OSSERVATORIO CONTRO LA MILITARIZZAZIONE NELLE AULE
“Fuori le forze armate dalla scuola”. Si tratta dell’appello lanciato dall’Osservatorio contro la militarizzazione delle aule che lo scorso 9 marzo 2023 ha presentato a Roma il primo report.
“Le
scuole stanno sempre più
diventando terreno di conquista di una ideologia bellicista e di un controllo
securitario che si fa spazio attraverso l’intervento diretto delle forze armate
declinato in una miriade di iniziative tese a promuovere la carriera militare
in Italia e all’estero, e a presentare le forze armate e le forze di sicurezza
come risolutive di problematiche che appartengono alla società civile”.
Rappresentanti delle forze militari addirittura in qualità di ‘docenti’ tengono lezioni su vari argomenti, arrivando a coinvolgere persino i percorsi di alternanza scuola-lavoro (PCTO) attraverso l’organizzazione di visite a basi militari o caserme”. E così si moltiplicano protocolli di intesa firmati da rappresentanti dell’Esercito con il ministero dell’Istruzione e del Merito, gli Uffici scolastici regionali e provinciali e i singoli istituti.
Come punto di snodo importante di questa crescente campagna di militarizzazione delle scuole, emerge lo spazio aperto dalla legge 107 del 2015 meglio conosciuta come “la Buona Scuola”, varata da Renzi. La compiuta formalizzazione dell’alternanza scuola lavoro all’interno di questa legge-riforma apriva infatti uno spazio in cui il Ministero della Difesa veniva riconosciuto come soggetto abilitato a tutti gli effetti a svolgere funzione formativa, cosa che emerge chiaramente da alcune successive disposizioni attuative.
È bene, dunque, che nelle scuole, da
parte soprattutto di chi ci studia e ci lavora, ma pure da settori più larghi,
si denunci l’offensiva della campagna militarista e si mettano in atto azioni
di protesta.
Va assunto come impegno. Contrastare
la diffusione della propaganda militarista nelle scuole significa opporsi
significativamente alla militarizzazione del territorio, una volta di più, nel
nostro agire quotidiano.
"Smilitarizzare le scuole e l'educazione vuol dire rendere gli spazi scolastici veri luoghi di pace e di accoglienza, opporsi al razzismo e al sessismo di cui sono portatori i linguaggi e le pratiche belliche, allontanare dai processi educativi le derive nazionaliste, i modelli di forza e di violenza, l'irrazionale paura di un "nemico" (interno ed esterno ai confini nazionali) creato ad hoc come capro espiatorio. Smilitarizzare la scuola vuol dire restituirle il ruolo sociale previsto dalla Costituzione italiana”
Vigiliamo!
Per quel che posso fare come cittadina
attiva, io ci sono.
Approfondimento
ELMETTI E MOSCHETTI IN CLASSE? GRAZIE, PREFERISCO DI NO
12 settembre 2016
https://donataalbiero.blogspot.com/2016/09/elmetti-e-moschetti-in-classe-grazie.html
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