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martedì 30 settembre 2025

QUANDO NASCE LA COLLABORAZIONE TRA UNA SCUOLA E UNA ASSOCIAZIONE ECOLOGISTA

 ECOFESTA 2025  IN ARZIGNANO  STUDENTI PROTAGONISTI E CITTADINI ATTIVI  

 MEDIA ZANELLA 
Ecofesta in Arzignano 20 e 21 settembre 2025 Parco villa Brusarosco 
 I ragazzi della media Zanella impegnati nel laboratorio "Kokedam: Arte verde giapponese"e nella                Festa dell'Albero 

ANTEPRIMA DEL PERCORSO EDUCATIVO NELLE SCUOLE  a. s. 2025/2026 

 Uno splendido esempio di collaborazione tra scuola media Zanella  (IC1 di Arzignano) e l’ASSOCIAZIONE ecologista CiLLSA che nell’Ovest Vicentino si batte in difesa della Salute e dell'Ambiente.

                                                                                      


   

 Il protagonismo dei ragazzi nell'essere sentinelle del proprio territorio (contro l'inquinamento) è quanto auspica e incoraggia il gruppo educativo Zero Pfas del Veneto anche nell’itinerario educativo 2025 2026, dal titolo “QUANDO LA CHIMICA È CONTRO LA VITA. Cittadinanza attiva contro Pfas e Microplastiche”


Siamo in attesa di incontrare in un progetto specifico su PFAS e Microplastiche gli studenti di alcune classi di terza media IC 1 Arzignano,

 Intanto una ventina di  STUDENTI , con noi nel sit in del Movimento No PFAS davanti al tribunale di Vicenza il 7 febbraio 2025 , capitanati dalla prof.ssa Emma Filotto, hanno allestito l’auditorium Zanella,  dove il 13 si sono riuniti gli attivisti veneti per discutere sulle prospettive del dopo sentenza Miteni, con una mostra di cartelloni sui PFAS.

In tale convegno, si è parlato di  SCUOLA, CHE FARE DOPO LA SENTENZA MITENI 

                                               13 settembre  Donata Albiero intervento                                                                                                        https://youtu.be/Y7doxAMquaQ

I ragazzi della Zanella hanno,  poi,  offerto la loro presenza, la loro testimonianza di  ‘attivisti ’ nei due giorni ( 20 e 21 settembre)  dell’Ecofesta al parco di villa Brusarosco, portando la loro voce  in difesa della Natura nella  “Festa dell’Albero” e il  il loro impegno  manuale   nel laboratorio : Kokedama: arte verde giapponese (coltivazione senza vaso).

 


Li ha 'guidati' e protetti la prof.ssa Emma Filotto che ringraziamo  e che rivedremo  nella … sua  scuola.


Alla prossima!

 Donata Albiero 

 






giovedì 18 settembre 2025

SALUTE E PREVENZIONE IL FUTURO SI COSTRUISCE CON L' AZIONE

 

SCUOLA  QUANDO LA CHIMICA È CONTRO LA VITA

CHE FARE DOPO LA SENTENZA MITENI 

             Donata Albiero, convegno ad Arzignano, organizzato da CiLLSA, per gli attivisti veneti                          13 settembre 2025 

                                    Atti del convegno https://youtu.be/Y7doxAMquaQ             
             
Atti convegno attivisti Ecofesta in Arzignano 13 settembre 2025  

Porto un breve contributo ai lavori di questo convegno, senza rubare troppo tempo al prezioso dibattito di questa mattina, per mettervi al corrente dell’impegno di un piccolo gruppo di esperti che hanno dedicato ai giovani e agli studenti le proprie risorse intellettuali e il proprio tempo.

 Una lettera aperta scritta agli studenti a luglio 2025, (e recapitata attraverso i loro docenti referenti PFAS) dopo la sentenza Miteni spiega il percorso didattico del “Gruppo educativo zero pfas” nel 2025 2026.

Abbiamo ricordato loro che il processo Miteni si era concluso.

Si era trattato di una sentenza storica, la vittoria dei cittadini contro una potentissima società multinazionale. Un insperato risultato per la comunità e per le vittime dell’inquinamento, dopo anni di lotta e denuncia.

Abbiamo evidenziato il forte messaggio che emana da questa sentenza: quando i cittadini si uniscono, anche le multinazionali possono essere chiamate a rispondere delle loro azioni.

 I ragazzi hanno ben compreso che la partecipazione conta: chi si informa, si attiva, protesta, può davvero ancora incidere sulle scelte politiche e giudiziarie. 

La storia della lotta dei cittadini disarmati contro la multinazionale è espressione dei tempi che stiamo vivendo; della rapida trasformazione della società dove nuovi poteri economici oligopolisti decidono sulla testa di intere comunità. Tocchiamo nel vivo della nostra carne gli effetti della trasformazione della società in senso neoliberistico.  Non stiamo apprendendo ciò leggendo un libro o ascoltando una lezione. Questa storia si tocca con le mani.

 L’ambiente è un bene comune: ma anche un grande intralcio per chi deve realizzare grandi opere i cui effetti ricadranno sull’intera comunità. I ragazzi che hanno deciso  di partecipare attivamente e alla manifestazione davanti al tribunale hanno vissuto, in prima persona, un momento cruciale della storia nuova che avanza in tutto il pianeta. Entrare nella storia attivamente ha consentito loro di comprenderla appieno e capire tutta l’importanza di un nuovo protagonismo, nel momento in cui le decisioni prese dall’alto possono vanificare le regole della democrazia e sconvolgere la vita reale di migliaia di persone.

Avere preso coscienza di ciò che sta accadendo alle loro vite ha consentito di tramutare questa nuova consapevolezza in azione.

Adesso, affermare che l’ambiente è un bene comune è il frutto di una conoscenza esperienziale, che stimola la creatività e vivifica il significato culturale delle nozioni che studiano nella loro quotidianità di studenti.

Difendere l’ambiente non è più uno sloga generico ma un’affermazione dell’anima.

Nasce in tal modo la consapevolezza di essere parte di una Cittadinanza attiva cioè di avere trasposto nella propria esistenza nuovi valori e non generiche nozioni. Nasce la conoscenza come emozione e come vissuto personale.

Un’altra esperienza che raggiunge i ragazzi è la memoria dei fatti da parte di chi li ha preceduti. La scoperta che altri hanno iniziato un processo che adesso coinvolge le loro esistenze. La memoria personale diventa uno strumento reale che lega tra loro le generazioni. La memoria cancellata purtroppo dai nuovi media (strumenti di una tecnologia che minaccia la natura umana)

La memoria è importante: senza chi ha denunciato e raccontato, oggi non ci sarebbe stata alcuna sentenza.

Raccogliamo le voci dei ragazzi

Ci avevano lasciato a fine maggio 2025, con delle considerazioni importanti:

“Prendere consapevolezza della gravità del problema è il primo passo, forse scontato, ma imprescindibile. Avere una visione chiara dei drammatici effetti che possono provocare i Pfas è fondamentale per contrastare ignoranza e disinformazione.

Siamo disarmati davanti alla presa di coscienza della nostra impotenza: “siamo indifesi, non ci sono tutele legislative o giuridiche, non c’è modo di distinguere tra cibi contaminati e cibi genuini, non possiamo fare esami di accertamento…”

Tuttavia, una nuova consapevolezza della nostra umanità ci spinge a impegnarci collettivamente, per cambiare le attuali politiche industriali, che hanno come scopo principale il profitto e il consumo e orientare la nostra azione nella direzione del benessere psico-fisico, della solidarietà e dell’amicizia al posto della concorrenza.

 

Auditorium Zanella  allestito dagli studenti con cartelloni su Pfas  
                              

I ragazzi ci scrivono:

 “Dobbiamo essere coraggiosi, capaci di prendere scelte che possano cambiare la situazione odierna, imporre leggi e norme che regolino l’utilizzo dei PFAS, studiare alternative possibili o cure mediche in grado di debellarli. Noi, giovani di oggi, saremo i politici, gli imprenditori, i medici, i magistrati di domani. Se davvero riusciremo a capire che cambiare è necessario, allora sarà in nostro potere farlo. Se è vero, come si dice, che il futuro è nelle nostre mani, allora esso potrà essere migliore del presente”.

I ragazzi che hanno scritto questa frase esprimono già nuovi valori e quindi nuove speranze e nuovi progetti. Non aspirano a diventare un bravo tecnico bensì un cittadino cosciente, in grado di usare la tecnologia per fin sociali e umani.

 Riprenderemo il cammino da qui, avendo piena contezza dei nostri obiettivi, cioè il bando delle molecole tossiche e cancerogene e una chimica al servizio dell’umanità e non della speculazione e del profitto. Nel frattempo però abbiamo il dovere etico di affrontare i guasti che tali molecole stanno arrecando nel presente e assumerci la responsabilità di contrastarli in tutti i modi possibili.

Stimoleremo i giovani a mettere in atto percorsi individuali e collettivi per ridurre il danno causato dalle sostanze chimiche, attraverso la presa di coscienza e l’azione diretta, utilizzando nei limiti del possibile, una didattica attiva.

Prevenzione” sarà la nostra parola d’ordine.  Prevenire e combattere la diffusione delle molecole nell’ambiente e nei nostri organismi. Pretendere un servizio sanitario all’altezza della situazione e un impegno reale da parte delle istituzioni che, fino ad ora, a dodici anni dallo scandalo Miteni, non hanno remato certamente dalla parte dei cittadini.

Questo, in estrema sintesi, il nostro impegno didattico che da otto anni portiamo avanti nelle scuole e nella società,

Donata

Approfondimenti 

Stampa e percorso educativo 2025 2026 

Vicenza Report  https://donataalbiero.blogspot.com/2025/09/zero-pfas-del-veneto-gruppo-educativo.html 

Terra Nuova   https://donataalbiero.blogspot.com/2025/09/zero-pfas-incontri-nelle-scuole-un.html

Il Fatto Alimentare  https://donataalbiero.blogspot.com/2025/09/pfas-in-veneto-riparte-il-progetto.html

Terra Aqua  https://donataalbiero.blogspot.com/2025/09/tera-e-aqua-settembre-2025-il-futuro.html

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Comunicato stampa   https://donataalbiero.blogspot.com/2025/09/comunicato-stampa-itinerario-educativo.html

lunedì 15 settembre 2025

ZERO PFAS DEL VENETO GRUPPO EDUCATIVO UN ARTICOLO DI VICENZA REPORT

 11 SETTEMBRE 2025  COMUNICATO STAMPA 




ONE HEALTH. Quando la chimica è contro la vita. Cittadinanza attiva per bandire Pfas e Microplastiche” Itinerario educativo nelle scuole secondarie – A.S. 2025/26

Siamo il Gruppo Educativo Zero Pfas del Veneto. Abbiamo incominciato ad operare nel 2018, sempre gratuitamente, incontrando, in quarantasei scuole secondarie, più di diecimila studenti duemila adulti, tra genitori e docenti. Il nostro itinerario per l’a.s. 2025/2026 aggiorna i contenuti del programma finora svolto, dando una visione più generale alla gravissima contaminazione da PFAS che abbiamo subito e continuiamo a subire in Veneto, collegandola alla micidiale questione delle microplastiche.

Partiamo dalla sentenza storica ed esemplare avvenuta il 26 giugno 2025, con condanne pesanti per quanto riguarda gli inquinatori, vittoria epocale delle associazioni e dei comitati, atto di giustizia che ha confermato essere l’acqua un diritto, non un terreno di profitto per pochi.

Zero Pfas del Veneto

Ci guida la consapevolezza, però, che tale sentenza non è il traguardo, ma solo uno dei tanti passi che si devono ancora compiere in funzione della salute dei cittadini.

Colleghiamo, il degrado ambientale e i rischi per la nostra Salute all’uso inappropriato di molte sostanze chimiche, in una visione olistica, abbracciando l’approccio One Health: una percezione della vita in cui natura e società sono integrate e la salute è una sola.

Riflettiamo sul ruolo distruttivo di una chimica usata solo per profitto e degli effetti ancor più tossici di Pfas e microplastiche insieme che ci stanno portando verso conseguenze negative irreversibili.

Stimoliamo i giovani a mettere in atto percorsi individuali e collettivi per ridurre il danno causato dalle sostanze chimiche, utilizzando il metodo attivo: ascolto, dialogo, confronto da parte nostra e protagonismo, responsabilità, azione da parte degli studenti

Prevenzione

Sarà la nostra parola d’ordine.

Ci avvalliamo, in tema di Prevenzione, delle idee e delle proposte che scaturiscono dal convegno degli ecologisti veneti nell’Ecofesta in Arzignano, il giorno 13 settembre 2025.

Diffondiamo, come ulteriore difesa individuale e collettiva, tra gli studenti, il “Manuale di sopravvivenza scolastico” sui Pfas, pubblicato dalla coordinatrice e aggiornato, in PROGRESS, dalle osservazioni degli studenti che si impegnano nel compito: “A caccia di Pfas”. Hanno, già, iniziato il loro ‘reportage’ studenti della scuola media Muttoni di Vicenza.

Ringraziamo le associazioni, i comitati e i gruppi che ci hanno dato il loro logo come sostegno al percorso educativo 2025/2026.

Siamo pronti: esperti (di Isde e del territorio) e attivisti (del Movimento No Pfas). “Contro il muro dell’indifferenza, ci vuole il coraggio di costruire”(don Luigi Ciotti) Donata Albiero, coordinatrice del gruppo educativo Zero Pfas del Veneto

Arzignano, 11 settembre 2025

Fonte Donata Albiero Zero Pfas del Veneto

 


ZERO PFAS INCONTRI NELLE SCUOLE UN ARTICOLO DI TERRA NUOVA

 

 

Ambiente   “Zero Pfas”: incontri nelle scuole

15 SETTEMBRE  TERRANUOVA 

“Zero Pfas”: incontri nelle scuole

https://www.terranuova.it/news/ambiente/zero-pfas-incontri-nelle-scuole

 Anche quest'anno in Veneto il gruppo Zero Pfas porta nelle scuole gratuitamente incontri per informare e sensibilizzare ragazzi e famiglie sul problema dell'inquinamento da Pfas. 

 Come ci spiega Donata Albiero, attivista da tempo sul tema.

«Abbiamo incominciato a operare nel 2018, sempre gratuitamente, incontrando, in quarantasei scuole secondarie, più di diecimila studenti e duemila adulti, tra genitori e docenti» spiega Donata.

La proposta di incontri per l’anno scolastico 2025/2026 «aggiorna i contenuti del programma finora svolto, dando una visione più generale alla gravissima contaminazione da Pfas che abbiamo subito e continuiamo a subire in Veneto, collegandola alla micidiale questione delle microplastiche – prosegue Donata – Partiamo dalla sentenza storica ed esemplare dello scorso 26 giugno, con condanne pesanti per gli inquinatori, vittoria epocale delle associazioni e dei comitati, atto di giustizia che ha confermato l’acqua come diritto, non come profitto per pochi. Ci guida la consapevolezza, però, che tale sentenza non è il traguardo, ma solo uno dei tanti passi che si devono ancora compiere in funzione della salute dei cittadini. Colleghiamo il degrado ambientale e i rischi per la nostra salute all’uso inappropriato di molte sostanze chimiche, in una visione olistica, abbracciando una percezione della vita in cui natura e società sono integrate e la salute è una
sola».

«Stimoliamo i giovani a mettere in atto percorsi individuali e collettivi per ridurre il danno causato dalle sostanze chimiche, utilizzando il metodo attivo: ascolto, dialogo, confronto da parte nostra e protagonismo, responsabilità, azione da parte degli studenti – spiega ancora Donata – Prevenzione sarà la nostra parola d’ordine».

QUI il progetto integrale e i contatti utilizzabili

https://donataalbiero.blogspot.com/2025/09/one-health-quando-la-chimica-e-contro.html


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giovedì 11 settembre 2025

COMUNICATO STAMPA ITINERARIO EDUCATIVO SU PFAS E MICROPLASTICHE

 



 


Arzignano,  11 settembre 2025

 ONE HEALTH. Quando la chimica è contro la vita. Cittadinanza attiva per bandire Pfas e Microplastiche” Itinerario educativo nelle scuole secondarie – A.S. 2025/26

 Siamo il Gruppo Educativo Zero Pfas del Veneto. Abbiamo incominciato ad operare nel 2018, sempre gratuitamente, incontrando, in quarantasei scuole secondarie, più di diecimila studenti e duemila adulti, tra genitori e docenti. Il nostro itinerario per l’a.s. 2025/2026  aggiorna i contenuti del programma finora svolto, dando una visione più generale alla gravissima contaminazione da PFAS che abbiamo subito e continuiamo a subire in Veneto, collegandola alla micidiale questione delle microplastiche. 

Partiamo dalla sentenza storica ed esemplare avvenuta il 26 giugno 2025, con condanne pesanti per quanto riguarda gli inquinatori, vittoria epocale delle associazioni e dei comitati, atto di giustizia che ha confermato essere l’acqua un diritto, non un terreno di profitto per pochi.

Ci guida la consapevolezza, però, che tale sentenza non è il traguardo, ma solo uno dei tanti passi che si devono ancora compiere in funzione della salute dei cittadini. 

Colleghiamo, il degrado ambientale e i rischi per la nostra Salute all’uso inappropriato di molte sostanze chimiche, in una visione olistica, abbracciando l’approccio One Health: una percezione della vita in cui natura e società sono integrate e la salute è una sola.         

Riflettiamo sul ruolo distruttivo di una chimica usata solo per profitto e degli effetti ancor più tossici di Pfas e microplastiche insieme che ci stanno portando verso conseguenze negative irreversibili.

Stimoliamo i giovani a mettere in atto percorsi individuali e collettivi per ridurre il danno causato dalle sostanze chimiche, utilizzando il metodo attivo: ascolto, dialogo, confronto da parte nostra e protagonismo, responsabilità, azione da parte degli studenti

Prevenzione sarà la nostra parola d’ordine.  

Ci avvalliamo, in tema di Prevenzione, delle idee e delle proposte che scaturiscono dal convegno degli ecologisti veneti nell’Ecofesta in Arzignano, il giorno 13 settembre 2025. 

Diffondiamo, come ulteriore difesa individuale e collettiva, tra gli studenti, il “Manuale di sopravvivenza scolastico” sui Pfas, pubblicato dalla coordinatrice e aggiornato, in PROGRESS, dalle osservazioni degli studenti che si impegnano nel compito:  “A caccia di Pfas”.  Hanno, già, iniziato il loro 'reportage' studenti della scuola media Muttoni di Vicenza. 

Ringraziamo le associazioni, i comitati e i gruppi che ci hanno dato il loro logo come sostegno al percorso educativo 2025/2026.   

 Siamo pronti: esperti (di Isde e del territorio) e attivisti (del Movimento No Pfas).     "Contro il muro dell'indifferenza, ci vuole il coraggio di costruire"(don Luigi Ciotti )  

 Donata Albiero,  coordinatrice del gruppo educativo Zero Pfas del Veneto                                                          

Allegato 

Il percorso educativo 

mercoledì 10 settembre 2025

PFAS, IN VENETO RIPARTE IL PROGETTO NELLE SCUOLE . LO RICORDA IL FATTO ALIMENTARE

 

https://ilfattoalimentare.it/pfas-veneto-progetto-scuole.html

9 settembre 2025 Sara Rossi


 Con l’avvio dell’anno scolastico 2025/26, riparte nelle scuole del Veneto l’attività del Gruppo Educativo Zero PFAS, espressione del Movimento No PFAS. L’iniziativa, avviata nel 2018, ha già raggiunto più di 10mila studenti e 2mila adulti tra docenti e genitori in 46 istituti scolastici delle province maggiormente colpite dalla contaminazione: Vicenza, Verona, Padova. Proprio qui, infatti, si è verificato uno dei più gravi casi in Europa di inquinamento ambientale da sostanze perfluoroalchiliche, composti altamente persistenti nell’ambiente e negli organismi, tanto che hanno ricevuto l’appellativo di forever chemicals (sostanze chimiche eterne).

Il percorso è nato per fornire conoscenze scientifiche e strumenti di cittadinanza attiva alle giovani generazioni, rendendole protagoniste nella difesa del territorio e della salute pubblica. “Coltivate il senso di responsabilità, è l’unico che rende cittadini attivi” è l’appello che conclude ogni incontro.

“Partigiani del territorio” contro PFAS e microplastiche

Il nuovo itinerario didattico, che parte a settembre, ha un titolo esplicito: “One Health. Quando la chimica è contro la vita. Cittadinanza attiva per bandire PFAS e microplastiche”. La prospettiva è quella di ‘One Health’, che integra salute umana, ambiente ed ecosistemi.

L’approccio del Gruppo – formato da medici, educatori, esperti del territorio e attivisti – si basa sull’apprendimento attivo e sulla cittadinanza responsabile. L’obiettivo è aiutare i ragazzi a diventare ‘sentinelle di democrazia’, consapevoli dei rischi per la salute e per l’ambiente legati a PFAS e microplastiche. I temi vengono affrontati in modo scientifico ma accessibile, stimolando nei ragazzi un cambio di paradigma culturale, che mette la salute al primo posto rispetto al profitto economico.

Sit in 7 febbraio 2025 studenti media Zanella presenti con cartelloni ph di Federico Bevilacqua

Sit in 07/02/2025 degli studenti della scuola media Zanella, presenti con cartelloni (Ph di Federico Bevilacqua, cortesia di Donata Albiero)

La spinta del processo Miteni

Il percorso educativo si intreccia con la vicenda giudiziaria che ha visto protagonista lo stabilimento Miteni di Trissino (Vicenza), riconosciuto responsabile della contaminazione da PFAS delle falde acquifere di un’area di 180 km2, che comprende 30 comuni tra le province di Vicenza, Verona e Padova e che interessa circa 350mila cittadini. La recente sentenza di primo grado (ne abbiamo parlato in questo articolo), che ha individuato i responsabili, è stata definita una “vittoria legale, sociale, politica e morale”.

Per molti studenti che hanno seguito il processo fin dal 2021, il verdetto ha rappresentato un momento di svolta: il riconoscimento formale che i danni ambientali e sanitari non sono una fatalità, ma il risultato di scelte industriali e di mancate vigilanze istituzionali.

Un progetto libero e gratuito

L’iniziativa del Gruppo Educativo Zero PFAS si distingue perché è autonoma, gratuita e nata dal basso, frutto dell’impegno di cittadini liberi che hanno deciso di offrire un contributo civico alla formazione dei giovani. “Il nostro è un progetto organico, dal valore sociale – sottolinea la coordinatrice Donata Albiero, già dirigente scolastica. – Vogliamo rendere gli studenti protagonisti nel territorio, capaci di prevenire e contrastare i danni delle sostanze chimiche”.

La partecipazione conta, la giustizia è un diritto di tutti, l’ambiente è un bene comune, la memoria è importante” è il messaggio che il gruppo ribadirà anche nel nuovo anno scolastico. Perché, come ricorda lo slogan scelto dal movimento: “Da soli non si vince”.

© Riproduzione riservata Foto: Depositphotos, Donata Albiero

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Altro 

https://donataalbiero.blogspot.com/2025/09/tera-e-aqua-settembre-2025-il-futuro.html


lunedì 8 settembre 2025

TERA E AQUA SETTEMBRE 2025 IL FUTURO NON SI SUBISCE SI COSTRUISCE

                      SETT. 2025 




QUANDO LA CHIMICA È CONTRO LA VITA

LETTERA APERTA ALLE STUDENTESSE E AGLI STUDENTI DELLE SCUOLE

 Care ragazze e cari ragazzi, vi scrivo questa lettera, tramite i vostri professori "Zero Pfas". Mi conoscete. Sono la coordinatrice del gruppo educativo Zero Pfas del Veneto e vi ho incontrato - più di diecimila - in questi sette anni, da quando, nel 2018, abbiamo deciso di entrare nelle scuole per allertarvi sul pericolo PFAS. Il 26 giugno 2025, come sicuramente sapete, il processo Miteni si è concluso. Lo avevamo seguito insieme fin dal 2021, ricordate?

Una sentenza storica, la vittoria dei cittadini contro le multinazionali. La condanna di undici ex manager dell'azienda per l'inquinamento da PFAS può essere vista come una vittoria di Davide contro Golia. Un importante risultato per la comunità e le vittime dell'inquinamento, dopo anni di lotta e denuncia. La sentenza, riconosce non solo le responsabilità penali, ma apre anche la strada a futuri risarcimenti per i danni ambientali e sanitari causati. Dietro questa sentenza c’è un forte messaggio: quando i cittadini si uniscono, anche le multinazionali possono essere chiamate a rispondere delle loro responsabilità.

È stato un lungo percorso, fatto di indagini, mobilitazioni, testimonianze, che ci insegna almeno quattro ‘verità’. La partecipazione conta: chi si informa, si attiva, protesta, può davvero influenzare le scelte politiche e giudiziarie. La giustizia è un diritto di tutti: non è solo un fatto legale, è uno strumento per difendere la dignità, la salute e l’ambiente. L’ambiente è un bene comune: difenderlo è un atto di cittadinanza, non un'opzione. La memoria è importante: senza chi ha denunciato e raccontato, oggi non ci sarebbe stata alcuna sentenza.

Ecco perché, adesso, mi rivolgo ancora a voi, carissimi. Crediamo nella vostra forza, nella limpidezza delle vostre coscienze. Ci avevate te lasciato, a fine maggio 2025, con riflessioni importanti. Ve le restituisco; “Prendere consapevolezza della gravità del problema è il primo passo, forse scontato, ma imprescindibile. Avere una visione chiara dei drammatici effetti che possono provocare i Pfas è fondamentale per contrastare ignoranza e disinformazione. Non possiamo che constatare la nostra impotenza: siamo indifesi, non ci sono tutele legislative o giuridiche, non c’è modo di distinguere tra cibi contaminati e cibi genuini, non possiamo fare esami di accertamento… Tuttavia, dobbiamo impegnarci per cambiare le attuali politiche industriali, basate più sul profitto e sul guadagno sconsiderato che sul benessere psico-fisico dei cittadini.” Dobbiamo essere coraggiosi, capaci di prendere scelte che possano cambiare la situazione odierna, imporre leggi e norme che regolino l’utilizzo dei PFAS, studiare alternative possibili o cure mediche in grado di debellarli. Noi, giovani di oggi, saremo i politici, gli imprenditori, i medici, i magistrati di domani. Se davvero riusciremo a capire che cambiare è necessario, allora sarà in nostro potere farlo. Se è vero, come si dice, che il futuro è nelle nostre mani, allora esso potrà essere migliore del presente”.

Andate oltre, abbiate fiducia sulle vostre possibilità di cittadini attivi. Informatevi, partecipate, pretendete trasparenza e rispetto. La cittadinanza non si esprime solo col voto, ma anche con l’azione, con l’ascolto, con la responsabilità quotidiana. Il caso Miteni dimostra che non siamo impotenti. Possiamo cambiare il corso delle cose. E, come cittadini, questo è il nostro compito. A noi e a voi, cari ragazzi, spetta, ancor più, la responsabilità e la funzione, a processo concluso, di continuare a premere sugli Enti pubblici preposti e sulla Politica per misure decisive relative al bando dei pfas e di quelle sostanze chimiche dannose per la vita e per l’Ambiente, alla bonifica dei territori per gli inquinatori, al monitoraggio alimenti, alla vera prevenzione nei confronti della popolazione. La mobilitazione deve continuare … Perché il futuro non si subisce: si costruisce.

Insieme, nell’anno scolastico 2025 2026, con l’itinerario educativo: “ONE HEALTH. Quando la chimica è contro la vita. Cittadinanza attiva per bandire Pfas e Microplastiche”.

A presto. Donata dr. Albiero*

(*coordinatrice dell'itinerario scolastico e del gruppo educativo Zero Pfas del Veneto)