venerdì 27 dicembre 2024

PFAS SCUOLA - SI RIPARTE A GENNAIO 2025 CON SPERANZA

LA SPERANZA DEGLI STUDENTI SI ESPLICA NELLA CONSAPEVOLEZZA DELLE PROPRIE POTENZIALITA’ E NELL’ATTIVAZIONE DELLE STESSE 






Circa quattrocento alunni di sette scuole secondarie del Veneto, distribuiti in 21 classi,    hanno iniziato, nel mese scorso, l’itinerario educativo “ONE HEALTH. UN PERCORSO DI CITTADINANZA ATTIVA PER BANDIRE I PFAS”. 

Noi lavoriamo, per scelta, con piccoli numeri per volta, onde poter meglio relazionarci e  dialogare con gli studenti. Siamo il gruppo educativo Zero Pfas del Veneto, composto da esperti professionisti (3 medici Isde e 2 del territorio, Francesco Basso, Francesco Bertola,  Giovanni Fazio, Claudio Lupo, Dario Zampieri), supportati da Vincenzo Cordiano, coordinati dalla sottoscritta, da altri relatori ‘tematici’ e da attivisti. Gratuitamente, dal 2018 ad oggi, entriamo nelle scuole denunciando la gravissima contaminazione da Pfas che ha colpito la nostra Regione, le possibili ripercussioni sulla  salute e l’ambiente. Svegliamo le "coscienze critiche“.  

Ci sorreggono, nell’ a.s. 2024/25:  ISDE Italia, Medicina Democratica, Greenpeace (sez Vi), Libera (Veneto), CiLLSA, Rete GAS Vicentina, Mamme no Pfas (Veneto), Comitato Zero Pfas, Agno Chiampo (VI), Cittadini Zero Pfas (VI), Zero Pfas Padova, Acqua libera da Pfas (VI)  Legambiente (Alta Padovana), Osservatorio Pfas (Italia). 

Esponiamo agli studenti quelli che sono, a dodici anni di distanza dalla scoperta della contaminazione, ancora, le criticità, i silenzi, le responsabilità di enti e istituzioni, le disinformazioni della cittadinanza sui rischi dei contaminanti eterni. Il tutto alla luce della costituzione. Lo sguardo è rivolto al processo penale in atto a Vicenza, al suo monitoraggio e alle azioni del movimento No pfas per  rivendicare il diritto alla salute. 

Evidenziamo ai ragazzi la nostra speranza che il procedimento giudiziario si concluda in tempo utile per accertare e sanzionare le eventuali responsabilità, evitando di cadere nel rischio di prescrizione relativo ai diversi reati contestati. 

Manifestiamo le nostre preoccupazioni su  criticità che non hanno avuto ancora risposta (bonifica, alimenti sicuri…). 

Esprimiamo la nostra preoccupazione sulla  situazione della contaminazione ben lontana dall’essere risolta e sul  silenzio che  rischia di avvolgere un disastro ambientale di portata epocale.

Tre istituti hanno già effettuato l’incontro di sensibilizzazione (media Scamozzi - Vicenza, IIS Sanmicheli - VR, CPIA -  Arzignano (VI), quattro (IIS Boscardin - VI; IIS Sartori - Lonigo  VI, IC Thiene -  VI, ITET Pasini - Schio VI) hanno iniziato il vero e proprio progetto che richiede, dopo l’intervento degli esperti, il percorso autonomo di cittadinanza attiva nelle scuole e l’incontro finale nel 2025 con alcuni attivisti, in rappresentanza del variegato mondo No Pfas del Veneto.  

I nostri incontri sono, sempre, momenti strutturati, ben pianificati, non cattedratici, stimolanti il protagonismo dei ragazzi. 

Le esigenze di approfondimento di determinate tematiche, nell’ambito dell’itinerario sui Pfas, tenuto conto degli indirizzi professionali delle scuole secondarie di secondo grado, là dove lo si chiede, sono rispettate: settore moda, sicurezza nel lavoro, diritti e tutela ambientale nella Costituzione, naturalmente il tutto correlato alla visione filosofica di ONE HEALTH.

Il grosso del lavoro ci aspetta, da gennaio a maggio 2025, con altre due scuole che effettuano il progetto (Liceo Fogazzaro VI, De Pretto Schio VI) e molte altre, tra  Padova, Treviso, Verona, Vicenza, per la sensibilizzazione.  

Portiamo le nostre rivendicazioni di cittadini attivi, le richieste di trasparenza che esigiamo dalle istituzioni, del tutto carenti in merito. Spieghiamo  ai ragazzi come sia importante la cittadinanza attiva, per scuotere la POLITICA. 

"Conoscere per capire e agire" continua a essere il nostro motto. Invitiamo gli studenti a conoscere il nostro lavoro attuale, visitando il sito di CiLLSA, nella pagina appositamente creata a settembre 2024, come memoria storica delle scuole (da integrare con Pfas. land, il grande archivio on line). 

C’è un reale interesse tra la maggioranza degli studenti coinvolti nel percorso sui Pfas. Da soli non si vince, ripetiamo. I ragazzi concordano, si sentono chiamati a impegnarsi, responsabilmente, per una visione di futuro che mette al centro il diritto alla Salute e il  rispetto del pianeta. È il cambiamento di paradigma culturale che vogliamo, che abbiamo perseguito dal 2018 al 2024, rivolgendoci a 8500 studenti e 1500 adulti, che perseguiamo nelle scuole, anche in questo nuovo anno scolastico.                                                                   

                                                           

Ci incoraggia il risveglio di una sensibilità collettiva che rifiuta di accettare il degrado:  nuova consapevolezza,  primo passo verso un cambiamento possibile e duraturo.

C’è ancora una speranza che si fa largo, nonostante tutti noi siamo testimoni di una drammatica emergenza climatica mentre i Pfas, “inquinanti eterni” continuano ad avvelenare i nostri fiumi, il suolo e, inevitabilmente, anche noi. C’è ancora speranza, sì, ma essa esige, per affrontare le sfide che ci aspettano, l’impegno di tutti.  Guardiamo, dunque, avanti, sapendo che uniti facciamo la differenza. 

Punteremo, per gli studenti a creare un loro collegamento con il Movimento, per i docenti a fare rete con colleghi, per  i genitori a condividere le pratiche di cittadinanza attuate dai loro  figli. 

È la nostra sfida, unita all’impegno che chiediamo agli studenti nel 2025 affinché possano, a buon diritto, essere non sudditi ma cittadini.  

Donata Albiero * (già dirigente scolastica, promotrice dell’itinerario scolastico e                                                  coordinatrice del gruppo educativo Zero Pfas del Veneto) 

Nota 

 LE SCUOLE INCONTRATE  A NOVEMBRE DICEMBRE 2024 

*Media Scamozzi VI 

https://donataalbiero4.blogspot.com/2024/11/pfas-sensibilizzazione-scuola-media.html

*IIS Sanmicheli VR 

https://donataalbiero4.blogspot.com/2024/12/pfas-sensibilizzazione-iis-sanmicheli-vr.html

*CPIA  Arzignano VI  

https://donataalbiero4.blogspot.com/2024/12/itinerario-educativo-a.html

*IIS Sartori Lonigo VI

https://donataalbiero4.blogspot.com/2024/12/pfas-progetto-iis-sartori-lonigovi.html

*Media  Bassani  IC Thiene  VI 

https://donataalbiero4.blogspot.com/2024/12/pfas-progetto-media-bassani-ic-thiene-vi.html

*ITET Pasini Schio VI 

https://donataalbiero4.blogspot.com/2024/12/pfas-progetto-itet-pasini-di-schio-vi.html

*IIS Boscardin  VI 

https://donataalbiero4.blogspot.com/2024/12/pfas-progetto-iis-boscardin-vicenza.html


Approfondimenti  

Per essere sempre aggiornati sul lavoro educativo del gruppo Zero Pfas nelle SCUOLE  

https://sites.google.com/view/cillsacom/gruppo-educativo-zero-pfas-del-veneto 

 È il Sito dell’associazione CiLLSA  

 https://sites.google.com/view/cillsacom/home-page

Le nostre proposte  

https://www.cillsa.com/2024/12/difendiamoci-dai-pfas.html


domenica 22 dicembre 2024

VORREI UN MONDO SENZA GUERRE

  IL MIO PERSONALE  AUGURIO  DI BUONE FESTE     


“Forse la minaccia maggiore che pesa sul pianeta deriva dall’alleanza fra due barbarie: la prima risale al profondo delle età storiche e provoca la guerra, il massacro, la deportazione, il fanatismo; La seconda, gelida e anonima, deriva dalla nostra civiltà tecnico-industriale: essa conosce solo il calcolo e ignora gli individui, le loro carni, i loro sentimenti, le loro anime”.  Edgar Morin

Ho quattro nipotini, in scala, cinque, sei, otto, dieci anni. Ho seguito le loro recite natalizie, perché ci tenevano. Le hanno vissute con partecipazione e gioia e non li ho delusi nel complimentarmi con loro per i messaggi portati. 

Io, però, ho delle riserve quando l’azione educativa della Scuola tralascia con gli auguri di Buon Natale, l’argomento PACE. Possibile ricevere nelle recite tanti discorsi di amore, gioia, famiglia, solidarietà, integrazione, ma nessun, dico, nessun cenno alla Guerra, alle Guerre nel mondo e ai tanti BAMBINI in pericolo? 

Una bandiera della pace accanto  all’albero di Natale e al presepe, sarebbe stata, politicamente, scorretta?                                                  

Che diamine… Il 2024 ha registrato 56 conflitti nel mondo, il più alto numero dal tempo della Seconda guerra mondiale. Per oltre 470 milioni di bambini che vivono in aree di conflitto, la quotidianità non è fatta di giochi o spensieratezza, ma di violenza e paura. Sono bambini sotto attacco. Alcuni non hanno conosciuto altro che violenze o campi profughi, da quando sono nati e hanno bisogno di essere protetti dalle ferite fisiche ed emotive che inevitabilmente riportano. 

Non mi si ricordi che bisogna tutelare i piccoli, che noi  gli adulti abbiamo  il dovere di proteggere i bambini di fronte a immagini e notizie della guerra trasmesse dai media. Tuttavia, essi vivono con noi questo mondo; non possiamo ignorare il coinvolgimento loro. È dovere di chi li  accompagna nella crescita rispondere ai loro bisogni emotivi e intellettuali e non lasciarli da  soli con le notizie che ricevono anche di seconda mano.   
I bambini sentono parlare di guerra e hanno il diritto di ottenere risposte alle loro domande o preoccupazioni. 



Le spiegazioni devono essere sempre filtrate da noi  adulti ed essere adeguate all’età e alla capacità di elaborazione…

Ho discusso in famiglia su siffatta questione. Io credo che, al di là del giusto e corretto senso di protezione nei confronti dei piccoli,  dobbiamo essere pronti ad affrontare l’argomento quando arrivano da loro domande in merito, fornendo gli strumenti giusti per comprendere i grandi avvenimenti di attualità. Non far vedere loro quello che succede nel mondo può anche sviluppare un senso di passività rispetto a ciò che ci circonda e certamente non è quello che vogliamo. Il nostro compito è spiegare loro che la guerra è una scelta, così come fare la pace e costruire una cultura di pace è una scelta, e lo si può fare attraverso il rispetto delle persone e quindi dei diritti umani, non voltandosi dall’altra parte”. 

Buon Natale allora, con l’augurio di essere, ognuno di noi, il cambiamento che si desidera vedere nella società .


Chi può aiuti gli altri, perché siamo tutti altri per qualcuno. 

Donata Albiero 

Approfondimenti 

Bimbi sotto attacco:                                                                                     https://youtu.be/9NO4eUQpvrQ?si=IfNnhxA-_eulvDsU

Un gioco disarmante:                                                                                        https://www.savethechildren.it/cosa-facciamo/campagne/stop-alla-guerra-sui-bambini