Negli ultimi decenni, l’aumento della violenza, del
razzismo, dell’estremismo, della xenophobia, della discriminazione e
dell’intolleranza pone la nostra società di fronte a serie sfide.
L’educazione viene sempre più considerata come un baluardo
contro tali fenomeni e contro le violazioni dei diritti umani che ne derivano,
nonché come un importante contributo alla coesione sociale, alla giustizia
sociale e alla pace.
Per questo la scuola ha un ruolo decisivo, per rendere consapevoli gli studenti di essere titolari di diritti che spettano ad ogni uomo in qualità di essere umano, quindi a tutti gli uomini del mondo, senza distinzione di razza lingua religione, cultura e da qualsiasi altra possibile limitazione.
Bisogna insegnare e imparare i diritti umani, per potersi opporre ad ogni forma di violenza e di discriminazione.
Io credo che ci possa aiutare nel compito educativo la memoria storica.
Voglio dire che ad esempio ricordare Mauthausen e Auschwitz significa
commemorare la Shoah, i forni crematori, la pianificazione di uno sterminio di
massa in nome di una folle ideologia, della persecuzione di chiunque era
considerato diverso per razza, religione, idee politiche, tendenze sessuali e
il ricordare comporta la presa di coscienza che tutto ciò non sarebbe potuto
accadere, se molti non fossero rimasti immobili e indifferenti a guardare.
La Shoah diviene così il paradigma storico
della violazione dei diritti umani nella contemporaneità.
Un uso corretto della memoria non deve
limitarsi al ricordo del passato, quanto incitare ad agire nel presente per una
giusta causa.
Questa memoria deve stimolare ad occuparci
delle ingiustizie quotidiane perpetuate intorno a noi. Occuparsi di memoria
storica del nazismo significa considerare i soprusi, le ingiustizie, la
condizione di chi si trova nel bisogno, nell'indigenza, di chi vive le
difficoltà e le ingiustizie sociali.
Attualmente occuparsi di memoria storica
del nazismo significa tutelare i diritti umani degli oppressi, dei diversi,
degli emarginati, degli umili, dei più deboli di cui tutti siamo parte nel
tessuto sociale, comunitario e nel mondo, nel terribile deserto della
sopraffazione e della violenza, dove tante voci chiedono giustizia per tutti
quegli innocenti che ancora nascono solo per morire.
Le testimonianze non narrano per vendetta,
ma per trasformare il dolore in forza, l'odio in compassione e amore, e per
ribadire con decisione come, anche in condizioni estreme, l'uomo meriti sempre
di rimanere lo scopo dell'uomo.
I miei occhi hanno visto ciò che nessun
essere umano dovrebbe mai vedere: camere a gas costruite da ingegneri
istruiti; bambini uccisi con veleno da medici ben
formati; lattanti uccisi e bruciati da diplomati
di scuola superiore e università .
Diffido -quindi- dell’educazione.
La mia richiesta è: aiutate i vostri allievi a diventare esseri umani.
I vostri sforzi non devono mai mai produrre dei mostri educati, degli psicopatici qualificati, degli Eichmann istruiti.
Diffido -quindi- dell’educazione.
La mia richiesta è: aiutate i vostri allievi a diventare esseri umani.
I vostri sforzi non devono mai mai produrre dei mostri educati, degli psicopatici qualificati, degli Eichmann istruiti.
La lettura, la scrittura , l’aritmetica
non sono importanti se non servono a rendere i nostri figli
più umani ”
Lavoriamo insieme …per i bambini, per una scuola amica, per una scuola a misura di ogni alunno
Donata Albiero
mai più degli eichmann mai piu degli hitler
RispondiEliminamai piu degli stalin mai piu dei beria
mai piu dei pinochet mai piu dei pol pot
mai piu mostri deliranti
mai più
il male e la morte vanno a braccetto
sono i volti malefici e maledetti della stessa medaglia