valori? … Una educazione alla cittadinanza che insegna ad esprimere apertamente le proprie convinzioni, il proprio sentimento di appartenenza. Che a volte, come in questo caso, difende e si oppone, si fa protesta di pace, di 86 sindaci su 99 e di migliaia di comuni cittadini, si fa etica laddove tutto è denaro"
Portare i propri figli nella natura, in un bosco, su una spiaggia, in una oasi protetta, su un sentiero di campagna per educarli alla bellezza, al sacro qui e ora, per difendere insieme gli alberi… non rientra nelle libertà educative dei genitori, non costruisce una pratica di comunità, di legami, di educazione all’impegno, un patrimonio condiviso di valori? … Una educazione alla cittadinanza che insegna ad esprimere apertamente le proprie convinzioni, il proprio sentimento di appartenenza. Che a volte, come in questo caso, difende e si oppone, si fa protesta di pace, di 86 sindaci su 99 e di migliaia di comuni cittadini, si fa etica laddove tutto è denaro"
Condivido perbacco
Si educa con l’esempio più che con le belle teorie; la
cittadinanza si fa e si da’.
si ricorderà che i suoi genitori volevano bene al territorio e difficilmente sopporterà un'ingiustizia.
si ricorderà che i suoi genitori volevano bene al territorio e difficilmente sopporterà un'ingiustizia.
Buoni
cittadini e cittadini critici si diventa con l'esempio.
E poi mi chiedo:
Perchè non si levano voci contro alcune trasmissioni televisive dove
ai bambini protagonisti viene scippata l'infanzia?
Nessuna rilevazione alla pubblicità manipolatrice che si rivolge direttamente ai bambini?
Nessun divieto di ingresso ai centri commerciali dove la merce è esposta in modo suadente ad altezza di bambini, intesi come consumatori?
Nessuna rilevazione alla pubblicità manipolatrice che si rivolge direttamente ai bambini?
Nessun divieto di ingresso ai centri commerciali dove la merce è esposta in modo suadente ad altezza di bambini, intesi come consumatori?
E allora, finiamola con la storia della
strumentalizzazione dei bambini quando serve ai
poteri forti. In ballo c'è il loro futuro, è indispensabile che siano coinvolti.
Noi siamo
quello che facciamo (Suzuki di 12 anni ha dato l’esempio ai suoi coetanei “ sto lottando per il mio futuro….sono
a qui a parlare a nome delle generazioni future”
Ogni ragazzo attivamente deve difendere i diritti umani universali con le sue azioni quotidiane
I bambini imparano quello che vivono, e da adulti
vivono quello che hanno imparato.
Donata Albiero
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