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lunedì 14 aprile 2025

DA LA VOCE DEI BERICI L'ARTICOLO SUL PERCORSO EDUCATIVO ONE HEALTH

 

         LEZIONI DI CONSAPEVOLEZZA 

         Un  articolo di  Giada Zandonà - 13 aprile 2025  sottolinea il significato del Progetto

         One Health " Lezioni di consapevolezza"   



INTERVISTA  DONATA ALBIERO

Quando ha capito che i giovani erano i grandi esclusi dal dibattito sui Pfas, delle sostanze chimiche tossiche e persistenti, usate in moltissimi prodotti di uso comune, Donata Albiero ha deciso di cambiare strada. O meglio: di costruirne una tutta per loro. Da ex dirigente scolastica con 40 anni di carriera, ha fatto quello che le riesce meglio: entrare in classe, ascoltare e seminare consapevolezza, soprattutto nel vicentino, epicentro europeo della contaminazione. « I giovani sono i più colpiti, ma anche quelli che possono cambiare il futuro. I Pfas sono usati in moltissimi prodotti di uso comune: resistono nell’ambiente, entrano nella catena alimentare e, una volta nel corpo umano, non se ne vanno più. Possono provocare tumori, interferenze ormonali, infertilità. Nessuno parlava di questo con loro. Così è nato il percorso educativo One Health: Pfas, inquinanti per sempre”, oggi attivo in 14 scuole della provincia di Vicenza e in decine di altre in tutto il Veneto» spiega Albiero. In sei anni, non considerando quest’ultimo, il gruppo educativo/culturale Zero Pfas, formato da esperti medici Isde e del Territorio, integrato da alcuni attivisti, sostenuto da importanti associazioni attive sulla tematica e da lei coordinato, ha incrociato oltre 8500 studenti e 1500 adulti. Solo quest’anno, nel Vicentino, 650 ragazzi hanno partecipato agli incontri, con un metodo che rifiuta le grandi assemblee e privilegia gruppi con al massimo 40 - 50 ragazzi per volta, il dialogo, le domande. «Non si tratta di lezioni frontali”, ma di percorsi di cittadinanza attiva. Ai ragazzi si chiede non solo di capire, ma di agire» continua Albiero.  E gli studenti sanno agire. Nella manifestazione davanti al Tribunale di VI indetta dalle Mamme No pfas e dall’intero movimento il 7 febbraio scorso “alcuni hanno letto appelli rivolti al Tribunale di VI, altri documenti firmati da loro e dai docenti sulla giustizia ambientale, altri ancora si sono presentati con cartelloni e manifesti” La sensibilità al problema Pfas si è attivata in questi anni in mille modi.  C’è chi ha creato podcast, brani rap, fumetti, video. Chi ha ideato campagne per i social, chi ha realizzato volantini da distribuire nei mercati. La scuola è diventa un laboratorio per trasformare il sapere in azioni: «Hanno imparato a cercare fonti scientifiche, a dubitare, a difendere il diritto alla salute. Capiscono che lunione fa la forza. E che la speranza non nasce dal nulla: si costruisce con limpegno». E poi ci sono gli insegnanti, anello fondamentale della rete che Donata ha costruito: «Sono i docenti a mantenere vivi i progetti nei mesi, a guidare i percorsi autonomi di approfondimento, a far dialogare classi e territori. In alcune scuole si sono creati veri e propri gruppi di lavoro: studenti tutor per altri studenti, lezioni tra pari, educazione diffusa». Un modo per formare una coscienza collettiva: «Nessuno si salva da solo. Solo agendo insieme possiamo sperare in un futuro diverso» conclude Albiero.

 

MANUALE PFAS

È pensato per chi vuole capire, per chi non si accontenta delle rassicurazioni e ha deciso di agire in ogni gesto quotidiano. Il Manuale di sopravvivenza quotidiana” curato da Donata Albiero parla di Pfas, ma lo fa in modo chiaro, diretto, accessibile. Il documento – diffuso nelle scuole -   spiega cosa sono gli "inquinanti eterni”, dove si nascondono (padelle, cosmetici, tessuti, cibo), come entrano nel nostro corpo e perché fanno male. Ma soprattutto suggerisce cosa possiamo fare, ogni giorno, per evitarli: dai filtri per lacqua alla scelta di prodotti certificati, fino al ruolo dei Gruppi di Acquisto Solidale. Lobiettivo è ambizioso: far adottare il manuale in tante scuole del Veneto, per educare alla consapevolezza fin da giovani. Tra i vari consigli pratici, c’è linvito a leggere le etichette, cercando sigle come PTFE o ingredienti con la radice fluoro”, evitare i cosmetici waterproof o long lasting, scegliere tessuti naturali e imballaggi senza rivestimenti antiunto. Un piccolo manuale per grandi scelte. Perché sapere è già difendersi.


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